fotovoltaico ... ma è veramente conveniente farlo ??

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  1. albysub
     
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    Premetto che sono un profano in merito; però, visti gli alti costi di impianto; mi chiedevo se il solare fotovoltaico, al di la dei discorsi da venditore dei commercianti enel compresa, è realmente un buon investimento ... mi farebbe piacere se qualcuno con semplici parole mi spiegasse se e perchè lo è oppure se e perchè non lo è !

    Grazie
     
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  2. dotting
     
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    Ti rispondo in maniera semplice, anche se parlando di un argomento così complesso si rischia di scrivere in maniera semplicistica.
    Esiste un sistema per calcolare correttamente il tempo di ritorno di un investimento sul solare fotovoltaico ed è quello di utilizzare un software gratuito del grande Alessandro Caffarelli, si chiama Simulare Girasole ed è un foglio di calcolo Excel.
    Oppure puoi acquistare degli ottimi libri al proposito, ti consiglio:
    Tecnologie solari attive e passive
    Pannelli fotovoltaici e applicazioni integrate in edilizia

    Ti consiglio inoltre la lettura della pubblicazione del GSE:
    L’incentivazione del Fotovoltaico e il ruolo del GSE
    GSE_GuidaNuovoContoEnergia.pdf
    che trovi nella sottosezione Normativa.

    Detto questo ricordo in sintesi che:
    1.- per tutta l'energia prodotta dal tuo impianto FV ti viene erogata una tariffa incentivante che varia da 40 centesimi a 49 centesimi in funzione del grado di integrazione dei pannelli;
    2.- con lo "scambio sul posto", in pratica l'unico contratto che un privato può sottoscrivere l'energia elettrica può essere consumata interamente dal produttore, ad esempio io produco in un anno 4500 kWh di energia elettrica da FV, le mie utenze elettriche ne consumano in un anno 6000 kWh: dovrò pagare al mio fornitore 1500 kWh.
    Ne consumo 4000 kWh, i 500 mi vanno a credito per gli anni successivi, anni preciso e non tre anni come era in passato.

    Cosa sta facendo aumentare l'interesse verso questa forma di energia, lasciamo perdere per un attimo il discorso dell'ambiente, della sostenibilità, ecc
    A mio parere l'aumento continuo del costo dell'energia elettrica farà aumentare sempre più la convenienza dovuto al non dover pagare al fornitore quella quota di energia autoprodotta.
    Con i continui aumenti del costo del kWh, che con l'accesso al libero mercato da parte del privato sembrava che venisse scongiurato dalla concorrenza, ma invece manco per niente, quella quota di risparmio legata all'autoproduzione sarà sempre più importante.

    Di quanto? teniamo conto che si parla di proiezioni in 15 anni e qui, credo che ne l'ing. Caffarelli, ne gli autori del libro citato saprebbero rispondere, ma non si sa mai!!!

    OT albysub già ti avevo consigliato un foglio di calcolo excel per un altro problema, dopo questo ulteriore consiglio spero che rimarrai ancora tra noi, se il primo era complicato questo è peggio!!!
     
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  3. albysub
     
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    eheheh no te preoccupe ... ;) cerrrto che rimango qui ...

    mha .. .. io rimango perplesso da ignorante quale sono .. perchè mi sembra un grande investimento per un ritorno cosi lontano nel tempo ...

    sarà certamente semplicistico e scemo e conto della serva .. io spendo circa 800 euro anno di energia ma per avere 3 kw devo spendere circa 18.000 euro...

    18.000/800 = 22,50 anni per il rientro !!! mi sembra assurdo !! ma sarebbe assurdo anche se rientro in 15 anni !!
    senza contare che per farlo INTANTO debbo fare un finanziamento.. per agevolato che sia !! ... ovviamente non considero il rientro da un eventuasle surpuls di energia prodotta...

    Ecco il motivo molto terra terra della mia perplessità su questa forma di produzione di energia ...
     
