Confronto PDC

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    ...solo monoblocco? No...non penso...
     
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  2. nordico8
     
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    Se vogliamo inziare a scremare la lista si può considerare che la waterstage ha in dotazione nell'unità interna uno scambiatore coassiale (in pratica non si intasa mai).
     
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  3. mommotti69
     
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    Tornando su questo interessante confronto, ho adocchiato le carrier, la aquasnap plus inverter monoblocco. L'ho notata per particolari ragioni "personali", nel senso che quello che per alcuni potrebbe essere uno svantaggio per me è un vantaggio. Infatti mentre altre mantengono la potenza termica a basse temperature, abbassando il cop e aumentando il consumo naturalmente, questa riduce la potenza e pur abbassando il cop il consumo rimane molto simile.
    La 4 kw, che mi interessa, con a2w45 consuma appena 1,31 kwh, con una potenza termica di 3,4 kw per me sufficiente. E non mi darebbe problemi di contatore. Viceversa la mitsubishi ecodan per esempio si, perchè a questi regimi assorbe quasi 2 kwh!!! Detto questo, hai detto che è molto gestibile come parametri, per esempio posso escludere l'acs dando priorità al riscaldamento manualmente qualora abbia la possibilità di gestirmi un accumulo da reintegrare solo successivamente? Prezzi? Non ne ho trovato su internet.
     
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  4. nordico8
     
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    L'aquasnap 30AWH ha un contatto pulito per l'acqua sanitaria. Quindi, manualmente puoi forzare l'ACS e la macchina parte alla massima potenza per produrre ACS a 60°C (ci sono a bordo macchina i contatti per collegare la 3 vie, potresti anche inserire un termostato nel bollitore, così quanto arrivi a 45°C stacca la funzione ACS; per quanto riguarda gli assorbimenti non ti sò dire, in teoria dovrebbero essere quelli massimi visto che lavori a 60°C.

    Ciao
     
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  5. mommotti69
     
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    Idea dei prezzi?
     
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    A breve io li saprò, ne ho discusso ieri e mi sembra che la carrerie non sia per niente male, ha più setpoint e può ovviamente lavorare con lo schema rotex, batteria di scambio più grande della media, che ho capito aver senso per la minor velocità di passaggio aria su stesso volume trattato, defrost impostabile ma tarato alla prima brina con conseguente cicli ravvicinati, in caso di ghiaccio, ma certezza di scioglimento di tutto il ghiaccio in breve tempo (senza dunque tempi allungati per sicurezza, di solito se il defrost lavora su spessori più importanti rischia che il ghiaccio arrivi vicino alla scocca o sulla scocca e il defrost sciolga solo la parte sulla batteria ma se il ghiaccio si regge su altri punti sosta davanti alla batteria e mano a mano con i vari cicli può crescere, effetto che ora che mi è stato detto ho notato su pdc installate da un cliente....) Il bello che le taglie sono 4/6/8 kw con singolo ventilatore per poi passare al doppio....non obbligatoria la centralina, con 7 curve climatiche già inserite, nemmeno i comandi semplici, volendo si programma una tantum con plc poi si lavora sugli ingressi analogici in macchina....non avevo approfondito questi aspetti di altri prodotti ma non mi sembra male...ovviamente non c'è accumulo, si lavora con ciò che si vuole....
     
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  7. mommotti69
     
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    Ma ti stai riferendo alla monoblocco? Se non ricordo male dotting mi ha detto che l'ha installata per primo e non gli è piaciuta, cioè più che altro non consentiva certi schemi di funzionamento a me utilissimi (programmazione acs e riscaldamento in modo da escludere totalmente l'acs a mio piacere etc). Deve avere prezzi molto bassi a quanto mi è parso di capire....a me basterebbe la 4 kw. Se no c'è la xp energy (intorno ai 5 kw mi sembra) che dovrebbe costare un pò di più...ma non so quanto, non trovo nulla.
     
