Consigli su manutenzione straordinaria immobile

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    Quello che mi spaventa di più è la condensa sulle superfici. Vorrei fare il pavimento in legno al primo piano però ho qualche perplessità. Da qui l'esigenza di fare delle modifiche in temperatura alle varie parti dell'impianto, appunto per evitare danni... Leggo nei tuoi post che hai preso delle unità Daikin per la miscelazione, l'articolo: EHS157068
    Come funzionano?
     
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    La zona dove vivo ha un'umidità estrema d'estate, arriva anche al 90%, sembra la foresta pluviale.
    Nonostante questo, ho avuto condensa sul pavimento solo con mandate di 13° o meno e deumidificatore spento.
    Ora ho impostato una climatica 20@20 - 16@36, praticamente manda quasi sempre tra 17 e 18.
    Ho notato che, almeno a casa mia, mandare a 17 o mandare a 11 cambia relativamente poco come tempo di raffrescamento, l'energia scambiata (dT) è quasi uguale.
    Di conseguenza, ho trovato, e sfatato, almeno per casa mia, il mito della condensa sul pavimento: serve una mandata inutilmente bassa.
    A proposito, io ho gres differenti: 14 mm nelle zone giorno e 9 mm nelle zone notte: sul 9 mm si forma più condensa e prima, specialmente alla base dei collettori.
    Personalmente il parquet non mi piace, ma secondo me puoi stare più che tranquillo.
    Il modo migliore per evitare la condensa, deumidifica a parte, è isolare il più possibile la casa, usando materiali con alta permeabilità al vapore.
    Fatti fare comunque anche i calcoli per la condensa interstiziale, che oltretutto sono obbligatori.

    Alla fine non ho montato nessun gruppo miscelante, al tempo erano introvabili... E alla fine è stato meglio così, i termostati collegati a normali gruppi di rilancio sono più che abbastanza
     
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    Non complicarti la vita, usa un'unica temperatura dell'acqua sia del radiante sia del deumidificatore. (Uno controlla la temperatura l'altro controlla l'umidità, se raggiungi la temperatura i circolatori staccano il circuito radiante, se vai sotto l'umidità il circolatore stacca l'acqua al deumidificatore, si regola tutto da solo).
     
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    Arrivata stamattina la bozza centrale termica, mi hanno messo i tre circuiti miscelanti. Non so se li han messi perché gliene avevo parlato o perché sono realmente necessari. Inoltre ritengo siano stati solo disegnati nello schema ma non dimensionati ecc.
    Quindi dite che dei semplici termostati on/off collegati ai gruppi di rilancio sono sufficienti? Non vorrei pentirmene in futuro, preferisco predisporre il più possibile all'inizio che rincorrere dopo...
    Domanda: se ho tre gruppi di rilancio, la somma delle portate dev'essere inferiore alla portata del circolatore della PDC? O c'è uno scambiatore nel mezzo per rendere indipendenti le portate ma permettere ovviamente il passaggio dell'energia?

    Bozza schema centrale

    Edited by stive882003 - 7/9/2023, 14:01
     
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    Ma non c'è un termotecnico? Chi ha fatto il progetto cosa aveva indicato?
    Che prezzo ti hanno indicato per la centrale termica? O ti hanno fatto un prezzo di tutto compreso?
     
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    Anywhere: mandare l'acqua a 11 o 17° può cambiare poco come raffrescamento ma dovrebbe cambiare molto sulla capacità di deumidificare (più è bassa l'acqua più deumidifica il deumidificatore, ma consumi di più), ma penso tu abbia già trovato il giusto compromesso.
     
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    Quella che ho allegato è la bozza centrale che mi ha inviato il termotecnico ieri. Altri documenti (riguardanti la centrale) non ne ho.
    Già a occhio mi pare piccolo il diametro che va verso i collettori. Un interno 21 può essere sufficiente?
     
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    Il problema con i miscelanti è che sacrifichi la climatica, oltre al prezzo.
    A meno che non prendi quelli Daikin, e credo che la PdC ne supporti al massimo 2, la taratura è fissa: li imposti e manderanno a T costante.
    Non il massimo dell'efficienza.

    Poi, dallo schema mi sorge qualche dubbio:

    1. Manca un separatore idraulico. A meno che i collettori non siano rappresentati male e al loro posto ci andrà un separatore-collettore

    2. Il diametro dei tubi per il sanitario mi sembra piccolo. Io ho 26 interno. Rischi che al piano di sopra arrivi poca acqua, specialmente se apri più utenze insieme. Dipende però da molti fattori

    3. Proprio per essere pignoli, gli attacchi del sanitario sulla PdC sono sempre in alto. I laterali sono uno scarico troppo-pieno (laterale alto) e il ritorno del solare-termico drain-back (laterale basso)

    CITAZIONE (stive882003 @ 7/9/2023, 17:45) 
    Un interno 21 può essere sufficiente?

    Anche io ce l'ho così. Non ricordo di preciso la misura degli attacchi, ma credo sia quella (1 pollice ext)

    CITAZIONE (ldml @ 7/9/2023, 15:12) 
    Anywhere: mandare l'acqua a 11 o 17° può cambiare poco come raffrescamento ma dovrebbe cambiare molto sulla capacità di deumidificare (più è bassa l'acqua più deumidifica il deumidificatore, ma consumi di più), ma penso tu abbia già trovato il giusto compromesso.

