Biomassa dal Vetiver

80 t/ha in asciutta

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. girobatol
     
    .

    User deleted


    Buongiorno a tutti, Mi chiamo Marco e desidero iniziare qui una discussione sui risultati che ho ottenuto negli ultimi 12 anni coltivando quale test prima, come convinto sostenitore poi, una pianta della famiglia delle graminacee: il Vetiver (Vetiveria Zizanioides) rinominata Chrisopogon Zizanioides.
    L'applicazione non è stata una mia idea, ma ci sono arrivato da solo quando negli anni 90 cercavo una soluzione ecocompatibile per eliminare l'erosione superficiale e la perdita di fertilità dell'ambiente agricolo.
    Lo scorso anno ho messo in piedi un'azienda agricola per fare fronte alle richieste di fornitura della pianta.
    Per una descrizione delle prerogative fisiologiche e le applicazioni possibili che questa pianta consente vi devo rimandare al'home page del mio sito www.vetiversardegna.it e per la cronistoria di questi dodici anni al mio blog www.diariodellacoltivazione.blogspot.com grazie per l'attenzione, attendo la vostra opinione.

    Il Vetiver si utilizza per regolare l'assetto idrogeologico ponendo siepi di piante (con una densità di impianto di 10 piante/metro)sulle curve di livello. Gli utilizzi però sono molto numerosi e spaziano dalla produzione di foraggio per ruminanti alla bonifica delle acque reflue sia con la tecnica dei reed beds (letti vegetati) sia il metodo idroponico.
    Vi racconto questo non per farmi pubblicità, ma perchè da queste piante possiamo ottenere una notevole quantità di biomassa adatta alla filiera energetica, per termogenerazione, biocarburanti di 2° generazione (flash pyrolisis) e fermentazione e saccarificazione simultanee per ottenere alcoli (fuel cell dmfc); se poi utilizziamo le piante per depurare le acque reflue estraendo inquinanti, nitrati, ecc.., otteniamo una quantità di trinciato decisamente ragguardevole.

    Avevo promesso che appena li avessi desunti(questa stagione di coltivazione) avrei cominciato a rendere noti i risultati dei calcoli fatti sulla quantità di biomassa ottenuta dalla mia coltivazione nel modo più scientifico possibile.

    Bene, eccoli:
    Ho effettuato il primo taglio (con notevole ritardo per motivi di salute) ed ho effettuato tre saggi da due metri ciascuno su piante di poco più di 12 mesi di età (appena adulte), ho mediato il tutto ed il dato che ho ottenuto è pari a 4 Kg per metro lineare (in quanto si coltiva in siepi, come dicevo).Questo dato attiene a piante in asciutta, cioè che non hanno ricevuto alcun apporto idrico, nè per altro concimi o fertilizzanti di sorta. La varietà di siti lontani fra loro per garantire la varietà del sottosuolo di crescita.

    Facendo una proiezione di questo dato su 200 file lunghe 100m poste a 50Cm fra loro (un ettaro preciso) otteniamo la bellezza di 80 tonnellate solo per il primo taglio e da piante appena adulte. Vi terrò informati sul prosieguo degli esperimenti e la raccolta dei dati che includeranno quantità totale della produzione annuale di massa fresca e secca.

    Cerco Entusiasti e specialisti che vogliano fare degli esperimenti e condividere i risultati: vi fornirò via posta a mie spese la biomassa che servirà al caso.
    ------------------Che ve ne pare? Saluti Marco-------------------------
     
    .
  2. dotting
     
    .

    User deleted


    L'iniziativa è molto interessante ed è decisamente meritevole di approfondimento alla luce di due iniziative che si stanno portando avanti in Sardegna e che ritengo destinate al fallimento:

    1.- conversione dello zuccherificio di Villasor, per la produzione di energia elettrica da biomassa, la Regione Sardegna sta cercando di individuare una cultura da impiantare nei terreni coltivati una volta a barbatiela da zucchero: miscanto, canna comune, kenaf sono in sperimentazione con risultati del tutto deludenti, proprio per la resa per ettaro;

    2.- realizzazione di una centrale a biomassa ad Oristano ad olio di Jatropa, che sarebbe nel primo periodo importato dall'estero e successivamente in parte prodotto localmente, si vede che non hanno mai visto come avviene la raccolta dei frutti.

    Nel tuo intervento non mi è ben chiaro le possibilità di utilizzo della biomassa e se hai già effettuato delle prove di combustione della sostanza secca.

    Credo che il dato di 80 ton/ha si riferisca alla biomassa tal quale.
    Hai qualche dato sulla percentuale di umidità e sopratutto sul contenuto di silice.

    La mia azienda è quà: 39° 15' 30" 8° 56' 15" zona notoriamente asciutta, cosa ne pensi?
    Sono circa 5 ettari liberi circondati da 20 ha di eucaliptus per il legnatico.
     
    .
  3. girobatol
     
    .

