CercaEnergia

Posts written by freenrg

  1. .
    CITAZIONE (Fringui75 @ 17/9/2017, 16:54) 
    [..]
    Avete mai controllato l'anodo sacrificale?
    Sapete di avero? ;)

    [..]

    So che c'è ma non so dov'è :blink:
    (e con ciò penso di aver risposto anche alla prima domanda)
  2. .
    CITAZIONE (Fringui75 @ 17/9/2017, 16:19) 
    Spero non vi mettiate mai a fare i conti di quanto costa fare acs..

    :lol:
    lo evitiamo, perché se lo facessimo, poi dovremmo fare come te (smontare tutto)!

    fuor di scherzo: una volta che l'impianto c'è (quindi prescindendo da tutti i costi iniziali che ormai sono già sostenuti), secondo te conviene lasciarlo (senza investirci ancora però, per questo ho scartato la soluzione delle tapparelle elettrificate per coprirli quando c'è troppo sole!), oppure dici che anche la sola manutenzione non conviene ed è opportuno sostituirlo p.e. con fotovoltaico + pompa di calore?
  3. .
    Ciao Enzo, in effetti anch'io ero partito con il cercare una copertura elettrificata per i pannelli (il lenzuolo indubbiamente funziona ma salire sul tetto ogni volta per metterlo non è il massimo... al limite si può fare 1 volta se ci si assenta per le ferie)
    Ce ne sono diverse cercando in internet, però sono piuttosto costose, alla fine ho ripiegato sulla modifica dei parametri della centralina. E' vero però che in caso di black out prolungato il problema c'è, benché l'evenienza in estate con il bel tempo sia rara (a quanto ricordi negli ultimi 10-15 anni qui da me non è mai successo).
    Ho anche dei pannelli fotovoltaici, ma non so se durante un eventuale balck out farrebbero la differenza riuscendo a far funzionare la pompa...
  4. .
    CITAZIONE (Fringui75 @ 14/9/2017, 09:02) 
    2. il casino è che se si forma una bolla.. poi va direttamente in stagnazione.. e la temperatura sale in pochissimo tempo.. e poi inizia a bollire..
    Se l'acqua circola la T viene scambiata nell'accumulo.. quindi è "lenta" la salita.. se sta ferma ci mette veramente poco ad andare alle stelle.. nei miei ho visto temperature superiori ai 150°

    Io non ho mai superato i 125°C (quando avevo la funzione di sicurezza attiva a 120°C) e i 113°C (dopo che l'ho impostata a 110°C)
    Quando supera la temperatura di sicurezza entra in funzione la pompa e inoltre scarica acqua calda dall'accumulo.
    E' un peccato per lo spreco d'acqua, ma il raffreddamento dei pannelli è assicurato.
    Ci sarebbe anche la funzione di raffreddamento notturno dell'accumulo, però non l'ho mai utilizzata (=pompa acqua nei pannelli di notte).
  5. .
    CITAZIONE (Fringui75 @ 13/9/2017, 10:56) 
    1. certo, è nella parte bassa, dove carica il pannello solare e dove si raffredda prima l'accumulo.. comunque la serpentina da caldo in basso, quindi inizi subito a scaldare il basso, se aspetti che inizi a scaldare quando la temperatura è superiore a quella in alto.. butti via parecchia energia inutilmente
    Tranquillo che non si raffredda, perchè le serpentine sono immerse nella parte bassa, non alta, quindi la Tmax non la tocchi..

    Ah ecco, non sapevo: dopo vado a ridurre il delta T!
    :thumbup.gif:

    CITAZIONE (Fringui75 @ 13/9/2017, 10:56) 
    2. perchè se arrivi a +40 rischi di essere a temperature già troppo alte del liquido, rischi di far formare qualche bolla d'aria e alla prima bolla tutto si ferma.. e poi non circola più, da qui i rumori che avevi.. (e avevo pure io)

    C'è una funzione di sicurezza per evitare la stagnazione e il passaggio di fase del fluido vettore, di default partirebbe a 120°C ma l'ho abbassata a 110°C (l'avrei abbassata ancora un po', ma 110°C è il minimo)
    L'altro parametro su cui agire è la pressione, che come giustamente consigliavi porterò da 1 a 2 bar (è una cosa che si può fare tranquillamente da sé o meglio chiamare l'idraulico?)