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  4. dotting
     
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    Ti sei dimenticato del punto 1.
    Un impianto FV da 3 kW produce dai 3000 ai 4500 kWh, dipende molto dalla fascia solare.
    Se totalmente integrato il GSE ti da circa 1500-2250 euro all'anno, piccola dimenticanza!!!


    OT Poichè si parla di conto energia forse è il caso di spostare la discussione in iter conto energia
     
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    Seguace

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    CITAZIONE (albysub @ 13/10/2008, 17:15)
    ...
    sarà certamente semplicistico e scemo e conto della serva .. io spendo circa 800 euro anno di energia ma per avere 3 kw devo spendere circa 18.000 euro...

    18.000/800 = 22,50 anni per il rientro !!! mi sembra assurdo !! ma sarebbe assurdo anche se rientro in 15 anni !!
    senza contare che per farlo INTANTO debbo fare un finanziamento.. per agevolato che sia !! ... ovviamente non considero il rientro da un eventuasle surpuls di energia prodotta...

    Ecco il motivo molto terra terra della mia perplessità su questa forma di produzione di energia ...

    Ciao Albysub,
    forse non hai letto bene il Conto Energia!!
    Un impianto FV con scambio sul posto non ti fa solo azzerare la bolletta della corrente, ma ti consente ti ricevere CASH un determinato importo dal GSE che dipende da quanto produci; esempio:
    il tuo impianto da 2kwp produce all'anno 2500 Kwh, tu consumi 2000 Kwh, il gse ti paga comunque tutta la tua produzione:
    2500kwh x 0,49 (se tot. integr.) = 1225 €!!! + risparmio bolletta (mettiamo 800 €) = 2025 €/anno x 20 anni!!
    Chiaro adesso?
    E se no chi "butta" via 18000 €??
    Ciao, linus.
     
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  6. albysub
     
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    in effetti .. non ne ho ancora visti uno di questi fotovoltaici :D ...

    ovviamente scherzo !! però ribadisco mi sembra sempre un investimento .. non molto interessante
     
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    Scusate la risposta OT ma ci vuole!
    Allora trovami una banca che mi da su 14000 € di capitale circa 1500 €/anno di interessi, così seguo il tuo investimento PIU' INTERESSANTE :D :D !
    Ciao, Linus.
     
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  8. Denew for CE!
     
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    La convenienza c'è, eccome... dibilino ha sintetizzato molto bene in una riga. Vedo di rimpolpare.

    Il problema è complesso ed essenzialmente culturale, non siamo abituati a vedere un impianto come investimento.

    Se mi consentite un discorso ampiamente e intenzionalmente spannometrico (da prendere quindi con due pinze lunghe così ma non ha senso spaccare il capello in 4 quando in un discorso che non è neanche imbastito), in termini medi un impianto fv ben fatto di piccola-media potenza in scambio sul posto, tutto considerato rientra in circa 11-13 anni (bonus autoproduttori e/o sostituzione eternit esclusi).
    Non ho mai visto business plan davvero completi "senza sorprese" che stiano sotto con materiali di marca (non moduli AnonimaChinChungChang), buon bilanciamento e cablaggio, e senza ombreggiamenti anche parziali e per tutto considerato intendo con TUTTI gli oneri compresi (assicurazione, cambio inverter, manutenzione ordinaria, stima di oneri straordinari inclusi).

    Questo significa che metto su l'accrocchio, alla peggio in 13 anni si ripaga, per altri 7 mi rende il massimo (compensazione dei consumi + incentivo e tutto grasso perchè l'impianto è pagato), dopo il 20esimo anno ho l'80% di produttività ancora garantita a compensazione dei consumi.
    Ora, se in 20 anni la perdita di efficienza è del 20% massimo, è legittimo attendersi che il modulo non "cricchi" completamente il 20° anno e un giorno di vita. La produttività scenderà sì progressivamente, ma ogni giorno in più sarà altra ciccia guadagnata, a prescindere.

