Vespaio areato o pre-riscaldo geotermico?

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    Moooooolto meglio già così ma le prese d' aria e le espulsioni della stessa, devono essere a nord e sud ad una distanza di 3...4 mt una dall' altra...inoltre non so se ti considera le sole pareti verticali a 10° od anche tutto il pavimento ed il soffitto del vespaio...paradossalmente le pareti dovrebbero essere ininfluenti dato che devono essere isolate sia verso l' esterno che verso l' interno che verso sotto...mentre tutto il resto dovrebbe attingere dal calore immagazzinato nel terreno...
     
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    esatto, e comunque più il piano di appoggio dei granchi che il "soffitto", in quanto l'energia termica trasmessa attraverso i pilastrini da sotto a sopra viene dissipata al passaggio dell'aria...c'è da dire che bisogna anche tarare la velocità su vari volumi, di spunto una pdc lavora molti cubi di aria ma poi modulando li riduce, riducendo anche la velocità dell'aria, ogni tanto anche si fermerà consentendo una rigenerazione maggiore delle superfici....
    Di certo da -5 a + 3 è un buon risultato però basso per una pdc aria acqua che per il calcolo ragiona sul + 7, affinando il tiro di certo dovrebbero risultare valori più alti che dovrebbero essere quelli dati dal mitico Dott...quindi più alti...
    per curiosità potresti provare, se non ti prende troppo tempo, a modificare l'ultimo modello inserendo un labirinto per l'aria che la obblighi ad un giro forzato....mi piacerebbe avere il confronto, po è ovvio che al cambiare dei dati come perdite di T o altro i valori cambierebbero circa alla pari....
     
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  3. nello72
     
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    In questa simulazione ho posto la temperatura del magrone a 10°, sulle altre pareti del vespaio (travi e plate) non ho imposto nessuna condizione. La cosa mi sembrava sensata dato che l'esterno delle travi e la platea dovrebbero essere isolate.
    Ponendo a 10° anche travi e platea, in uscita mi dava circa 9°.

    Però, ripeto, non farei molto affidamento su questi numeri...

    Per il discorso delle bocchette, torniamo all'argomento di questa discussione: vale la pena farle o è sufficiente fare quelle per alimentare la sola PDC?
    In queste simulazioni, ho considerato solo le seconde: un certo numero di bocchette in ingresso, eventualmente da un pozzo canadese ed una sola bocca di uscita verso la PDC.

    Per il labirinto, se riesco ci provo questa sera
     
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    ...per il ricircolo dell' aria sicuramente si...per la velocità dell' aria nel lambire i pilastrini anche...mi sembra proprio che sia meglio farle...
     
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    più entrate si, più tubi comunicanti anche, prese per ricircolo naturale direi di no....avremmo forse una stagnazione dell'aria nelle mezze stagioni ma tutto dipende da come usiamo la pdc, se dovrà produrre acs quella la si fa sempre...quindi ricambio sicuro...
     
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    Ecco perché la simulazione è oro...con pochi ingressi hai aria che entra pari a molti ma velocità di ingresso inferiore quindi più tempo per lambire i pilastrini ed il pavimento...inoltre con più ingressi hai la certezza che tutto il volume sia in movimento...niente zone morte..Se poi la presa della pdc è messa in modo tale da farle arrivare l'aria obbligatoriamente da tutti i punti hai quadrato il cerchio. Potrebbe ad es essere in vmc zona confinata da paratie con prese d'aria tutto intorno...aumenterebbe di molto la turbolenza...
     
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  7. nello72
     
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    Di seguito la simulazione delle velocità e delle temperature (ricordate le pinze) del medesimo vespaio con una serie di setti che forzino il percorso dell'aria

    image

    image

    A parità di condizioni, la temperatura in uscita è la medesima rispetto alla versione senza setti.
    Errata Corrige: aria in ingresso -5°, aria in uscita +8.5° (e non 3 come detto in precedenza) :ops.gif:
     
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    Scusa ma non si vedono i tubi di ingresso...uno ogni 3.5 m a nord e sud e nemmeno il punto di presa della pdc...errore? Già così però la differenza nel moto dei flussi è enorme...sbaglio?
    Tipo questo...


    Edited by fazer111 - 16/10/2010, 10:14
    Attached Image
    Ipotesi Vespaio Aerato.JPG

     
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    Quindi presi con le pinze le temperature in quanto valori resto soddisfatto della resa diversa, già nel diagramma delle velocità si notano poche aree turchesi e molte azzurro blu, quindi uniformità della velocità dell'aria, bassa, con un maggiore e migliore scambio.
    Peccato che ho cambiato la realizzazione del basamento ed il metodo di riscaldamento :crybaby.gif: .....avevo 170 mq da poter gestire...
    ovvio che inserendo più entrate ed in più posizioni il risultato cambia e non è detto in meglio, se la pdc fa anche acs lavorerà tutto l'anno quindi prevedere tubi per ventilazione naturale è inutile e complicante....
     
