Autocostruzione impianto VMC con recuperatore di calore

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  1. pasoel
     
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    Si ma l'inercooler con portata d'aria decentemente sufficiente, non credo sia buono manco quello di un iveco 48!!! Boh..... forse sbaglio, comunque sarebbe una batteria di scambio, quanto efficiente?
     
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  2. pasoel
     
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    CITAZIONE
    La sezione non è rilevante per dimensionare la ventola, l'importante è la portata richiesta e le perdite di carico previste.
    La formula ideale sarebbe, tipo: [portata max richiesta + 20-30% (per eventuali richieste extra) ] + [perdita di carico richiesta + 30-40% (per intasamento filtri)] + consumo elettrico richiesto = tuo budget

    Alla parte il budget, non ho capito la formula!

    Ho bisogno di 500mq/h, quindi
    500 +30% a tavolino, + le perdite di carico stimate.

    Queste ultime come le calcolo?

    Invece la pressione pa come mi ci devo relazionare??
     
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  3. paolixx
     
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    Per quanto riguarda la prolificazione di batteri dentro il cassone vmc o nei tubi di mandata basta il solo filtro g7 in ingresso aria esterna prima dello scambiatore? mi chiedevo se non sia il caso di mettere all'interno anche una bella lampada germicida, puo' servire? eventualmente quale da mettere dove, potrebbe andar bene nel collettore di distribuzione?
     
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  4. cutugnu
     
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    CITAZIONE (pasoel @ 14/12/2016, 18:11) 
    Si ma l'inercooler con portata d'aria decentemente sufficiente, non credo sia buono manco quello di un iveco 48!!! Boh..... forse sbaglio, comunque sarebbe una batteria di scambio, quanto efficiente?

    In effetti i miei dubbi riguardano proprio l'efficenza di scambio, non per la qualità dei materiali, ma per il dimensionamento asimmetrico delle due superfici di scambio.

    Intercooler

    In pratica, l'intercooler, è soggetto a flussi d'aria estremamente variabili in tutte le condizioni d'uso, da un lato è soggetto alla velocità del mezzo, dall'altro alla pressione media effettiva generata dalla combustione, passando poi dalla turbina (gas di scarico), al compressore (aria comburente), determina il flusso di aria da raffreddare nell'intercooler.
    Tutto questo per dire che, se lo si potesse usare, bisognerebbe perdere un po di tempo nel regolare i flussi d'aria nelle due sezioni.

    Per quanto riguarda le portate d'aria, vi posso garantire che quelle di un "Iveco 48", se stiamo parlando di un motore da 400 cv, sono enormi. Le dimensioni dell'intercooler sono proporzionali alla quantità d'aria aspirata dal motore. Il problema è la velocità dei flussi non compatibili con i "db" casalinghi.
    Ho la possibilità di avere un intercooler di uno Scania da 400cv, è ancora montato e le dimensioni sono più o meno 100x100x10cm, con tubazioni da 80mm.
    Secondo voi, con flussi di aria normali, sarebbe sufficente per una casa di 300mc?
    Io vorrei fare una prova con uno più piccolo, usando uno di auto da 120-150cv, tra l'altro, confrontandoli con lo scania 400cv, sono molto più piccoli. Sicuramente è dovuto alle differenti efficenze dei due motori.

    Una curiosità riguardo le quantità di aria aspirate dai motori. Vi racconto quello che è successo durante il collaudo della classe 800 "Inaffondabile" della CP. La prova prevedeva una sbandata indotta con conseguente "Autoraddrizzamento" dell'imbarcazione il tutto con equipaggio a bordo e motori accesi. Durante la sbandata, la barca, viene capovolta completamente e i motori si devono autonomante spegnere per non aspirare acqua, oltre al fatto che vi è una valvola nella sommità del condotto di aspirazione che impedisce l'ingresso della stessa. Sta di fatto che uno o tutti e due i motori non si spengono e mentre la barca è capovolta continuano ad aspirare aria, fino a rompere, per la depressione, i tubi di aspirazione che corrono lungo le paratie della plancia, andando ad aspirare l'aria dall'abitacolo, naturalmente chiuso ed a tenuta d'acqua. In quei pochi secondi, il motore (380cv), a regime minimo aveva mandato in depressione l'abitacolo e impedendo l'apertura della porta da parte dei soccorsi. Intanto l'equipaggio aveva perso conoscenza e, grazie alla prontezza di un marinaio di un imbarcazione vicina, che con un ascia ha rotto il vetro della porta, se sono ancora in vita. Uno dell'equipaggio ha riportato danni celebrali lievi ma comunque invalidanti.

    Saluti a tutti e Buon Natale.

    Edited by cutugnu - 24/12/2016, 13:22
     
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  5. pasoel
     
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    Che storia!!!!

