Misurare potenza/energia termica e COP della Rotex HPSU Compact

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    Direi che i tempi sono maturi per fare qualche ragionamento in merito a misure effettive e serie (automatiche) sulle grandezza termiche della HPSU Compact.

    L'assunto di base e' di non aggiungere componente termo-idraulici ma fare esclusivamente leva sulle informazioni disponibili internamente alla macchina.

    Grazie all'integrazione in corso da parte di zanac, la disponibilità dei dati per elaborazione sara' "agevole".

    Un pre-read utile e' questo articolo:

    Rotex HPSU Compact: modalità di funzionamento in dettaglio

    Parto facendo un sommario dello schema dell'unita' interna:

    png
    png

    I dati disponibili dovrebbero essere questi (in giallo le incertezze):

    png
    png

    A cui aggiungere lo stato del compressore:

    png

    E la modalita' corrente:

    png

    Gli stati di riscaldamento e produzione acqua calda sono "facili".

    Gli altri (defrost in particolare) e le fasi transitorie un po' meno.

    Andate di formule ed algoritmi :)

    P.S. dimenticavo che ci sono pure questi contatori di cui mai nessuno ha potuto verificare l'effettivo significato ed attendibilità:

    png
     
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    Parto col primo ragionamento/dubbio "semplice".

    In modalità riscaldamento, quindi con BPV = PosMix = 0%, e compressore acceso.

    Che differenza c'e' tra queste misure ?

    tV1, tV2, tV,BH <=> T mandata
    tR1, tR2 <=> T ritorno


    hpsu_risc

    Quale dovrebbe essere considerata come temperatura di mandata effettivamente inviata al radiante ?

    La mia opinione e' che quella corretta sia la tV,BH poiché misurata nel punto più vicino alla mandata del radiante.

    Quale dovrebbe essere considerata come temperatura di ritorno effettiva dal radiante ?

    La mia opinione e' che quella corretta sia la tR2 poiché misurata nel punto più vicino al ritorno del radiante.

    Se in questa condizione le varie misure fossero diverse, come comportarsi nel calcolo ?

    Stabilito questo il calcolo e' semplice (ho gia' provato a generalizzato includendo lo stato della valvola 3UVB1 e le mie opinioni in merito alle sonde corrette):

    P Termica Riscaldamento = 1,163 * (100% - BPV) * Flow Rate * (tV,BH - tR2)


    Edited by EmilianoM - 26/1/2017, 12:57
     
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    Passiamo al secondo "semplice".

    In modalità produzione acqua calda, quindi con BPV = PosMix = 100% e compressore acceso.

    Che differenza c'e' tra queste misure ?

    tV1, tV2 <=> T mandata
    tV,BH, tR1, tR2 <=> T ritorno


    hpsu_acs

    Quale dovrebbe essere considerata come temperatura di mandata effettivamente inviata all'accumulo di acqua tecnica ?

    La mia opinione e' che quella corretta sia la tV2 poiché misurata nel punto più vicino all'ingresso in accumulo.

    Quale dovrebbe essere considerata come temperatura di ritorno effettiva dall'accumulo ?

    La mia opinione e' che quella corretta sia la tV,BH poiché misurata nel punto più vicino al ritorno dall'accumulo.

    Se in questa condizione le varie misure fossero diverse, come comportarsi nel calcolo ?

    Stabilito questo il calcolo e' semplice (ho gia' provato a generalizzato includendo lo stato della valvola 3UV DHW e le mie opinioni in merito alle sonde corrette):

    P Termica ACS = 1,163 * (100% - Pos Mix) * Flow Rate * (tV2 - tV,BH)

    Una precisione per evitare discussioni: non e' possibile distinguere i cicli di reintegro ACS in base alla ragione per cui scaturiscono, in particolare quanto dovuto al defrost.

    Edited by EmilianoM - 26/1/2017, 13:13
     
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    Passiamo ora al prima caso "complesso" o comunque discutibile.

    La situazione e' quella in cui la macchina e' in modalità riscaldamento, quindi con BPV = PosMix = 0%, ma il compressore e' spento.

