Caldaia a Pellet - Riscaldamento + Produziona acqua sanitaria istantanea

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    Buongiorno,

    ho bisogno di un'informazione tecnica. Un conoscente deve acquistare una caldaia a pellet. Impianto esistente, caldaia a gasolio da sostituire, impianto radiatori con collettore in centrale termica.
    Il mio conoscente sta chiedendo soluzioni e preventivi ad una serie di aziende.
    Ciò che gli viene proposto è una caldaia da 24 kW nominali (più che sufficiente per i carichi termici) ed accumulo da 500 litri d'acqua tecnica (serpentina per acqua sanitaria). In tale soluzione la caldaia dovrebbe lavorare controllando la sua mandata e per l'ambiente c'è da trovare una soluzione On/Off che nel 2017 fa quanto meno cagare (quasi alla stregua delle termostatiche da montare sugli elementi).

    Mi sono documentato e so che esistono caldaie che integrano la produzione di acqua calda sanitaria istantanea (con un piccolo accumulo interno da 50/80 litri) e che non necessitano di inutili accumuli esterni (una caldaia a pellet che fa le veci di un classica caldaia a metano con produzione istantanea).
    I 24 kW nominali (più il buffer interno) sono sufficienti a garantire i 12 l/minuto di una doccia.
    Ovviamente la caldaia andrà in precedenza sanitaria quando ci sarà richiesta, ma chi se ne fotte di avere qualche minuto di discontinuità nel riscaldamento.
    Inoltre la caldaia può modulare sulla temperatura ambiente richiesta, cosa fondamentale nel 2017 (non esiste fase di On/Off senza transitori di bassa efficienza). Il monozona va benissimo basta tarare le portate per la zona notte e leggere una temperatura ambiente nell'ambiente di riferimento corretto per le esigenze di comfort (non è un problema).

    Chiedo, quali sono le controindicazioni per tale soluzione? Mi interessa un'opinione tecnica sulla tipologia di caldaia ed eventuali problemi di compatibilità con l'impianto. Premetto che la prima cosa da fare è verificare che le prestazioni della pompa di circolazione interna sia adeguata all'impianto (almeno con portata/prevalenza pari a quella esistente); mi aspetto si montino pompe EC ad inverter e che qualche taratura la possa fare.

    Ringrazio in anticipo
     
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    Io ho caldaia a pellet con microaccumulo, potenza nominale 25 kw, di docce in contemporanea ne fai 2 e per ore ininterrottamente.
    Su impianto tradizionale va benissimo. io scaldo 11 radiatori,su due livelli
     
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    Bene. Scendendo nel particolare il mio conoscente si è orientato sulla Ottawa dell'EdilKamin. Qualche recensione/esperienza a riguardo?
     
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    In occasione di questa discussione sono stato contattato in privato da un'utente che s'è rivelato un installatore/fornitore di caldaia a pellet. Tale soggetto sosteneva (facendo l'eco ad altri professionisti invitati a presentare un preventivo al mio conoscente) che per accedere al conto termico era necessario installare un accumulo (da cui poi produrre ACS e pescare acqua calda per l'impianto) come previsto dal decreto interministeriale. Sosteneva anche che la macchina da me scelta (modulante e con produzione istantanea di ACS) se installata senza accumulo sarebbe stata "bocciata" dal GSE, facendomi perdere il contributo del conto termico. Si è pure offerto di stilarmi un preventivo "particolare" basato sulla sua soluzione.
    In buona sostanza il contenuto delle sue parole era lo stesso di altri installatori interpellati: accumulo, pompa, miscelatrice, termostatiche ed un sacco di ...manodopera.
    Mi sono quindi documentato non trovando logica tra quanto mi veniva detto (necessità di accumulo) e lo sviluppo di macchine del genere.
    Il decreto dice chiaramente che in presenza di centralina in grado di gestire la temperatura modulando la potenza non sono necessarie valvole termostatiche e che in presenza di macchine a pellet modulanti l'accumulo minimo può essere indicato dal costruttore (nel mio caso inserito già nella macchina).
    L'ho comunicato al sedicente installatore/utente, il quale mi ha detto in buona sostanza che non era così, che le sue competenze era tali da saperne più di me.
    A questo punto ho scritto e poi chiamato il GSE. Mi hanno detto che hanno già trattato macchine del genere, che la mia interpretazione del decreto era corretta e che se il costruttore prevede l'allacciamento diretto con accumulo interno e gestione della temperatura ambiente, la macchina rientra nel conto termico (ci sono altre caratteristiche, comunque soddisfatte, quale i rendimenti).

    La mia conclusione è semplice: ci sono un sacco di furbetti che sparando mezze cazzate tentano di proporre soluzioni ad elevato numero di ora di manodopera (e di elementi idraulici) sfruttando la presenza del conto termico, il quale maschera al cliente i costi eccessivi (tanto pago lo stato).

