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21 sonde, in bus proprietario mi pare...quindi tra dire ed il fare ci sono un bel po' di euro...a breve il listino..
ma quanti set point ha che non riesco a trovare?. -
dotting.
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Alla luce di tutto questo come mi consigliate di collegare il generatore all'impianto idraulico?
Come ti ho detto nella prima mia risposta.
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paozillo.
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[QUOTE=fazer111,11/2/2012, 18:02 ?t=49855300&st=0#entry347140474]
[QUOTE=dotting,11/2/2012, 15:07 ?t=49855300#entry347121796]
La necessità di un accumulo dipende da alcune variabili:
1.- combustibile, con il pellet se ne può fare a meno con la legna è quasi indispensabile, per il quasi leggere appresso;
2.- potenza, con il pellets nessun accumulo; con la legna fino a una decina di kW resi all'acqua niente accumulo, però cum grano salis, in pratica dovete sostituirvi alla funzionalità "caduta pellets";
3.- sistema di emissione alta o bassa temperatura, con alta temperatura ve la potete tentare a non mettere un accumulo fino a 35 kW naturalmente; in bassa temperatura oltre 10 kW con la legna sempre accumulo con il pellets si può non mettere se il generatore è in grado di andare a bassa temperatura.
Ciao a tutti e scusate l'intromissione, ma non ho trovato una sezione adeguata alla mia richiesta.
A breve avrò una caldaia a biomassa che non sarà in grado di andare in Bt. In casa ho un impianto in Bt pianoT e piano1, quindi dovrò mettere un accumulo (mi serve solo per riscaldamento, niente ACS). Ho poco spazio a disposizione: come faccio a stabilirne la capacità minima?
Altra domanda: attualmente ho 2 circolatori, uno per ogni zona, piuttosto datati. Cosa comporta sostituirli entrambi con uno solo se le due zone hanno caratteristiche diverse (portate, prevalenze, lunghezza circuiti.....)?
Grazie a tutti!!. -
dotting.
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Biomassa è troppo generico, legna o triti?
Ne devi mettere per forza due solo nel caso che tu debba attenuare in modo differente le due zone.
In tutti gli alri casi va bene uno, meglio se elettronico.. -
paozillo.
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Ciao, la caldaia sarà a triti. Adesso ho 2 termostati ambiente che intervengono sui circolatori. Mettendone uno elettronico devo prevedere 2 testine? E quando una di queste si chiude è il circolatore che si "adegua" all'impianto o devo considerare anche dei regolatori di portata? Grazie per la disponibilità! . -
dotting.
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La caldaia a triti può essere regolata in potenza, quindi puoi mettere un accumulo di rilancio anche abbastanza piccolo, cento litri potrebbero bastare.
Il circolatore elettronico adegua la portata all'impianto.
Però credo che i tuoi termostati ambiente siano del tipo on/off spengono e riattivano il circolatore quando si è al di sopra o al di sotto di una certa temperatura.
E' un sistema semplice, ma del cavolo e a quel punto devi tenere i due circolatori.
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paozillo.
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Cento litri mi piacciono, sono già un decimo di quelli che mi ha suggerito il commerciale di una nota casa produttrice!
Esatto, i termostati sono di tipo on\off e agiscono direttamente sui circolatori. Peccato, mi piaceva l'idea di metterne uno solo (meno corrente e meno tubi e raccordi). Per upgradare il sistema e renderlo meno "del cavolo" cosa suggerisci?. -
dotting.
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Dovresti controllare se nei collettori hai flussometri da una parte e regolatori di portata manuali dall'altra.
Bilanci l'impianto manualmente in funzione delle tue esigenze con l'impianto in funzione da un poco di temp.
Che so vedi di ottenere sui 18°C nella zona notte, a meno che qualcuno non usi quelle stanze di giorno per studiare e regoli per 20°C; nella zona giorno arrivi a 20°C.
Poi devi controllare se la tua futura caldaia può gestire una sonda esterna e una interna, che devi mettere in una stanza campione.
A quel punto tari l'impianto come detto all'inizio e fai lavorare la caldaia con una curva climatica in funzione delle due sonde.
Se la caldaia non è in grado di gestire una curva climatica DEVI lasciare le cose come stanno adesso, ovvero on/off.
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paozillo.
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Nei collettori non ho nessun flussometro, solo dei regolatori che tra l'altro al pianoT sono montati sulla mandata e al piano1 sul ritorno (sarà una svista dell'istallatore?). Per il bilanciamento l'unica idea che mi viene in mente è quella di misurare la temperatura di ritorno dei singoli anelli. Per la caldaia a pellet, i dimensionamenti spannometrici che si trovano in internet, mi riportano ad una 25Kw ( casa di 500m3). Considerando che l'impianto è a Bt, potrebbe bastare una 18Kw? . -
m&m_1986.
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Ciao a tutti queste sono delle fotografie del mio impianto termico.
Sono graditi consigli sul collegamento in parallelo delle stufa a pellet.
Se necessitate di altre informazioni chiedete pure.
Aspetto vostri riscontri!File AllegatoIMPIANTO_TERMICO_CASA.pdf
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