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  10. sono-qui
     
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    Per avere una stima della temperatura del fondo su cui scorre l'aria potresti utilizzare questa formula, che fornisce la resistenza termica (quindi condizione di flusso termico stazionaria) tra il terreno molto distante al di sotto dell'abitazione e la superficie del terreno che si trova a contatto con l'aria.
    La situazione geometrica sarebbe questa: disco sottile, di raggio r (il fondo su cui scorre l'aria), appoggiato sulla superficie che delimita un mezzo seminfinito (il terreno al di sotto del fondo, al di fuori dello stesso.

    Rt = 1/(4*r*l)

    l è la conducibilità termica del terreno.
    Il raggio r, se la pianta dell'abitazione non si discosta troppo (andrebbe definito quanto) da una circonferenza penso che tu possa ricavarlo con l'equivalenza di superficie tra cerchio equivalente e pianta dell'abitazione.
    Rimane una scelta da fare, su cosa si intende per temperatura del terreno molto distante al di sotto del fondo su cui scorre l'aria, chiaramente non si tratta della temperatura del nucleo terrestre, ma quella che si può misurare in un pozzo, che è già ad una distanza abbastanza grande rispetto al raggio del cerchio r. Si tratta solo di un problema di scambio termico, non è prevista la presenza di altro.

    Il prcedimento è anche questo molto approssimativo, non penso che si ottenga una buona stima, me penso che sia sempre meglio che inserire una temperatura del fondo a caso.
    Calcolando la potenza ceduta all'aria, conoscendo la resistenza termica data dalla formula scritta prima e conoscendo la temperatura del terreno a "grande distanza" si ricava la temperatura media del fondo, che deve coincidere con quella ipotizzata.

    Edited by sono-qui - 16/10/2010, 13:44
     
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  11. nello72
     
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    Nell'esempio di cui sopra, volevo solo verificare il comportamento del vespaio con percorso obbligato. Per esperienza ho imparato che è sempre meglio cambiare un fattore alla volta, altrimenti diventa difficile capire quale modifica abbia portato vantaggi e quale no.

    Nello schema l'ingresso è 1 ed è in alto al centro (dove c'eè la fiammata rossa) e l'uscita è in basso al centro (dove c'è il cavedio).

    Fazer, dici di usare 3 ingressi, ma di che diametro?
     
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  12. sono-qui
     
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    Si, non dimenticare che c'è un flusso termico anche nel terreno, da cui dipende la potenza ceduta all'aria dal terreno. Era questo che volevo farti notare.
     
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    nel tuo caso posizionare 3 fori a nord e tre fori a sud ti costringerebbe a posizionare l'aspirazione in una posizione che sia a metà di un possibile percorso a labirinto, in questo caso il numero 3, a nord e a sud, sarà poco influente ed il risultato sarà comunque simile se il pescaggio sarà a metà del percorso totale, questo perchè l'aria avrà un tragitto più corto ma entrando equamente da nord e da sud potranno percorrere le camere a metà della velocità della simulazione prima con pari risultati.
    Oltre a non essere necessaria la ventilazione naturale se la pdc lavora per acs complica a livello pratico la realizzazione in quanto o bisogna calibrare lunghezze percorsi , diametri tubi e quant'altro per avere pari portate in base alla posizione del vano tecnico, avendo un punto di presa ed uno di entrata, come nell'ultima rappresentazione ci sono meno conteggi da fare...
     
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  14. nello72
     
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    ...è proprio questo il mio dubbio, per come ho impostato la simulazione, penso che il terreno venga considerata come un generatore ideale in grado di fornire una temperatra X° a prescindere dal carico di lavoro... Cosa che non penso rispecchi molto la realtà!
    Il problema è trovare quale dei 1000 parametri devo cambiare nel programma per avere una cosa simile :mf_bookread.gif:
     
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    Il diametro dei tubi non dovrebbe essere superiore a 120 ne inferiore ad 80. Il punto di presa per il cavedio invece, dovrebbe essere maggiore...meno resistenza e rallentamento del flusso...avrebbe così più tempo per scambiare con lo scarico dei tubi della stufa a pellets transitante all' interno ma così facendo potrebbe dare problemi per l'attraversamento della trave di fondazione. Ecco perché avevo pensato di fare una base più larga del cavedio per farci affluire tre tubi e non uno solo. Si potrebbero infatti far pescare da tre punti diversi all'interno del vespaio...poi a partire dal cavedio in su, ridiventare uno solo...della grandezza del cavedio...cca 70x50 mentre la base sarebbe almeno 2m sempre per 50...Ovviamente la base sarebbe ben coibentata verso terra da adeguato spessore di xps sotto e lo stesso Celenit isolato del cavedio lateralmente e Superiormente...
    Quanto faccio schifo a disegnare...

    Edited by fazer111 - 16/10/2010, 15:07
    Attached Image
    Presa Aria Pdc In Cavedio.JPG

     
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136 replies since 4/10/2010, 14:03   6815 views
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