Impossibile calcolare convenienza FV

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  1. dotting
     
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    Il calcolo sui tempi di ammortamento di un impianto per la produzione di energia elettrica mediante pannelli solari fotovoltaici si basa su alcuni incentivi e/o risparmi legati alla produttività dei pannelli.
    In sintesi queste componenti sono:
    a.- una tariffa incentivante erogata dal GSE su TUTTA l’energia prodotta;
    b.- un risparmio dovuto all’autoconsumo, si intende con questa voce l’energia che viene assorbita ISTANTANEAMENTE dall’utente mentre i pannelli producono;
    c.- una remunerazione dell’energia prodotta in ESUBERO che non viene consumata ISTANTANEAMENTE dall’utente.
    Dal 1° gennaio 2009 le condizioni contrattuali sono state drasticamente modificate per cui a mio parere risulta impossibile fornire una risposta precisa a questa domanda che tutti si pongono:
    in quanti anni potrò ammortizzare la spesa d’impianto.
    Ricordo al proposito che uno dei migliori software per automatizzare questo calcolo è stato elaborato dall’ing. Caffarelli nelle versioni 8.2 di Simulare_Girasole free e 1.0 di Simulare_GirasolePro, allegato ad un libro dello stesso autore.
    Nessuna di queste due versioni è stata alla data odierna aggiornata secondo le disposizioni in vigore dal 1° gennaio 2009 e secondo me non potranno mai essere adeguate, vediamo perché.
    1.- La componente non è stata cambiata, se non per una piccola modifica 2% in meno all’anno dal 2009 per i nuovi impianti, dato noto quindi aggiornabile.
    2.- Le regole sull’autoconsumo non sono state modificate, però per calcolare il risparmio relativo a questa voce, occorre conoscere quanto della frazione di energia prodotta viene consumata ISTANTANEAMENTE e quanto AVREI PAGATO quell’energia dal mio fornitore.
    In passato si ipotizzava una certa percentuale RAGIONEVOLE per l’autoconsumo sull’energia prodotta (non su quella consumata, sono voci diverse) e si applicava una quota fissa per l’energia risparmiata.
    Dal 1° gennaio 2009 la quota energia che si paga al fornitore non è più fissa, ma è a scaglioni in base ai consumi annui (fino a 1800, fino a 2640, oltre i 2640 per i clienti “a maggior tutela”, per gli altri clienti ancora fino a 4440, oltre i 4440).
    Ora mentre ritengo RAGIONEVOLE fare una stima dell’autoconsumo diventa estremamente difficile fare un’ipotesi sui consumi annui e quindi sui relativi costi/risparmi dovuti all’auto produzione.
    3.- Le regole sull’energia in ESUBERO sono state stravolte.
    Prima si parlava di “Scambio Sul Posto”, definirla ancora così è un insulto all’intelligenza umana.
    Scambio significa: tu dai una cosa a me, io do una cosa a te e siamo pari.
    Qui di pari non c’è più niente.
    Fino al 1° gennaio 2009 io ti davo 1 kWh, tu non mi facevi pagare un kWh.
    I conti erano semplicissimi, un kWp di FV produce al Sud circa 1500 kWh, si ipotizzava che 500 venivano autoconsumati, 1000 andavano a scambio.
    Il kWh veniva pagato al fornitore con una tariffa fissa a prescindere dal consumo annuo e tutto era semplice e calcolabile.
    Ora si paga al fornitore TUTTA, ripeto TUTTA e ancora TUTTA, l’energia prelevata, lo “Scambio Sul Posto” è morto, sepolto, defunto.
    Il fornitore comunica al GSE l’ESUBERO di energia che il cliente ha immesso in rete che viene remunerata con una tariffa onnicomprensiva senza scaglioni, cioè che tu fornisca 1800, 2640 o 4440 kWh non frega niente.
    Però si introduce un altro concetto: ti pago in funzione del momento in cui produci.
    Bene come caz… faccio a sapere quando e quanto produce il mio pannello FV nell’arco della giornata?
    Che ipotesi faccio?
    Per me si può solo tirare a indovinare, come da titolo!!

    OT considerato il bailamme che ha suscitato l'argomento in tanti altri forum, invito gli utenti che volessero partecipare alla discussione ad attenersi strettamente all'argomento citato.
    Nella foga potrei aver scritto cose inesatte e le discussioni in un forum servono proprio per questo, con civiltà e moderazione sopratutto.

