Analisi dati impianti FV

Produzione, tempi rientro, prelievi, ecc..

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  1. dotting
     
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    Il foglio di calcolo che ho elaborato permette di fare alcune analisi reali sui dati di un impianto FV installato in Sardegna, provincia di Cagliari.
    Ribadisco che queste analisi si possono fare SOLO ed ESCLUSIVAMENTE se si usa quel foglio di calcolo che consente con dodici letture all'anno di avere il pieno controllo e monitoraggio del proprio impianto.
    Mi fanno sorridere, per non dire altro, le persone che parlano di consumi o meglio di prelievi di proprie utenze riferite a periodi brevi o possessori di impianti FV che stanno dietro a vedere la potenza istantanea dimenticando che il FV produce energia e viene pagato e si risparmia grazie all'energia prodotta e non alla potenza dell'impianto.

    Questo è un impianto connesso in rete il 24 dicembre 2009 e che ha maturato il primo anno il 24 dicembre 2010 e in tale data è stata fatta la lettura dei contatori.
    Si tratta di una casa bifamiliare di schiena articolata su tre piani, circa 50 mq. per piano, scantinato non condizionato, zona giorno e zona notte condizionata con split aria/aria on/off, isolamento pessimo e scaldabagno elettrico.
    I dati dell'impianto sono quì:
    Riepilogo_annuali_Enzo

    1.- Produzione: con 8005 kWh l'impianto è andato in forchetta fra la stima PVGIS (7945) e UNI10349 (8100) quindi accoppiamento inverter pannelli corretto e dati confermati.
    Se si osserva l'andamento della produzione durante l'anno si nota che l'impianto ha prodotto più in estate (111,2% a luglio) rispetto alla media che non in inverno (85,5% a novembre).
    Confermando il fatto che gli impianti con cristallino hanno bisogno di luce diretta e lavorano poco con luce diffusa.
    2.- autoproduzione: con 3087 kWh autoconsumati rispetto ad un prelievo di 6443 l'impianto ha prodotto il 32,4% della richiesta di energia elettrica complessiva delle utenze.
    Se non avesse avuto l'impianto FV l'utente avrebbe dovuto prelevare dalla rete elettrica ben 9530 kWh.
    Significa che questo utente senza effettuare alcuna operazione di contenimento dei consumi e senza apportare alcun miglioramento all'efficenza energetica della sua abitazione ha risparmiato il 32,4% di energia elettrica.
    Ha evitato di prelevare dalla rete elettrica 3087 kWh e poichè il rendimento del Servizio Elettrco Nazionale è pari al 41%, ha evitato che a monte si dovesse "bruciare" l'equivalente di 7500 kWh di energia primaria.
    Scusate se è poco!!!!
    3.- autoconsumo: con 3087 kWh autoconsumati su una produzione di 8005, l'utente ha autoconsumato il 38,6% dell'energia prodotta.
    Poichè i prelievi mensili dell'utente sono abbastanza alti questi kWh autoconsumati, che io definisco in termini economici "evitati" perchè grazie a questi ho "evitato" di prelevarli dalla rete, vanno considerati come risparmio con un costo unitario in fascia alta che si attesta intorno ai 33 centesimi.
