Riscaldatore d'acqua

Come costruire una pdc aria/acqua partendo da uno split

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    CITAZIONE (federicocristiano @ 20/9/2009, 19:40)
    Credo anch'io, ma oltre alla perplessità del materiale con cui è fatto lo scambiatore, mi sorprende la portata dell'acqua, 3 m³/h, quello che hai usato tu che portata ha?
    Se davvero la rumorosità è di 48 db si può prendere in considerazione l'installazione in cantina, dove ho predisposto l'aspirazione dell'aria preriscaldata dal pozzo canadese e dal vespaio; l'ho monitorata l'inverno passato, 24 ore su 24, aspirazione continua di 350 m³/h, e la temperatura non è mai scesa sotto i +4°, anche quando, di notte, fuori è arrivata a -8°. Peccato che di giorno, con t esterna di 12°/15°, la t dell'aria estratta non superava i +8°.
    Mi rammarico di non poter postare i grafici perche il portatile con cui ho fatto il monitoraggio ha fritto l'HD.
    Appena finiamo di posare le piastrelle penso di farmi un giro da loro, in un ora di macchina dovrei essere li.

    Ciao a tutti, Federicocristiano, a quanto dici quindi il recupero geotermico dell'aria ha un bel limite nelle giornate di mezza stagione, il COP a +8 non è male, ma se l'aria a metà giornata supera detta soglia.... però creare un ingresso multiplo nel plenum prima dello scambiatore che cambi le entrate in funzione delle temperature sfruttabili nei canali sarebbe probabilmente sarebbe fantascienza, io ci sogno sopra a queste"illuminazioni" in quanto le ritengo un piccolo passo verso l'integrazione nella vostra community che è formata, come vedo, da gente preparata e da vei e propri ricercatori......vi faccio i miei complimenti!!
     
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  2. dotting
     
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    Ho inserito una foto completa del circuito con la modifica relativa alla posizione dello scambiatore.
    1.- a sinistra si intravede la pdc aria/acqua da 400 watts che ha un circolatore all'interno, sullo sfondo si nota la canna di espulsione fumi della stufa a pellets di cui recupero il calore la pdc aspira dal retro ed espelle l'aria raffreddata dal fronte, si intravedono i tubi in alto a sinistra;
    2.- dalla pdc partono due tubi mandata e ritorno, quello di mandata transita nello scambiatore coassiale che ho coibentato con fibra micronizzata, poi continua nella tubazione in alto che va in basso al tubo rosso che serve il pavimento radiante e a destra alla serpentina interna all'idropi per ACS.
    3.- si possono notare un bussolotto arancione ed una elettrovalvola nera; l'elettrovalvola è normalmente chiusa e si apre solo quando la temperatura del termostato a contatto il bussolotto arancione raggiunge i 38°C;
    4.- temperature: la pompa di calore da 400 watts mi porta la temperatura dell'acqua diretta al radiante a 26°C e ritorna a 23°C, quando attivo il riscaldatore d'acqua la temperatura arriva a 38°C e si stabilizza a quella temperatura perchè deve riscaldare gli 80 litri di ACS, che durante il giorno si sono raffreddati;
    5.- la pdc da 400 watts è sempre in funzione, il riscaldatore che assorbe 750 watts lo attivo alle 19, tariffa bioraria, e lo spengo verso le 23.
    In casa ho negli ambienti temperature di 20,5°C, nei bagni 22°C, casa di 105 mq. ben coibentata!!!
    Scantinato di 72 mq. riscaldato da stufetta a pellets da 2 kW.
    6.- il riscaldatore d'acqua è costituito da compressore esterno, i tubi di collegamento sono quelli bianchi appesi al soffitto, l'unità nera che si vede sullo sfondo è l'unità di gestione che ho prelevato dal mobiletto interno dello split ed è collegata attraverso un misuratore di corrente alla rete.
    Il principio di funzionamento dello scambiatore coassiale è quello disegnato nell'illustrazione più chiara di questo modello piatto:
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  3. gazzivan
     
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    Avevo una domanda da fare:

    come controlli accensione e spegnimento della pdc?

    Si blocca solo con sovratemperatura dell'evaporatore?

    Mi piacerebbe costruire una soluzione di questo tipo su un boiler per ACS, però dovrei poter controllare accensione e spegnimento, inoltre dovrei poter controllare la partenza di una pompa di circolazione...

    Grazie di tutte le tue idee :thumbup.gif:


     
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  4. dotting
     
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    Se parli della pdc da 400 watts, quella è sempre accesa giorno e notte, per alimentare 105 mq. di pannello radiante a pavimento.
    Se invece parli del riscaldatore d'acqua, quello lo attivo con un normale crono dalle 19 alle 22.30, quando in concomitanza accendo una stufa a pellets ad aria per 72 mq. di scantinato.
    Il riscaldatore fa un primo ciclo di defrost dopo un'oretta, poi ogni 45 minuti se c'è molto freddo ogni 30'.

    Ci sono tanti modi per far partire il riscaldatore in funzione di temperature, potrebbe essere una semplice sonda a contatto come quella in foto, così per il circolatore.
    Ogni impianto fa storia a sè.
     