     
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  2. portoclimaenergy
     
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    CITAZIONE
    Scambio significa: tu dai una cosa a me, io do una cosa a te e siamo pari.
    Qui di pari non c’è più niente.

    infatti l'A.E. lo ha chiaramente ribadito..
    2 parole rapide perchè sto uscendo..
    -per quanto riguarda i calcoli di risparmio per autoconsumo si possono fare solo ipotetici in presunzione di X% di autoconsumo sulla soglia dei 2640-4400 al costo di 0,25 + iva (20% annuo max a mio parere)
    - fattore attuale ben più importante è che non ci è dato sapere esattamente quanto si percepirà in conto scambio, perchè malgrado GSE e AEEG abbiano parlato di rimborsi al lordo dell'iva ecc.. l'ag. Entrate ha specificato al netto.. ad oggi sembra che nessun interlocutore sia a difesa dei consumatori o di cateoria sia intervenuto con decisione per risolvere il problema..
    ovvero stanno prendendo per sfinimento gli utenti..
    in ogni caso anche con minor rientro dal conto scambio il rientro c'è ,ma mica per tutti, ci sono casi personali che anche un minor rientro significa perdita economica, vedi prestito, vedi magari impianti non perfettamente a sud e chi più ne ha più ne metta.

    Edited by portoclimaenergy - 13/3/2009, 10:23
     
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  3. dotting
     
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    CITAZIONE (portoclimaenergy @ 7/3/2009, 10:24)
    - fattore attuale ben più importante è che non ci è dato sapere esattamente quanto si percepirà in conto scambio, perchè malgrado GSE e AEEG abbiano parlato di rimborsi al lordo dell'iva ecc.. l'ag. Entrate ha specificato al netto..

    Sì, ma prima o poi lo sapremmo e quindi sarà possibile inserirlo nei dati del software.
    Risolto quindi.
    Sono gli altri fattori che ho elencato per i quali non vedo nessuna soluzione reale, solo ipotesi.

    Ad un cliente tu devi presentare un calcolo economico reale, non basato su troppe ipotesi.
     
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    Discussione parecchio interessante.. visto che vorrei montare i pannelli fotovoltaici per integrare i consumi di correte, ok non ho pdc o apparati simili, ma dei componenti a casa sempre accesi che se girassero con energia pulita e gratuita non mi darebbe affatto fastidio.

    Si è mosso qualche cosa al riguardo?
    Lo scambio sul posto è definitivamente morto? ( ma pure per chi aveva già contratti attivi?!?!? possono farlo?)
     
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  5. dotting
     
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    Lo scambio sul posto è definitivamente morto.
    Semplicemente l'hanno fatto.
    Hai dei componenti sempre accesi, di giorno tutto a posto con l'AUTOCONSUMO se l'impianto FV sta producendo girano con energia pulita.
    Se hai un ESUBERO, quell'energia pulita "verde"che tu produci e che gli fornisci gentilmente serve al fornitore per poter bruciare merda.
    Questa è una cosa che nessuno dice.

    Di notte o quando il sole non c'è i tuoi componenti girano con energia che paghi interamente al fornitore, senza che ti venga decurtata la quota che tu gli hai fornito come avveniva in passato.
    In questo modo tu rimani un forte consumatore di energia elettrica con la batosta della fascia di prezzo a scaglioni di consumo che ne consegue.
    A mio parere per quei quattro soldi, anche portoclimaenergy lo ha evidenziato, che ti pagano questa energia per loro preziosa, conviene trovare il modo per immagazzianre l'energia in esubero e autoconsumarsela.
     
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    In effetti si, loro prendono la tua energia ad un costo ridicolo e la vendono a clienti a tariffa piena... facendo zero, poi quando a te serve.. la paghi piena pure tu... il problema, è immagazzinarla, bisogna mettere dei grossi gruppi di continuità.. o cmq una tecnologia simile... collegarli di giorno all'impianto in carica solo dal pannello, solo quando saranno carichi dare l'energia alla rete, e di sera prima di usare la corrente della rete
    spianare le batterie...
    Però a questo punto il costo diventa troppo alto di gestione, non so quanto convenga fare tutto questo.
    Bisognerebbe darla ai vicini con dei contatori... ma diventa difficoltoso se i vicini non sono MOLTO vicini...

    Facendo così disincentivano parecchio questo svilluppo...
     