    Ci sono buoni impianti oggi ancora produttivi, seppur a efficienza non più nominale, con 30 anni di esercizio sulle spalle (e quindi un'anzianità tecnologico produttiva di 30 anni fa). Con le tecnologie produttive di oggi vogliamo almeno auspicare la stessa durata se non maggiore? Ovviamente parlo in termini medi.

    Considera poi che ciò che determina la durabilità del modulo non è il materiale pregiato, il silicio, che è minerale e cristallino... messo lì... sta lì... ma la qualità delle connessioni elettriche e delle giunzioni del modulo, che sono la parte effettivamente soggetta ad usura.
    Le giunzioni elettriche sono quelle più sollecitate e deperibili, si fa per dire, portando a perdite di produttività, che però devono essere contenute nel 20% in 20 anni.
    Se tieni conto che la giunzione fisica tra gli strati di un modulo fv non è costruttivamente molto diversa da quella di un parabrezza automobilistico (vetro-resina-vetro, nel fv vetro-resina-silicio-resina-tedlar) beh... dimmi tu quanti parabrezza hai visto con i diversi strati scollati tra loro, anche nelle 127 abbandonate dallo sfasciacarrozze eh! eh!

    Forse però sono entrata nel sezionamento del capello comunque... per cui torno alla riga di dibilino, con un'integrazione minima.

    Dove trovi una banca che su 14.000 euro di capitale ti da 1500 euro di interessi l'anno... OGGI, che tutti stiamo sperimentando QUANTO sicuri siano molti investimenti bancari.. :yuk.gif: ... (al crescere dell'interesse cresce l'interesse teorico ma... anche di vederli andare in fumo, evidentemente...).
    L'FV oltre che conveniente in termini assoluti è ragionevolmente più sicuro per diversi motivi:
    - il sole sono ragionevolmente sicura che sorga oggi, domani, tra 10 anni, tra 20... che la banca ci sia ancora, o anche certe obbligazioni così blindate "che più bianche non si può"... mah!
    - la produttività dei moduli è garantita dalle certificazioni di prodotto richieste dal CE. L'FV non rende l'atteso? Tiro su il telefono e chiamo il fornitore sventolando la garanzia.
    - i fondi del GSE non sono dovuti a un finanziamento che deve essere messo "a bilancio" di anno in anno, che "chissà se l'anno prossimo o tra 5 ci sono i soldi". E' alimentato da una componente in bolletta che tutti pagano già da anni. Solo che fino ad oggi ci facevamo impianti schifezza travestiti per un cavillo da "assimilabili" alle fonti rinnovabili vere e proprie. Soldi che tutti paghiamo GIA' a prescindere, quindi il finanziamento si autoalimenta "governo x o governo y". Anche volendo pensare a chissà quale numero da circo, toccare a posteriori un contratto con il cittadino sarebbe un suicidio, sai i ricorsi?
    - è anche ragionevole ritenere che il rendimento è destinato a crescere nel tempo, essendo se non sicuro, fortissimamente probabile, che tra 5, 10, 15, 20 anni 1 kWh elettrico fornito dalla rete costi mooooolto di più di quello che ci costa oggi. Quindi oggi, con i costi d'oggi stimiamo 11-13 anni di rientro, ma sapendo che verosimilmente in corsa saranno MENO. A ogni tg in cui senti "bollette in crescita di tot", chi ha un fv sul tetto di casa si sfrega le mani.

    In giro si inizia a vederne, anche se non capillarmente distribuiti, e anche i numeri del comparto parlano chiaro, è uno dei pochissimi giri di affari con crescita a due cifre in questo periodo così turbolento.

    Come ti dicevo il problema è soprattutto culturale, come le altre fer, con l'handicap di un costo tecnologico tra i meno accessibili, rispetto alle altre fer appunto, considerando l'approccio all'impianto appunto come "solo" un impianto. Se invece ampli un po' il ragionamento, come vedi, e lo affronti come un impianto sì, ma anche come un alternativa ad un titolo a lungo termine... come vedi la convenienza emerge.

    OT: Non è che niente niente ho fatto rientrare la discussione In Topic? Eh! Eh!