    Tralasciamo in questa discussione i motivi di questo stato di funzionamento.

    E' sensato / corretto / opportuno ritenere che ci possa essere dell'energia termica che viene immessa dentro all'involucro e quindi ceduta dalla HPSU ?

    Essendo il compressore spento non c'e' energia termica che possa essere aggiunta.

    La mia opinione e' che in questa condizione:

    P Termica Riscaldamento = 0

    Diciamo pure in linea generale che io considererei sempre che con compressore spento non ci sia mai potenza termica generata.
     
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    Stando ai miei campionamenti sulla mia HPSU (tutto da verificare con le altre), ogni defrost mi costa circa 1,7 gradi nell'accumulo.
    Poi per come ho settato la temperatura dell'accumulo appena scatta un ciclo di ACS stando ai dati riscalda 5,60 gradi con il reintegro...

    Detto questo, ogni volta che salvo un defrost nella base dati posso quindi fare l'assunto "sto sottraendo 1,7", in totale tipo dal giorno 23 al giorno 25 con una count ottengo 28 defrost registrati. 28*1,7 = 47,6 gradi sottratti dall'accumulo.... che divisi quindi per 5,60 significa 8,5 cicli di acs che posso imputare ai defrost. Il tutto posso farlo banalmente con una query (vedi sotto)...

    Nel mio cruscotto infatti pensavo di esporre i seguenti dati settimanali/mensili (sparo numeri giusto per capirsi)...
    Numero defrost: 28
    Cicli reintegro ACS: 20
    Cicli ACS per defrost: 8,5
    Temperatura esterna media: 4,50°
    Kpi Defrost/TempExt = 6,22 (basso è meglio)
    Kpi ACS/ACSDefrost = 2,35 (più alto è meglio)

    In questo modo dal prossimo inverno posso monitorare la kpi e capire se la macchina sta lavorando meglio o peggio a colpo d'occhio su trend settimanale... sto sparando cavolate secondo te Emiliano?


    SELECT count(1)*1.7 FROM web_monitordailydetsamplesensor sampleSensor,
    web_sensor sensor,
    web_customer customer
    WHERE sampleSensor.sensor_id = sensor.id
    and sensor.customer_id = customer.id
    and customer.name = 'Zanac Home'
    and sampleDate between '2017-01-23' and '2017-01-25'
    and sensor.name = 'mode_defrost'
     
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    Ora passiamo al caso più spinoso.

    La fase di sbrinamento.

    L'algoritmo preciso di funzionamento non si e' compreso al 100% (in particolare il cosiddetto "continuous heating"), ma non e' oggetto di questo thread.

    Per questa discussione la domanda e' semplice: c'e' della potenza termica che viene rilasciata verso il pavimento radiante (e quindi verso la casa) ?

    Ovviamente deve essere della potenza termica generata al momento (altrimenti l'avremmo gia' conteggiata in precedenza): direi quindi che al + potrebbe essere dalla resistenza elettrica.

    Ma come contare in "negativo" quando si perde dall'accumulo ?

    CITAZIONE (zanac @ 26/1/2017, 14:16) 
    Stando ai miei campionamenti sulla mia HPSU (tutto da verificare con le altre), ogni defrost mi costa circa 1,7 gradi nell'accumulo.
    Poi per come ho settato la temperatura dell'accumulo appena scatta un ciclo di ACS stando ai dati riscalda 5,60 gradi con il reintegro...

    Detto questo, ogni volta che salvo un defrost nella base dati posso quindi fare l'assunto "sto sottraendo 1,7", in totale tipo dal giorno 23 al giorno 25 con una count ottengo 28 defrost registrati. 28*1,7 = 47,6 gradi sottratti dall'accumulo.... che divisi quindi per 5,60 significa 8,5 cicli di acs che posso imputare ai defrost. Il tutto posso farlo banalmente con una query (vedi sotto)...

    Non sono assolutamente d'accordo.

    Noi dobbiamo fare una misura e non una stima.

    Abbiamo le metriche, dobbiamo solo raffinare il modello fisico per usarle.