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  7. portoclimaenergy
     
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    sulla convenienza dell'impianto io quando ragiono con i clienti/amici mi baso su questi ragionamenti:
    1) Consumo abitazione 3000-3500 kWh annui taglia impianto di 2000-2500 kWh max prodotti, in questa maniera sicuramente l'autoconsumo è maggiore rispetto ad un impianto dimensionato per la produzione totale dei consumi.
    Trovo assurdo chi forza verso l'impianto proporzionato con il totale consumo, ovviamente qualcosa di meno nella vendita-installazione si guadagna, ma la soluzione è onesta verso chi vorrebbe l'impianto piccolo, avrebbe minor investimento con maggior rendimento, anche se la proporzione di costo €/kW potrà essere leggermente svantaggiata per impianti da 2 kWp piuttosto che 3, questo in quanto le spese fisse sono le stesse(organizzazione, progettazione, pratiche)
    2)Altro caso invece per consumi elevati oltre i 4-5000 kWh di consumo, sicuramente in questo caso conviene fare l'impianto tagliato su misura, non dimentichiamo che i fortunati con disponibilità di pagamento senza ricorso a prestito hanno rientri annui elevati già dal puro premio CE senza calcolare la quota riguardante autoconsumo e VENDITA dell'energia non autoconsumata e francamente invidio quelli del centrosud / isole.. i loro rientri sono 1-2 anni più rapidi rispetto a noi del nord..
     
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  8. dotting
     
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    Ma per uno che consuma oltre i 4440 kW annui e quindi rientra dentro le tariffe altissime previste per la Fascia F4, che potete trovare quà:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...rontabilita.xls
    credo che sia più conveniente cercare di autoconsumare quanta più energia possibile, invece di prenderla dal fornitore.
    A questo punto credo che convenga "inventarsi" qualche semplice impianto di accumulo.
     
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    Il problema sta proprio nell'accumulo, non è facile accumulare corrente a bassi costi... non so fin quanto conviene accumulare con i costi aggiuntivi dell'accumulo...
    Si potrebbe fare come nella centrale idroelettrica vicino a casa mia ;)
    Pompi acqua in alto in un grosso recipiente con la corrente che produci, poi con una turbina fai corrente facendola scendere quando finisce il sole... ma diventa un po esagerato come progetto..
     
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  10. scu
     
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    soprattutto in piccolo il rendimento che si può tirare fuori credo faccia pena...
    si potrebbe fare elettrolisi e stoccare idrogeno, ma anche in questo caso il rendimento dell'ambardam non sarebbe dei migliori
    aria compressa da scartare....
    batterie? va a finire che il modo più conveniente rimane quello....

    resta da capire perchè uno consuma così tanto...
    se consuma tanto perchè si riscalda con una pompa di calore puoi ottimizzare riscaldando il più possibile di giorno, ma il massimo di produzione si avrebbe d'estate... la situazione è migliore nei casi in cui il consumo è dovuto al raffrescamento

    per il resto forse la cosa migliore rimarrebbe, più che accumulare, cercare di spostare i consumi per quanto possibile
     
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  11. andrea-ra
     
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    CITAZIONE (dotting @ 13/3/2009, 13:13)
    Ma per uno che consuma oltre i 4440 kW annui e quindi rientra dentro le tariffe altissime previste per la Fascia F4, che potete trovare quà:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico...rontabilita.xls
    credo che sia più conveniente cercare di autoconsumare quanta più energia possibile, invece di prenderla dal fornitore.
    A questo punto credo che convenga "inventarsi" qualche semplice impianto di accumulo.

    Condivido pienamente il fatto di poter accumulare e consumarsi la propria energia pulita ma come?
    Aria compressa e turbina? Bacini idroelettrici con microturbina (ho visto ultimamente delle microturbine che sfruttano la pressione dell'acquedotto) Batterie, sali fusi,? Volani su sospensioni magnetiche? http://files.meetup.com/485766/ImmagazzinareEnergia.pdf
    Si potrebbe aprire un'altra discussione sulle possibilità delle tecnologie sull'accumulo, per vedere se viene fuori qualcosa a qualche genialoide!!

    Andrea
     
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  12. dotting
     
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    CITAZIONE (andrea-ra @ 14/3/2009, 11:04)
    Si potrebbe aprire un'altra discussione sulle possibilità delle tecnologie sull'accumulo, per vedere se viene fuori qualcosa a qualche genialoide!!

