Analisi dati impianti FV

Produzione, tempi rientro, prelievi, ecc..

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  1. ivosavo
     
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    Mi accodo alle considerazioni di Dotting, alla luce di un anno di funzionamento dell’impianto fotovoltaico sul tetto di casa mia.
    Di seguito i dati di un impianto FV connesso in rete il 23 aprile 2010 e che ha maturato il primo anno il 23 aprile 2011 e in tale data è stata fatta la lettura dei contatori.
    Si tratta di una porzione di casa isolata che condivide due stanze in un edificio attiguo, per un totale di circa 140mq certificati, dopo la ristrutturazione, in una classe B da 52kWh/mq.anno, solare fotovoltaico come indicato sotto, solare termico a svuotamento, riscaldamento a pavimento, VMC doppio flusso con recupero di calore. Lo spazio sul tetto era esiguo e mal orientato, questo è il risultato del meglio che son riuscito ad ottenere.
    L’impianto (e relativa tariffa incentivante piuttosto elevata) è completamente integrato, inferiore a 3kWp e gode della maggiorazione dell’incentivo dovuta allo smaltimento ethernit di parte della falda sulla quale è stato installato l’impianto
    I dati dell'impianto sono quì:
    image


    1.- Produzione: con 2528 kWh l'impianto s’è attestato poco sotto (scarto di circa il 2%) la stima PVGIS (2574) e UNI10349 (2569) quindi accoppiamento inverter/pannelli penso corretto e dati stimati non raggiunti dovuti a due periodi, maggio e novembre-dicembre, particolarmente piovosi.
    Se si osserva l'andamento della produzione durante l'anno si nota che l'impianto ha prodotto bene a mesi alterni, dimostrando di lavorar bene con luce diretta e male durante le stagioni monsoniche durante le quali è costretto a lavorar con luce diffusa.
    2.- autoproduzione: Qui è necessaria una considerazione aggiuntiva, fino a metà ottobre 2010 la casa era in ristrutturazione e fino a fine giugno veniva utilizzata la corrente fornita dal contatore di cantiere. A luglio è stata installata la caldaia coi pannelli termici, reso operativo l’impianto elettrico ed abbiamo cominciato ad autoconsumare. I dati di autoproduzione e autoconsumo non sono quindi particolarmente significativi fino a novembre quando, tornati dal viaggio di nozze, abbiamo cominciato a “vivere” effettivamente la nostra casa.
    con 446 kWh autoconsumati rispetto ad un prelievo di 1270 l'impianto ha prodotto il 26% della richiesta di energia elettrica complessiva delle utenze.
    Se non avessi avuto l'impianto FV in circa 9 mesi di utilizzo (6 effettivi) avrei prelevato dalla rete 1716kWh.
    Significa che, senza effettuare alcuna operazione di contenimento dei consumi ho risparmiato il 26% di energia elettrica.
    Ho evitato di prelevare dalla rete elettrica 446 kWh e poichè il rendimento del Servizio Elettrico Nazionale è pari al 41%, ho evitato che a monte si dovesse "bruciare" l'equivalente di 1087 kWh di energia primaria.

    3.- autoconsumo: con 446 kWh autoconsumati su una produzione di 2528, ho autoconsumato il 17,6% dell'energia prodotta.
    Poichè i prelievi mensili sono piuttosto modesti questi kWh autoconsumati, che Dotting definisce "evitati" perchè grazie a questi ho "evitato" di prelevarli dalla rete, vanno considerati come risparmio con un costo unitario in fascia bassa che si attesta intorno ai 22 centesimi.
    Questo comporta un risparmio netto in bolletta di 98 euro, che si deve sommare alla tariffa incentivante ricevuta che è pari a 1248 euro circa.
    4.- ristoro immissione: Ipotizzando 7 centesimi per kWh immesso (questo è quello che ho visto dalle prime due notifiche sullo SSP, contrariamente ai 12 cent ipotizzati da Dotting, io non vedo una valutazione superiore agli 8 cent), con circa 145 euro questa è la terza voce, del ritorno dell'investimento fatto.
    5.- media prelievi: la media è piuttosto bassa e falsata dall’uso parziale e “anomalo” della corrente in casa.saranno più significativi i dati degli anni a venire
    6.- percentuale prelievi: nel regime vincolato tutti sono transitati in bioraria, quindi è importante verificare che mensilmente non si superi il 33% di prelievi in ora di punta rispetto ai prelievi totali mensili. Son riuscito a spiegare il tutto alla mia dolce metà e stiamo mantenendoci nei dettami.
    7.- flusso di cassa: non entro nei dettagli di immobilizzo capitale etc.(ho fatto il mutuo per la casa, tenendo conto anche del FV).
    Ho esaminato semplicemente quanto produce l'impianto FV, ho speso circa 17000 euro per l’impianto, ai quali vanno aggiunti i preventivi e contatore enel (che sembra non calcoli nessuno, ma per me corrispondono circa ad un inverno di incentivi) e 600 euro di smaltimento ethernit (che però avrei comunque dovuto fare, a prescindere dal FV)
    Nel primo anno ho ricavato circa 1500 euro, per cui considerando ripeto in maniera molto ma molto approssimativa solo questa voce, si rientrerebbe del capitale investito in circa 11 anni.

    Il flusso di cassa per kWp installato in Brianza e orientati a est (l’impianto dei miei a distanza di un cortile è 2,4kWp ma messo quasi perfettamente a sud, ha una resa superiore e denominatore inferiore.. quindi flusso di cassa superiore) è pari a circa 600 euro, un valore drammaticamente inferiore agli impianti sardi.
    Prezzi e incentivi ora dalle mie parti sono decisamente scesi…ma se sono scesi proporzionalmente, non dovremmo esser troppo distanti dalla mia situazione, meditate gente, meditate. A me piace l’idea di essere piuttosto energeticamente indipendente ed ecosostenibile (oltre che a cercare di risparmiare qualcosina) però se non vi crescono le piante di zecchini in giardino, è forse il caso di valutare bene prima di fare un investimento dal rientro più che decennale. Ciò non toglie che in giornate come oggi è un godimento cucinare col forno, far partire la lavastoviglie e la lavatrice...pagando solo pochi cent di acqua fredda!
     
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9 replies since 8/1/2011, 11:59   8823 views
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