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    Il discorso era incentrato su altro quindi non ne so anroa molto, comunque per un momento si è parlato di unità idronica interna ma dalla brochure pare che ho capito male io....non credo sia un grande limite se non installata in modo remoto, vicino alla parete i tratti idrici sarebbero pochi...segno e mi informo...
    PLC di comando con fin troppe funzioni, molti set point attivabili anche sugli ingressi analogici, mi han parlato di un impianto con riscaldamento in diretta, accumulo stile rotex, impianto antigelo rampa garage, tre mandate a t diverse, programmate e poi tolto plc... discorso antigelo rampa a parte penso che significhi qualcosa...
    In effetti si trova poco a riguardo....qui si vedono i due comandi possibili, ma da quel che mi han detto, parliamo di un utilizzatore che integra queste macchine su sistemi di vmc e riscaldamento non di un venditore/commericiale, descrivere come termostato il programmatore è banale ed un grande errore commerciale...a quanto pare fa molto di più....

    www.pontaniservice.com/public/30aw-scelta-43469_01_10.pdf
     
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  9. nordico8
     
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    Confermo che gli sbrinamenti sono veloci, nel giro di un minuto si ferma, inverte il ciclo e riparte (con UR del 70%). Il tempo di ripetizione del defrost è di circa 1 ora. Il pannello LCD è fortemente consigliato; con esso è possibile settare correttamente la macchina, disegnare una curva climatica personalizzata e inoltre settare la % di riduzione frequenza compressore. Questo pannello svolge anche attività diagnostica. Questo vuole dire che con un PLC è possibile attivare la macchina, attivare la riduzione frequenza (esempio 50%), deviare la valvola a tre vie, il tutto con i contatti puliti. In questo modo (per esempio la macchina da n KW lavorerà con il compressore al 50% (e consumerà in proporzione) producendo ACS alla temperatura del riscaldamento (ad esempio 45°C con i fan coil). Chiaramente con il radiante questo trucco non vale. La macchina in verità è Toshiba, sia il compressore e sia l'inverter sono Toshiba, lo scambiatore gas/acqua è Alfalaval, lo scambiatore aria/gas è frigomec e il circolatore integrato è Salsom modello NYL 63-15 a tre velocità.
    Il fatto di essere monoblocco è una rogna, o si glicola l'impianto o si deve lasciare accesa la macchina nei periodi in cui si arriva vicino agli 0°C per molto tempo. C'è anche una funzione antigelo, in pratica sotto una certa temperatura ogni n minuti si accende il circolatore e fà muovere il fluido in modo da ritardare il congelamento.

    Ciao
     
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  10. mommotti69
     
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    Mi stai dicendo che puoi settare una percentuale di utilizzo del compressore in funzione, per esempio, della disponibilità di potenza al contatore e del fabbisogno termico? Questo sarebbe il mio sogno....
    Ma la monoblocco se la temperatura rimane sopra lo zero non dà sostanziali problemi giusto?
     
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  11. nordico8
     
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    Per assurdo tu setti la riduzione della frequenza al 50%. Poi puoi decidere tramite l'LCD i periodi di tempo in cui la macchina è spenta, è accesa in modalità ridotto o accesa al massimo. Questo è fattibile anche con i contatti puliti solo che ti devi attrezzare con PLC o orologi evoluti con più canali (molto costosi). Naturalmente se utilizzi la funzione ACS della macchina ti ritrovi con la produzione a 60°C al massimo della potenza.
    Mi pare di aver letto un tuo intervento sulla ricerca di una PDC per ACS e riscaldamento del bagno. Potresti collegare la macchina da 4KW ad un sanicube settando la mandata a 45°C con il compressore al 50%. In questo modo colleghi il secondo scambiatore al fancoil e sei a posto. Questo trucco non vale se devi utilizzare anche un radiante, c'è una discussione di un utente in cerca ad una soluzione per alimentare sia fan coil e sia radiante. Alla fine ha collegato solo il radiante alla PCD e i fancoil con una caldaia a metano.

    Per il discorso temperatura, diciamo che con la funzione antigelo, se la temperatura non scende sotto i 2 gradi non dovresti avere problemi. Il trucco semmai sarebbe quello di collegare una valvola deviatrice a tre vie tra mandata e ritorno e far circolare il fluido nel circuito esterno.

    schemaq

    Il disegno è sbagliato, la deviatrice è sulla mandata

    Perdona, ma oltre a Gimp non ho altro con cui disegnare.

