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Dott Nord Est.
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e infatti ora le caldaie italiane (quelle in regola), rispettano le normative che ORA vigono.
quando l'imposizione sarà effettiva, chi vorrà restare nel merato, si adeguerà.
è un discorso semplicissimo.
se ora si vendono le auto euro 5, quale ditta vende le auto euro 7? quando sarà imposta, si adegueranno.
se i costi aumenteranno, sarà il mercato con le sue "leggi economiche" a far da bilancia.
non vedo dove stia il problema.. -
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io ho una froling p4 da 15 kw con serbatoio settimanale, avrei potuto prenderla allo stesso prezzo con il polmone con aspiratore pneumatico.
a conti fatti e caldaia installata l'ho pagata 7000 euro, 2500 euro in più rispetto ad una caldaia nostrana.
avevo in mano un preventivo per una caldaia a gasolio che, serbatoio compreso, mi sarebbe costata 4.000 euro, con costi di esercizio doppi, ricordo a tutti che non ho metano e che il gpl mi costa 1 euro al litro.
ora, 2500 euro non sono pochi, ma vi posso assicurare che la froling è su un altro pianeta. l'elettronica è semplicemente fantastica, ci comandi di tutto e di più, la sonda lambda, la pulizia, la modulazione (scende fino a 3 kw), la qualità costruttiva, e tante altre cose la rendono un prodotto di fascia alta. ho anche la possibilità di optional che le italiche si scordano, per esempio il kit per la condensazione.
con questo non voglio denigrare le caldaie nostrane, dico solo che mi sembrano prodotti indicati più a persone che bruciano di tutto e di più senza preoccuparsi del resto.
altra cosa, la froling interviene direttamente con i suoi tecnici per la parte finale dell'installazione, quindi nessun praticone mette le mani sulla caldaia.
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Dott Nord Est.
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margiop, l'intervento di tecnici specializzati è fondamentale.
per qualsiasi prodotto sarebbe auspicabile.. -
Bio-Hazard.
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, dico solo che mi sembrano prodotti indicati più a persone che bruciano di tutto e di più senza preoccuparsi del resto.
Questo è un'altro punto da non sottovalutare, in particolare parlando di marine, mi sembra evidente che chi se le installa è uno che non vuole fissarsi su un determinato combustibile, altrimenti meglio una fiamma inversa se uno vuole solo legna, o una a pellet tedesca se vuole solo pellet. Ma se facciamo i conti tra caldaie 'policombustibile' , considerando solo il prezzo di acquisto e installazione, la differnza è ben superiore ai 2500 euro. Il discorso delle emissioni francamente per me lascia il tempo che trova, su larga scala non sono certo le caldaie a biomassa ad inquinare, visto che numericamente parlando sono praticamente insignificanti., dico solo che mi sembrano prodotti indicati più a persone che bruciano di tutto e di più senza preoccuparsi del resto.
Questo è un'altro punto da non sottovalutare, in particolare parlando di marine, mi sembra evidente che chi se le installa è uno che non vuole fissarsi su un determinato combustibile, altrimenti meglio una fiamma inversa se uno vuole solo legna, o una a pellet tedesca se vuole solo pellet. Ma se facciamo i conti tra caldaie 'policombustibile' , considerando solo il prezzo di acquisto e installazione, la differenza è ben superiore ai 2500 euro. Il discorso delle emissioni francamente per me lascia il tempo che trova, su larga scala non sono certo le caldaie a biomassa ad inquinare, visto che numericamente parlando sono praticamente insignificanti.
Ma come si fa a rieditare in questo forum?. -
turbogen.
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ciao bio, infatti in lombardia mi sembra che vigesse(non so se è ancora in vigore) un'ordinanza regionale che vieta l'utilizzo degli impianti di riscaldamento a legna nelle unità immobiliari che dispongono di riscaldamento alimentato da altre fonti energetiche(gas..)
http://www.topcarsinduno.it/modules.php?op...=article&sid=55
per dire che nonostante quello che qualcuno vorrebbe far credere i"blocchi del traffico" per le biomasse in italia già ci sono....
ciao. -
Dott Nord Est.
