Secondo contatore per pompe di calore

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  1. dotting
     
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    In diversi calcoli che ho effettuato sui costi dell'energia fatturati sul secondo contatore dedicato alle pdc ho considerato un costo medio di 15 centesimi compreso IVA e imposte varie.

    Mi è stato fatto notare che sul contatore BTA ad usi diversi è possibile richiedere in luogo della tariffa monoraria la tariffa trioraria:

    http://www.enel.it/sportello_online/elettr...la/uda_bt/BTA2/

    come potete osservare la quota energia in fascia F3 la si paga 6,56 centesimi ben al di sotto dei 10,551 della tariffa monoraria.
    Anche la F2 è sempre al di sotto: 9,374.
    E' più alta solo la diurna ovvero dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì.
    Queste ore di solito sono relativamente calde e quindi un impianto radiante può essere posto in regime attenuato e corrispondentemente la pdc consuma di meno.
    Nel caso di ventilconvettori gli stessi possono addirittura essere spenti.

    Altra considerazione: sto verificando con l'ENEL la possibilità di collegare un eventuale FV non al primo contatore, quello residenziale da 3,3 kW, ma al secondo contatore quello della pdc.
    In questo modo la produzione del FV coprirebbe le ore con tariffa più alta, diminuendo i prelievi dalla rete ENEL con l'autoconsumo del FV.
     
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  2. dotting
     
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    Un esempio di una bolletta relativo ad un contratto con Tariffa BTA3 trioraria da 6 kW al servizio di una pompa di calore installata in una casa un poco grandetta:
    image

    I consumi sono bassi in quanto riferiti al periodo maggio-giugno in cui il caldo non si era fatto ancora sentire.
     
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  3. norber
     
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    Ciao Dotting sto schiattando sotto il peso delle bollette di mamma Enel. :D

    Ci siamo già conosciuti sul forum di energeticambiente...ho aperto il post riguardante la tariffa D3, non so se ricordi...

    Ho un impianto a pavimento che utilizza una pompa di calore acqua/acqua in inverno mentre in estate funziona in free cooling con uno scambiatore, in entrambi i casi la fonte primaria è costituita da acqua di falda.

    Sto per installare un impianto fotovoltaico...cosa mi consigli difare? Attualmente ho un contratto trifase da 11kW.

    Il secondo contatore cosa potrebbe alimentare? Solo la pompa di calore o anche tutte le varie pompe che fanno funzionare l'impianto e la deumidificazione?

    Conviene fare richiesta ora o attendere che sia installato l'impianto fotovoltaico?


     
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  4. dotting
     
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    CITAZIONE (norber @ 25/9/2009, 20:37)
    Attualmente ho un contratto trifase da 11kW.

    Dolore

    Poichè hai già un contratto trifase potresti conservare il trifase da 3 kW per il primo contatore residenziale e chiedere il secondo contatore sempre trifase per la pdc, che credo proprio sia trifase vista la potenza in gioco.

    Se sul residenziale hai solo utenze monofase potresti chiedere un monofase da 3 kW sul primo.

    Per il FV se sei orientato su potenze oltre i 6 kW lo colleghi al secondo contatore in trifase, se al di sotto dei 3 kWp o uguale a 3 kWp lo colleghi sul primo.

    Questo è solo un ventaglio di possibili soluzioni, ma devi precisare meglio:
    1.- potenza massima e tipo di alimentazione della PDC;
    2.- potenza ipotizzata per il FV.

    I circolatori sono accessori della pdc in funzione invernale.

    In estate i deumidificatori e la pompa di circolazione del free-cooling non sono assimilabili a pompe di calore di tipo reversibile e non si possono collegare al secondo contatore.l
     
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  5. norber
     
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    Grazie per la celere risposta!

    Cerco di essere più chiaro.

    Ho un'abitazione con un unico civico divisa in due appartamenti.

    La pompa di calore consuma mediamente 2.3kW e ha un consumo max di 3,8kW in trifase, in un anno consumo 6500kW/h per avere casa riscaldata e condizionata per tutto l'anno. Non ho ancora finito di ristrutturare per cui riscaldo solo un piano.Quando i lavori saranno ultimati i consumi cresceranno ulteriormente.

