pubblicita' inquietante

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  1. RedEnergy
     
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    non sono sicuro sia questa la miglior sezione.

    Pochi giorni fa ho visto in televisione una pubblicita' che, a mio avviso, e' particolarmente inquietante.

    Inizia inquadrando un tristissimo incravattato mentre accende un piccolo motorino a bordo di ua strada completamente deserta. L'immagine si sposta permettendo di vedere altri scorci di citta': deserta! Sullo sfondo si possono in piu' occasioni vedere benzinai che espongono prezzi altissimi. La telecamera si sposta. Si vede un elegantissimo business man tristissimo mentre pedala lungo una strada deserta. Un altro uomo d'affari seduto sull'autobus cos uno sguardo desolante che ........ all'improvviso ........ diventa stupito, e poi invidioso. Sta infatti guardando un collega che con gioia e orgoglio guida una macchina di un brand famoso e sportivo incurante del prezzo della benzina. Il messagio e' che uesta machina consuma cosi' poco che il business man non e' obbligato ad umiliarsi pedalando, o usando un motorino o ancor peggio un autobus.

    lo trovo inquietante........... c'e' anche in italia questa pubblicita'?
     
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    Io non l'ho vista, in Italia.... ma concrdo: è MOLTO inquietante!!
     
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  3. Denew for CE!
     
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    No, non l'ho vista.
    Ma diamo tempo al tempo, la nostra tv in fatto di schifezze non si fa mai scappar niente, vedrai che spunta.

    Inquietante ma non stupefacente.
    Certe auto fanno status proprio perchè ostentano il potere d'acquisto di chi le guida. O vogliamo raccontarci che c'è così tanta gente in giro che ha veramente bisogno di certi elefanti a trazione integrale permanente che nella buona metà dei casi non sanno neanche parcheggiare...

    Il carburante ha raggiunto prezzi tali da diventare esso stesso uno strumento di ostentazione, perchè non tutti si possono permettere non solo l'acquisto di un'auto costosa, ma soprattutto di poterla mantenere a 5-7 km/ litro.

    Il problema è che non c'è controllo del messaggio pubblicitario già su temi più "urgenti", come lo sfruttamento dei minori negli spot, bevande alcoliche ecc., figuriamoci se qualcuno si pone il problema dell'eticità di un messaggio del genere, così azzeccato per il proprio target d'acquisto, il benestante che acquista per apparire.

    Non mi preoccupa tanto l'impatto che può avere sul pubblico adulto, ma sulla formazione del gusto e della gerarchia di valori dei giovani sì.
    Dovremmo investire in pubblicità progresso sui temi della sostenibilità ambientale ed energetica, e non lo facciamo. Lasciamo anche spazio a messaggi che implicitamente favoriscono l'equivalenza distorta "risparmio ed efficienza uguale sacrificio e rinuncia", che è un disvalore che applichi a tutto in realtà, posto in questi termini.
    La facoltà di sprecare e inquinare come espressione del proprio potere.

    Sarei curiosa Red di sapere non il marchio, per ovvi motivi, ma almeno la nazionalità della casa produttrice, per capire in che contesto nasce questa comunicazione...
     
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  4. lux70
     
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    D'accordo con Denev sul fatto di investire su pubbolicità progresso ma chi le fa? Ieri son venuti a trovarmi una coppia di giovani sposi per vedere il mio impianto radiante della zona, parlando con loro è venuto fuori che sono proprio distanti dal concetto casa-risparmio.. cercano il binomio casa-comfort... e sono da classificare tra le persone colte: lei maestra, lui dipendente di una industria! Lìitalia va così..all'indietro!
     
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  5. Pangolina!
     
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    Infatti Lux, hai centrato il punto.

    Come se il risparmio energetico potesse parlare SOLO per il sacrificio del proprio comfort.

    La pubblicità dell'auto implicitamente calca su questo: se sei "gallo" puoi permetterti il "lusso"di non dover fare sacrifici... come se non potesse esserci lusso SENZA consumare, per fare un km, come un Boeing 747 terrestre.

    Il problema è forse che si parla di risparmio energetico senza parlare congiuntamente di efficienza energetica, cioè del consumare meno per riscaldare meglio e stare bene.

    Questa correlazione scappa a molti, troppi, perchè dovrebbe essere un argomento di educazione civica, non certo o comunque non solo oggetto di comunicazione pubblicitaria.

    Ma in questo paese non si fa cultura energetica vera... correggetemi se sbaglio... :sneaky2.gif: !
     
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    Mah...sarà....ma ogni volta che vado per lavoro a Roma, trovo strade intasate e macchine con solo un guidatore all'interno....questo fino alle 10,30...poi...strade deserte o quasi...Se realmente si volesse costringere se non convincere a risparmiare inquinamento e consumi, basterebbe allargare la forbice degli orari di apertura e chiusura degli uffici..anziché aprire tutti alle 8...8 e 30...si potrebbe dividere equamente per zone diverse aperture dalle 6 alle 10...il traffico sarebbe più scorrevole e si consumerebbe meno. BAsterebbe spostare magari all'esterno delle città gli uffici organizzando parcheggi e navette...vietato arrivarci in auto..e via dicendo...ma non si farà mai...le sette sorelle dominano il mondo...così è oggi e così sarà domani...
     
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  7. nordico8
     
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    CITAZIONE (fazer111 @ 14/11/2010, 00:57) 
    Mah...sarà....ma ogni volta che vado per lavoro a Roma, trovo strade intasate e macchine con solo un guidatore all'interno....questo fino alle 10,30...poi...strade deserte o quasi...Se realmente si volesse costringere se non convincere a risparmiare inquinamento e consumi, basterebbe allargare la forbice degli orari di apertura e chiusura degli uffici..anziché aprire tutti alle 8...8 e 30...si potrebbe dividere equamente per zone diverse aperture dalle 6 alle 10...il traffico sarebbe più scorrevole e si consumerebbe meno. BAsterebbe spostare magari all'esterno delle città gli uffici organizzando parcheggi e navette...vietato arrivarci in auto..e via dicendo...ma non si farà mai...le sette sorelle dominano il mondo...così è oggi e così sarà domani...

    Finirà, l'escremento del diavolo finirà.

    Negli USA tutto è fatto in funzione dell'automobile.

    Piuttosto che delocalizzare in periferia, bisogna aggregare tutti gli uffici in palazzi.

    Per raggiungere gli uffici esiste la metropolitana. Mezzo molto efficiente.

    Se devi andare a Roma, cerca di utilizzare il treno.

    Un crollo della domanda determina un crollo della produzione. Ovvero una riduzione delle ore effettive degli impianti di estrazione e raffinazione.

    Questo vuole dire che esiste una minima quantità di produzione sotto la quale vendere carburanti sarà antieconomico e quindi non ci si potrà più lucrare.

    Ovvero la fine del sistema.
     
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6 replies since 31/8/2008, 23:25   454 views
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