    Ciao

    Edited by nordico8 - 2/2/2012, 21:50
     
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  12. mommotti69
     
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    Si esattamente, avevo fatto quell'intervento. Il mio obiettivo sarebbe quello di avere una macchina che possa consentirmi almeno, se non tutte le scelte che hai menzionato, di mandare potenza all'acs (meglio se con compressore parzializzabile) e poi escluderla totalmente a favore del fancoil, a prescindere dal decadimento della T dell'acs, scaldando ad esempio un termoboiler da usare di mattina in anticipo e poi deviando l'acqua calda al fancoil e "vivendo di rendita" per l'acs....da scaldare nuovamente dopo. Il top assoluto sarebbe certamente parzializzare la potenza un pò ad acs e un pò a fancoil, in modo che il termoboiler sia tenuto in temperatura (anche solo 40 gradi non importa granchè) senza però interrompere la potenza al fancoil. E' essenziale perchè voglio liberarmi della stufa elettrica in bagno, e non sarebbe possibile senza un meccanismo che mi garantisca con certezza assoluta una certa potenza termica ogni volta che ne ho bisogno al fancoil, anche solo 1500 watt sarebbero sufficienti. Presumo che questo gioco me lo possa consentire più che una gestione della valvola a tre vie un serbatoio di accumulo con doppio scambiatore, se non ho capito male....a questo punto un boiler solare con due serpentine collegato al fancoil?
    La T decade sotto i 2 gradi molto raramente, sarà un 2/3 volte al mese in gennaio e febbraio, molto raramente in dicembre....e si riprende velocemente...diciamo che se tocca questi limiti però non si trattiene certo per ore. Considera che la media delle minime (tipicamente verso le 6 del mattino) da me è 5,0 in gennaio, il mese più freddo.
    Grazie
     
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  13. nordico8
     
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    Allora potresti adottare questa macchina. Al più quando vedi che le temperature cominciano ad avvicinarsi per un lungo periodo vicino allo zero la programmi per un accensione notturna di un'ora in modo da ripristinare l'inerzia termica dei tubi. Devi mettere in preventivo fin da subito una coibentazione dei tubi fatta a regola d'arte. Come accumulatore potresti adottare il sanicube a due serpentine. La prima serpentina collegata alla PCD e la seconda al ventilconvettore e circolatore dedicato. L'ideale sarebbe quello da 500L per quanto riguarda l'autonomia per il riscaldamento con il convettore. Il problema è che scaldare 500L con un generatore da 2KW hai bisogno di circa 9 ore. Nel caso del 300L in 5 ore avresti l'acqua a 45°C. Dovresti fare dei conti in base al fabbisogno termico del bagno. Potresti calcolare quanto tempo impiegna la stufa da 2KW a scaldare l'ambiente e quindi trovare l'energia necessaria. In questo modo ricavi la diminuzione di temperatura dell'accumulo a seguito del riscaldamento del bagno.

    Fai bene i conti di quanto ti viene a costare tutto questo "impianto".

    Ciao
     
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    comunque è come han detto a me, molte impostazioni possibili, molti setpoint, ok è monoblocco, lavorare con glicolata riduce lo scambio quindi una valvola per accorciare il circuito per la funzione antigelo mi sembra l'idea migliore...
    io dietro avrò il plenum alimentato da vespaio alimentato a sua volta dai 4 tubi, più non potevo, interrati...nel "camino" che convoglia l'aria da -4 metri a livello del terreno immetto anche l'aria esausta della vmc con regolatore di flusso per non avere problemi se la pdc pompa di brutto alla bisogna....non dovrei avere dunque mai temperature sotto lo 0...
    caricare un sanicube usando la serpentina è da criminali....
     
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  15. nordico8
     
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    CITAZIONE (Amicodelgjat @ 2/2/2012, 22:37) 
    caricare un sanicube usando la serpentina è da criminali....

    Ci sono altri modi?
     
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91 replies since 2/8/2011, 15:08   8669 views
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