tipo di contratto enel e varie soluzione enel

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  1. fabiot2013
     
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    Buongiorno a tutti spero con questo quesito di poter risolvere anche altri problemi simili al mio.
    premetto nuova abitazione, 130 mq dalla certificazione energetica dovrebbe venir fuori zona A ma con opportuni accorgimenti cercherò di raggiungere anche il +.
    Il quesito è questo:
    Impianto di riscaldamento a pavimento con pompa di calore da 14,04 kw aermec ANLI 70 HX concompressore ad inverter idem con pompa un sistema a circolazione forzata con accumulo a due scambiatori e pompa di calore integrata.
    Ho avuto la brillante idea di integrare il tutto con un impianto fotovoltaico :clapping.gif: da 6 kw (leggendo i vari argomenti sul forum, e se ho capito bene credo di aver fatto una c......a. per compensare il consumo elettrico della pdc.
    a questo punto può essere conveniente:
    installare due contatori unel di cui uno per usi diversi,
    NB QUALE TARIFFA SCEGLIERE :sick:
    dividere l'impianto fotovoltaico 3 sul nornale e 3 sul usi diversi,
    nei periodi di maggior bisogno ottobre,novembre, gennaio febbraio integrare l'impianto di riscaldamento con un stufa a pellets e mandarla in funzione nelle ore notturne per non far scendere la temperatura dell'impianto radiante e nei giorni in cui il sole è scarso.


    saluti a tutti
    Come ha suggerito Dotting si potrebbe installare la pdc anche all'interno del seminterrato con opportuna areazione .
    spero di avere suggerimenti tecnici.
    SE è UN ARGOMENTO GIA TRATTATO SPERO CHE LINCATE IL FORUM DI APPARTENENZA
     
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  2. jekterm
     
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    Hai un' abitazione da 130 mq e da quanto capisco un fabbisogno termico per riscaldamento di circa 4000kWh annui.
    Se la macchina ha un COP 3, non conosco la zona quindi cautelativamente rimango basso, consumi circa 1500 kWh di energia elettrica...
    Perchè una PDC da 14 kW quando potrebbe essere più che sufficiente una macchina da 6 kW?
    Perchè secondo contatore?

    Se scegli una macchina di piccola potenza non hai problemi di potenza impegnata al contatore.
    Con un prelievo così basso il BTA non ha nessun senso.
    Con un' abitazione ben isolata inutile mettere un impianto bivalente solo per complicare le cose.

    Ciao
     
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  3. fabiot2013
     
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    Ti ringrazio
    Aggiungo avevo chiesto al termotecnico anche una predisposizione per il seminterrato di circa 180 mq con riscaldamento con faincoil forse sarà stato questo il motivo?
    la mia è zona E e sono nel centro lazio
     
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  4. jekterm
     
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    Visto che hai scelto fancoil penso che i locali del seminterrato verranno usati raramente. In questo caso collega la pompa, che alimenta la parte di impianto, sull' accumulo che prepara ACS, in questo modo puoi collegare tranquillamente la stufa a pellet che soddisfa i fancoil e l' ACS in HT.
    Così facendo ti ritrovi con la macchina con la giusta taglia sull' impianto radiante e per gli eventuali spunti lasci il "lavoro sporco" alla stufa a pellet.

    Se invece prevedi di usare spesso i locali fai un impianto radiante in BT.
     
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  5. dotting
     
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    Scindiamo i due problemi scelta impianto e scelta tipologia alimentazione elettrica, anche se poi le problematiche possono convergere.

    In un impianto misto bassa e media temperatura devi comunque produrre acqua a media temperatura con il tuo generatore e poi mettere una miscelazione di qualunque tipo a scelta, sulla bassa temperatura.

    Una PDC con aria fresca senza preriscaldo e media temperatura ha un COP del cavolo.
    Se uno però integra l'impianto con una termostufa a pellets può ovviare al problema dell'aria fredda in entrata facendo intervenire la termostufa quando la temperatura esterna fosse più bassa di un valore x°C.

    In certe termostufe sul retro si trova un contatto per una sonda.
    Molti costruttori la mettono per una sonda interna, ma a volte è possibile collegarci una sonda esterna per far partire la termostufa non appena la sonda rileva la temperatura x°C suddetta.
    Integrando bene l'impianto la PDC va in modulazione inverter fino a spegnersi.
    Attualmente ho in progetto una realizzazione simile con una termostufa che lavora in diretta con un Sanicube, accumulo a vaso aperto, da cui attraverso scambiatore immerso si alimenta un circuito a due zone, bassa e media temperatura.
    Per la zona a bassa temperatura "regolazione climatica modulante programmabile con valvola a tre vie".
    Tornando ai ventilconvettori se l'uso è saltuario potresti utilizzare i Bi2 alimentando permanentemente la sezione radiante e attivare dalla PDC in determinati orari di giorno, escludendo la notte ad esempio, la media temperatura.

    Il secondo contatore conviene ormai solo per consumi elevati e se la temperatura x°C la imposti alta è possibile che i prelievi invernali della PDC siano bassi.
    Mentre se dovessi usare l'impianto in raffrescamento, se adotti il semplice accorgimento di attivare il condizionatore in presenza di sole con 6 kWP di FV dalla rete non prelevi niente e consumi zero.
     
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  6. fabiot2013
     
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    grazie dotting.
    Non essendo un termotecnico alla risposta dell'aria fredda che abbassa il valore del cop io volevo installare la pdc nel seminterrato, dove l'aria non si trova alla temperatura esterna ma superiore.
    Quindi in linea di massima scegliendo un accumulatore idoneo il sistema dovrebbe funzionare con pdc quando lo permette e la cal. a pellets nelle altre situazioni ,
    grazie ancora a tutti
    Nb dovendo acquistare il tutto voglio essere sicuro di non fare una c...a
     
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    le pdc trattano anche 5000 metri cubi di aria all'ora, il tuo seminterrato diventerebbe gelido in poco tempo, raffreddando tutto il resto della casa.
     
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  8. fabiot2013
     
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    Grazie, margiop
    quindi pdc fuori integrazione con caldaia a pellets serbatoio di accumulo poterbbe essere la soluzione ideale, come sistema, con tutto il sistema di valvole per eventuali scambi in automatico.
     
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    segui il consiglio di dotting.
     
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  10. fabiot2013
     
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    Grazie
    rispetto a dotting avrei soltanto la pdc in più
     
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