    Sì cambia il tempo di deumidifica, ma anche quello non drasticamente.
    Inoltre per il consumo cambia davvero poco: se la mandata è più bassa consuma di più la PdC e meno il deu, se la mandata è più alta allora il contrario, il compressore sta acceso più a lungo.
    Alla fine della giornata il saldo è praticamente lo stesso
     
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    CITAZIONE (ldml @ 7/9/2023, 15:12) 
    Anywhere: mandare l'acqua a 11 o 17° può cambiare poco come raffrescamento ma dovrebbe cambiare molto sulla capacità di deumidificare (più è bassa l'acqua più deumidifica il deumidificatore, ma consumi di più), ma penso tu abbia già trovato il giusto compromesso.

    Sì cambia il tempo di deumidifica, ma anche quello non drasticamente.
    Inoltre per il consumo cambia davvero poco: se la mandata è più bassa consuma di più la PdC e meno il deu, se la mandata è più alta allora il contrario, il compressore sta acceso più a lungo.
    Alla fine della giornata il saldo è praticamente lo stesso
    [/QUOTE]

    Te lo potrà confermare anche un frigorista, a mio avviso conviene privilegiare la temperatura per la Pdc esterna di solito a inverter (ottieni un miglior COP e minor consumi), il compressore del deumidificatore invece oltre ad essere più piccolo è di solito un compressore on-off. Quindi in termini di consumi meglio privilegiare la temperatura della Pdc (temperatura di mandata più alta) piuttosto che privilegiare il deumidificatore.
    Oltretutto i deumidificatori sono di solito tarati sulle temperature standard dei radianti (circa 15-18°) se vai molto basso quasi sicuramente deumidifica di più ma se la temperatura va troppo fuori range ( in basso ma anche in alto) potrebbe essere che il circuito frigo funzioni male e in maniera non corretta.

    PS le prime 4 righe sono id Anyware e non si sono evidenziate correttamente. Il mio discorso parte dopo ( /QUOTE
    )
     
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    Ah ok, il separatore idraulico è fondamentale? Nel mio caso intendo
    Per non sacrificare la climatica c'è un modo di disabilitare la funzione di miscelazione? Magari su certi modelli è possibile escludere il passaggio tra mandata e ritorno disabilitando di fatto la funzione di miscelazione.
     
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    Il separatore è fondamentale.
    Altrimenti le pompe di rilancio vanno in "conflitto" con il circolatore della PdC causandone l'usura precoce. E comunque, senza, il sistema sarebbe sempre sbilanciato.

    Non ha senso mettere dei gruppi miscelanti e poi farli funzionare senza miscelazione... vai a spendere almeno €1000 in più per ogni gruppo, per qualcosa che non usi.

    Visto che hai un termotecnico, sfruttalo.
    Fagli fare prima il progetto del radiante (si usa un sw, ci vogliono un paio d'ore) così da ricavare la perdita di carico/prevalenza e portata per ogni collettore radiante.
    Da quelli si ricavano la prevalenza e la portata massima, e si confrontano con la curva del circolatore.
    Se il max sta sotto la curva, puoi tranquillamente fare a meno di rilanci e separatore, la climatica andrà al meglio possibile e l'impianto sarà molto efficiente

    In caso contrario, devi valutare il costo/beneficio di mettere i miscelanti.
    Secondo me ne vale la pena solo se hai casa poco isolata oppure una grossa differenza di dispersione tra le zone.
    Anche dei rilanci normali vanno più che bene nel tuo caso, soprattutto con una 4(5) kW. Ti risparmi almeno €3500 e la differenza prestazionale è insignificante
     
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    Ok chiedo queste informazioni al termotecnico. In caso di rilanci ne dovrei mettere tre, corretto? Avrò bisogno del separatore idraulico anche in questo caso?
    Le mie preoccupazioni fondamentali al momento sono:
    - Garantire acqua a 15°C costanti alla VMC quando deve deumidificare
    - Comportamento con stufa a legna accesa -> ci sono numerosi parametri da settare, quando l'accumulo supera un tot di temp. allora posso comandare una pompa esterna prelevando energia dall'accumulo. Ecco questa parte non saprei bene come viene gestita, se comunque la PDC miscela internamente e mi dà acqua che al massimo può arrivare ad esempio a 35°C oppure esce acqua più calda che poi (non potendola miscelare all'esterno) mi và in giro per l'impianto...
     
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    In caso di prevalenza-portata del circolatore insufficienti, lo schema rimane quello che hai postato, con due differenze:

    1. I gruppi non sono miscelanti
    2. Va messo un separatore subito prima dei collettori, o meglio ancora un separatore-collettore NON INERZIALE (tipo caleffi SEPCOLL 559, ti allego scheda) al posto dei collettori

    Non ti stare a preoccupare di 15-18° per il deumidificatore, funziona in modo più che sufficiente anche a 20°, testato personalmente. Sono pensati apposta per lavorare insieme al radiante, 3° sulla mandata sono del tutto trascurabili.

    Per quanto riguarda la bivalenza (la connessione con la stufa) l'accumulo Daikin NON PUÒ superare gli 80°, in tal caso va in protezione.
    Puoi (e te lo consiglio vivamente) far comandare il circolatore della stufa direttamente dall'unità interna della PdC, con i parametri che si chiamano, appunto, temperature di bivalenza.

    Non ricordo esattamente come funziona all'interno (se scambia con l'accumulo oppure usa la sua acqua), ma è garantito che in funzionamento bivalente ACS+riscaldamento non c'è il rischio di mandare a 80° al pavimento
     
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    Avevo dimenticato la scheda 😅
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    Ipotizzando di usare il solo circolatore della PDC, se c'è una richiesta da un piano e basta però poi per forza di cose l'acqua calda andrà anche all'altro collettore (radiante) ed alla VMC non essendoci distinzione tra le zone, o mi sto perdendo qualcosa? Cioè nella situazione più semplice ho il collettore da cui partono le tre linee, corretto?
     
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