dimensionamento di una parete radiante

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    salve a tutti,

    la discussione prende spunto da altre presenti in questa sezione, nelle quali appunto si parla di pareti radianti.

    il principio costruttivo si basa sulla considerazione che una spirale di tubo, nella quale passa un fluido termovettore, cede calore alla parete in cui è annegata prevalentemente per conduzione; la parete stessa, aumentando la propria temperatura, irradia calore verso l' ambiente in cui è collocata.

    il sistema, anche perchè lavora a temperatura maggiori del pavimento radiante, dovrebbe avere un' inerzia minore di quest' ultimo, e dunque risultare relativamente "più veloce" del pavimento stesso.

    inoltre risulta di più facile applicazione, magari in rimpiazzo di preesistenti radiatori.

    Il mio interesse sarebbe quello di scendere nel particolare del calcolo di dimensionamento, senza ovviamente avere la pretesa di prescindere, in caso di realizzazione, dalla consulenza di un termotecnico :D .

    Spesso per dimensionare velocemente dette pareti radianti, ci si rifà alle tabelle di posa dei pavimenti radianti, non considerando ai fini della trasmittanza, gli strati non presenti nelle pareti rispetto ai pavimenti; viene dunque fuori che, per un preciso passo di posa ed una temperatura di mandata, otteniamo un determinato flusso specifico (W/m2).

    Ecco vorrei proprio partire da qui, poichè solo così facendo riesco a stimare la potenza ottenuta, a partire dal tubo che scelgo.

    riparto dunque dall' inizio: il tubo

    una geometria cilindrica (tubo) scambia calore attraverso la sua superficie laterale, ottenuta dal prodotto della circonferenza per la lunghezza.
    la potenza scambiata dipende dal Dt di temperatura tra interno ed esterno del tubo, e dalla conducibilità termica del materiale.

    in prima analisi si ottiene un flusso, verso l' esterno del tubo, prevalentemente conduttivo.
    La mia è una approssimazione abbastanza larga, ma potrei immaginare che, detta potenza termica, venga trasferita prevalentemente per conduzione alla parete stessa.

    La parete, a sua volta, si troverà con due sezioni:

    -) la prima affacciata sulla "serpentina di tubi", con temperatura approssimabile a quella della superficie esterna del tubo

    -) la seconda affacciata all' ambiente, sede di meccanismi convettivi, con l' aria immediatamente adiacente, nonchè suscettibile di irradiare calore verso l' ambiente, in ragione della differenza tra la sua temperatura e l' ambiente, e della sua caratteristica di emissività.

    ebbene le cose cominciano a complicarsi...
    immagino che le tabelle tengano conto di tutti i fenomeni che ho provato ad esporre, ma a me interessa conoscere in toto il fenomeno....anche a beneficio di tutti quelli che vorranno approfondire.


    l' idea che mi sono fatto è la seguente:

    la parete scambia calore per irraggiamento e convezione; nota la sua temperatura, la temperatura ambiente, ed un termine globale di conduttanza si determina la potenza termica "emessa".

    la parete, dal canto suo, ha bisogno di raggiungere una certa temperatura per agire secondo quanto appena detto; detto aumento di temperatura è possibile solo se gli viene somministrato "calore" attraverso la serpentina annegata. Il valore di detta potenza termica dovrebbe essere agevolemente calcolato tenendo conto che il fenomeno è in prevalenza conduttivo: dovrebbe essere sufficiente conoscere il dt sul tubo, la sua area affacciata, la sua conduttanza.

    è giusta la mia "vaga" idea della cosa? grazie a quanti vorranno rettificare, correggere, integrare
     
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  2. dotting
     
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    Tutto corretto.

    Il risultato finale è questo e non ho sbagliato mai un impianto:
    resa_impianto

    Naturalmente solo cemento


     
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    solo cemento vuoi dire che ti limiti a far intonacare la serpentina, giusto?

    la T diventerebbe quella della parete, giusto?

    ed infine un' ultima cosa: a quale tubo è riferita la tabella, rame o pex? che diametri?

    grazie infinite per la disponibilità !
     
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  4. dotting
     
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    Giusto.

    Giusto.

    Pex-C da 14 o 16 mm. non cambia.
     
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    ritorno su questa discussione per ulteriori chiarimenti, chiedendo in particolare il parere di dotting, senza nulla togliere a chiunque altro.

    propongo alcune domande riassuntive dei miei dubbi:

    -) lo stesso principio con le stesse regole potrebbe applicarsi per realizzare un soffitto radiante?

    -) posso considerare le stesse tabelle prestazionali?

    -) quanto varia la potenza emessa in base alla temperatura del fluido?

    è possibile, utilizzando reti plastiche leggere, intonacare direttamente il pex a soffitto?

