Consumi reali - consumi teorici

confronto tra valori reali e teorici

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  1. steber
     
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    Salve a tutti, sono in fase di progettazione di una nuova casa. Sono curioso di conoscere se i valori teorici di consumo calcolati in base alle stratigrafie trovano dopo riscontro nella realtà. Chiedo quindi ai frequentatori del forum se in base alle loro bollette, dopo almeno 1 o meglio 2 anni di esperienza, trovano confermati i valori di consumo calcolati in fase di progettazione.

    Guardando le mie bollette ottengo 110 kWa/mq per il riscaldamento e 10 Kwa/mq per il raffrescamento. Casa bifamigliare con muri di mattoni pieni, senza doppi vetri e senza coibentazione. Zona climatica è E. Mai fatto il calcolo fabbisogno.
    Una domanda per gli esperti della materia, sono due numeri ragionevoli per la tipologia di fabbricato?
    Un dubbio, ma i due numeri nella classificazione non sono uguali?

    Per una casa in classe A4, se arrivo a 30 kWa/mq per il riscaldamento, a che valore arrivo per il raffrescamento?
    Grazie a tutti per le delucidazioni!
     
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    E' molto difficile, perchè una cosa è la teoria, altra è la pratica...
    Per avere un paragone perfetto, dovresti essere perfetto, quindi tenere 20° costanti in fase di riscaldamento, come da calcolo, farei i ricambi, come da calcolo.. ed avere gli apporti, come da calcolo... praticamente impossibile.

    Per l'ultima domanda.. dipende, perchè le 2 cose non sono per forza legate.
    Riscaldare è una cosa raffrescare tutt'altra... se hai grossissime vetrate senza protezione potresti anche scendere a 10kWa/mq, ma poi per raffrescare diventi povero.. se fai un cappotto leggero, stessa cosa... se hai un muro in sasso da 1 metro non devi raffrescare.. ma spenti tanto in riscaldamento.
     
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  3. termiti
     
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    ciao, anch'io abito a padova. i valori teorici sono sempre diversi, anzi sempre minori di quelli reali. se compri una casa da impresa sono molto più alti, se il calcolo te lo fa un tuo termotecnico di fiducia, i consumi reali saranno poco più alti (ma dipende se hai figli piccoli ecc.).
    i valori di riscaldamento e raffrescamento vanno sommati per ottenere l'indice complessivo. il mattone pieno è peggio del traforato, ma trasmette maggiormente il freddo (dall'esterno verso l'interno) rispetto al caldo.
    I miei valori sono del 15% superiori a quelli di progetto, ma ho cinna (boccia, putea, bambina) piccola, quindi temp intorno ai 21 praticamente sempre (20 di notte ma 22 nei weekend), in più ho fatto l'errore di progetto di non mettere scaldasalviette collegate al radiante pavimento, così ho integrato 2 bagni con scalda elettrica...
    Se il tuo target è di 30 (per il solo riscaldamento) vuol dire che saresti in classe B bassa (ossia vicina alla a), come sono io, e quindi avresti un bel cappotto, no ponti, tetto isolato, e quindi l'esigenze di raffrescamento diventano intorno ai 7/8 kwa/mq. ritengo (ma calcoli alla buona) che per il raffrescamento estivo via sia un consumo effettivo inferiore a quello di progetto (il raffrescamento è molto più soggettivo rispetto al risc). ma nel mio caso ho persiane con lamelle orientabili che filtrano luce ma evitano sole diretto
     
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  4. steber
     
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    A dire il vero l'obbiettivo è arrivare ad una A4. Non riesco a capire qual'è il fabbisogno di una classe A4. La vecchia A era 30 kWha/mq. La A oro 10. La A+ 15.
    30 comunque sia credo sia A.
    Qualcuno sa dirmi per A4 qual'è il fabbisogno?
    Ho intenzione di fare di xlam e cappotto da 150,tetto da 260mm.
     
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    Secondo me è sbagliato l'obiettivo.. nel senso.. perchè vuoi arrivare a 30?

    Io farei un obiettivo diverso.. al posto di parlare di spessori parlerei di trasmittante.. e poi cercherei di capire quanto mi costa.. nel senso...
    Fare una parete da 0.1 quanto costa? e 0.2...
    Con 0.1 grossomodo potrebbe essere passiva la casa.. quanto spendo di impianti con una casa con 0.2...
    e 0.1?.. farei 2 conti e capirei quanto costa avere cosa...

    Ovvio che non devi andare in mano a uno che ti fa un locale tecnico da 80.000 euro perchè hai una casa a risparmio energetico.. e non è una favola, sono esperienze vissute.
     
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  6. Beatrice Spirandelli
     
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    I presupposti dell'APE oggi sono diversi .. La classe non è più data solo dal riscaldamento ma anche dal raffrescamento e il risultato in kWh/mq anno dipende da fabbisogno per riscaldamento, raffrescamento e acqua calda, oltre che dal fatto che sei più o meno virtuoso rispetto dell'edificio di riferimento.
    I calcoli di solito vano fatti in condizioni standard, sia climatiche che di conduzione dell'impianto, mentre il calcolo andrebbe tarato su dati climatici più accurati e sulle tue vere abitudini
    in ogni caso il tuo obiettivo non dovrebbe essere una classe (non significa molto nella relatà) ma ridurre di una carte percentuale la bolletta e capire bene dove andare ad intervenire, ovvero dove è più efficiente e redditizio investire i tuoi soldi per ridurre la bolletta. Un tuo obiettivo potrebbe essere, ad esempio, ridurre i consumi del 90% isolando dove ne vale la pena...
    Ad esempio i primi centimetri di isolamento di una muratura sono più redditizi rispetto a quelli più esterni quindi esistono dei procedimenti di calcolo che servono a capire quanto isolare in base ai tuoi obiettivi
    E in certi edifici è più efficiente isolare la copertura più che il primo solaio o viceversa
    Non so se mi sono spiegata ...
     