    Il fatto di avere una pompa trifase mi ha costretto ad avere anche un contatore trifase; 6kW risultavano pochi quindi ho scelto i 10kW...naturalmente tutto ha funzionato alla perfezione fino a gennaio di quest'anno...quando senza neanche un preavviso mi sono ritrovato con una bolletta quasi radoppiata...adesso sto cercando di reagire.

    La mia è un'abitazione normale per cui solo utenze monofase.

    Sto installando un impianto fotovoltaico da 4kWp e aspettavo di finire quello per le mosse sucessive, ma questo post e la tua competenza mi hanno messo qualche dubbio.



    Una curiosità...una volta fatto il sopraluogo Enel come si accorge di cosa collego al contatore della pompa di calore? :angel1.gif:
     
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  6. dotting
     
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    Non ho capito la faccenda dei due appartamenti e come li riscaldi.
    Sembrerebbe che la pdc servirà entrambi, quindi una pdc che assorbe una potenza massima di 3,8 kW trifase.
    A questo punto 4 kW trifase potrebbero essere sufficienti; 4,4 di tolleranza.
    Se gli appartamenti fossero due ti converrebbe chiedere due contatori residenziali da 3 kW ciascuno per rientrare nelle fasce basse di consumo.
    Un 3 kW potrebbe non essere sufficiente per due appartamenti.

    4 kW di FV perchè? Cosa si guadagna a mettere un 4 kW invece di un 3 kW? DI SICURO ci perdi il 5% per ogni kWh che produrrai perchè passi da 0,431 a 0,412 di tariffa incentivate.

    Comunque il FV andrebbe caricato sul contatore residenziale per cercare di abbassare i consumi grazie all'autoconsumo.
    Avessi messo oltre i 6 kW sarebbe stato conveniente metterlo sul secondo contatore in trifase.

    Ultima cosa dove sei e che stima ti hanno fatto per il FV?
    Ti ricordo di dare un'occhiata alla cartina presente in questa discussione:
    https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=27978915
     
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  7. norber
     
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    Si tratta di un unico civico quindi unico contatore.

    Al piano inferiore vive la suocera al piano superiore io con mia moglie (per ora viviamo tutti insieme nel solo piano inferiore...l'anno prossimo quando avremo finito di ristrutturare io e mia moglie passiamo al piano superiore)...i 3.3kW abbinati a pompe di circolazione e deumidificazione sono troppo pochi...il contatore sarebbe sempre lì pronto a sconnettere...servirebbe un taglio più grande.

    Riscaldo e raffresco con una pompa di calore geotermica che alimenta un impianto a pavimento.

    Nella mia zona si stima una produzione di 1100 kWh/anno...ammortizzo in 9 anni...non andrò a coprire tutti i miei consumi purtroppo però per ora ho dei vincoli economici...e devo prima finire di ristrutturare.



     
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  8. dotting
     
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    Anche se fosse un unico civico, ci possono essere due contatori residenziali.
    L'unico requisito è quanto previsto dalla 37/2008:
    3. Il committente entro 30 giorni dall'allacciamento di una nuova
    fornitura di gas, energia elettrica, acqua, negli edifici di
    qualsiasi destinazione d'uso, consegna al distributore o al venditore
    copia della dichiarazione di conformita' dell'impianto, resa secondo
    l'allegato I, esclusi i relativi allegati obbligatori, o copia della
    dichiarazione di rispondenza prevista dall'articolo 7, comma 6. La
    medesima documentazione e' consegnata nel caso di richiesta di
    aumento di potenza impegnata a seguito di interventi sull'impianto, o
    di un aumento di potenza che senza interventi sull'impianto determina
    il raggiungimento dei livelli di potenza impegnata di cui
    all'articolo 5, comma 2 o comunque, per gli impianti elettrici, la
    potenza di 6 kw.
    5. Fatti salvi i provvedimenti da parte delle autorita' competenti,
    decorso il termine di cui al comma 3 senza che sia prodotta la
    dichiarazione di conformita' di cui all'articolo 7, comma 1, il
    fornitore o il distributore di gas, energia elettrica o acqua, previo
    congruo avviso, sospende la fornitura.


