Agevolazioni Fiscali per il risparmio Energetico (55%)

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    Ancora ?
    Si, ancora. Non ho trovato risposta forse perchè pare sia impossibile parlare con un termotecnico che abbia idea degli ultimi aggiornamenti per la detrazione del 55%.
    Sono nella condizione di reinventariare parte dell'edilizia dell'appartamento, cioè cambiare infissi e mettere un piccolo isolamento interno.
    Voglio mettere il benedetto termocamino e rifare l'impianto di riscaldamento, che attualmente è uno scolapasta.
    Ho una caldaia a condensazione con 4 anni di vita.
    Visto che devo spaccare pavimenti e muri, dovrò sostenere una bella spesa che spero di far rientrare nella detrazione fiscale del 55%, però leggendo il documento dell'AdE mi perdo:
    - Ho già la caldaia a condensazione quindi non rientro nella sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
    - Non installo pannelli solari
    - L'involucro non arriverà a rispettare le tabelle minime nemmeno se ci metto pelle umana come coibente
    - Resta la riqualificazione energetica degli edifici come unico elemento da valutare.

    Calcolando che rientrerà in gioco la sostituzione degli infissi che abbasserà il valore attuale di dispendio di energia della casa (ma che tanto loro rientrano nel sistema semplice di richiesta con allegato F), quali tabelle e/o parametri e/o requisiti sono necessari per rientrare in valori accettati per la compilazione dell'allegato A ?
    In pratica credo saranno da prendere in considerazione ogni tipo di elemento che andrà a migliorare:
    - farò una guaina liquida sul pavimento e metterò i listoni vinilici con tappeto in sughero ... aumenta l'isolamento di uno 0,00000000001% ?
    - metterò sti 3-4 cm di 'riso soffiato' (poliuretano o non so ancora cosa) sulle pareti che mi abbasseranno l'indice di gradimento dagli attacchi polari.
    - metterò il termocamino che mi scalda l'accumulo 'tank in tank' e sostituirò/rigenererò i termosifoni per poter abbassare la temperatura di mandata portandomi verso la media temperatura -> 45-50°C
    Ma questi interventi che potrebbero dare valori buoni o meno, come sono da valutare se bastano a soddisfare i requisiti minimi per rientrare negli incentivi ?


    E non meno importante:
    come mi comporto con l'acquisto e con l'installazione dei materiali ?
    Cioè, posso andare al negozio, chiedere l'agevolazione IVA al 10% con SCIA (ex DIA) alla mano per il solo acquisto e poi farmi la posa da me ?
    Posso prendere il termocamino e farmelo installare dal fumista che mi verifica la canna fumaria esistente e successivamente attaccarmi mandata, ritorno e scarico troppo pieno da me tralasciando il fatto che io sia o meno in grado di eseguire tale lavoro ?
    In pratica, posso prendermi il materiale ed arrangiarmi laddove la legge me lo permette oppure se in fattura non c'è la manodopera mi viene respinta la richiesta della detrazione al 55% ?
    E sta benedetta IVA ... stamane in un negozio mi dicono che per averla al 10% devo prendere i pavimenti e farmeli posare da un tecnico, altrimenti l'iva va al 20. Mentre per il termocamino non è così in quanto me lo possono vendere con l'IVA al 10% direttamente anche senza posa. Ma possibile che non ci sia qualcosa di elementare da rispettare come un 2+2=4 ? L'italia ....
     
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    Come non detto ... le non risposte mi indicano una probabile confusione anche da parte degli altri utenti in questa materia.
     
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    Inizio a rispondermi con ciò che ho compreso avendo letto per mezza giornata documenti provenienti dall'AdE.
    Iva al 10%:
    E' al 10% l'IVA per l'acquisto di beni finiti, cioè le caldaie, gli ascensori e i montacarichi, gli impianti di sicurezza, i video citofono, le apparecchiature per il condizionamento ed il riciclo dell’aria, gli infissi interni ed esterni, i sanitari e la rubinetteria da bagno.
    Quindi il committente può andare nel negozio X e acquistare il bene con l'IVA agevolata al 10% previo presentare il permesso rilasciato dal comune per costruire (in caso di SCIA, come ci si comporta ? Non mi risulta che il comune rilasci niente ma si ha solo il progetto di ristrutturazione timbrato e firmato dal geometra privato !).
    Se voglio prendere del materiale che non è considerato 'finito', quindi i tubi, le mattonelle, i listoni di ebete da inchiodare al pavimento esistente, il vaso di pittura per dipingersi col 'fai da te', etc ... allora è un casino:
    1) vado ed acquisto il materiale e ci pago l'IVA al 20% e me lo installo
    2) Mi faccio fare il lavoro da qualcuno e pago l'iva al 10% solo sulla manodopera, ossia l'iva al 20% resta sempre e comunque sul materiale.

    Gli esempi che vedo in giro mi sembrano molto sbagliati, cioè parlano di 10000 euro di fattura dove sono 4000 euro di manodopera e 6000 euro di materiale:
    fanno 10000 - 6000 = 4000 euro ivati al 10%
    il rimanente 2000 va con iva al 20% ... ma se la matematica non è un'opinione, l'iva al 20 va su 6000 e non su 2000 !!! Evviva gli esempi fuorvianti !