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ma allora mi sorge un dubbio: da una parte si incentiva con il 36 e il 55% il passaggio alla biomassa (legna compresa) e dall'altra se ne vieta l'utilizzo?
casomai nella zona A1 della Lombardia, chi ce l'ha, userà ancora il metano.
un pò di confusione nelle leggi..... bah.. -
.CITAZIONEIl discorso delle emissioni francamente per me lascia il tempo che trova, su larga scala non sono certo le caldaie a biomassa ad inquinare, visto che numericamente parlando sono praticamente insignificanti.
In aggiunta a quanto già postato da biomassoso...
e come si vede, non hanno nemmeno nominato le diossine...
Non c'è nessuna confusione nelle leggi. Le caldaie a legna sono permesse solo in certe zone, punto.
Se uno ne acquista una e pretende di usarla in zona vietata, risponderà delle conseguenze, e se l'ha acquistata perchè un venditore ha "distrattamente omesso di dirglielo", il venditore si sentirà le sue.Attached Image. -
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LIVING, se bazzichi un po' l'inglese QUI c'è un interessante PDF sul tema con 10 anni di monitoraggio sul pentolame/pentolume.
Le diossine le ho omesse per non infierire!. -
Bio-Hazard.
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Attenzione, cerchiamo di essere onesti quando si parla di dati. Io ho parlato di caldaie a legna come 'numericamente insignificanti', non di riscaldamento a legna tout court. Ora, quanto di quel 28% di emissioni di PM10 causate da sistemi a biomassa è causato dalle 'pentole italiane', e quanto invece da camini e stufe normali?
Ad ogni modo con questo non voglio certo dire che sia sbagliato il fatto che la legge metta limiti più severi alle emissioni , per carità, ma semplicmente che stare qui a parlare di qualcosa che ancora non c'è non ha tanto senso, anche perchè. ribadisco, la questione è soprattutto economica, chi d'inverno ha problemi ad arrivare a fine mese pensa a risparmiare il più possibile, mica a quanto fumo fa il proprio comignolo.
Ancora riguardo ai divieti territoriali riguardanti i sistemi a biomassa: se ci sono, vanno rispettati, ma pretendere che un venditore indaghi sui regolamenti in materia per ogni civico del cliente che gli entra in negozio.....beh, francamente, mi sembra irrealistico.
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Sono stato buono anch'io.... non ho citato le percentuali di diossine per tipologia di combustibile, non ho citato le campagne mondiali contro l'uso della legna (causa di malattie polmonari gravi, come in Cina dove si stimano 500.000 morti all'anno a causa dei combustibili solidi), non ho citato i vari "clean air acts", dove si vietarono i combustibili solidi nei centri abitati dopo il caso dei 4000 morti in una sola settimana in una famosa città etc etc.
Se le normative insistono sulla sicurezza, un motivo c'è... e segli "osti" vogliono servire invece il vino annacquato, sarà meglio che si mettano in riga, visto che poi le polveri e gli IPA non li respira solo il proprietario della stufetta, ma tutta la popolazione.CITAZIONEcerchiamo di essere onesti quando si parla di dati....Ora, quanto di quel 28% di emissioni di PM10 causate da sistemi a biomassa è causato dalle 'pentole italiane', e quanto invece da camini e stufe normali?
Bene, tanto per essere onesti c'è scritto bene in chiaro, sulla tabella che ho postato, "sistemi di riscaldamento domestico a legna", con tanto di percentuali.CITAZIONEla questione è soprattutto economica, chi d'inverno ha problemi ad arrivare a fine mese pensa a risparmiare il più possibile, mica a quanto fumo fa il proprio comignolo.
Per carità, capisco che queste situazioni di povertà ed indigenza stimolino la ricerca di soluzioni "alternative", alla faccia di qualunque regola civile. Così, potremmo perdonare anche chi ci rapina: poverino, aveva così bisogno di soldi...CITAZIONEpretendere che un venditore indaghi sui regolamenti in materia per ogni civico del cliente che gli entra in negozio.....beh, francamente, mi sembra irrealistico
Infatti, è irrealistico perchè NON è stato detto questo: è stato detto che il venditore DEVE informare il Cliente delle normative esistenti, invece di dirgli che è tutto a posto se accende un fuocherello nel centro di Milano.