    Il titolo della discussione è: fotovoltaico è conveniente farlo?
    Non si parla di materiali ed installazione, ma entra pesantemente in gioco il discorso del "conto energia", tutti i discorsi che si possono fare sulla convenienza del FV non possono prescindere da quell'incentivo.
    Nonostante le varie "sollecitazioni", alcuni interventi fanno intendere una scarsa conoscenza delle procedure previste dal "conto energia".
    Pertanto la discussione viene spostata lì.




    Edited by CE-Admin 2 - 14/10/2008, 08:51
     
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  9. albysub
     
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    bhè essendo un ragioniere di professione .. il blusines plan posso dire di sapere piu o meno cosa è ;) .. ed ovviamiamente mi piace "stimolare" la conversazione con domande che per i tecnici sono forse sceme.. mi scuserete per questo..

    abbiamo detto "invesimento che rende e rende bene" .. in 7/10 anni rientro del capitale e poi tutta ciccia! poniamo che sia quasi vero ... ma... il gestore?? (enel/sorgenia/etc) sono poi cosi organizzati per gestire l'energia del fotovoltaico?? sono poi cosi pronti a pagare quanto hai prodotti?? in un investimento di solito si calcola il rischio emittente .... in questo caso il nostro "cliente" paga e paga bene ??

    Ma poi alla fine di tutti i conti alla fine di tutta la carta dove sta scritto fallo perchè conviene .. nella realtà è cosi ??

     
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  10. dotting
     
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    Albysub sbagli e di grosso.
    Non è il tuo fornitore del servizio elettrico (enel/sorgenia/etc) che ti da i soldi, ma il GSE cioè lo stato con quella componente della bolletta che tutti gli italiani versano allo stato.

    E' lo stesso errore che hai atto in questa frase:
    ovviamente non considero il rientro da un eventuasle surpuls di energia prodotta.

    Continui a non afferrare il concetto che io ho espresso con i punti 1.- e 2.-

    Nessuno ti darà mai una lira se tu hai un surplus di energia elettrica prodotta con il FV, perchè con lo "scambio sul posto" tu non puoi vendere niente mai, l'energia che produci in più e non la consumi mai la regali.

    Tutta l'energia prodotta è soggetta ad una tariffa incentivante che ti viene pagata dal GSE, lo stato, che con il tuo fornitore di energia elettrica, non ci azzecca niente.
    Spero che sappia cosa significa, non ci azzecca niente, quello alla DiPietro per intenderci.

    Con i prossimi interventi facci edotti che hai capito il concetto.
     
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  11. albysub
     
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    ho scritto in quel momento :
    ovviamente non considero il rientro da un eventuasle surpuls di energia prodotta.


    Intendendo come surplus una guadagno in soldoni di quanto prodotto in piu perche gia TU nella tua risposta iniziale NON lo consideravi.. e prendevi in esame solo il risparmio energetico(accantonando cio che eventualmente avanze come risparmio futuro ma non come soldi!) infatti dicevi :

    2.- con lo "scambio sul posto", in pratica l'unico contratto che un privato può sottoscrivere l'energia elettrica può essere consumata interamente dal produttore, ad esempio io produco in un anno 4500 kWh di energia elettrica da FV, le mie utenze elettriche ne consumano in un anno 6000 kWh: dovrò pagare al mio fornitore 1500 kWh.
    Ne consumo 4000 kWh, i 500 mi vanno a credito per gli anni successivi, anni preciso e non tre anni come era in passato.


    e qui una cosa non torna ...perchè tu dici che se io produco 100 se consumo 80 la differenza 20 vanno agli altri anni come credito

    mentre dubilino dice :

    Un impianto FV con scambio sul posto non ti fa solo azzerare la bolletta della corrente, ma ti consente ti ricevere CASH un determinato importo dal GSE che dipende da quanto produci

    Queste due indicazioni si contraddicono .. e ritenendo che sia come dice dotting cosa accade ?? io dal fotovoltaico ho solo il risparmio economico in bolletta e tutto cio che viene in piu mi viene accumulato come credito energia da scalare negli anni prox (non so come tecnicamente ma adesso mi informerò onde evitare di offendere con strafalcioni la sensibilità di qualcuno) ...