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  7. Steber1
     
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    Io però ponevo la questione per una casa nuova.
    In questo caso come faccio a parlare dei consumi esistenti e dove voglio arrivare in base all'investimento e e il target a raggiungere come risparmio energetico?
    Nel caso di nuovo piuttosto potrei dire se investo tanto ottengo un costo annuo energetico.
     
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    Seguace

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    Prova a vederla come dice Fringui...
    E poi prova a vederla anche così: nel valore dell'immobile il costo delle opere murarie è circa il 30%, il costo del solo isolamento immagina tu in percentuale quanto sarà!
    Fare 10 cm in più di cappotto, ovvero farne 20 al posto che 10 vuol dire, a spanne 3-4 mila euro in più!
    Tenendo conto dell'effetto che han quei 3 mila euro e che poi i sanitari di un bagno te ne costeranno altrettanti solo se ti accontenti dei modelli base, ha più senso discutere se far 10 o 20 cm di cappotto o iniziare a cercare dove vendono sanitari a basso prezzo?
    Io ho fissato 0.2, serramenti esclusi, quando mi son fatto casa, se la rifacessi adesso fisserei 0.1 e poi da lì valuterei se ha senso togliere o metter un po di isolamento, ma come prima cosa ti serve una base, altrimenti diventi scemo :-)
    E cmq, tieni d'occhio le proporzioni e l'effetto che hanno certe scelte... Puoi spendere anche 1000 euro per una porta interna, 6-7 porte a sto punto valgono come il cappotto, le porte le vedi, quindi è fatto estetico, il cappotto decide quanto dovrai spender ogni anno.
     
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  9. Beatrice Spirandelli
     
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    se hai un taget ed un budget ti affidi ad un progettista qualificato (es passivhaus o casaaclima) e ti fai progettare isolamenti, tenuta all'aria e progetto.. un bravo progettista è capace di aiutarti a definire le due cose anche in funzione del progetto che immagino hai già.
    Ma il progetto non basta .. i consumi esistenti dipendono non solo dal progetto, ma anche dalla qualità dei lavori... quindi tu puoi prevedere isolamenti e finestre spaziali ma se poi sono posati male il consumo aumenta anche del 30%. quindi dovresti investire molto nella progettazione e nella direzione lavori e predisporre dei test a fine cantiere per vedere se il tutto è stato realizzato come è stato richiesto
    L'unica garanzia scritta te la danno le certificazioni tipo Passivhaus o Casaclima.. paghi ma hai la garanzia che la qualità costruttiva sia al top
    E poi contano anche le abitudini di chi ci abita...
     
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    CITAZIONE (Beatrice Spirandelli @ 10/5/2016, 15:45) 
    L'unica garanzia scritta te la danno le certificazioni tipo Passivhaus o Casaclima.. paghi ma hai la garanzia che la qualità costruttiva

    Avrei un piccolo appunto... ora non so i costi aggiornati di Casaclima, ma ricordo che hai tempi non costava quasi nulla, soprattutto se relazionato al valore aggiunto e al costo della casa.. che non è la targhetta ma la verifica e garanzia sui lavori che ottenevo.
    E soprattutto il fatto che a contratto con le varie ditte posso mettere.. che il lavoro verrà verificato da terzi, e che se ci sono discrepanze il lavoro si rifà a regola d'arte.. anche perchè dire a regola d'arte è come dire che la casa è ben isolata.. ci vogliono numeri.. perchè bene per te può essere molto male per me e viceversa.. ma se è "18".. è "18".
    Ovviamente specificando sistema di calcolo e misura ;)
     
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  11. Beatrice Spirandelli
     
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    Io sono consulente Passivhaus, e non Casaclima, ma poco conta... quello che posso dire che in entrambi i casi, al contrario di altri tipi di certificazioni, ci sono controlli veri e che prima dei controlli si deve investire comunque in una progettazione mooolto dettagliata. I controlli si possono fare anche se non si aderisce ad un protocollo preciso se hai un bravo consulente...
     
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    Pienamente d'accordo, come la nostra certificazione sulla posa dei serramenti, riguarda tutto il processo dettagliato dalla misura alla posa, spiegazione cliente etc etc.. e 1 volta l'anno vengono a farci controlli a campione, scelti da loro, parlano con il cliente, chiedono cosa gli piace, cosa no, se gli è stato spiegato tutto, come si trova, verificano con bolla e laser, chiusure, regolazioni.. etc etc..

    Non è il classico certificato appeso ad un muro perchè uno è andato a fare un corso di mezza giornata.. ma tutta la ditta è sotto test.
     
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  13. Beatrice Spirandelli
     
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    In alternativa a fine lavori puoi fare predisporre al tecnico una serie di controlli di posa da imporre all'impresa a fine lavori...
     
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12 replies since 13/3/2016, 22:21   758 views
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