    CITAZIONE (Fringui75 @ 13/9/2017, 10:56) 
    3. Si, ma dipende dalla temperatura che vuoi tenere in quel locale in inverno.. più l'accumulo è caldo più disperde.. più il locale è freddo più disperde..
    Solitamente i tubi sono isolati poco e male.. basta poco per migliorare la situazione, e magari fare la doccia per 1 mese in più..

    In inverno mi va bene avere la lavanderia calda perché tra le altre cose ci cambio la mia bimba, anzi l'inverno scorso ci avevo messo un radiatore elettrico per integrare.
    Sui tubi isolati male convengo: a termostato spento, il bagno a nord resta a ca 2°C in più rispetto alla stanza da letto a ovest, perché nella parete tra bagno e lavanderia passano i tubi dell'ACS.
  6. .
    CITAZIONE (Fringui75 @ 11/9/2017, 10:58) 
    Posso solo dire che bello aver tolto tutto.. con la corrente che consumava la pompa di circolazione ci faccio l'acs con la pdc... e ho detto tutto sulla resa del termico.

    Io, quando lo avevo facevo Accumulo +3, per evitare le stagnazioni.. avevo una situazione un po particolare, preferivo far circolare l'acqua che avere stagnazioni..
    Tranquillo che l'acqua se va su non torna più fredda..
    Se hai caldo dove hai l'accumulo ISOLA decisamente meglio tubi e accumulo.. anche in modo casalingo ma isola.. perchè se si scalda così tanto sono soldi buttati.
    Io tenevo 2 bar così alzavo la temperatura di ebollizione ed evitavo le bolle d'aria, perchè per quanto la togli qualche cosa rimane sempre e quindi come si scalda espande e blocca la circolazione.
    T+40 mi sembra una follia.. quasi come quella dell'idraulico che ti dice di usare più acqua calda... a me ai tempi avevano suggerito di mettere una piscina.. ho risolto facendomi la centralina con arduino e 5 sensori, con 10 euro..

    Grazie per la risposta Fringui.
    Ho letto alcuni dei tuoi post sull'argomento solare termico e sono molto illuminanti!
    Se dovessi decidere ora, lascerei perdere anch'io: sono più le complicazioni che il risparmio.
    Però ormai l'impianto c'è e sinceramente non ho molta voglia di metterci mano...

    Venendo allo specifico:

    1. accumulo + 3, "Tranquillo che l'acqua se va su non torna più fredda"
    ma il sensore era anche nel tuo caso nella parte bassa dell'accumulo?
    Perché io vedo che c'è parecchia differenza tra temperatura minima (nella parte bassa), temperatura massima (nella parte alta) e temperatura media.
    Se p.e. guardi i dati che ho postato nella tabella allegata la primo post, nella parte bassa avevo 25,7°C, quindi impostando accumulo + 3 già con il pannello a 29°C avrebbe cominciato a circolare, ma la temperatura media dell'accumulo era ben maggiore di 29°C (non so bene quanto, forse attorno ai 45°C indicati dal sensore "generico" che non so dove sia piazxzato, comunque l'acqua dal rubinetto usciva bella calda, direi intorno ai 40°C).
    In questa situazione se immetto a 29°C o poco più nella parte alta dell'accumulo raffreddo invece di riscaldare o sbaglio qualcosa nel ragionamento?

    2. "T+40 mi sembra una follia"
    perché una follia?
    alza di molto la temperatura media a cui operano i pannelli, quindi disperdono più calore nell'aria esterna e ne trasmettono meno al fluido vettore = perdita di efficienza (che era quanto volevo ottenere in estate)
    vedi controindicazioni?

    Arduino ci ho pensato anch'io, il costo non è elevato ma dovrei investirci un bel po' di tempo perché sono inesperto dell'ambito (ho qualche nozione di programmazione ma solo a livello software, non mi sono mai "sporcato le mani" con l'hardware)
    Hai qualche guida da consigliarmi?

    Grazie ancora...

    Ah dimenticavo...