    Ma se cosi fosse ottengo 2 risultati :
    !) necessità di calibrare l'impianto sulle mie reali necessità onde evitare sprechi o costi di impianto eccessimi
    2) a mio avviso convenienza limitata per il privato ( partendo da una bolletta di 800 euro /anno per rientrare di 18.000 euro metto un bel po' ! se poi a questo ci sommo i costi finanziari di un ipotetico investimento...)
    cioè essendo il consumo privato basso ed il costo di impianto altro la convenienza come investimento appare limitata .. ma per confermare dovrei fare 2 conti di fattibilità .. sono solo pensieri in libertà !

    Se invece fosse come dice dubilino allora piu produco piu guadagno.. e il rendimento dell'investimento sarebbe legato a quanto posso spendere in funzione di quanta energia produco.


    E con questo penso di aver bocciato l'esame in "edottologia" :(
     
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  12. Denew for CE!
     
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    Vada per lo spostamento Admin, hai ragione.

    Albysub, capiamoci un attimo.

    Visto che sei ragioniere, leggiti ALMENO il decreto istitutivo dell'attuale meccanismo del conto energia prima di criticarne il meccanismo incentivante. Qui nel forum c'è tutto.

    Credo infatti che neppure un ragioniere, nella sua pratica quotidiana, possa dire "mah, renderà?" senza aver letto e compreso esattamente attori, ruoli e azioni del meccanismo finanziario, che riguardi il fotovoltaico, un'operazione finanziaria o immobiliare è lo stesso, che sta valutando.

    Se non dobbiamo insegnarti il tuo mestiere, e ci mancherebbe... allora approfondisci in prima persona il meccanismo, le tariffe vigenti, chi è che paga chi, quanto e perchè... e fattelo tu il business plan, che problema c'è. Ti fai i conti, e vedi cosa esce... :D ...

    Ma dire "io non ne so niente, ma a me che so fare bene i conti non torna "a naso" anche se non ho capito cosa, come e chi paga e perchè.... e se anche mi dite voi che torna non ci credo, perchè non lo so, ma intanto non ci credo"... beh, che dirti... :hmm.gif: ...

    Che io non devo convincerti a far niente, i miei conti me li sono fatta (e non sono ragioniere ma so contare piuttosto bene...), appena supero alcuni problemi di "tetto" che ho su casa mia, lo metto su DI CORSA.
    Se ci chiedi un'opinione te la diamo.
    Se non ti fidi di quella che ti diamo sarebbe carina contestarla nel merito, e per farlo devi fartene una tua su basi concrete, che è sempre meglio a prescindere dal lavoro e dall'esperienza che si fa, e se ne riparla.

    Non me ne volere, scusa la "ruvidezza" ma sono un po' stufa, quando si parla di FER, di sentire parlare di "convenienza" che deve essere sempre e comunque tirata all'osso per principio altrimenti è un bidone (ma vie di mezzo no???), mentre quando ci si approvvigiona da fonti tradizionali non ci si fa MAI una domanda, abituati come siamo a ingollare qualsiasi ricatto contrattuale come "normale".

    Quando accendi un contratto di fornitura energia elettrica o compri una caldaia a gas, anche la più superiperefficiente del mondo, stipuli sempre un contratto di DEBITO energetico non sapendo MAI quanto andrai a pagare l'energia tra sei mesi, figuriamoci 20 anni.
    Con un impianto solare, sia termico a ben vedere che fotovoltaico, ma il discorso a grandi linee vale anche anche con altre fer (geotermico, eolico, idro), di fatto acquisti anticipatamente ad un prezzo CERTO una quota dei tuoi consumi energetici dei prossimi 15-35 anni a seconda della tecnologia, in un contesto in cui fisiologicamente queste forniture hanno tassi CERTI di crescita del 5% anno.