    Il caso + "pasticciato" e' proprio il defrost.
     
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    CITAZIONE (EmilianoM @ 26/1/2017, 14:33) 
    Non sono assolutamente d'accordo.
    Noi dobbiamo fare una misura e non una stima.
    Abbiamo le metriche, dobbiamo solo raffinare il modello fisico per usarle.

    Il mago dei numeri sei tu... attendo vedere cosa ne tiri fuori :)
    L'output del lavoro però a mio parere deve tirar fuori anche oltre che potenza/eneriga termica/cop, delle kpi che a colpo d'occhio facciano capire che la macchina sta degradando (io ho la fobia di capire dopo qualche anno che il compressore si sta spompando o meno).
     
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    CITAZIONE (zanac @ 26/1/2017, 14:55) 
    L'output del lavoro però a mio parere deve tirar fuori anche oltre che potenza/eneriga termica/cop, delle kpi che a colpo d'occhio facciano capire che la macchina sta degradando (io ho la fobia di capire dopo qualche anno che il compressore si sta spompando o meno).

    Sei OT.

    Lo scopo di questo thread e' solo "concordare" da un punto di vista termoidraulico come interpretare le metriche che Rotex fornisce.

    Le altre tue fobie sono cose del futuro ipotetico.

    Partiamo dalle basi prima.
     
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    Ritorno alla fase di sbrinamento.

    L'algoritmo preciso di funzionamento non si e' compreso al 100% (in particolare il cosiddetto "continuous heating"), ma non e' oggetto di questo thread.

    Per questa discussione la domanda e' semplice: c'e' della potenza termica che viene rilasciata verso il pavimento radiante (e quindi verso la casa) ?

    Ovviamente deve essere della potenza termica generata al momento (altrimenti l'avremmo già conteggiata in precedenza): direi quindi che al + potrebbe essere dalla resistenza elettrica.

    Ma come contare in "negativo" quando si perde dall'accumulo ?

    In sostanza avremo:
    - del calore pre-esistente (nel radiante o accumulo) ceduto allo scambiatore mediante l'inversione di ciclo => potenza termica "negativa"
    - del calore aggiuntivo nel caso che si accenda la resistenza nell'accumulo

    Partendo da questo ragionamento potrei misurare ai morsetti di:
    - scambiatore => potenza termica "negativa"
    - radiante => potenza termica netta "negativa" o "positiva" (dipende da come funziona il benedetto "continuos heating")
    - accumulo => potenza termica netta "negativa" o "positiva" che include la resistenza

    Quindi, con Mode = Funzione scongelamento attiva, avremmo:

    P Termica Persa per Sbrinamento tramite scambiatore = 1,163 * Flow Rate * (tR1 - tV1)
    P Termica Persa Netta Pavimento Radiante = 1,163 * (100% - BPV) * Flow Rate * (tR2 - tV,BH) (da considerare solo se positiva)
    P Termica Persa Netta Accumulo = 1,163 * (100% - Pos Mix) * Flow Rate * (tV,BH - tV2) - Potenza Termica Resistenza (da considerare solo se positiva)
     
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    Ho provato a fare tabellina riepilogativa (purtroppo non mi fa + caricare immagini):

    tabella

    Pure facile ! Trovate gli errori.

    Limiti:
    1) non e' possibile "attribuire" i cicli ACS dovuti agli sbrinamenti => il COP in riscaldamento sara' migliore di quanto e' nella realtà .... !!!
    2) bisogna decidere a chi attribuire i consumi elettrici di base che ci sono negli altri stati della macchina

    Siamo pronti. Mancano solo i dati su emoncms.
     
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    Non vedo l'ora di vedere dei dati, anche se credo che servirà un pò di tempo per affinare esattamente i calcoli
    Solo leggendo quello che hai scritto, mi è venuto il mal di testa.
    Sei una Gran Testa :thumbup.gif:
     
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    CITAZIONE (zanac @ 26/1/2017, 14:16) 
    Cicli ACS per defrost: 8,5

    Questa metrica e' impossibile da misurare. I cicli ACS non sono distinguibili tra di loro.
     
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