Consigli involucro villetta in Sicilia

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  1. chiaro_scuro
     
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    Ho intuito cosa vuoi dire: la temperatura ambiente non potrà mai superare la temperatura superficiale dell'elemento radiante. Ovvio. Mi tolgo il maglioncino e me lo rimetto quando il sistema trova l'equilibrio.
    Io parto dal presupposto di volere 20 gradi, non 22.

    Siamo arrivati a dire che se la temperatura dell'aria è uguale a quella del radiante questo è come se fosse spento. Ragionamento simile si può fare con l'aria.
    Ora vediamo a che temperatura deve arrivare la temperatura ambiente per annullare il radiante e a che temperatura deve arrivare per annullare l'aria.
    Non solo, la temperatura ambiente in una zona può salire anche di poco, ad es. di 1°C: di quanto si ridurrà la potenza emessa dal radiante e quanto quella dell'aria? Es., per far capire a overpack che la temperatura dei "fluidi" e delle superfici servono, se il dT superficie radiante/ambiente è di 2°C con la temperatura ambiente che aumenta di 1°C di quanto si riduce l'emissione del radiante? E con un dT aria/ambiente di 10°C se l'ambiente aumenta di 1°C di quanto si riduce l'energia immessa in quell'ambiente?
    Perchè:
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    Con 0,5/0,3 volumi/ora di rinnovo quei 250 W si ridistribuiscono sull'intera superficie climatizzata, indipendentemente dal sistema (aria/acqua).

    anche se fa comodo dirlo, con ricambi da 0,3-0,5 volumi/h stai sicuro che questo avviene solo in piccola parte.
    In una stanza di 100 mc per spostare 250W con 50 mc/h di ricambio a che temperatura deve trovarsi l'aria in quella camera rispetto ai 20°C delle altre stanze? Troppi, vero?

    Sull'intero involucro il sistema ad aria, fin quando la riduzione della potenza erogata riesce a compensare gli apporti, è più veloce di quello radiante (parliamo di pochi minuti di differenza rispetto ad un sistema radiante a bassa inerzia ma è più veloce). Quando la riduzione della potenza non riesce a compensare gli apporti i sistemi saranno simili.
    Ma cosa succede con i piuttosto comuni apporti localizzati?
    Se riduci del 15% la potenza totale per compensare i 250W in più che arrivano all'involucro da una sola stanza avrai, con l'aria, che alle camere senza apporti darai il 15% in meno mentre con il radiante questo non avviene perchè alle altre camere arriverà la stessa quantità di energia.

    In pratica, il radiante autobilancia molto meglio dell'aria le emissioni senza bisogno di controlli attivi. In una camera che dovesse trovarsi ad 1°C in più rispetto alle altre e rispetto alle normali condizioni il radiante emetterà meno mentre in una camera che dovesse trovarsi ad 1°C in meno il radiante emetterà di più. Con l'aria l'autobilanciamento è decisamente meno efficace.

    Questo ha anche i suoi lati negativi: un bagno anche con una superficie radiante doppia rispetto alle altre camere non riuscirai a scaldarla a sufficienza (diciamo 23-24°C rispetto a 20-21°C del resto della casa). Il problema ce l'hai anche con l'aria se, come si usa fare, prelevi l'aria esausta solo da loro e dalla cucina perchè con un niente ricambi 3-4 volumi/h del bagno invece di non 0,3-0,5.

    Ciao.
     
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111 replies since 23/5/2019, 02:08   1960 views
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