    Tornando all'intercooler, come scambiatore di calore, questo é sovradimensionato da una parte e sottodimensionato dall'altra. Ossia (a parere mio) proprio per assolvere ai problemi citati da te (veicolo fermo - veicolo in movimento)
    Questo scambiatore é stato studiato per abbattere,al massimo possibile, le temperature dell'aria in aspirazione del motore, in un range di variabili molo vaste, per questo, se io fossi il progettista dell'intercooler lo farei a vantaggio del raffreddamento, quindi con superfici scambianti sbilanciate verso quella ad impatto con l'aria esterna.

    Di conseguenza, se lo utilizzi x una vmc avresti 2 flussi d'aria della stessa portata.... di sicuro scambia, ma quanto? Tutto da provare.

    Comunque andrebbe valutato come uno scambiatore a flussi incrociati. Non come uno scambiatore a flussi opposti o controcorrente.
     
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  6. cutugnu
     
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    Non fa una piega quello che dici. Sta di fatto che bisogna capire se le dimensioni siano sufficenti ad assolvere questo compito. Dovrei misurare le superfici di scambio, di sicuro la sezione ad alta pressione, il lato intubato per intenderci, è più facile da misurare. Si presenta come degli scatolati a bassa sezione.
    Forse uno come questo:

    intercooler_bap

    permetterebbe di misurarlo senza distruggerlo.

    Scusate per le dimensioni dell'immagine.
     
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  7. pasoel
     
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    Se ne avessi a disposizione, per fare una prova, ne metterei 2 accoppiati in modo da avere piú portata d'aria dal lato ad alta pressione. Aumenterebbe di conseguenza la superfice di scambio, il flusso d'aria dal lato ad alta pressione avrebbe meno vincoli aerodinamici e quindi meno perdita di carico.
     
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    Qualche prova di animazione per il prossimo tutorial sul blog... -_-
    Evviva SketchUp e evviva i plugin :thumbup.gif:
    Attached Image
    diyvmc01

     
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    Senza parole.. devo giocare un po con quei plugin...
    A proposito di arduino... so che ti piace quello che ti linkerò ;)

    Ultimi 2 acquisti...
    http://www.ebay.it/itm/122189219112?_trksi...K%3AMEBIDX%3AIT
    http://www.ebay.it/itm/122181467127?_trksi...K%3AMEBIDX%3AIT

    Per costo e funzioni.. senza parole.
     
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    Interessante, è una board molto economica? Ma è stabile? Hai provato?
    Il plugin si chiama Animator, lo trovi da Sketchucation
     
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    Le ho entrambe, ci sto facendo una regolazione di un impianto a pavimento con puffer, miscelatrice e caldaia a pellet, con log su emoncms con anche consumo pellet, online dal 26 circa.. al momento ho fatto un po di test, ottima, 7 sensori 1wire, 3 relè, lcd, tasti, salvataggio dei parametri nella rom.... con curva climatica e punto fisso.. il pellet l'ho dovuto mettere su una seconda scheda per fine pin.. lcd molto esoso.. ma è un primo test
     
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    Mi chiedo a questo punto se potesse essere interessante mettere a punto una versione della VMC fai da te in KIT da assemblare per chiunque abbia un minimo di dimestichezza e manualità. Tipo i pannelli gia tagliati, forati e preassemblati, i componenti già (semi)cablati, il sw gia caricato e funzionante... Con una giornata di lavoro uno si costruisce una versione base con ventole, filtri, sensori e scheda di controllo in wifi con una frazione del costo commerciale...
    Magari mi sbaglio a pensare che tutti siano disposti a sporcarsi le mani come me, ma Ikea in questo insegna....
     
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    Il discorso "arduino" è abbastanza semplice, basta un esp8266 con lettore SD, mettere i vari parametri variabili nella SD di emoncms, un piccolo setup per i codici dei sensori.. e poi il resto è abbastanza fattibile..
    Si potrebbe fare anche tutto il setup su emoncms.. l'unica cosa da mettere dentro è login e psw.. senza SD si potrebbe fare con tasti.. ma con semplici su giù.. è lunga ;)

    Ma dipende molto da quanti contatti servono.. già se se sono 1000 come nel tuo.. ci vuole un arduino mega ;) almeno..
     
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    Assolutamente no, si tratterebbe di una versione ridotta all'osso, tipo due ventole e 3 sensori T-UR.
    Se poi uno vuole aggiungere altro si puo sempre fare... esempio sensore ambiente, monitor di controllo, ecc ecc
     
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    Allora è un altro pianeta.. ;)
    La cosa comoda è che usando emoncms va tutto online.. ogni sensore che aggiungi te lo gestisci via web, a livello software non devi fare nulla.. è già implementato.. comodità della 1wire ;)

    Direi che basta esp8266, pannellino lcd, tastiera semplice..
    Ecco l'elenco dei pezzi...
    ppppps-l225
     
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676 replies since 29/10/2012, 23:51   63207 views
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