Nucleare in Italia

no discussione sicurezza centrali solo analisi tecnico economica

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  1. Denew for CE!
     
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    CITAZIONE (Amicodelgjat @ 17/3/2011, 20:49) 
    Permettimi di rispondere solo alle ultime tue domande in quanto da che mondo è mondo in italia nessuno ha mai fatto scelte impopolari per questo rischio, se così fosse ci sarebbe ancora, con tutti i diritti acquisiti regalati a sinistra e a manca, qualcun'altro....non credi??

    Certamente, diciamo che le mie domandine erano piuttosto sarcastiche, riferendosi a chi ha firmato un preaccordo a prescindere dall'esito del precedente referendum sostenendo che era una scelta controcorrente giustificata dal fatto che era nel nostro interesse farla.

    Quando però il nostro presunto interesse (la volontà di reintrodurre il nucleare) ha iniziato a far traballare il loro interesse (il consenso politico) improvvisamente si è sgonfiato.

    Beh, quanto meno curioso.

    Appunto IDM, le centrali attuali vanno in pareggio con i costi di costruzione in tempi molto lunghi, 40-50-60 anni, è il motivo per cui si spremono fino all'osso accettando di tenere in esercizio centrali obsolete. Quando non producono più sono nuovamente un costo, pesantissimo, questa volta di dismissione per cui finchè tirano avanti tanto meglio.
    E' il motivo per cui se il nucleare pulito potrebbe essere disponibile tra 40-50 anni, investire oggi su una tecnologia che ancora pulita non è e che vedremmo comunque operativa tra 15 mi sembra poco furbo. Non avremmo il tempo di ammortizzarle per passare alle nuove, perchè sarebbero in perdita. Ce le dovremmo tenere, rimanendo sempre indietro rispetto agli altri che per quella data le centrali che hanno oggi le avranno sfruttate e ammortizzate sì, e potranno fare il salto senza troppe perdite.

    Rubbia ha rilasciato un intervista al tg3:
    http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media...48b3ba37a1.html

    Giustamente pone l'accento su un'altro punto molto importante: il fattaccio è avvenuto a casa dei PRIMI della classe.
    Nel paese tra i più ricchi ed evoluti del mondo, patria della ricerca nucleare ma anche della protezione civile antinucleare e antisismica, dove la disciplina è uno stile di vita al punto da essere proverbiale.
    Cosa che dovrebbe far strizzare i secondi, terzi ecc. Figuriamoci noi che siamo fuori dalla porta e proverbialmente indisciplinati.

    Volendo evitare il discorso sicurezza, quanto costerà ai giapponesi questo delirio?
    Ricordiamoci che si somma ai danni di un terremoto e di un maremoto devastante.
    Devono avviare la ricostruzione, riavviare l'economia e mettere in sicurezza l'area di Fukushima (quella anzi dimenticarsela proprio!)e le altre centrali in forse.
    E tutto questo devono farlo sapendo di avere l'energia razionata per mesi, quando avrebbero avuto bisogno nel minor tempo possibile di tutte le loro risorse.
    E' difficilmente quantificabile questo aspetto del danno dovuto all'incidente, ma non è certo di poco conto.
     
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176 replies since 16/3/2011, 10:01   3426 views
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