RISTRUTTURAZIONE ABITAZIONE (VILLETTA)

Ristrutturare bene senza spendere molto...

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    Grazie per le considerazioni.
    Che prodotto proporreste allora per isolamento interno controsoffitto?
    EPS? Altro? Che spessore minimo?

    Saluti :mad3.gif:
     
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    da mamma

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    forse silicato di calcio.

    sempre perchè siamo nell'area bioedilizia.
    Altrimenti potrebbe andare anche eps e poi cartongersso.
     
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    Grazie.
    Vi terrò aggiornati sull'evoluzione dei progetti.

    saluti
     
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    Dovendo installare pavimento radiante alimentato da PdC, mi stavo orientando su alcune marche (affidabili): cosa consigliereste (in ottica di un buon rapportò qualità/prezzo) tra Rotex, Mitsubishi e Panasonic (a anche altro se avete consigli)?
    Utilizzerò la PdC per il radiante, per ACS ed eventualmente per raffrescamento estivo con fancoil.

    In realtà sui vari forum, per il riscaldamento invernale, alcuni mi consigliano abbinamento PdC con pavimento radiante mentre altri PdC con fancoil. Voi cosa ne pensa
    Grazie.

    saluti
     
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  5. cosmic
     
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    Se decidessi per classica PDC sceglierei distribuzione ventil radianti a bassa temperatura, bassa inerzia, caldo e freddo abbinati a VMC normale doppio flusso!... Panasonic monoblocco...
     
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    Vigevano (PV)

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    CITAZIONE (ligabue82 @ 4/1/2015, 11:16) 
    In realtà sui vari forum, per il riscaldamento invernale, alcuni mi consigliano abbinamento PdC con pavimento radiante mentre altri PdC con fancoil. Voi

    Il radiante e' davvero fantastico come comfort offerto. E se le temperatura di mandata sono basse (sotto i 30 gradi C) spettacolare camminarci sopra.

    CITAZIONE (ligabue82 @ 4/1/2015, 11:16) 
    cosa consigliereste (in ottica di un buon rapportò qualità/prezzo) tra Rotex, Mitsubishi e Panasonic (a anche altro se avete consigli)?

    Fai 3 preventivi con tutti.

    Sarai in grado di confrontare costi e assistenza (nella misura della preparazione delle persone con cui entrerai in contatto). Alla fine fine, se soddisfatte le tue necessita', sono solo quelle le variabili che contano.

    Io avevo scelto Rotex (la rosa era esattamente la tua) perche' era l'unica che aveva una soluzione compatta (HPSU Compact) che mi fornisse tutto (riscaldamento, ACS, raffrescamento).
     
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    Ciao a tutti.
    Pian piano sto procedendo.
    Ho fatto smontare i vecchi sanitari e ho rimosso piastrelle dai bagni.
    A breve farò ricostruire vano tecnico in cui saranno contenuti i boiler per ACS e quello inerziale per riscaldamento.
    E' giusto questo schema per quello che voglio realizzare? (fonte: www.expoclima.net/)
    Nel mio caso vorrei inserire l'accumulo del riscaldamento (50/100litri) sul ritorno e andare con mandata diretta al radiante. Per ACS sono indeciso tra un accumulo tecnico oppure un boiler di ACS (cosa consigliate?)

    PRIMA SOLUZIONE: pompa di calore con valvola a tre vie e accumulo[/h]
    La prima soluzione è sicuramente la più semplice e meno costosa e si rifà al seguente schema di impianto:
    Immagine1(1)

    LOGICA DI FUNZIONAMENTO:

    INVERNO
    La HP manterrà in temperatura l’accumulo per il riscaldamento.
    Quando la temperatura nell’ACS scende sotto al valore di SET, il controllo dell’unità inverte la tre vie e passa al secondo set point.
    Quando la temperatura arriva in set, il controllo devia la tre vie e commuta il set. ESTATE
    La HP manterrà in temperatura l’accumulo per il condizionamento.
    Quando la temperatura nell’ACS scende sotto al valore di SET, il controllo dell’unità inverte la tre vie e passa al secondo set point. L’unità verrà commutata dal funzionamento in CH al funzionamento in HP. Quando la temperatura ACS arriva in set, il controllo devia la tre vie e commuta il set.
    L’unità verrà commutata dal funzionamento in HP al funzionamento in CH.

    Questa soluzione permette all’unità, attraverso una sonda di funzionamento sanitario (sonda nell’accumulo ACS), di controllare la temperatura all’interno di un serbatoio di accumulo per l’acqua calda sanitaria e di gestire una valvola a 3 vie. La priorità è sempre per la produzione di acqua calda ad uso sanitario.

