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Posts written by stive882003

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    Intendevo il circolatore dell'unità interna della PDC. Mi chiedo cosa accade nei casi in cui la temperatura di ritorno è praticamente uguale a quella di mandata. Credo dipenda da macchina a macchina ma immagino generi qualche tipo di errore...
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    Grazie mille! Gentilissimo
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    No infatti al di sopra di una certa temperatura serbatoio (ipotizziamo di essere nella modalità free energy sopra citata) la pdc sarà sicuramente spenta, ma il circolatore dell'unità interna cercherà comunque di smaltire calore dall'accumulo, calore che arriva dalla stufa a legna accesa. Questo ovviamente è un caso limite ma che va considerato. Ecco mi chiedevo cosa succede in questo caso dove non c'è alcuna richiesta al secondario. Diciamo che questa è la condizione che ovviamente voglio evitare.
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    Ma se invece di quelli elettronici riuscissi a farmi mettere dei gruppi termostatici? Senza elettronica intendo. Si regolano a mano una tantum e via no?
    Per il manuale magari! Mi faresti una cortesia. Anche la Brofer è nel magazzino dell'idraulico, vediamo se tra due settimane iniziano l'installazione finale...
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    Ok quindi al posto delle miscelatrici dovrei far mettere dei circolatori normali? So che me l'avevi già detta questa cosa, solo che con tutte le rogne del cantiere mi è uscita di mente. Spero che le miscelatrici non siano già state ordinate ad-hoc dall'installatore....
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    Ciao Francesco, si è corretto, l'accumulo ha comunque una sua logica di funzionamento. La questione si complica un po' per via dei diversi circuiti presenti a valle del separatore. Ho ovviamente chiesto a Daikin che dice di verificare con l'installatore (che però nel mio caso non ha esperienza diretta sull'argomento).

    Per rispondere alle domande di PID_Block:

    1) il gruppo di miscelazione miscela l’acqua proveniente dal primario con il ritorno dall’impianto. Quindi non vedo problemi. Più la temperatura è alta maggiore sarà la quota prelevata dal ritorno. A gruppo di miscelazione spento tutto e fermo. Le logiche si attiveranno alla partenza.

    Qui mi riferivo al primario senza prelievo energetico al secondario (pompe radiante e VMC ferme). Il circolatore della PDC non potrà più miscelare se non con acqua di ritorno che si trova alla medesima temperatura di quella in mandata. Diciamo che è il caso che voglio evitare, il circuito al primario andrebbe in errore e/o fuga termica (per via del calore in arrivo dalla termo-stufa), non vedo altre possibilità onestamente, mi sfugge forse qualcosa?

    2) Esiste un pozzetto libero sull’accumulo? Inserendo un termostato otterresti il contatto pulito che cercavi.

    Questo non lo so ancora in quanto nel manuale non è specificato, darò un occhio alla macchina una volta installata. Potrei far in ogni caso predisporre un termostato (o pozzetto per termostato) sul ritorno verso la termo-stufa giusto a valle dell'accumulo, credo sia il punto (esterno alla macchina) più sensato dove misurare la temperatura accumulo con termo-stufa in funzione.

    3) Con un contatto libero (ed una tensione d’appoggio, 220V) dovresti andate ad eccitare due relè, facenti le veci dei termostati, ed andare in parallelo a loro, pilotando la cascata di consensi.

    Esatto, questo è l'obiettivo. Vista la configurazione dovrò usare termostati di terze parti (non Daikin insomma). Probabilmente Vimar su tecnologia By-Me Plus (che contavo già di usare per il monitoraggio e gestione energetica).

    4) La termocucina mette a disposizione qualche segnale? Sicuramente comanda la pompa che carica l’accumulo. Potresti usare il segnale di alimentazione della stessa (sperando non sia modulante). Quando la pompa viene alimentata eccita i due relè di cui ho scritto sopra etc..etc..etc..Non hai un feedback diretto dall’accumulo, ma di fatto sai che lo stai caricando di energia. Ovviamente ti perderai una quota di energia che sarà accumulata quando la pompa verrà spenta. La sfrutterai dopo, quando agiranno i termostati.

