ACQUA SANITARIA E INTEGRAZIONE RISCALDAMNETO

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  1. dotting
     
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    Due soluzioni.

    La prima prevede un boiler da 200 litri con due scambiatori e una resistenza elettrica.
    Lo scambiatore superiore è collegato alla termostufa con il suo circolatore e in circuito chiuso con la sua gestione di temperatura, orientativamente con una termostufa a pellets puoi mandare sui 50°C.
    Lo scambiatore inferiore lo colleghi all'impianto a pavimento; essendo inferiore la temperatura raggiunta dall'acqua in quella zona dovrebbe essere tale da non richiedere miscelazione, però il miscelatore va messo comunque.
    La resistenza elettrica la comandi con un crepuscolare che la attiva quando c'è luce e il FV sta producendo.
    Costo del solo materiale intorno ai 1000 euro.

    La seconda prevede l'utilizzo di un boiler a termopompa da 300 litri, non ne esistono più piccoli, con doppio scambiatore.
    Lo scambiatore superiore è collegato alla termostufa con il suo circolatore e in circuito chiuso con la sua gestione di temperatura, orientativamente con una termostufa a pellets puoi mandare sui 50°C.
    Lo scambiatore inferiore lo colleghi all'impianto a pavimento; essendo inferiore la temperatura raggiunta dall'acqua in quella zona dovrebbe essere tale da non richiedere miscelazione, però il miscelatore va messo comunque.
    La termopompa la comandi con un timer e nel periodo invernale la attivi di sera dopo le 19, mentre nelle mezze stagioni e in estate la fai funzionare in pieno giorno.
    Considera che se l'acqua è calda, perchè riscaldata dalla termostufa, la termopompa non si avvia.
    L'interruttore crepuscolare con una PDC è un casino per i frequenti attacca e stacca.
    Non ho ancora provato con un interruttore che sia gestito attraverso un amperometro che legge la produzione del FV.
    Costo del solo materiale non meno di 3000 euro.
     
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18 replies since 18/4/2011, 22:05   2427 views
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