    3. "Isola meglio l'accumulo" (per evitare che si scaldi il locale lavanderia durante l'estate)
    Sono un po' scettico, se ho un accumulo di 280 l @ 60-65 °C in un locale di nemmeno 20 mc @ 23 °C senza finestre, per quanto isoli mi pare inevitabile che durante i mesi estivi la temperatura del locale salga un bel po', se isolo tanto ci metterà qualche settimana in più ma poi l'effetto sarà ca lo stesso no?
  7. .
    Ho sempre tenuto le impostazioni di fabbrica sul ns impianto solare a circolazione forzata.
    Quest'estate, visto che continuava ad andare in stagnazione con rumori poco rassicuranti (sembrava di avere una fucina dentro le tubazioni) e la soluzione proposta dall'idraulico si limitava a "consumate più acqua calda" :rolleyes: ho cominciato a giocare un po' con i parametri, cercando di far lavorare i collettori ad alta temperatura per renderli meno efficienti.
    Per questo ho impostato la temperatura a cui parte la pompa a T(accumulo, basso) + 40

    Ora invece mi torvo nella situazione contraria: visto che le giornate sono più fresche, con meno ore di esposizione solare, vorrei la massima efficienza.
    Ho quindi abbassato la temperatura a cui parte la pompa a T(accumulo, basso) + 20 e alzato la T(max accumulo) da 65 a 85 (in estate la tenevo bassa perché l'accumulo è dentro l'appartamento nel locale lavanderia, che già così aveva un clima tropicale).

    Di fabbrica però la temperatura a cui parte la pompa sarebbe a T(accumulo, basso) + 6, che a me sembra molto basso: visto che il sensore mi misura la temperatura in basso nell'accumulo (quindi la T min), non rischio che a T+6 il liquido che arriva dai pannelli sia più freddo della temperatura media dell'accumulo?

    Voi come impostereste?

    Altra cosa: al momento la pressione del circuito solare è 1 bar, mi pare bassa, anche perché dall'accumulo ai pannelli ci saranno 4-5 metri di dislivello.
    A quanto la portereste, 2 bar?

    Grazie mille per l'aiuto!
    (e per favore nelle risposte considerate il mio livello molto noob :unsure: )

    impostazioni_centralina_impianto_solare
  8. .
    Il poliuretano è il materiale che isola di più tra quelli a prezzi accessibili.
    E' l'ideale se hai poco spazio a disposizione, p.e. io lo utilizzerò quasi sicuramente per le pareti interne del mio appartamento.
    Però preferirei i pannelli rispetto a quello a spruzzo.
    Vantaggi:
    1. isolano di più;
    2. la reazione di sintesi avviene in fabbrica, non a casa tua.

    Il PU è un materiale inerte (abbastanza) che non rilascia sostanze tossiche, i componenti del PU invece sono più antipatici, non a caso quando lo applicano a spruzzo indossano tuta e respiratore.
    Io utilizzerei quello a spruzzo solo per piccole superfici irregolari, ma per ricoprire grandi superfici abbastanza regolari mi pare che i vantaggi siano tutti dalla parte dei pannelli (non ultima la facilità di posa, che ti consentirebbe il fai da te come dicevi all'inizio).

    Non ho capito bene se isoli a pavimento o sotto le falde del tetto.
    Nel primo caso, con il PU a spruzzo come faresti a camminarci sopra successivamente? Non mi risulta abbia grande resistenza a compressione...

    Se lo spazio (spessore) a disposizione non è un problema, puoi considerare anche altri materiali in alternativa al PU, compenserai il loro minor potere isolante con uno spessore maggiore.
    Lana di roccia, EPS, XPS, fiocchi di cellulosa... ciascun materiale ha vantaggi e svantaggi, magari se descrivi più in dettaglio la tua situazione si riesce a capire meglio cosa fa al caso tuo.
  9. .
    CITAZIONE (paolomak @ 6/12/2013, 14:02) 
    Che razza di stufetta hai? O funziona male o i muri sono troppo freddi. Io ho i muri più freddi dei tuoi (in garage ho 10° e il muro non è isolato. Con stufetta da 1kw mi ci vuole mezzora a portare su di un grado (però sono 11mc)

    11 mc o 11 mq?
    C'è di mezzo un fattore 2,8 ca. ;)
  10. .
    Tutti i materiali isolanti ri-cedono all'ambiente l'umidità assorbita, visto che la quantità che riescono a "smaltire" verso l'esterno è irrisoria.
    Per diminuire l'umidità media di un ambiente puoi solo arieggiare o mettere un deumidificatore.
    I materiali igroscopici servono invece a smorzare i picchi di umidità, p.e. in camera da letto l'umidità tende ad aumentare di notte (prodotta dalle persone che ci dormono) e diminuire di giorno, un rivestimento con silicato di calcio ti assorbe l'umidità di notte e la ri-cede di giorno, rendendo l'ambiente più salubre.
    Inoltre essendo leggermente alcalino (pH = 10) sul silicato di calcio la muffa non attecchisce.
  11. .
    A me per il sottotetto hanno consigliato lo Styrodur (XPS).
    www.basf.de/basf2/img/produkte/kuns...ati_tecnici.pdf