    Importante, se come dici:
    Riscaldo e raffresco con una pompa di calore geotermica che alimenta un impianto a pavimento.

    Deumidificatori e pompa di circolazione allora possono essere intesi come accessori della pdc in funzione raffrescamento.
    Per i deumidificatori è assolutamente indiscutibile perchè senza la pdc geo non si può proprio usare, quindi dovresti essere a posto per i carichi sommando potenza della pdc + deumidificatori e pompe, liberando così il contatore residenziale.

    Con 4400 kWh teorici ti conviene sempre metterli sul contatore residenziale.
     
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  9. giangiman
     
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    CITAZIONE (dotting @ 27/9/2009, 10:59)
    Anche se fosse un unico civico, ci possono essere due contatori residenziali.
    ... negli edifici di qualsiasi destinazione d'uso...

    il mio garage/officina è situato al medesimo civico di mia madre sul cui contatore enel io mi appoggio. secondo te quindi potrei mettermi un contatore per i fatti miei? E quale tariffa mi verrebbe applicata?
    grazie
     
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  10. dotting
     
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    Dal sito dell'ENEL, link
    Le Tariffe per usi diversi dalle abitazioni - Servizio di Maggior Tutela
    Le Tariffe relative al Servizio di Maggior Tutela sono destinate ai piccoli consumatori (garage, condomini)

    Non credo ci siano dubbi nel tuo caso, le tariffe le trovi appresso.
     
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  11. norber
     
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    CITAZIONE (dotting @ 27/9/2009, 10:59)
    Anche se fosse un unico civico, ci possono essere due contatori residenziali.
    L'unico requisito è quanto previsto dalla 37/2008:

    Veramente? :o: A me hanno sempre detto che se ne poteva installare solamente uno per civico???!!!! E' una novità del 2008?
     
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  12. dotting
     
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    Abbi pazienza nel condominio dove abitavo prima c'era un unico numero civico e otto famiglie (contatori diversi) + un contatore per uso ascensore, quindi uso diverso BTA2.
    Già ci si scannava per la suddivisione delle poche spese di quel contatore uso ascensore e per la suddivisione delle spese per l'unico contatore dell'acqua di rete, non oso pensare cosa sarebbe successo se anche l'energia elettrica fosse stata in comune.

    Ma credo che nel forum ti potrebbero portare centinaia di altre testimonianze di persone che vivono in appartamenti o edifici in cui ci sono più contatori, ben prima del 2008.
     
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  13. norber
     
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    Forse mi sono spiegato male io...unica unità abitativa o appartamento...non esiste una suddivisione...non so se rientro nei casi elencati.

    Il piano inferiore è stato ristrutturato ed è abitato ma in realtà non gode dell'abitabilità perchè ha un'altezza di 2,5m che risulta essere inferiore di 10cm all'altezza prescritta dal piano regolatore del paese in cui abito.
     
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  14. dotting
     
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    Io vivo e abito in una casa che non ha l'agibilità perchè quando sono andato in Comune con tutti i documenti previsti, una ventina, firmati da ingegneri e professionisti, ed ho chiesto per curiosità chi sarebbe venuto a controllare la corrispondenza dei documenti firmati dai tecnici, mi è stato risposto che sarebbe venuto una persona in possesso forse di regolare licenza media.

    Ho ringraziato, ho preso il faldone con le ricevute dei versamenti in conto corrente e sono rientrato a casa.
    Il faldone è ancora quì.
     
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  15. norber
     
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    Quindi a tuo avviso posso farlo anch'io! :rotflmao.gif:

    Ricapitolando...

    3 + 3kW Monofase

    4kw Trifase

    Sarebbe la soluzione migliore? E in casa mi ritroverei con 4 contatori se aggiungo quello del conto energia.

    Stasera provo a chiamare il call center alla luce di queste nuove informazioni.
     
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399 replies since 5/5/2009, 10:18   54556 views
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