    Questo comporta un risparmio netto in bolletta di 873 euro, che si deve sommare alla tariffa incentivante ricevuta che è pari a 3300 euro circa.
    4.- ristoro immissione: qui bisogna fare un atto di fede, in quanto personalmente i pazzi non li ho mai capiti e un proverbio dice che "chi va con lo zoppo impara a zoppicare".
    Siccome al mio cervello ci tengo metto una cifra a sentimento, che però da quello che si dice in giro potrebbe essere vicina al vero di 12 centesimi per kWh immesso.
    Con circa 600 euro questa è la terza voce, anche in ordine di peso, del ritorno dell'investimento fatto.
    Per quanto sopra, chiedo che negli eventuali interventi non si parli di questo aspetto.
    5.- media prelievi: la media dei prelievi giornalieri riferite al singolo mese evidenzia il fatto che l'utente usa un sistema di condizionamento dell'aria con split.
    I prelievi sono molto alti nei mesi invernali, poco oltre i 30 kWh giornalieri dicembre, gennaio e febbraio, e poco oltre i 15 nei mesi estivi luglio agosto era fuori casa.
    Nei mesi in cui non si è fatto uso degli split, i prelievi si attestano sui 10 kWh giornalieri.
    Si può quindi valutare in circa 20 kWh il consumo giornaliero dei soli split in inverno.
    Per 100 giorni corrisponderebbe a 2000 kWh di prelievi, che a 33 centesimi darebbero un costo per il riscaldamento pari a 660 euro.
    Con un secondo contatore, ipotizzando un costo di 16,5 centesimi a kWh tenuto conto anche dei costi fissi annuali, l'utente spenderebbe annualmente la metà, con un risparmio di 330 euro.
    Se il costo dell'installazione del secondo contatore fosse di 660 euro in due anni rientrebbe nella spesa!!!!
    6.- percentuale prelievi: nel regime vincolato tutti sono transitati in bioraria, quindi è importante verificare che mensilmente non si superi il 33% di prelievi in ora di punta rispetto ai prelievi totali mensili.
    E' evidente l'influenza del FV in questo dato: nei mesi invernali si arriva a sfiorare il 30% nei mesi estivi si scende fino al 5,5%.
    Questo comporta un ulteriore risparmio dei costi in bolletta, piccolissimo ma c'è.
    7.- flusso di cassa: non sono voluto entrare nei dettagli dell'immobilizzo del capitale, interessi sugli stessi ecc. ecc.
    Ho esaminato semplicemente quanto produce l'impianto FV, se altri vorranno discuterne partendo da questi dati, invito loro a farlo in altra discussione non in questa.
    L'utente ha speso per l'impianto circa 28000 euro, nel primo anno ha ricavato circa 4750 euro, per cui considerando ripeto in maniera molto ma molto approssimativa solo questa voce, si rientrerebbe del capitale investito in circa 6 anni.
    L'utente mi ha confermato che ha richiesto un finanziamento con restituzione ogni sei mesi e con la tariffa incentivante che gli è stata accreditata sul conto bancario è riuscito a non anticipare niente di tasca propria.