    Come conduttività dovrebbe avere prestazioni simili alla lana di roccia, come resistenza a compressione penso che sia superiore.
    Il vantaggio della lana di roccia rispetto a XPS o PU è la resistenza al fuoco molto più elevata.
    Ha anche densità parecchio più alta, il che può essere un bene (isolamento acustico, sfasamento termico) o un male (maggior carico sul solaio).
    E' molto permeabile al vapore, quindi verifica l'opportunità di proteggerla con una barriera.

    Per capire qual è il più economico, verifica il costo a mq a parità di resistenza termica (spessore / lambda).
  12. .
    Senz'altro.
    Tu come li utilizzeresti i pannelli GTE (parete, pavimento, tetto, interno/esterno ecc.)?
  13. .
    Non me la prendo assolutamente, ne sono (abbastanza) consapevole.
    Ma non ho fretta, quindi non vedo molte controindicazioni nel pensare un po' troppo e agire un po' troppo poco.
    Il rischio principale è di stufare voialtri (con Margiop, che mi ha aiutato molto ed è stato il primo ad indirizzarmi sulla via del PU, mi sa che ci sono riuscito)
    :ops.gif: ;)
    Per la Stiferite:
    sì conosco il link, sì ho fatto le stratigrafie, so qual è quello che verifica meglio Glaser (GTE, ma lo verificano entrambi, tranne su pilastri e travi di cemento armato dove il GTE è una scelta obbligata)
    Resta il fatto che Glaser (interstiziale) è verificato da qualsiasi materiale con permeabilità sufficientemente bassa, ma non è detto che per questo sia sempre da preferire la cerata al goretex (tanto per mutare ambito).
    Se adesso al posto delle barriere vapore si mettono i freni vapore o le membrane igrovariabili qualche motivo ci sarà.
    Magari è lo stesso motivo per cui Stiferite ha deciso di produrre e brevettare la Duotwin...
    Chiederò al produttore descrivendo la mia situazione.
  14. .
    a proposito di scelta pannelli, limitandoci alla Stiferite voi quali prendereste tra
    GT (rivestimento in membrana Duotwin)
    GTE (rivestimento in alluminio multistrato)

    CITAZIONE (Fringui75 @ 3/12/2013, 17:57) 
    Aggiungo anche.. niente materiali ultra certificati.. (tutto sempre da confutare) che arrivano da migliaia di km.. o hanno cicli produttivi assurdi.. o durano poco e quindi comunque poco green...

    E poi come ho già detto altre volte.. fare una casa al limite della casa passiva è già fare una casa 1000 volte più green del tuo vicino!!
    Quindi anche un cappotto da 20cm in eps va benissimo.. metto un materiale inquinante in forma stabile che mi evita di inquinare centinaia di volte di più che non averlo messo...

    Oggi è stato qui un cliente dicendo che casa sua è in classe A.. io inorgoglito gli faccio.. e quanto consumi?
    18mc di metano al giorno più x q.li di legna... dopo i 18mc di metano al giorno ho spento le orecchie e già stavo pensando ad altro...

    A meno che casa sua non è 1000mq... dubito che sia in classe A ;) e l'ho vista.. e non è così grossa ;)

    Perché non hai visto i bunker sotterranei.
    ;)

    Certificazioni e standardizzazioni varie non mi fanno schifo, visto che ho poca esperienza diretta dei vari materiali rappresentano per me cmq un punto di riferimento.
    Il fatto p.e. che le conduttività siano dichiarate secondo la norma UNI EN 13165 come dicevo qlc post fa mi rende possibile confrontare materiali diversi, mentre altrimenti rimarrei con il dubbio: uno ha un lamda più basso ma poi degrada, l'altro ha un lambda più alto ma rimane stabile, quale sarà il migliore?
  15. .
    Mi sto forse tirando troppe s.ghe mentali?
    :D

    Non sei l'unico che me lo dice, d'altra parte non ristrutturo tutti i giorni, preferisco pormi qlc problema in più prima piuttosto che dover cercare soluzioni e compromessi dopo.
    Abbiate pazienza.
    ;)
198 replies since 27/10/2013
.