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  5. raffaele75
     
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    dotting, una domanda.....

    ma l'acs te la produci con il serpentino del termo-boiler? e a che temperatura ti arriva il liquido del serpentino del boiler? e quanto ci mette a scaldare 80lt?

    ti spiego, perchè io ho un boiler simile ma da 150lt e nel serpentino ho attaccatto un collettore solare..... non so se mettere una tre vie e ogni volta suicciare sul pannello o sulla pompa di calore a secondo se cè il solo o se non cè.....
     
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  6. dotting
     
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    Leggi i punti 3 e 4 del mio intervento precedente sono 38°C.

    Ci mette circa due ore.
     
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  7. raffaele75
     
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    cioè 38°C....? , ma quello che non ho capito, scalda in contemporanea l'impianto radiante insieme al serpentino del termo-boiler oppure prima uno e poi l'altro?

    non mi è molto chiaro.......

    scusa se ti faccio tante domande... ma se guardi indietro i miei interventi.. ancora sto finendo la mia pompa di calore artigianale che poi inserirò in questo forum....

    quindi mi piaceva avere delle notizie in più... grazie mille
     
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  8. dotting
     
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    Scalda in contemporanea, nel senso che quando avvio la pompa circola solo nel pavimento radiante, dopo qualche ora che sta circolando nel pavimento raggiunti i 38°C si apre il circuito verso la serpentina del boiler e in pratica anche dopo ore la temperatura di mandata della pompa ausiliaria che ricordo è in serie alla pompetta si stabilizza a 38°C, diciamo massimo 40°C.
     
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  9. dotting
     
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    Avendo spento il riscaldamento ritengo opportuno tracciare un bilancio definitivo sul riscaldatore d'acqua.
    Devo dire che il riscaldatore ha funzionato egregiamente per tutta la stagione.
    Veniva attivato alle 19 e spento alle 22,30 con un orologio programmatore.
    La potenza elettrica assorbita era intorno ai 750 watts in linea con il calcolo semplificato che suggerisce la potenza in BTU diviso 10, il condizionatore era un 7000 BTU.
    La temperatura dell'acqua di mandata al riscaldamento veniva elevata in circa 45 minuti da 26° a 38°C, a quel punto si apriva l'elettrovalvola termostatata che apriva il circuito anche verso lo scambiatore dello scaldabagno termo.
    Rispetto all'inverno precedente in cui usavo la resistenza dello scaldabagno, anche per dare una certa integrazione al riscaldamento, i prelievi di energia elettrica dalla rete sono passati da 34 kWh giornalieri a 24 kWh giornalieri, sempre nel solo periodo di riscaldamento.
    Confermo quindi la validità tecnico-economica di una simile soluzione ad integrazione di un impianto esistente, e quella ipotizzata da Giangiman ritengo sia una delle soluzioni ottimali:
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    anche se si potrebbe studiare una soluzione per case a bassissimo consumo energetico che utilizzasse solo questo riscaldatore.


    Il prossimo passo sarà usare il riscaldatore d'acqua per il raffrescamento del pavimento radiante.
    I risultati a settembre.
     
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  10. Roberto Siracusa
     
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    Hai conseguito un risparmio di ben 10 kwh giornalieri...un risultato eccezionale.
    Ma perchè non lo brevetti, prima che qualche furbone che legge queste pagine si faccia venire questa splendidia idea???
     
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  11. dotting
     
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    Non è altro che una pdc aria/acqua on/off splittata, non è niente di particolare.

    La differenza è che quasi tutte le pdc splittate e monoblocco hanno lo scambiatore di calore gas/acqua a piastre, la mia ha uno scambiatore coassiale.

    A Milano all'Expoconfort molte delle nuove pdc splittate che vedrete, adottano per l'appunto uno scambiatore coassiale invece di quello a piastre, che giudico più delicato.
     
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  12. raffaele75
     
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    ciao dotting.. ti ricordi della piccola pompa di calore che stavo finendo.... bè ora la devo solo provare (se trovo un pò di tempo)...
    sinceramente non so come inserire delle foto, cosi ti incominciavo a far vedere qualche cosa...

    Raffaele
     
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  13. raffaele75
     
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    provo ad inserire alcune foto....

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    sembra che ci sono riuscito.... ora è un pò tardi.. magari domani vi do qualche descrizione in più... ho altre foto anche del mio collettore solare al tinox autocostruito...
     
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  14. dotting
     
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    Ma quella è una cosa seria!!!

    Complimenti.

    Come ho già scritto, l'unica cosa che mi lascia un attimino perplesso è l'affidabilità dello scambiatore a piastre, ne ho visti troppi intasati dopo un paio di anni di funzionamento.
     
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  15. raffaele75
     
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    io non ho avuto mai problemi.... se lo usi solo per il riscaldamento basta un filtro di linea, per l'acs è un pò diverso, perchè bisogna vedere il calcare presente nelle zona e qui da me è pieno.... credi circa 37 gradi francesi...

    comunque il "mitico" frigorista me l'ha provata anche al banco prova svelandomi il COP.... devo dire non male per un artigianale.....
     
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104 replies since 31/7/2009, 17:38   17597 views
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