    La pompa di calore opera normalmente sull’impianto per soddisfare le esigenze di comfort dell’edificio, ma quando la temperatura dell’acqua all’interno del serbatoio scende al di sotto di una soglia stabilita, il controllo gestisce la produzione di acqua sanitaria: se l’unità sta operando come pompa di calore per il riscaldamento, sarà commutata la valvola a 3 vie e modificato il set point; se diversamente l’unità sta producendo acqua refrigerata per il condizionamento, il controllo commuta l’unità in modalità pompa di calore, le assegna il set point per il sanitario (normalmente più alto del set point dell’impianto) e gira la valvola 3 vie nella posizione opportuna.

    Una volta che la temperatura all’interno del serbatoio dell’acqua sanitaria ha raggiunto il valore impostato, l’unità torna automaticamente alla produzione di acqua per l’impianto di riscaldamento e condizionamento.

    [h=3]Funzionamento invernale[/h]Nella stagione invernale si verificano le seguenti situazioni:

    • Richiesta di riscaldamento: la temperatura dell’acqua in ingresso all’unità, proveniente dall’impianto, è inferiore a quella attesa, quindi il controllo accende il compressore e l’unità funzionerà fino a che non verrà raggiunta la temperatura di setpoint.
    Funzionamento_invernaler_1


    Al raggiungimento della temperatura desiderata il compressore si arresta e rimarrà in funzione la sola pompa di circolazione che continuerà a far circolare l’acqua nell’impianto. L’unità attenderà in questo stato finché la temperatura dell’acqua in ingresso non scenderà nuovamente.
    Richiesta di acqua sanitaria: supponiamo che l’unità stia funzionando per la produzione di acqua calda per l’impianto di riscaldamento (45°C) e riceve la chiamata di produzione di acqua ad alta temperatura dalla sonda di funzionamento sanitario posta nel serbatoio di accumulo, in quanto la temperatura dell’acqua sanitaria è scesa al di sotto del limite impostato, (ad esempio 55°C).
    Essendo l’acqua calda sanitaria gestita con logica di priorità, il controllo modificherà il setpoint portandolo a 55°C e eseguirà la commutazione della valvola 3 vie.
    Funzionamento_invernale_2

    Non appena l’acqua all’interno del serbatoio raggiungerà i 55°C richiesti, il controllo commuterà nuovamente la valvola 3 vie a lavorare sull’impianto e riporterà il setpoint a 45°C. Qualora fosse necessario effettuare uno sbrinamento, in qualsiasi modalità l’unità stia operando, forzerà la valvola 3vie a essere commutata verso l’impianto che, data la maggior inerzia, è meno sensibile all’abbassamento della temperatura.

    [h=3]Funzionamento nelle mezze stagioni[/h]Nelle mezze stagioni l’impianto di riscaldamento e condizionamento non è attivo e quindi la pompa di calore diventa dedicata alla sola produzione dell’acqua per il sanitario. La valvola 3 vie è stabilmente posizionata sul serbatoio sanitario mentre pompa e scambiatore si attiveranno esclusivamente su chiamata della sonda di funzionamento sanitario. Al raggiungimento del set sanitario il compressore e la pompa verranno spenti e il controllo rimarrà in attesa della successiva chiamata. Per attivare questa funzione è necessario impostare l’unità sulla funzione “solo sanitario”.

    [h=3]Funzionamento estivo[/h]Nella stagione estiva si verificano le seguenti situazioni:
    Solo raffrescamento: la temperatura dell’acqua in ingresso all’unità, proveniente dall’impianto, è superiore a quella attesa e quindi il controllo accende il compressore e l’unità funzionerà fino a che non verrà raggiunta la temperatura di setpoint.
    Funzionamento_estivo_1

    A quel punto il compressore si arresta e rimarrà in funzione la sola pompa di circolazione che continuerà a far circolare l’acqua nell’impianto. L’unità attenderà in questo stato finché la temperatura dell’acqua in ingresso non salirà nuovamente.
    Richiesta di acqua sanitaria: supponiamo che l’unità stia funzionando per la produzione di acqua refrigerata per l’impianto di condizionamento (7°C) e riceve la chiamata di produzione di acqua ad alta temperatura dalla sonda di funzionamento sanitario posta nel serbatoio di accumulo, in quanto la temperatura dell’acqua sanitaria è scesa al di sotto del limite impostato, (ad esempio 55°C).
    Essendo l’acqua calda sanitaria gestita con logica di priorità, il controllo cambia la modalità dell’unità da chiller a pompa di calore, imposta il setpoint a 55°C ed eseguirà la commutazione della valvola 3 vie.
    Funzionamento_estivo_3

    Non appena l’acqua all’interno del serbatoio raggiungerà i 55°C richiesti, il controllo commuterà nuovamente l’unità in modalità chiller, girerà la valvola 3 vie a lavorare sull’impianto e riporterà il setpoint a 7°C.

    che ne dite?
     