    Un'ultima voce che ritengo interessante evidenziare, anche perchè sarà confrontata con quella che si ricaverà dall'analisi di altri due impianti il cui anno di attivazione scalde il 21 di questo mese, è il flusso di cassa per kWp installato pari a circa 800 euro.

    Di seguito l'analisi dei dati di produzione dell'impianto FV da 6 kWp per l'anno 2011, secondo anno di vita dell'impianto.

    2011_Fotovoltaico_Enzo

    1.- Produzione: con 8128 kWh l'impianto è andato poco oltre la stima PVGIS (7945) e UNI10349 (8100) quindi accoppiamento inverter pannelli corretto e dati confermati.
    Se si osserva l'andamento della produzione durante l'anno si nota che l'impianto ha prodotto più in estate (110,9% a luglio) rispetto alla media che non in inverno (84,9% a novembre).
    Confermando il fatto che gli impianti con cristallino hanno bisogno di luce diretta e lavorano poco con luce diffusa.
    2.- autoproduzione: con 3163 kWh autoconsumati rispetto ad un prelievo di 6218 l'impianto ha prodotto il 33,7% della richiesta di energia elettrica complessiva delle utenze.
    Se non avesse avuto l'impianto FV l'utente avrebbe dovuto prelevare dalla rete elettrica ben 9381 kWh.
    Significa che questo utente senza effettuare alcuna operazione di contenimento dei consumi e senza apportare alcun miglioramento all'efficienza energetica della sua abitazione ha risparmiato il 33,7% di energia elettrica.
    Ha evitato di prelevare dalla rete elettrica 3163 kWh e poichè il rendimento del Servizio Elettrico Nazionale è pari al 41%, ha evitato che a monte si dovesse "bruciare" l'equivalente di 7714 kWh di energia primaria.
    Scusate se è poco!!!!
    3.- autoconsumo: con 3163 kWh autoconsumati su una produzione di 8128, l'utente ha autoconsumato il 38,9% dell'energia prodotta.
    Poichè i prelievi mensili dell'utente sono abbastanza alti questi kWh autoconsumati, che io definisco in termini economici "evitati" perchè grazie a questi ho "evitato" di prelevarli dalla rete, vanno considerati come risparmio con un costo unitario in fascia alta che si attesta intorno ai 33 centesimi.
    Questo comporta un risparmio netto in bolletta di 928 euro, che si deve sommare alla tariffa incentivante ricevuta che è pari a 3348 euro circa.
    4.- ristoro immissione: qui bisogna fare un atto di fede, in quanto personalmente i pazzi non li ho mai capiti e un proverbio dice che "chi va con lo zoppo impara a zoppicare".
    Siccome al mio cervello ci tengo metto una cifra a sentimento, che però da quello che si dice in giro potrebbe essere vicina al vero di 12 centesimi per kWh immesso.
    Con circa 595 euro questa è la terza voce, anche in ordine di peso, del ritorno dell'investimento fatto.
    Per quanto sopra, chiedo che negli eventuali interventi non si parli di questo aspetto.
    5.- media prelievi: la media dei prelievi giornalieri riferite al singolo mese evidenzia il fatto che l'utente usa un sistema di condizionamento dell'aria con split.
    I prelievi sono molto alti nei mesi invernali, prossimi ai 30 kWh giornalieri dicembre, gennaio e febbraio, e poco oltre i 15 nei mesi estivi luglio agosto e settembre.
    Nei mesi in cui non si è fatto uso degli split, i prelievi si attestano sui 10 kWh giornalieri.
    Si può quindi valutare in circa 20 kWh il consumo giornaliero dei soli split in inverno.
    Per 100 giorni corrisponderebbe a 2000 kWh di prelievi, che a 33 centesimi darebbero un costo per il riscaldamento pari a 660 euro.
    Con un secondo contatore, ipotizzando un costo di 22 centesimi a kWh tenuto conto anche dei costi fissi annuali, l'utente spenderebbe annualmente la metà, con un risparmio di 220 euro.
    Se il costo dell'installazione del secondo contatore fosse di 660 euro in tre anni rientrebbe nella spesa!!!!
    6.- percentuale prelievi: nel regime vincolato tutti sono transitati in bioraria, quindi è importante verificare che mensilmente non si superi il 33% di prelievi in ora di punta rispetto ai prelievi totali mensili.
    E' evidente l'influenza del FV in questo dato: nei mesi invernali si arriva a sfiorare il 25% nei mesi estivi si scende fino al 5,8%.
    Questo comporta un ulteriore risparmio dei costi in bolletta, piccolissimo ma c'è.
    7.- flusso di cassa: non sono voluto entrare nei dettagli dell'immobilizzo del capitale, interessi sugli stessi ecc. ecc.
    Ho esaminato semplicemente quanto produce l'impianto FV, se altri vorranno discuterne partendo da questi dati, invito loro a farlo in altra discussione non in questa.
    L'utente ha speso per l'impianto circa 28000 euro, nel primo anno ha ricavato circa 4750 euro, nel secondo anno ha ricavato circa 4873 euro per cui considerando ripeto in maniera molto ma molto approssimativa solo questa voce, risulta confermato che si rientrerebbe del capitale investito in circa 6 anni.

    Un'ultima voce che ritengo interessante evidenziare, anche perchè sarà confrontata con quella che si ricaverà dall'analisi di altri due impianti, è il flusso di cassa per kWp installato pari a circa 820 euro.
    Valore abbastanza vicino al mio impianto da 1 kWp che ha ottenuto un valore di 856 euro.




    Edited by dotting - 10/1/2012, 11:20
     
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