Edificio "2226" in Austria, passivo, senza impianto di riscaldamento/raffrescamento e senza VMC

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  1. kire_06
     
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    Buonasera a tutti,
    come da titolo volevo parlarvi di un edificio passivo costruito in Austria dagli Arch. Baumschlager Eberle. Fin qui nulla di strano. La vera particolarità di questo edificio è la totale assenza di impiantistica! Infatti per mantenere costate la temperatura interna tra 22 e 26° (da qui il nome) non utilizza nessun tipo di impianto ma fa affidamento solo sulla massa della struttura e su un sistema di ventilazione naturale (immagino collegato ad un sensore VOC).

    Cosa ne pensate? Potrebbe essere questo il vero futuro? Edifici passivi che invece di utilizzare complessi sistemi di ventilazione, riscaldamento, ecc. non utilizzano nulla.

    La struttura dell'edificio è di tipo massiva, con doppia muratura isolante da 36 cm (muro esterno in mattoni più leggeri, muro interno in mattoni più pesanti, spessore muro quasi 80 cm valore U 0.14 Wm2k) e solai pieni in calcestruzzo. Quindi tantissima inerzia termica.

    Per chi mastica un po di tedesco ecco 2 bei video:



    www.archdaily.com/451653/2226-be-baumschlager-eberle

    Ho visto che gli architetti hanno comminato a replicare questo principio anche in altri edifici di recente costruzione. Ditemi cosa ne pensate :lol:
     
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    campolongo maggiore ve

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    In Germania le case passive si fanno da qualche decennio...

    ...e non solo li: vai a vedere cosa stanno facendo in Cina!

    Siamo noi italiani che non le conosciamo e non ci crediamo
     
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  3. kire_06
     
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    Evidentemente non ho spiegato bene il punto del discorso. Gli edifici nzeb li conosco molto bene. Quello di cui volevo parlare è l'approccio completamente differente utilizzato qui. Da una parte ad es. abbiamo edifici leggeri in legno con prestazioni termiche monstre (U sotto 0.1) barriere al vapore, nastri, vmc, pdc e chi più ne ha più ne metta. Dall'altra parte invece abbiamo un edificio in edilizia tradizionale, con prestazioni termiche buone ma non eccezionali. Nessuna tenuta al vapore perché tanto si aprono le finestre. No impianti e no complicazioni. Volevo sapere sé questa potesse essere una variazione sul tema passivhaus.
     
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    Ho serissimi dubbi sulla fase estiva (in presenza di ventilazione meccanica) della nostra penisola.
     
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  5. kire_06
     
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    Anche con pareti piene da 80 cm-400 kg/m2 (norma 230) e sfasamento di 24 ore?
     
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    Il principio del recupero termico della VMC si basa sulla presenza di una fonte interna di climatizzazione. D'inverno posso comprendere i carichi interni e d'irraggiamento. D'estate non c'è nulla. In paesi del nord posso sfruttare la fase notturna per la quota sensibile (freecooling della VMC) qui da noi molto meno. Rimane poi la questione umidità: con la VMC me la porto dentro.
     
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  7. kire_06
     
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    Questo edificio non ha la vmc. Per il ricambio d'aria utilizza un sistema automatizzato di apertura delle finestre governato da sensore co2, sensore umidità interna e temperatura esterna.
     
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    CITAZIONE (kire_06 @ 11/10/2019, 21:59) 
    Questo edificio non ha la vmc. Per il ricambio d'aria utilizza un sistema automatizzato di apertura delle finestre governato da sensore co2, sensore umidità interna e temperatura esterna.

    Quel'edificio a cosa è dedicato?
    Ipotiamo una logica estiva. Superata una soglia di CO2 apro le finestre (mi affido al destino sui tempi di rientro del sensore CO2, una giornata è ventosa sarà molto diversa da una non ventosa), ma non lo faccio se la temperatura esterna è elevata deduco (altrimenti porto dentro energia sensibile)....oddio e se mi serve abbassare la CO2?
    L'umidità interna serve in inverno, almeno che non vada a chiudere le finestre se supera una soglia estiva.

    Trovo limitante vincolare il rinnovo dell'aria a dei limiti esterni. O ricambio o porto dentro energia sensibile e latente.
     
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  9. kire_06
     
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    L'edificio è di proprietà dello studio che l'ha realizzato. Al Pt ci dovrebbe essere una sorta di bar/ristorante, ai livelli successivi gli uffici dello studio e all'ultimo piano degli appartamenti. Trovo interessante il fatto che abbiano testato il sistema su diversi tipi di funzione.
     
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    Senza VMC ma con ventilazione naturale (capisco senza recupero) gli apporti interni e solari , come dice PID, si perdono dalle finestre.
    Se ho 8 gg consecutivi senza sole..e magari 8 gg senza apporti interni perche sono le ferie di natale...chi mi da energia per stare a 20 gradi?

    E poi come dice PID..da noi..col carico estivo latente anche notturno che abbiamo..come puoi pensare di passare 60 gg di caldo torrido?

    Casa mia ha mura da 45 di mattoni pieni ...una mia attivita ricettiva è dentro un manufatto (castello) tardo-medievale con mura sino a 125 cm...vero che per 15 gg quando arriva il caldone tu entri e ti sembra di avere AC accesa..ma quando poi la struttura va in T..allora la sensazione diventa pessima..anzi, di notte quando fuori va sotto i 30, all'interno ti sembra di impazzire perche anche con le finestre spalancate, non riesci a smaltire nulla..dato che ha un massa che richiede diversi giorni per raffreddarsi.

    Questo problema in Austria sarà anche minore...ma le ondate di calore anche in Europa del Nord e del Centro..sono sempre piu potenti..con centinaia di morti..dunque se da noi è improponibile, temo che anche altrove lo sarà presto.

    Credo che una certa impiantistica solare, fotovoltaica e geotermica sarà sempre necessaria alle ns latitudini, se vogliamo avere edifici energeticamente neutri (perche temo che passivi, sia un sogno)

    Aggiungo che edificio

    - ha lati liberi per sfruttare irraggiamento invernale..cosa che nelle ns citta è impensabile
    - è alto per sfruttare irraggiamento invernale con sole basso..dunque su una casa monofamigliare a 1 o 2 piani rende decisamente meno
    - ha finestre piccole rispetto allamuratura..d'altra parte serve molta massa e poco apporto estivo..ma questo significa poca luce naturale e bollette piu altre (illuminazione artificiale di fatto diventa una parte del riscaldamento?)
    - è davvero bruttino
     
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    Come si conciglia l'apertura automatica delle finestra con gli aspetti relativi alla sicurezza?
     
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    e al rumore? e alla polvere? e agli insetti?
     
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    C'è una normativa ben chiara per quanto riguarda le aperture motorizzate della finestra, dove c'è da fare un rapporto di analisi rischi.
    Aprire una finestra in automatico costa di più di una VMC puntuale, con risultati discutibili.
     
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12 replies since 10/10/2019, 19:00   504 views
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