    User deleted


    Penso che ti passo sopra la testa con l'aereo Meridiana quasi tutti i giorni! Penso che sei molto fortunato ad avere terra per camminare, pernso che a me ci vorranno i tempi della bibbia per riuscire ad assicurarmi qualcosa(ma ce la farò)penso che hai poca acqua e penso che se vuoi ti vengo a trovare perchè sono a Casteddu 20 giorni al mese.

    A parte gli scherzi, gli utilizzi possibili sono diversi: nell'uso domestico, con caldaia a trinciato (le prove saranno effettuate presto courtesy of Bioterm), Nella filiera corta, pirolisi veloce per la trasformazione in biocombustibile, con la saccarificazione per la trasformazione in alcoli, per termogenerazione in centrali di ogni dimensione, a settembre iniziano le prove di digestione anaerobica per la produzione di biogas (courtesy of enea)per utilizzo sterling o turbina.
    L'utilizzo è quello che tu puoi inventare, dato l'alto contenuto di lignina e l'utilizzo secondario in campi diversi e scollegati dalla generazione di energia( fitodepurazione, contenimento, lotta all'erosione, lotta biologica integrata per rompere la monocoltura, foraggio per ovicaprini(separando paglia dalla frazione più legnosa), consolidamento dell'assetto idrogeologico, intercettazione delle acque meteoriche per la ricarica delle falde, ecc)

    Si, 80t/ha si riferisce al primo taglio di misto secco invernale e fresco primaverile, se seguirai il mio blog, a breve peserò la sostanza essiccata questa estate ed il secondo taglio di fresco.( http://diariodellacoltivazione.blogspot.co...-del-primo.html )in questo post descrivo il metodo utilizzato per il taglio, piante giovani, in asciutta, nessuna concimazione: calcolo "de minimis" è possibile che la falda sia un pochino alta, ma le radici scendono in un anno almeno 3-5 metri, quindi l'umido se lo trovano da sole in ogni terreno, compreso il deserto del basso Campidano e del Cixerri.

    Ad Oristano hanno altri problemi: i nitrati per esempio potrebbero essere estratti dalle canalizzazioni e dalle acque reflue di stalla di ogni azienda e tutta la biomassa risultante potrebbe essere usata in un qualunque modo per generare energia: se in asciutta ti faccio 80 t/ha, ti immagini su pontoni galleggianti in acque piene di azoto cosa potrebbe produrre?
     
    .
  4. badboy25
     
    .

    User deleted


    credi sia possibile pellettizzarlo per usarlo come combustibili in caldaie a biomassa ??
     
    .
  5. girobatol
     
    .

    User deleted


    Senza dubbio, il contenuto di lignina è di certo molto alto, anche se pellettizzare costa molto, sto preparando il materiale per fare delle prove di bruciatura con caldaie a biomassa: guarda questo.........
     
    .
  6. bioterm_one
     
    .

    User deleted


    sto aspettando il campione me lo mandi?
     
    .
  7. girobatol
     
    .

    User deleted


    Col trinciato manuale sono fermo a due Kg, so che è poco, e voglio soprattutto sapere quanti Kg servono l'ora in modo da poter dimensionare le coltivazioni in base al consumo della caldaia.
    Quindi, Giovedì quando rientro a casa, devo vedere un mio amico allevatore e con lui fare delle prove di trinciatura col "macinino" del trattore.
    Non so che dimensione di trinciatura verrà fuori, se sarà adatta alla coclea....Secondo te che dimensioni massime riesce a gestire questa?
    Col macinino, a patto che le dimensioni siano accettabili, con un colpo solo trincio tutto e ti spedisco subito qualche grosso sacco, altrimenti devo provare col biotrituratore.
     
    .
  8. girobatol
     
    .

    User deleted


    Si è conclusa la fase di essiccagione della biomassa ricavata dal primo taglio. La pesata totale di tutta la biomassa tagliata nei tre siti (2 metri l'uno) usati per il test assomma a Kg 15.

    Il totale delle siepi considerate assomma a 6 m di piante in asciutta cioè senza alcuna irrigazione nè concimazione falciate a 30 cm di altezza.

    Quindi il peso di massa secca per metro ammonta a Kg 2,5

    Riportando questo dato su 200 file spaziate fra loro 50 cm e di 100 m di lunghezza, tali da coprire un ettaro, il dato totale ottenuto è di
    50 Tonnellate...

    Commenti?
     
    .
  9. girobatol
     
    .

    User deleted


    Ciao di nuovo a tutti,
    ho realizzato delle prove di trinciatura: se le volete vedere sono sul mio blog a questo indirizzo.
    Grazie e buon fine settimana a tutti.
    http://diariodellacoltivazione.blogspot.com/

    La qualità della prima prova non è entusiasmante mentre la seconda non ostante la poca quantità ralizzata e la macchina piccola è molto migliore:

    @ bioterm: dovrò eliminare la parte più grossolana del trinciato più abbondante (circa 30 Kg) con un vaglio artigianale, ed il tuo campione sarà pronto.
     
    .
  10. Dritulk
     
    .

    User deleted


    hi. great article!
     
    .
9 replies since 28/8/2008, 08:15   2728 views
  Share  
.