E questo perchè se il Cliente sapendo di contravvenire ai regolamenti il colpevole è lui, mentre se lo fa innocentemente perchè gli han raccontato balle e si becca la multa, dopo va dal venditore e lo insulta.. -
.Il discorso delle emissioni francamente per me lascia il tempo che trova
inviti a non rispettare le norme ?
le policombustibili italiane sono inceneritori, le caldaie tedesche e austriache non bruciano mais o altro ciarpame, non riuscirebbero a rientrare nei limiti delle loro normative.
daniel1980, siete in due, tu e il dott, a perseverare nel difendere l'indifendibile, quando anche le ditte italiane, vedi per esempio d'alessandro, stanno proponendo prodotti più adeguati alle esigenze del mercato.
caldaie come la ecquador per esempio dovrebbero essere vietate.. -
Bio-Hazard.
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Se le normative insistono sulla sicurezza, un motivo c'è... e segli "osti" vogliono servire invece il vino annacquato, sarà meglio che si mettano in riga, visto che poi le polveri e gli IPA non li respira solo il proprietario della stufetta, ma tutta la popolazione.
Gli osti si metteranno in riga, volenti o dolenti, quando le leggi lo richidereanno, se sono furbi arriveranno alla partenza preparati.CITAZIONEBene, tanto per essere onesti c'è scritto bene in chiaro, sulla tabella che ho postato, "sistemi di riscaldamento domestico a legna", con tanto di percentuali.
Non mi stavo riferendo alla tua tabella, e ad ogni caso se ci fai caso si parla principalemtne di 'pentole', ossia caldaie marine, e non di altro.CITAZIONEPer carità, capisco che queste situazioni di povertà ed indigenza stimolino la ricerca di soluzioni "alternative", alla faccia di qualunque regola civile. Così, potremmo perdonare anche chi ci rapina: poverino, aveva così bisogno di soldi...
Stai estremizzando la cosa, le cadaie a biomassa italiche non inquinano più di qualsiasi stufa o caminetto, che non definirei soluzioni di riscaldamento 'alternativi', visto che sono queli più antichi e diffusi, in tutta europa e nel mondo. Paragonare chi usa una caldaia a legna o un caminetto mi sembra offensivo ed esagerato, soprattutto perchè la legge vieta penalmente la rapina, mentre non avviene lo stesso per il riscalamento a biomassa, che, anzi, viene pure incentivato fiscalmente.CITAZIONEE questo perchè se il Cliente sapendo di contravvenire ai regolamenti il colpevole è lui, mentre se lo fa innocentemente perchè gli han raccontato balle e si becca la multa, dopo va dal venditore e lo insulta.
La legge non ammette l'ignoranza, se installi un caminetto dove è vietato la colpa è solo tua, e le rogne le hai tu, mica il venditore, quindi è sempre e solamente l'acquirente finale che deve informarsi. Se abiti in centro storico dove possono correre solo auto a metano o ibride, e ti compri il Cayenne Turbo che colpa ne ha il concessionario Porsche se i vigili ti multano?
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.La legge non ammette l'ignoranza, se installi un caminetto dove è vietato la colpa è solo tua, e le rogne le hai tu, mica il venditore,
fantastico
la legge non ammette l'ignoranza del compratore mentre tollera quella del venditore. -
Bio-Hazard.
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Non estrapolare la frase nel suo contensto. Quando e se le veranno emanate norme tali da vietare di fatto la produzione e la vendita di un certo tipo di prodotte, esse devono essere rispettate. Ma nel frattempo, ho tutto il diritto di dire che, per me, il problema delle emissioni prodotte dalle caldaie a legna è poca cosa rispetto al totale; parlando in senso generale, ovvio.CITAZIONEle policombustibili italiane sono inceneritori, le caldaie tedesche e austriache non bruciano mais o altro ciarpame, non riuscirebbero a rientrare nei limiti delle loro normative.
Appunto, le loro, non le nostre. Quando anche le nostre saranno severe quanto le loro allora sarà un'altro paio di maniche, nessuno vuole rogne. Per carità, se uno ha la sensibilità ambientale e il portafoglio abbastanza ben rifornito da comprarsi una caldaia ecologica ed efficiente buon per lui, fa bene. Ma insistere nel criminalizzare buona parte dei venditori e dei produttori italiani perchè non rispettano ancora delle leggi che non ci sono, mi sembra ingiusto.
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