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  8. nordico8
     
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    Lascia perdere gli accumuli da 100 l collegati al radiante, e scegli una pompa di calore splitatta

    PDC_biomassa2

    Edited by nordico8 - 17/1/2015, 21:30
     
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    eh....dipende anche dai mq di impianto e dalla capacità minima della pdc.....
     
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  10. nordico8
     
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    CITAZIONE (Amicodelgjat @ 17/1/2015, 23:52) 
    eh....dipende anche dai mq di impianto e dalla capacità minima della pdc.....

    Con il radiante hai già un volano termico da far paura. Quindi la pdc deve solo modulare.

    Il progettista deve essere bravo a trovare la dimensione giusta perchè arrivi a modulare correttamente.
     
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    Certo...ma se l impianto carica meno litri di quanti richiesti dalla macchina qualche problema potrebbe esserci sulla modulazione...
    Esempio rotex richiede 20 litri, carrier 7....
     
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    Dunque.
    Il piccolo serbatoio sul ritorno (100l) mi sarebbe necessario per la contemporanea presenza dei fancoil, che quindi, in estate, avrebbero bisogno di un piccolo volano termico per l'appunto.

    nordico8: potresti descrivere il funzionamento di una PdC splittata come quella che hai rappresentato nello schema sintetico? Io ad esempio non avrei generatore integrativo (al più avrò i fancoil per ulteriore sostegno invernale, o meglio per riscaldamento pre e post invernale, quando ancora non sarebbe conveniente accendere il pavimento, e per raffrescamento estivo). Inoltre avrò tutto in BT (anche gli eventuali termoarredi viaggerebbero alla T del radiante, anche se Per i bagni avevo intenzione di non mettere termoarredi o al massimo metterli elettrici da accendere all'occorrenza per 5/10 minuti).
    In pratica il Sanicube è un accumulo di acqua tecnica, dentro cui passano le serpentine dell'ACS e del riscaldamento ambienti?

    CITAZIONE
    Il progettista deve essere bravo a trovare la dimensione giusta perchè arrivi a modulare correttamente.

    Come si ottiene questo giusto compromesso e dimensionamento di impianto?

    CITAZIONE
    Certo...ma se l impianto carica meno litri di quanti richiesti dalla macchina qualche problema potrebbe esserci sulla modulazione...
    Esempio rotex richiede 20 litri, carrier 7....

    Mi son perso...

    Al momento sono orientato su una scelta tra:
    1)
    radiante standard per riscaldamento (sempre con possibilità di andare in parallelo coi FC) e in estate uso SOLO FC a 8 gradi e il pavimento lo fermi...no miscelatrici anche in questo caso..polmone 100 lt su ritorno.

    2) Sistema Rotex Tubo Duo
    questo tubo trasmette meno e quindi pur mettendolo a passo normale, non mi congela pavimento in estate pur mandando a 8 gradi.
    In effetti vedendolo in foto si vede che è un tubo con un secondo tubo esterno ..con aria fra i 2...
    In tal modo avrei passo stretto=pavimento omogeneo..ma potenza non eccessiva (quindi più regolabile in inverno e non condensa in esatte)
    Questo evita miscelatrici per gestione estiva (a 2 T diverse) e anche accumuli e polmoni.

    Adesso chiederò preventivo rotex (in entrambi i casi sopra citati, mi pare di capire che la tecnologia e il sistema sono gli stessi). Come PdC potrei abbinarci sempre una rotex, così da avere un unico fornitore e un unico centro assistenza, anche se vorrei orientarmi su una Zubadan, dato che ho visto che molti forumisti si son trovati davvero bene...

    A presto.

    saluti
     
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    no...la pdc manda direttamente in BT al riscaldamento e nel sanicube accumula acqua tecnica calda per fare acs istantanea....

    ti sei perso ma era una comunicazione per nordico ;)

    la soluzione 2 fa abbastanza schifo perchè fa lavorare di più la pdc quindi consumo inutile
     
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    Si infatti...
    Mi sto orientando verso la 1.
    PdC sono orientato verso Mitsubishi Zubadan da 11 kWt.
    Pavimento in fase di valutazione (idee?).

    Per la coibentazione del solaio dall'interno, al momento, sono a un bivio (o meglio un crocevia):
    Quindi restano:
    - fibra di legno (circa 6,4€+iva al mq per spessore 4 cm)
    - sughero (molti mi dicono sia il top, anche perchè incombustibile, a 10€+iva al mq per spessore 5 cm)
    - silicato di calcio (dalle mie parti sembra essere un materiale sconosciuto)
    - altri consigli?

    saluti
     
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    sughero il top anche per l'acustica. se il solaio lo hai sulla testa...
    Alessandro
     
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40 replies since 26/7/2014, 14:55   4531 views
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