    -) l' inerzia, ovvero la "velocità" del sistema, dovrebbe essere la stessa della parete, giusto? il soffitto dovrebbe essere abbastanza rapido ad andare a regime, giusto?

    grazie a tutti quanti interverranno
     
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  6. dotting
     
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    1.- sì
    2.- sì, però rispetto al pavimento cambia completamente la velocità di risposta;
    3.- sperimentalmente circa 4-5 watt a metro quadro per ogni grado di aumento della T, per inciso la tabella si riferisce a 35°C;
    4.- ti crolla tutto, occorre una tecnica particolare, altrimenti devi usare pannelli prefabbricati;
    5.- dipende molto dal fatto se si pone o meno un isolante riflettente dietro il tubo o l'intonaco, facile da porre in parete difficile a soffitto.
    Sperimentalmente ho notato un vantaggio se si posa un soffitto radiante senza isolamento posteriore in una casa unifamiliare su più piani, il soffitto radiante fornisce un discreto apporto di calore al pavimento del piano superiore, ovviamente a scapito della velocità di risposta.
     
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    grazie mille dotting

    vorrei ancora chiarire qualche mio dubbio:

    2. il soffitto risulta più "lento" o più "veloce" della parete?

    4. sei a conoscenza, in dettaglio, di qualche tecnica per intonacare a soffitto il tubo? ne ho visti di pannelli prefabbricati in cartongesso, ma la resa è quasi la metà, o sbaglio? senza contare i costi di un' opera che, lavoro e pazienza a parte, costa di materiali relativamente economici.

    5. nel mio caso non voglio riscaldare il piano sovrastante, dunque dovrei adottare isolante e termoriflettente sul lato superiore, giusto?

    infine:

    6. adottando tale metodo di riscaldamento dovrebbe essere minore la potenza da fornire ad ogni locale, giusto? se infatti adotto il soffitto, scelta vincolata dall' arredo, risulta nulla la dispersione verso il tetto, dove è presente una vera e propria barriera termica, giusto?

    grazie ancora, se sali dalle mie parti sarei ononato di conoscerti !
     
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  8. dotting
     
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    2.- più lento perchè la massa è maggiore, sopra c'è un solaio:
    4.- tecnica riservata;
    5.- isolante e termoriflettente.
    occorre vedere se il tetto è tanto coibentato da costituire una barriera termica.
     
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    ....4 tecnica riservata????
    Dotting...ma è solo per farti pregare????
     
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  10. dotting
     
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    Non posso divulgare niente.
     
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    Seguace

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    scusa dotting,

    se lato solaio interpongo isolante e termoriflettente, la irradiazione verso il solaio stesso non dovrebbe essere bassa?

    perchè il solaio che dovrebbe essere poco riscaldato conferisce "lentezza" al sistema?

    per il punto .4 mi sembra giusto: ognuno fatica per trovare certe soluzioni
     
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    Non credo sia un SUO segreto ma di qualche azienda per la quale Dotting starà forse facendo consulenza..,segreto industriale insomma. Ma ti posso assicurare per quello che mi sembra di conoscere questo professionista, che saremo tra i primi a saperlo!
     
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    ne è infatti una prova il sacrificio enorme e gratuito per questo forum;

    se di azienda si tratta, nelle forme e nei limiti consentiti, siamo lieti di conoscere un buon prodotto da acquistare...

    il tutto a tempo debito.
     
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  14. dotting
     
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    Se metti isolante e termoriflettente il trasferimento di calore verso il solaio sovrastante è limitato.
    Il solaio ha una massa decisamente superiore a quella di una parete, a meno che questa non confini con l'esterno e sia "pesante", quindi prima di iniziare una diffusione del calore dal soffito/parete verso gli ambienti la massa si deve portare in temperatura.
     
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  15. rif.dani
     
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    Per Antoniost4.
    Non vorrrei insegnare niente a nessuno ma, solo dire della mia esperienza.
    Nella mia casa ho istallato un impianto a parete bt in rame. La ditta che me lo ha fornito mi aveva precedentemente mandato le istruzioni per il dimensionamento, da calcolare chiaramente in base alla dipersione e alla resa dei pannelli che dovevano essere istallati.
    Fatti un po di conti, fatti i dimensionamenti ho mandato il progetto alla ditta la quale lo ha controllato e mi ha fatto le modifiche del caso.
    Posato l'impianto come da progetto mi e' stato consigliato di intonacare non a cemento ma, a calce e cosi' ho fatto.
    Questo e' l'ottavo anno che ci abito e vi garantisco che la parete radiante e' il massimo del benessere, devo anche dire pero,' che vi sono anche controindicazioni: 1°attenzione a mettere i quadri.... 2° e bene sapere in anticipo dove mettere i mobili se no si vanifica.....
    Saluti rif.Dani
     
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33 replies since 5/12/2011, 11:28   4437 views
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