    C'è già: https://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=18165674
     
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  13. andrea-ra
     
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    Grazie per avermi ricordato il discorso sull'accumulo in batterie, non ci pensavo +, ma quello è nella sezione "Pile, batterie e fuel cell" ,e per non andare O.T., parliamo di batterie. Io pensavo ad un qualcosa di alternativo/comparativo alle solite batterie.
    Lavorando in una azienda metalmeccanica (oggi in cassa integrazione!! :crybaby.gif: ) ho possibilità di costruire serbatoi, volani ed altra carpenteria metallica, ovviamente prototipi in scala ridotta per testare i sistemi.
    Chi ha progetti o solo sogni si potrebbe provare a collaborare per fare esperienze costruttive.
    Andrea
     
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  14. telamonio
     
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    CITAZIONE (andrea-ra @ 14/3/2009, 11:04)
    ... sulle possibilità delle tecnologie sull'accumulo, per vedere se viene fuori qualcosa a qualche genialoide!!

    Mi permetto di dissentire
    senza nemmeno aprire la discussione sul fatto che l'accumulo di energia (la trasformazione neanche a pensarci) comporta perdite e costi di impianto/gestione non giustificabili nelle quantità di cui si tratta x uso personale/scambio sul posto, mi sembra non si tenga conto della variabilità STAGIONALE della produzione del FV e dei consumi

    Mi spiego meglio: il mio impianto FV produce 300 kWh al mese in estate e meno di 100 in inverno
    Io l'ho dimensionato per essere autonomo su base annuale e mi bastano poco più di 10 mq; se avessi dovuto dimensionarlo per essere autonomo in inverno, quando consumo molto di più a causa della pdc, avrei avuto bisogno di una superficie enormemente maggiore, certo più del triplo di quella effettivamente realizzata
    E questo senza considerare il fatto che i 100 kWh/mese in inverno li produco principalmente nelle poche giornate di sole (qualche settimanai la produzione è prossima allo 0) e quindi per l'autosufficienza bisognerebbe maggiorare ulteriormente il FV.
    Con la conseguenza che, a parte la spesa iniziale, ci si troverebbe nella condizione di dover vendere all'Enel (vabbè GSE) una grande quantità di energia, ai costi che sapete, nella maggior parte dell'anno.
    Medicina peggiore del male.
    Quindi, a meno di non escogitare un sistema che consenta l'accumulo STAGIONALE dell'energia elettrica, cosa praticamente impossibile, non c'è salvezza.
    NEMMEMO riducendo i consumi.
    Per notizia ... in questi giorni l'Enel mi ha cambiato i 2 contatori di prelievo/produzione in modo da poter eseguire la telelettura anche per lo scambio; in questo modo, anche in presenza di un basso consumo annuale (es. da prima e seconda fascia), l'energia utilizzata per la pdc la pagherò sempre cara in quanto su base mensile in inverno andrò probabilmente in terza o quarta fascia.

    Quindi è corretto, come dice dot, pensare qualcosa per spostare l'uso dei consumi alle ore diurne (es. accumulo termico + grande) ma non credo sia possa arrivare alla soluzione del problema

    D'altra parte se l'obiettivo manifesto di chi governa è quello di vessare i pervertiti (*) che vogliono fare esperienze ecosostenibili (**), come si può sperare di trovare il modo di aggirare le nuove disposizioni? se esistessero batterie/pile per l'accumulo stagionale ci sarebbe già una tassa o un divieto.

    Un poco amareggiato.
    F.

    (*) scambisti sul posto nonché produttori per uso personale di modiche quantità (di energia)
    (**) Dio non voglia si diffondessero, chi xxxxx le vorrebbe più 4 nuove centrali nucleari (***)
    (***) "A me mi interessa solo che le fanno lontano da casa mia, le scorie ci devono da pensare le generazioni future, mica io che se devo indignarmi o protestare altri sono i motivi (es. chi ha una quarta è giusto si rifaccia le tette di misura sesta per andare al Grande Fratello? e delle squadre italiane fuori dalla cempionsligh non ne vogliamo parlare? e la colpa è degli extracomunitari che prima c'erano mica tutti questi problemi!)" ... scusatemi, ho acceso per un minuto la tv e questa è l'idea che mi sono fatto ...

    Edited by telamonio - 15/3/2009, 16:07
     
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  15. dotting
     
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    Infatti io non credo che sia economicamente conveniente cercare di essere autonomi, dico solo che è diventato, sottolineo il termine diventato, conveniente non cedere energia al gestore che te la pagherà 10 centesimi e autoconsumarla, evitando di pagarla 30 centesimi quando si arriva a consumare più di 4440 kWh all'anno.
    Diventato si intende dal 1° gennaio 2009, prima era assolutamente indifferente.
     
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