    Si avrà un suo termostato interno suppongo, dovrò esaminarla per bene per capire dove poter collegarmi nell'eventualità.

    Tutto chiaro?

    Sì, grazie per le preziose informazioni. Approfitto per condividere un grafico fornito da Daikin (si può recuperare dalla guida di riferimento per l'installatore):

    Funzionamento BIV

    Potrei (in assenza di chiamata dai termostati) forzare le pompe quando la temperatura serbatoio è maggiore o uguale a Tsol. Al di sopra di tale soglia infatti il serbatoio va in modalità "free", ovvero apporto gratuito di energia e spegne PDC e riscaldatore ausiliario.
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    Non mi sembra la soluzione corretta, e se mi dimentico di alzarli? E se dovessi soddisfare il set-point di 23°C?
    L'accumulo non sarebbe a quel punto gestito, vorrei trovare una soluzione automatica e se possibile elegante al problema. Onestamente non mi piace affatto che Daikin abbia rimosso certe funzionalità alla macchina, mi sembra abbia fatto un passo indietro. Inoltre la documentazione è sempre meno dettagliata tra revisione e revisione....

    Mi sono accorto ora del messaggio intendevo rispondere a Francesco. Nel mentre stavo pensando anche a questa soluzione: e se mettessi una sonda / termostato sulla tubazione di ritorno della termo-stufa? Suppongo che l'acqua in uscita dallo scambiatore non sia troppo distante (in termini di temperatura) dall'acqua presente all'interno dell'accumulo che ha appena attraversato... Ad esempio se la temperatura di ritorno supera i 60°C attivo le pompe a prescindere dallo stato dei termostati. Che ne dite?
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    Certo, fornisco ulteriori dettagli: il calore della termo-stufa (che è alimentata a legna) verrà inviato esclusivamente all'accumulo dell'unità interna della pompa di calore (che è di circa 500 litri) sfruttando l'apposito scambiatore, a livello di configurazione idraulica mi sembra "pulito", ovvero senza troppe complicazioni. Leggendo i manuali Daikin (mi ero studiato quelli della revisione D3) avevo visto che è possibile configurare un contatto ausiliario che si chiude quando l'accumulo interno supera una certa temperatura Tdhw. Mentre nella nuova revisione (EF nel mio caso) questi contatti sono spariti.
    Il sistema (che è dotato di separatore idraulico) è composto esclusivamente dal prodotto Daikin al primario, mentre al secondario ci sarà un collettore con tre gruppi miscelanti: due per il radiante ed uno per la VMC. PID_Block con le sue domande ha già centrato in pieno il problema, ipotizziamo il seguente scenario:
    La termostufa sta funzionando, ed inizia ad inviare energia all'accumulo tecnico della PDC. Allo stesso tempo i termostati "attivati" (attraverso le pompe) prelevano calore dal secondario (e di conseguenza dal primario). Supponiamo ora che ad un certo punto la temperatura raggiunga il setpoint: i termostati disattiveranno le pompe. A questo punto dal secondario del separatore non ci sarà alcun prelievo energetico di rilievo. Mi chiedo a questo punto cosa succeda, mi pare chiaro che l'acqua dell'accumulo tecnico salga di temperatura, mentre il circolatore non ricevendo acqua più fredda sul ritorno non riesca a miscelare come previsto andando probabilmente in errore...
    In definitiva: sì, vorrei inviare energia al radiante anche quando l'ambiente è soddisfatto, 1-2-3 gradi in più potrebbero non dispiacermi a stufa attivata...
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    Non ho mai approfondito più di tanto la questione, nel senso che dopo aver ricevuto il disegno del termotecnico ho poi chiesto il preventivo all'impresa di termoidraulica e via, ed al momento il disegno è rimasto quello. Chi le comanda intendi chi imposta la temperatura? Inizialmente la possibilità di poter regolare le temperature di mandata per ogni macro-zona mi è sembrata ok e non ho sollevato dubbi, dovrò studiare un pò la cosa. Chiaro che se poi verranno bypassate saranno funzionalità e soldi inutilizzati... al momento però mi è sorto un altro problema (ho aperto un altro post a riguardo) per lo smaltimento del calore in eccesso dal serbatoio della Compact, devo trovare un modo per attivare queste pompe quando il serbatoio supera una certa temperatura. Nei modelli precedenti c'era un'uscita AUX dedicata che è sparita nella nuova serie....
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    Ciao a tutti, i lavori sono andati avanti un pò a rilento ma tra un paio di settimane installeranno la centrale termica. Il termotecnico mi ha anche fornito portate e prevalenze di cui parlavamo qualche post fa:

    Portata e prevalenza pompe
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    Ciao a tutti, come discusso in un altro post sto ristrutturando casa e mi hanno da poco consegnato i materiali Daikin. In particolare:
    Unità interna EHSXB04P50EF con unità esterna ERGA04EAV3
    A valle dell'unità interna ho tre circuiti (ognuno con una propria pompa), ovvero:
    - Collettore impianto radiante PT
    - Collettore impianto radiante P1
    - VMC
    In accoppiata alla PDC ci sarà una termostufa a legna, questo è il motivo per il quale ho optato per il modello BIV.
    Leggendo la documentazione però noto con dispiacere che in questa revisione (EF) non esiste più il contatto "pulito" AUX.
    Se ci fosse stato l'avrei impostato come da manuale, ovvero attivo se: "Se la temperatura dell'accumulatore (Tdhw) ≥ valore parametro [Soglia di
    commut. TDHW (AUX)]." Attivando di conseguenza le pompe per drenare calore dall'accumulo verso l'impianto radiante e verso lo scambiatore della VMC per avere un pò di integrazione.
    Mi chiedo quindi come fare per avviare le tre pompe quando la temperatura dell'accumulo supera una determinata soglia (ovvero quando la termostufa a legna inizierà a scaldare l'accumulo sopra una certa temperatura). Qualcuno ha avuto lo stesso inconveniente?
    Grazie per l'aiuto :-)
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    Ottimo grazie.
    Brofer quando ha stilato la lista materiali ha previsto condotti non isolati per le aspirazioni, ho chiesto all'idraulico di metterli isolati comunque in modo da fare tutto con lo stesso tipo di tubo
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    Il locale VMC si trova nel sottotetto, quindi interno. Non è "climatizzato" nel senso che non ci sono dispositivi attivi per la regolazione della temperatura.
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    Arrivata la proposta per le canalizzazioni, sono tutti codici Brofer, non escludo sia stata consegnata all'idraulico proprio da qualcuno dell'azienda. Il diametro scende a 90mm (rispetto ai 127mm ipotizzati inizialmente) e come tubi isolati il modello proposto è il seguente:

    MVDNIFLEX

    Col diametro più grosso disponibile, ovvero da 90mm. I plenum sono i seguenti:

    PLUGPVMCSH6

    Nel sottotetto (non climatizzato) aggiungo che le tubazioni saranno "annegate" in uno strato di lana di vetro in fiocchi, l'unica zona "critica" sarà il vano VMC che conterrà anche i plenum. Che vi pare come soluzione?
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    Nei prossimi giorni l'idraulico mi proporrà qualcosa anche se voglio sempre valutare una soluzione per conto mio e dare un perché alle cose. Per casa mia ho calcolato le seguenti portate:

    Calcolo portate

    Anche con modalità ricircolo attiva, quindi raddoppiando le portate per le condotte in immissione arrivo ad una velocità di circa 2m/sec per il locale che necessita di più portata, ovvero il soggiorno. Il diametro interno considerato per le tubazioni è 127mm.
    Nel caso peggiore, scendendo a 100mm avrei comunque una velocità di 3.2 m/sec per il soggiorno in immissione (con ricircolo intendo) ed in cucina di 2.22 m/sec per estrazione. Come vi sembrano questi valori? Non penso venga generato tanto rumore, poi chiaro: la bocchetta a fine linea dovrà fare il fatto suo...
57 replies since 4/5/2023
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