Analisi dati impianti FV

Produzione, tempi rientro, prelievi, ecc..

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  1. dotting
     
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    Di seguito i dati di un impianto FV connesso in rete il 21 gennaio 2010 (sera) e che ha maturato il primo anno il 21 gennaio 2011 e in tale data è stata fatta la lettura dei contatori.
    Si tratta di un appartamento su un piano di circa 120 mq, riscaldato con caldaia a gasolio e termosifoni, più un locale commerciale riscaldato da una PDC aria/aria dalle 17 alle 23, isolamento pessimo e solare termico per ACS con boiler elettrico, cucina a induzione, niente gas, infatti ha un contratto da 10 kW monofase.
    I dati dell'impianto sono quì:
    image

    1.- Produzione: con 8635 kWh l'impianto è andato ben oltre la stima PVGIS (8061) e UNI10349 (8154) quindi accoppiamento inverter/pannelli corretto e dati stimati superati abbondantemente.
    Se si osserva l'andamento della produzione durante l'anno si nota che l'impianto ha prodotto bene in estate (117,9% a luglio) e in inverno (107,0% a marzo).
    Questo tipo di pannello sembra sfatare il fatto che gli impianti con cristallino abbiano bisogno di luce diretta e lavorino poco con luce diffusa.
    2.- autoproduzione: con 3135 kWh autoconsumati rispetto ad un prelievo di 6555 l'impianto ha prodotto il 32,4% (incredibilmente è lo stesso identico valore dell'altro impianto da 6 kW), della richiesta di energia elettrica complessiva delle utenze.
    Se non avesse avuto l'impianto FV l'utente avrebbe dovuto prelevare dalla rete elettrica ben 9690 kWh.
    Significa che questo utente senza effettuare alcuna operazione di contenimento dei consumi e senza apportare alcun miglioramento all'efficenza energetica della sua abitazione ha risparmiato il 32,4% di energia elettrica.
    Ha evitato di prelevare dalla rete elettrica 3135 kWh e poichè il rendimento del Servizio Elettrco Nazionale è pari al 41%, ha evitato che a monte si dovesse "bruciare" l'equivalente di 7650 kWh di energia primaria.
    Scusate se è poco!!!!
    3.- autoconsumo: con 3135 kWh autoconsumati su una produzione di 8635, l'utente ha autoconsumato il 36,3% dell'energia prodotta.
    Poichè i prelievi mensili dell'utente sono abbastanza alti questi kWh autoconsumati, che io definisco in termini economici "evitati" perchè grazie a questi ho "evitato" di prelevarli dalla rete, vanno considerati come risparmio con un costo unitario in fascia alta che si attesta intorno ai 33 centesimi.
    Questo comporta un risparmio netto in bolletta di 950 euro, che si deve sommare alla tariffa incentivante ricevuta che è pari a 3480 euro circa.
    4.- ristoro immissione: Ipotizzando 12 centesimi per kWh immesso, con circa 660 euro questa è la terza voce, anche in ordine di peso, del ritorno dell'investimento fatto.
    5.- media prelievi: la media dei prelievi giornalieri riferite al singolo mese evidenzia il fatto che l'utente usa una cucina interamente a induzione e un boiler elettrico.
    I prelievi sono alti nei mesi invernali, circa 25 kWh giornalieri dicembre, gennaio e febbraio, e poco oltre i 10 nei mesi estivi.
    Non si riesce a valutare quanto possa essere il consumo della PDC e a mio parere sul consumo invernale ha molta influenza la cucina con quattro fuochi a induzione e lo scaldabagno elettrico per ACS.
    Pertanto non ritengo consigliabile chiedere un secondo contatore per la PDC!!!!
    6.- percentuale prelievi: nel regime vincolato tutti sono transitati in bioraria, quindi è importante verificare che mensilmente non si superi il 33% di prelievi in ora di punta rispetto ai prelievi totali mensili.
    E' evidente l'influenza del FV in questo dato: nei mesi invernali si arriva al 40%, nei mesi estivi si scende fino al 6,2%.
    L'utente si deve dare una regolata!
    7.- flusso di cassa: non sono voluto entrare nei dettagli dell'immobilizzo del capitale, interessi sugli stessi ecc. ecc.
    Ho esaminato semplicemente quanto produce l'impianto FV, se altri vorranno discuterne partendo da questi dati, invito loro a farlo in altra discussione non in questa.
    L'utente ha speso per l'impianto circa 35000 euro (ponteggio e occupazione suolo pubblico), nel primo anno ha ricavato circa 5090 euro, per cui considerando ripeto in maniera molto ma molto approssimativa solo questa voce, si rientrerebbe del capitale investito in circa 7 anni.

    Il flusso di cassa per kWp installato è pari a circa 865 euro, un valore intermedio fra gli 800 dell'altro impianto da 6 kWp e i 945 dell'impianto da 1 kWp.
    Comunque i tempi di rientro dell'investimento, sempre escludendo le varie implicazioni amministrative, risultano contenuti in 6-7 anni.
    Ricordo provincia di Cagliari, quasi Africa!!!
     
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9 replies since 8/1/2011, 11:59   8823 views
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