Isolante aggetti, si o no?

Allego lo schema con diverse ipotesi

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  1. Daniela1991
     
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    Ciao a tutti!
    Sto progettando un edificio per la tesi, in teoria dovrebbe essere collocabile in qualsiasi zona climatica.
    Qual è la giusta disposizione? per evitare i ponti termici e non sprecare isolante!
    Non so fare la valutazione dei ponti termici purtroppo!
    Mi affido a voi :giveup.gif:
    Attached Image
    isolante

     
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    Non sai fare la valutazione dei ponti termici? e la tesi per che laurea è? psicologia?

    Qualsiasi zona climatica la vedo dura.. prevedere un isolamento che fa caldo e freddo, in zona calda rischi di sovradimensionarlo nei periodi freddi, in zona fredda rischi di spendere troppo per l'isolante pesante quando basterebbe un isolante leggero.

    B, E, F sicuramente sbagliate, per le altre c'è da vedere anche il resto... diciamo che l'isolamento dovrebbe fare una copertura completa, senza interruzioni tutto attorno alla casa.. poi c'è da capire nel dettaglio tutti i punti, dove è trascurabile, dove è accettabile e dove c'è da intervenire.
     
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  3. Daniela1991
     
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    Ciao Veterano! Hai ragione dovrei saperla fare..all'università ci hanno solo spiegato che bisogna mettere l'isolante per evitare i ponti termici in modo continuo, ma l'altro giorno la prof. mi ha detto di eliminarlo nelle pareti che confinano da entrambi i lati con l'esterno (reggono la copertura del balcone).
    Da lì mi sono venuti i dubbi sopra esposti.
    C'è da considerare che la struttura è in X-LAM quindi è anche isolante, ho provato a fare delle valutazioni sui ponti termici, ma è la prima volta che mi cimento in questo.
    Ecco cosa è risultato dalla valutazione del nodo del balcone (per vedere le differenze ho messo una volta il mio solaio in XLAM e una volta in CLS, per vedere se effettivamente l'isolante influenza il ponte termico).
    Ma non so valutare lo schema che mi risulta..
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    CLS LEGNAME

     
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    Allora.. da quello che capisco e vedo, quello sopra si direbbe xlam, quello sotto cls, perchè il freddo entra di più.
    Come si può notare non serve isolare la parte sopra del balcone se non la si isola anche sotto.
    Solitamente si dice che basti 1 metro per isolare, quindi potresti fare almeno 1 metro nella parte sotto, ma per semplicità lo si fa uguale per non dover compensare poi con altro materiale, stesso identico discorso sopra, non serve arrivare fino in fondo a livello di isolamento, serve solo per non impazzire.

    Direi che la soluzione potrebbe essere la D ma senza salire con l'isolante sul parapetto.. non serve.. a meno di praticità per posa e materiale..

    Per lo stesso motivo farei la soluzione C in pianta.. se l'ho capita giusta.
     
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  5. Daniela1991
     
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    Guardate qui...forse sto capendo come funziona...
    L'importante è che il legno stia tra 0 e 20 gradi? (da bianco a rosso?
    Attached Image
    flusso e psi

     
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    L'importante è evitare al meglio le dispersioni di calore e l'arrivo del calore da fuori in estate.
    Prova a mettere l'isolante su tutta la parte inferiore, a metà e a 1 metro.. e confrontarlo con quello senza...
     
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 14/6/2016, 19:18) 
    Allora.. da quello che capisco e vedo, quello sopra si direbbe xlam, quello sotto cls, perchè il freddo entra di più.
    Come si può notare non serve isolare la parte sopra del balcone se non la si isola anche sotto.
    Solitamente si dice che basti 1 metro per isolare, quindi potresti fare almeno 1 metro nella parte sotto, ma per semplicità lo si fa uguale per non dover compensare poi con altro materiale, stesso identico discorso sopra, non serve arrivare fino in fondo a livello di isolamento, serve solo per non impazzire.

    Direi che la soluzione potrebbe essere la D ma senza salire con l'isolante sul parapetto.. non serve.. a meno di praticità per posa e materiale..

    Per lo stesso motivo farei la soluzione C in pianta.. se l'ho capita giusta.

    - quello sopra a me sembra cls e quello sotto xlam ... almeno dai retini cad :rolleyes:

    - la soluzione C... è sempre in sezione

    Detto questo... Daniela... vai di C ;)
     
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    Altro piccolo trucco per i ponti termici...