    Resta comunque obbligatorio specificare la manodopera in fattura per avere la detrazione fiscale, sia essa energetica (55%) o ediliza (36%).

    Quindi i pavimenti li devo far comprare all'impresario che mi seguirà i lavori ... che caxyata !
     
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    CITAZIONE (termico @ 29/6/2011, 17:27) 
    Resta comunque obbligatorio specificare la manodopera in fattura per avere la detrazione fiscale, sia essa energetica (55%) o ediliza (36%).

    Lo specificarlo non serve più!

    E non si deve mandare più nulla a Pescara....

    era per la semplificazione, ma rimane pur tuttavia un casino immane!
     
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    Riporto dall'opuscolo AdE di marzo 2011:
    pagina 9 - Aliquota Iva applicabile
    ...
    A questo proposito, si evidenzia che la Finanziaria 2010 ha disposto che il regime agevolato dell’Iva diventa permanente (in precedenza era stata invece fissata al 31 dicembre 2011 la data di validità dello stesso). Il regime agevolato prevede l’applicazione dell’Iva ridotta al 10% per le prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, realizzati su immobili residenziali. Per usufruire dell’agevolazione non occorre indicare in fattura il costo della manodopera utilizzata.
    Tale indicazione è obbligatoria, invece, per usufruire della detrazione del 36% sulle spese di recupero del patrimonio edilizio e per la detrazione del 55% sulle spese per il risparmio energetico.
    ...
     
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    Vado a memoria, ma mi pare di averlo letto sul Sole 24 Ore di lunedì scorso...

    QUI hai un sunto, ma ti conviene chiedere al tuo commercialista quali siano le novità.
     
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    Mi sono letto (quasi) tutto il decreto 70/2011, in particolare tutto ciò che concerne le agevolazioni fiscali per la detrazione d'imposta sia per il risparmio energetico che per le ristrutturazioni edilizie.
    Confermo SOLO l'abrogazione della comunicazione preventiva a Pescara per la detrazione di ristrutturazione (36%).

    Art. 7 comma c)
    abolizione di comunicazioni all'Agenzia delle entrate in occasione di ristrutturazioni che godono della detrazione del 36 per cento;


    Per completezza anche se OT, riporto: l'IVA viene nominata solo in riferimento al gas naturale sempre art. 7 comma s)
    e' del 10 per cento l'aliquota IVA dovuta per singolo contratto di somministrazione di gas naturale per la combustione a fini civili (fino a 480 metri cubi di gas somministrato);



    PEr chi volesse dare un'occhiata, ecco un link utile decreto 70-2011
     
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    CITAZIONE (termico @ 29/6/2011, 23:30) 
    Confermo SOLO......

    ho scannato una parte dell'articolo del Sole, dai un'occhiata.....
    :mf_bookread.gif:
    doentoacquisito
     
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    e dopo averlo "scannato" si legge ancora? ;)
     
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  10. vignaden
     
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    l'adempimento eliminato era duramente criticato perchè consentiva al committente di calcolare il margine di ricarico ... la famosa asimmetria informativa, nemica del mercato concorrenziale.
    non ho parole, che schifo, proteggere margini stratosferici.
     
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    (fraparentesi
    Se chiedo un lavoro ad un artigiano, mi aspetto che mi giri il materiale a prezzo di costo + un ricarico che gli deve dare SOLO il margine di tutela per la garanzia, spesso prossimo allo 0.
    Già gli pago il lavoro (manodopera), son disposto a ripagare i costi vivi ma niente altro.
    Se vado a prendermi il materiale elettrico all'ingrosso, mi fanno il 50% di sconto
    Se viene l'elettricista a farmi il lavoro gli pago il materiale senza sconto o al massimo il 10/15% dal listino e poi la manodopera.
    E' o non è un artigiano ? In quanto artigiano gli devo pagare la manodopera e non il commercio altrimenti diverrebbe commerciante.
    Caldaie che si trovano in negozio da 1000 euro gli idraulici te le danno a 2000 + manodopera ... che schifo di mercato.
    chiusaparentesi)
     
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    scannerizzare è troppo lungo, meglio "scannare" che lo capiscono tutti! :wink_smilie.gif:

    (al privato normalmente non fanno sconti come al professionista, sta poi a questo usare il "grumo salis" nel ricarico......in un libero mercato c'è la concorrenza, quindi.....)
     
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    q) la lettera a), del comma 1, dell'articolo 1 del decreto del Ministro delle finanze di concerto con il Ministro dei lavori pubblici 18 febbraio 1998, n. 41, e' sostituita dalla seguente:
    " a) indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell'immobile e se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell'atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti ai fini del controllo della detrazione e a conservare ed esibire a richiesta degli uffici i documenti che saranno indicati in apposito Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate.";

    Non vedo come il giornalista sia riuscito a tradurre tale dicitura in 'non serve più specificare il costo della manodopera ed il costo del bene'. Magari qualcuno mi può illuminare portandomi per mano passo passo ... non sono un genio di sicuro in giurisprudenza.
     
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12 replies since 28/6/2011, 15:01   1086 views
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