pdc + fotovoltaico + bta

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  1. matteo75
     
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    Buongiorno a tutti
    qualcuno sa dirmi se è possibile avere sullo stesso POD (bidirezionale) collegato l'impianto fotovoltaico e la pompa di calore e farsi assegnare da Enel la tariffa BTA, ovviamente già con un altro POD monofase da 3 KW dedicato all'abitazione???
    Stamattina all'ufficio Enel di zona mi hanno detto assolutamente di no, 2 consulenti mi hanno detto che tutti i loro clienti che hanno quella tipologia di impianto lo hanno collegato cosi (scambio sul posto)... Mah??!!!
     
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    mmmm io non collegherei mai PDC e FV al contatore in BTA..
    Ma collegherei FV e Abitazione a contatore normale
    e PDC al contatore con BTA..
     
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  3. matteo75
     
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    si tratta di un impianto esistente da 16 kw.. disgiungere ora il fotovoltaico dalla pompa di calore e richiedere un nuovo allaccio della potenza necessaria alla pdc sarebbe un salasso..
     
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    Certe scelte impiantistiche è difficile condividerle.. senza sapere tutti i dettagli ;)
    Molto probabilmente sono partiti in quella situazione, quindi con già le tariffe in atto al momento dell'installazione,
    quindi avevano contatore normale collegato all'abitazione e hanno messo secondo contatore con BTA e collegata PDC e FV
    ma lascio la parola agli esperti di ENEL ;)
     
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  5. dotting
     
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    Serve conoscere:
    1.- 16 kW contrattuali trifase o monofase?
    2.- potenza di picco FV e se monofase o trifase?
    3.- potenza massima assorbita dalla PDC e se monofase o trifase?
    4.- sapere se ci sono utenze trifase nell'abitazione oltre all'eventuale PDC;
    5.- l'altro POD monofase da 3 KW dedicato all'abitazione è già esistente e attivato.
     
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  6. matteo75
     
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    Allora:
    i 16KW sono trifase
    la potenza di picco dell'impianto è 15,60 KW
    la pompa assorbe max 6,6 KW
    c'è un altra utenza da 2 kw in trifase
    l'altro pod non è esistente
     
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  7. dotting
     
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    Fai una richiesta scritta di diminuzione da 16 a 10 kW sulla linea residenziale e contemporaneamente chiedi una nuova linea per un'utenza BTA per PDC da 6 kW trifase.
    Il bilancio delle potenze e delle fasi rimane inalterato per cui non possono trovare appigli.

    Se la PDC la usi anche in raffrescamento organizza l'impianto in modo che d'estate commuti la PDC dal contatore BTA a quello residenziale e la PDC la accendi solo di giorno quando in estate il FV sta SICURAMENTE producendo.
    Considera che un FV in inverno ti da un aiuto molto scarso alla diminuzione dei prelievi.
    Tutto perfettamente legale naturalmente.
     
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  8. matteo75
     
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    non posso diminuire la potenza da 16 a 10 kw altrimenti il ftv dove lo attacco?
    semplicemente seconto te non mi danno la bta sui 16 kw + una nuova utenza domestica da 3 kw.. che magari neanche allaccerò all'impianto..
     
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  9. dotting
     
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    Ho persone che hanno un contratto residenziale da 3 kW monofase e impianto FV da 10 kW trifase!!!!!
    La BTA per PDC te la danno come secondo allaccio solo se hai GIA' un' utenza residenziale.
    Non puoi chiedere una seconda utenza domestica residenziale di qualunque potenza essa sia.

    Consulenti, ma per piacere.
     
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  10. matteo75
     
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    probabilmente sono io che non so spiegarmi, riprovo:
    voglio chiedere un allaccio ordinario 3 kw per utenze domestiche con tariffa normale, dopodichè ho bisogno che la mia utenza trifase da 16 kw che ora ha una tariffa D3 mi venga cambiata con tariffa BTA.
    Il problema è che ENEL dice che su un POD dove è collegato un FTV con SSP + pompa di calore non è possibile richiedere la tariffa BTA mentre il mio consulente dice che esistono molti impianti cosi costruiti.
    Chiedevo se a voi consulenti è mai capitata una casistica di questo tipo.
    Mi scuso se non sono ferrato ma io faccio il pubblicitario.
     
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  11. blasco73
     
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    Dotting:
    Se la PDC la usi anche in raffrescamento organizza l'impianto in modo che d'estate commuti la PDC dal contatore BTA a quello residenziale e la PDC la accendi solo di giorno quando in estate il FV sta SICURAMENTE producendo.
    Considera che un FV in inverno ti da un aiuto molto scarso alla diminuzione dei prelievi.
    Tutto perfettamente legale naturalmente.
    [/QUOTE]

    Buonasera,
    ho già partecipato ad una discussione sul tema, nella quale Dotting mi consigliava di commutare la pdc da bta3 a d2 sul quale stò per installare 4kw di fv, per il raffrescamento estivo. Vorrei approfondire la discussione chiedendovi due consigli:
    invece di usare un commutatore manuale, mi piacerebbe riuscire ad automatizzare la cosa, facendo commutare la pdc quando si verificano 2 condizioni, il fv produce abbastanza x alimentare la pdc e la pdc non stà lavorando, così da non spegerla e riaccenderla quando è in funzione. Con lo stesso principio rigirare su bta3 quando il fv non produce più e la macchina e ferma. Qualcuno ha provato qualcosa di simile??
    Altra cosa, con il fv sul residenziale, quando i pannelli stanno producendo per esempio 2,5 kw la potenza disponibile è 2,5 (fv) +3 (residenziele) ?? Se in questa condizione, quindi con 5,5 kw disponibili, avessi un carico da 4 kw userei i 2,5 dal fv ed i restanti 1,5 sarebbero prelevati dalla rete??