    Si tratta di confrontare l'acquisto anticipato di un forfait, non leggerissimo e con un orizzonte temporale di lungo periodo e nessuno lo nega, sia chiaro, di un CREDITO energetico certo, che pagare a microrate (le bollette) un debito INCERTO nell'entità ma dal trend mostruosamente crescente, e di quanto è ad oggi impossibile dirlo.

    Questo è quello che la gente ancora fa fatica a capire, eppure mi sembra un concetto abbordabile per tutti, a maggior ragione dovrebbe esserlo per uno con la tua professionalità.

    Se hai dubbi nel merito del meccanismo ok, ma il "sarà ma a me me pare na strun....a" di driviniana memoria su basi olfattive sinceramente mi lascia moooolto perplessa da un professionista della contabilità, visto che hai i mezzi per porci la questione in termini molto ma molto ma molto più reali, visto che vuoi parlarne in termini reali, Alby!

    "Stimolaci" dopo un congruo giro nella sezione legislazione, così potremo far fare alla discussione un salto di qualità uscendo dal reparto.... "profumeria"... :rolleyes: ....





     
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  13. albysub
     
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    Grazie a tutti per le risposte ; provvederò a risolvere gli altri miei quesiti in altro modo.
     
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  14. Denew for CE!
     
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    Le nostre risposte si sono sovrapposte, per cui intervengo nuovamente avendo risposto senza leggere quanto postato da te due minuti prima per evidente contemporaneità. Mi scuso per il fraintendimento involontario... :sorry.gif: !
    Ho visto che sei entrato nel merito, ma comunque sempre meglio due conti sulla carta del pane, che chiariscono più di mille parole, decreto alla mano. Vedo di darti qualche punto di partenza anche io, sperando di non confonderti le idee.

    In regime di scambio sul posto, il kWh prodotto dall'impianto ha DUE componenti di remuneratività DISTINTE:
    1 - Incentivo Conto Energia riconosciuto dal GSEL in funzione di taglia e tipologia dintegrazione architettonica d'impianto (vedi decreto, non per pigrizia eh? Solo che c'è una tabellina che a colpo d'occhio chiarisce tutto benissimo).
    2- Risparmio per il mancato acquisto di quel kWh autoimpiegato dall'utenza.

    Quindi se la tua bolletta d'esempio dice 800 euro, il tuo beneficio non è solo azzerare quegli 800 euro (che corrispondono a circa 0,18 cent pagati per ogni kWh consumato, più o meno, per il mercato residenziale...) ma.... 0 euro in bolletta + n° kWh PRODOTTI x tariffa GSEL, sia quindi che ti compensino i tuoi 800 euro o vadano oltre a credito per l'anno dopo.
    Fai attenzione, prima il vecchio conto energia remunerava con la tariffa solo la parte autoconsumata, se trovi guide "vecchie" in giro ante febbraio 2007 ti potresti confondere tuo malgrado.
    Sono stata spiegata, spero, eh! eh! :) ...

    Se l'impianto è piccolo (inferiore ai 3 kWp) e integrato nella struttura architettonica, il beneficio può arrivare al costo risparmiato del kWh + incentivo GSEL pari a 0,49 cent/kWh. Quindi in caso di dimensionamento teso ad azzerare i consumi ti ritrovi così:
    DARE 0 euro
    AVERE Costo kWh (i 0,18 cent di prima) + 0,49 cent = 0,67 cent.
    In sostanza azzeri il consumo, e becchi in positivo quasi tre volte il già risparmiato.

    Dotting dice correttamente che lo scambio sul posto è l'UNICO regime adottabile dal privato in quanto può, è vero, optare per il regime di vendita, ma per farlo deve aprirsi una posizione iva con oneri aggiuntivi di gestione che, in caso di piccoli impianti rendono l'operazione meno conveniente che non la scelta dello scambio sul posto, sempre che l'impianto sia asservito ad un'utenza naturalmente, se lo metti dove prima avevi i pomodori e non hai assorbimenti la scelta è obbligata naturalmente.