    Se mettete un materiale molto poco isolante nella parte calda a contatto con la parte in analisi allontanate la parte fredda....

    Esempio, se in una sezione di un serramento mettete il bancale interno in legno o in marmo, quello in marmo farà
    risultare il serramento più prestazionale.. perchè allontana le isoterme fredde scaldando meglio il serramento..
    provare per credere.
     
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    CITAZIONE (Daniela1991 @ 14/6/2016, 19:37) 
    Guardate qui...forse sto capendo come funziona...
    L'importante è che il legno stia tra 0 e 20 gradi? (da bianco a rosso?

    che programma è ?
    E' scaricabile o è a pagamento.
    Io a suo tempo avevo fatto delle simulazioni con therm

    Non si riesce a visulalizzare le isoterme ? avresti visivamente un controllo maggiore delle sup interne

    Riguardo il nodo, semplicemente cappotta con eps anche la parte inferiore ... se è in costruzione, lo puoi fare già in fase di getto del solaio.

    se la struttura è in legno, disaccoppia semplicemente massetto e pav esterno/interno

    Il prof. ti avrà detto che in commercio esistono prodotti che permettono di disaccoppiare anche le strutture esterno interno
    Tipo questi www.schoeck.it/it/prodotti/elementi-costruttivi-a-sbalzo-7

    Il punto chiave non è solo qual'è la soluzione per sprecare meno isolante .... ma quale costa meno.
    Se il costo non rientra nei limiti dati dal docente, credo tu abbia la soluzione
     
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  10. Daniela1991
     
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    E' archicad...ho provato a usare thermus ma non riesco usarlo :stress_h4h.gif:
    Inserendo l'isolante al soffitto interno ed esterno mi cambia PSI che da 0,37 W/mK diventa 0,31 W/mK
    e mi cambia il valore ''Numero di iterazioni'' che da 747 diventa 229.. che vuol dire?
    PSI quanto dovrebbe essere? la trasmittanza termica (U) della parete è 0.253 W/m2K
    Attached Image
    psi 0 31 itezazioni 229

     
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    Questi disgiuntori di Esse Solai dovrebbero essere più economici (e fatti in Italia)
    http://www.essesolai.com/wp/la-gamma-prodo...are-esse-therm/

    Per i ponti termici i discorsi da fare sono 2:
    A- energetico
    B- salubrità strutture

    Il primo tiene conto della maggiore dispersione di energia dovuta alla presenza del ponte termico (lo PSI) che per alcuni PT molto lunghi (ad esempio un cordolo in cls che collega solai interni a parete esterna e che corre lungo tutto il perimetro dell'edificio) può essere significativa numericamente.

    Il secondo è invece il più importante e tiene conto della possibile formazione di muffa o condensa nelle zone interessate dal ponte termico dove si potrebbe abbassare troppo la temperatura interna che ora per legge deve essere verificata.

    Quindi potrebbe essere poco importante disperdere 500 kWh in più in un anno (che poi fanno circa 60€ di metano in più condumato) se viene garantita la salubrità delle strutture ovvero assenza di muffe e condense (in certi casi si attuano stategie di correzione attiva dei ponti termici, riscaldando localmente i punti più critici).


    Le prescrizioni di legge per la verifica dell'insorgenza di muffa sono prescritte dal DM del 26/06/2015 entrato in vigore il primo ottobre 2015.
    Con questo decreto non è più obbligatoria la verifica a condensa superficiale su strutture interne, ma quella del rischio formazione muffa e condensa interstiziale.
    La verifica va fatta in base alla UNI EN ISO 13788:2013 utilizzando le classi di concentrazione definite nella norma che mettono in relazione clima esterno con interno.

    Se servono altre info chiedi pure anche in privato
     
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  12. Daniela1991
     
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    Ciao a tutti, la prof mi ha detto di non preoccuparmi affatto per i ponti termici perché la struttura è in X-LAM, quindi nei nodi ho tutto legno e non si crea il ponte termico....
    Grazie degli aiuti :)
     
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    Ecco a chi siamo in mano..
     
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  14. Daniela1991
     
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    Per casa mia, o per un committente reale, mi informerò e capirò bene la situazione..ora devo laurearmi..che dovrei fare secondo te?
     
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    La mia frase non era riferita a te ma all'insegnante, dopotutto chi sa fare lavora, gli altri insegnano.
     
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