    State attenti, sempre, che siano caldaie a biomassa o pompe di calore. Solare termico inutile, fotovoltaico come non ci fosse un domani, etc... tanti modi per cucciar più soldi allo stato (conto termico o detrazione fiscale che sia). Lo stato siamo..noi.
     
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    CITAZIONE (PID_Block @ 1/12/2017, 11:09) 
    Mi sono documentato e so che esistono caldaie che integrano la produzione di acqua calda sanitaria istantanea (con un piccolo accumulo interno da 50/80 litri) e che non necessitano di inutili accumuli esterni (una caldaia a pellet che fa le veci di un classica caldaia a metano con produzione istantanea).

    L'acs istantanea su caldaia a gas è una cosa, su caldaia a biomassa è un'altra.
    Se non metti il puffer la caldaia sarà costretta, specialmente nelle mezze stagioni, ad accendersi e spegnersi di continuo e ti voglio vedere a fare 3 docce consecutive quando avrai la caldaia spenta.
    Acs su caldaia a gas è veramente istantanea... anche se la caldaia è spenta.
    Sulla caldaia a pellet va chiamata semplicemente acs. Di istantaneo non c'è nulla
     
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    Conoscete il termine "modulante" ed il termine "potenza minima" ed "accumulo interno". Scrivete senza sapere di che prodotto si parla. Alla stregua di chi sparava cazzate sulle PDC ad inverter nell'era delle On/Off: serve accumulo o vaso inerziale, serve scaricare per la potenza e gestire gli spegnimenti ed accensioni, etc etc etc..
     
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    Se sai già tutto evita di chiedere

    CITAZIONE (PID_Block @ 20/12/2017, 21:02) 
    Conoscete il termine "modulante" ed il termine "potenza minima" ed "accumulo interno".

    Se non hai mai usato una caldaia a pellet e soprattutto in certi periodi dell'anno quei termini li puoi buttare nel cesso
     
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    Allora iniziamo così poi ci facciamo dei conti.
    Puoi dirmi quali sono i tempi di accensione/spegnimento relativi ad una caldaia a pellet?
     
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    Da quando il termostato darà l'input per l'accensione (e lì saremo già da diversi minuti con acs fredda), per portare l'acqua della caldaia in temperatura, tra caricamento pellet, accensione e riscaldamento del quantitativo di acqua tecnica a bordo, ci vogliono circa 30 minuti. Se abbiamo l'accumulo per acs "istantanea" con 80 litri in più, aggiungerei almeno altri 20 minuti.
    Ti parlo della mia che è una 34 KW che credo contenga circa 65 litri di acqua tecnica

    aggiungo una riflessione.
    Quanto costa kit acs da applicare alla caldaia ed un puffer con serpentina per acs?
    Secondo me non c'è molta differenza con notevoli vantaggi verso quat'ultimo
     
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    Scusa non comprendo, io ho una 25kw e un microaccumulo da 25 litri e non ho mai avuto l'acqua fredda.
    Quando chiedo acs se la caldaia è spenta si accende e in 10 minuti è a regime, l'accumulo ha uno scambiatore ed è sufficiente a garantire acs nel transitorio.

    Alessandro
     
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    Ok prendiamo atto della velocità della tua caldaia.
    Solo di caricamento pellet e accensione la mia si prende 15 minuti

    Ci indichi per curiosità quanto è costato il tuo kit con microaccumilo e scambiatore per acs?
     
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    la caldaia è già così di fabbrica, è una Faci tecnopellet RS 25 pagata circa 5000

    Alessandro
     
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    Pentitevi tutti:

    Stufa a pellet: scegliere risparmiando ma inquinando meno
     
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    Ci cospargiamo il capo di cenere :D
    Scherzi a parte a volte non si può fare a meno del pellet+legna perchè l'alternativa è quella di andare solo a legna o suicidarsi economicamente con altri combustibili.
    L'ultimo anno con il metano (2011-12) ho pagato 5500 euro di riscaldamento.
    Cappotto? Preventivo di 35.000 euro e per rientrare dall'investimento mi servono 15 anni. Investimento esagerato troppo a lungo termine
     
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    15 anni per rientrare su una casa che ristrutturerai ogni 30-40 anni con in più un comfort decisamente migliore.
    Sulla casa l'investimento è di lungo periodo e, di conseguenza, anche i tempi di rientro devono essere parametrati sul lungo periodo.
    Non solo, visto che per motivi puramente estetici non ci mettiamo a vedere i tempi di non rientro con la calcolatrice in mano non credo sia il caso di fare troppo i puntigliosi quando si parla di comfort e qualità della vita ;)

    Ciao.

    Edited by chiaro_scuro - 16/1/2018, 12:35
     
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