    CITAZIONE
    Ma se cosi fosse ottengo 2 risultati :
    !) necessità di calibrare l'impianto sulle mie reali necessità onde evitare sprechi o costi di impianto eccessimi

    I progettisti servono a questo, non è certamente un problema. Il dimensionamento lo paghi uguale al di là del criterio e deve partire SEMPRE da una corretta analisi dell'utenza e dei suoi consumi.

    CITAZIONE
    2) a mio avviso convenienza limitata per il privato ( partendo da una bolletta di 800 euro /anno per rientrare di 18.000 euro metto un bel po' ! se poi a questo ci sommo i costi finanziari di un ipotetico investimento...) cioè essendo il consumo privato basso ed il costo di impianto altro la convenienza come investimento appare limitata .. ma per confermare dovrei fare 2 conti di fattibilità .. sono solo pensieri in libertà !

    Ehm... no... ^_^ . E' il contrario. Il regime di scambio in presenza di utenza con assorbimenti è quello che remunera di più il singolo kWh, in particolare in condizioni di integrazione architettonica dell'impianto.
    Se vai in regime di vendita, il prezzo è stabilito dall'Autorità per l'Energia e gli 0,18 cent che invece concretizzi con il mancato acquisto in scambio sul posto te li scordi... stai praticamente sulla metà, ferma restando la componente tariffa GSE.
    Gli impianti più grandi e non integrati, a terra per capirci, sono incentivati con tariffa 0,36 cent (ben lontani dallo 0,49 di prima...) e il kWh elettrico viene pagato meno al crescere del volume venduto, con un regime a scaglioni (più vendi meno te lo pagano).
    A questo va aggiunto che il regime di scambio non ha oneri di gestione aggiuntivi perchè non richiede una posizione IVA con relativi oneri di mantenimento.
    Infine l'integrazione architettonica, quando c'è, comporta la sostituzione del fv ad un normale componente edilizio, per il quale andrebbe correttamente messo in conto il mancato acquisto e relativo risparmio, qualora si sia in un contesto di ristrutturazione o nuova costruzione della struttura.

    Considera infine che quegli 11-13 anni erano riferiti a ipotesi più prudenziali possibili di business plan, con ricorso al credito quindi (si fa un discorso "serio" non teso a vendere "miracoli"!), quindi comprensivi di oneri finanziari, se l'operazione la fai con capitale tuo, ancora meglio.

    Come vedrai poi, il decreto prevede condizioni ancora casistiche con condizioni ancora più agevolate, come la concomitanza dell'installazione con operazioni di bonifica amianto, conseguimento di traguardi di autoproduzione energetica, contestualità con interventi consistenti di efficienza energetica, che danno titolo ad una tariffa GSEL (il famoso 0,49) più alta.
    Inutile che ti dica che il mercato del "fv per capannone" sta diventando una "nicchia nella nicchia", ancora più grassa.

    In ultimo, il Conto Energia prevede la contestualità con altre forme di finanziamento fino ad una quota del 20% dei costi sostenuti, per cui sotto tale quota parte puoi utilizzare anche altre fonti di finanziamento.

    Mi pare ci sia un errorino di caricamento del Decreto FV nella sezione normativa, che ho provveduto a segnalare all'amministrazione, così potrai verificare tu stesso da qui quanto prima.

    Spero di averti dato qualche riferimento in più per i tuoi conticini...
    Poi, se vorrai, ci dirai la tua opinione!
    :bye1.gif: !
     
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  15. albysub
     
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    mille grazie Denew for CE! nel tuo ultimo intervento hai spiegato in maniera esemplare anche per un "duro" e "ignorante" come me ;)(sensa nulla togliere agli altri ovviamente) .. a questo punto, anche per divertimento, mi vien voglia di valutare la cosa per bene e piu seriamente... grazie ancora

     
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24 replies since 13/10/2008, 10:14   2041 views
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