    Vi ringrazio in anticipo..!
     
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  12. dotting
     
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    Le PDC/condizionatore sono macchine che non si possono spegnere e subito dopo riaccendere.
    La condizione di PDC spenta è uno stato che in inverno specie se alimenta un impianto radiante a pavimento è raro.
    Oltretutto inseguire il sole in inverno è impossibile se non le rare giornate senza nuvole.
    D'estate invece le giornate nuvolose rappresentano una rarità e ovviamente se ci fossero il condizionatore se in funzione allora si che potrebbe spegnersi.
    Se attivi il condizionatore solo di giorno perchè splende il sole e fa caldo sei sicuro che stai sfruttando l'energia elettrica prodotta dal FV.
    In sintesi lascia perdere.

    Hai 5,5 kW disponibili e le tue utenze sfruttano PRIMA TUTTA la potenza sviluppata dal tuo impianto FV poi e solo poi prelevano dalla rete qualora la potenza erogata dall'impianto non fosse sufficiente.
    Sempre in un semplice rapporto aritmetico.
     
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  13. blasco73
     
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    Buongiorno e grazie,

    io ho una pdc salamoia/acqua e anche in inverno, grazie ad un buon isolamento lavora quasi esclusivamente di notte, per il radiante a pavimento, di giorno non essendo a casa tengo la temperatura attorno ai 18.5° e quando arrivo integro con il caminetto, quindi la pdc di giorno lavora x l' accumolo dell' acs da 560l di conseguenza per buona parte della giornata è "spenta". E' chiaro che di inverno con il fv recupererei poco, ma sempre meglio di niente visto che c'è.

    In estate in effetti il discorso cambia, ovvero utilizzo il raffrescamento che coincide con le giornate più calde e quindi con il fv che lavora, e potrei girare la pdc da bta3 a d2 quando so che sarà una bella giornata. Il problema è che essendo appunto lontano da casa durante il giorno non avrei modo di riportare la pdc da d2 a bta3 in caso di non sufficente produzione del fv...(temporale, nuvolo ecc) e se questa fosse accesa su d2 e nello stesso tempo partisse una lavatrice , con i 3 kw sarei al limite se non oltre la soglia. Ecco perche di un controllo che possa fare lo scambio in automatico.

    Aprofitto poi per chiedervi un consiglio e fare una considerazione, con i miei consumi di un' anno 3100 kw per pdc e 2600 per residenziale se avessi un contatore unico da 6 kw, nonostante l' altissimo costo del fisso per il bta3 , oltre 300 euro, avrei sicuramente speso di più!
    Ma se con il fv riuscissi a ridurre al minimo i consumi per il residenziale, non potrebbe essere un' idea passare ad un' unico contatore, non andando quindi sempre in fascia alta di consumo??

    Il consiglio riguarda invece l' utilizzo del radiante a pavimento che per me è nuovo.... Come già spiecificato sopra in inverno il pavimento lavora solo di notte in quanto di giorno la temperatura in condizioni normali non scende sotto i 18.5 a pdc spenta. La sera intorno alle 17 integro con il caminetto, quindi il pavimento è spento dalle 08:00 alle 24:00 praticamente. Non so se stando così tante ore spento, quando riparte sia così raffreddato da richiedere molto più tempo per riscaldarsi di quanto farebbe se anche di giorno lavorasse qualche ora...?? che dite?

    Grazie!

     
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  14. dotting
     
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    CITAZIONE (blasco73 @ 31/1/2012, 13:40) 
    Ma se con il fv riuscissi a ridurre al minimo i consumi per il residenziale, non potrebbe essere un' idea passare ad un' unico contatore, non andando quindi sempre in fascia alta di consumo??

    Scusa ma il FV adesso a quale contatore è collegato?
    Un pavimento radiante si può e conviene lasciarlo sempre attivo se hai una PDC inverter.
    Se hai una on-off si deve mettere un accumulo in tampone e tenerlo sempre attivo.
     
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  15. blasco73
     
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    In questo momento non ho ancora installato il fv, è un lavoro che farò entro entro il semestre, sto cercando di farmi un' idea su come potrei sfruttarlo al massimo.

    Per la pdc ho un accumolo inerziale di 300 lt che serve appunto al radiante a pavimento, che tengo sempre in temperatura...set poin 28°. Ad oggi in condizioni di temperatuta normali per il periodo invernale (zona E) la macchina lavora 5 ore al giorno, 4 di notte e 1 di giorno circa, i termostati chiamano dalle 24:00 alle 08:00 circa. Il mio dubbio e se accendere il pavimento anche di giorno in modo che alle 24:00 non si sia raffreddato troppo nonostante la temp in casa non scenda mai sotto i 18.5°.
     
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26 replies since 25/1/2012, 17:47   2014 views
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