CercaEnergia

Posts written by diotallevi

  1. .
    CITAZIONE (irisplus @ 16/12/2012, 17:56) 
    nel caso di presenza di acqua ti conviene andare su quel prodotto. Si tratta fondamentalmente di un telo
    La Volteco su questi specifici prodotti, credo che sia la n.1

    quà è spiegato benissimo la posa e come funxia

    Qualcuno ha idea di quanto costi la volteco al metro quadro?

    Se decidessi di usare i pannelli foamglass sotto platea la colla usata per l posa sarebbe sufficiente a bloccare l'acqua o sarebbe comunque necessario sfiammare una guaina sopra i pannelli prima di gettare la platea?
  2. .
    CITAZIONE (paolomak @ 14/11/2013, 09:25) 
    Non ho spreco di acqua in quanto l'acqua di scarto torna nel serbatoio per essere ritrattata.

    In questo caso però serve la lampada UV che con il dosatore dedicato alla linea di polifosfati si può evitare a piè pari; con i serbatoi/ricircoli d'acqua non si scappa bisogna proteggersi da eventuali colonie batteriche.

    Altra perplessità è che l'osmosi inversa prevede l'uso di membrane: durabilità? igienicità? costi?
    Poi c'è il costo dell'energia elettrica.

    A mio avviso in caso di acque molto dure ha un senso ma altrimenti per 8 litri al giorno mi sembra più semplice la via dei polifosfati.
  3. .
    Amico non è calcare.. sono atomi di calcio singoli legati ai fosfati.. si depositeranno a terra ma non li vedi..se inalati si bloccano nel naso ma son pur sempre innocui atomi di calcio ed un gruppo fosfato.. i gruppi fosfati sono alla base del DNA...

    Il calcare si forma, in assenza dei polifosfati, perché il calcio libero si lega ai carbonati e l'aggregazione continua dei cristalli di carbonato di calcio fra loro formano le famose incrostazioni..
  4. .
    CITAZIONE (Amicodelgjat @ 7/11/2013, 21:18) 
    allora...la uta non deumidifica tutto per riumidificare......poi lavora prima della mandata quindi su ricircolo+ eventuale rinnovo...se il tasso di umidità differisce da quello impostato lei lavora...

    Ok...quindi:
    Se in eccesso riesce a ridurla al valore impostato solo deumidificando (umidificatore spento)?
    Se in difetto la reintegra solo umidificando (deumidificatore spento)?
    Quindi ci sono dei rilevatori di umidità?

    CITAZIONE (Amicodelgjat @ 7/11/2013, 21:18) 
    ipotizzo...il chelante quando ingloba il calcare diventa una molecola più pesante, in caso di evaporazione a caldo resterebbe nella parte liquida...se il processo proseguisse fino all'evaporazione totale dell'acqua chelante e calcare resterebbero sulle superfici del contenitore...questo intende forse paolo....
    se l'umidificazione è a freddo e può veicolare chelante e calcare se quasto condensa di certo macchierà...prima o poi...ovvio

    Se non si superano i 50-60° C gli atomi di calcio, magnesio e potassio, non possono cristallizare perchè legati ai polifosfati....rimangono in sospensione come chelati..
    Con il processo a freddo non vi è alcuna possibilità di deposizione di cristalli e quindi di macchie residue..

    CITAZIONE (Amicodelgjat @ 7/11/2013, 21:18) 
    io filtrerei..per me sarebbe l'unica garanzia...non so se ne ho la necessità ma se dovesse essere....

    Amico cosa intendi per filtro? Filtro per aria o per acqua?
  5. .
    Se ingeriti a lungo andare ed a dosi elevate, in quanto chelanti, possono influire sul metabolismo osseo riducendo il tenore del calcio nei cristalli di idrossiapatite; se respirati si fermno nel naso e non dovrebbero fare nulla...

    Sul secondo punto non ti seguo...puoi spiegare il perchè?
  6. .
    CITAZIONE (S. Bergo @ 7/11/2013, 16:11)
    .....Io sti problemi non li avrò ...... umidificazione ......... forse una volta all' anno !

    Stefano forse non è così; in prima pagina amico scriveva:
    CITAZIONE (Amicodelgjat @ 4/6/2013, 16:11) 
    il ciclo di deumidificazione con aria neutra (correggetemi se sbaglio) prevede due batterie in serie, la prima fredda e la seconda calda e sono sullo stesso circuito frigorifero, per dirla in modo semplice il compressore sta in mezzo alle due....l'aria passa per quella fredda, condensa e poi passa in quella calda, il ciclo avendo temperature "opposte" lascia l'aria per l'appunto neutra....il compressore genererà sempre un certo caldo, limitato...

    Quindi, sempre che io non abbia capito fischi per fiaschi, la mini-uta deumidifca tutta l'aria di ricambio in ingresso e successivamente la riporta al grado di umidità desiderata; quindi anche se entra aria al 60% di umidità relativa tu dovrai prima abbatterla e poi comunque umidificare.

    Se ho capito bene e le cose stanno proprio così in effetti sarebbe dispendioso e poco razionale...

    CITAZIONE (paolomak @ 7/11/2013, 16:30)
    Letto da altra parte: "intanto un dosatore di polifosfati non decalcifica nulla, semplicemente impedisce il deposito del calcare immettendo nell'acqua sostanze che contrastano il meccanismo di deposito finchè siamo a temperature sotto i 60°. Il calcio che è presente nell'acqua resta tutto". E i polifosfati vengono immessi nell'aria e li respiriamo: sono dannosi?

    I polifosfati sono dei chelanti e vengono utilizzati anche a fini alimentari, gli stessi che si usano nei prosciutti, formaggio, ecc; in ogni caso le goccioline d'acqua si fermano nelle primissime vie aeree (fosse nasali, turbinati, faringe) e non arrivano mai nei rami bronchiali perifierici; non vedo evidenti problemi..
    L'aria che respiriamo quotidianamente o peggio che fumiamo quella si che contiene cancerogeni che arrivano fino ai bronchioli terminali e agli alveoli polmonari..
  7. .
    Ho dimentica di scrivere che con l'uso dell'acqua d'acquedotto avremmo il vantaggio di poter evitare l'implementazione della lampada UV.

    CITAZIONE (irisplus @ 7/11/2013, 14:18) 
    Le acque così dette dure, come sono nella mia zona, richiedono naturalmente un addolcitore.
    Un dosatore di polifosfati, come quello postato nel link, secondo me fa poco.
    Io, nella casa attuale ho montato un dosatore in ingresso alla rete ..... i risultati sulle tubazioni installate 6/7 anni sono stati scadenti.
    Ho sentito un paio di idraulici ...... con teorie discordanti su questo argomento.
    Interessante sarebbe sapere le esperienze di altri.

    Si in effetti per acque dure sopra i 35° non si riesce a gestire bene il problema con i polifosfati e aggiungo che funzionano poco anche con acqua sopra i 50-60° C.

    Però la per la temperatura non vedo problemi visto che parliamo di acqua a temperatura ambiente mentre per in caso di acque dure non ci sono alternative all'addolcitore...

    Per verificare il potenziale consumo d'acqua giornaliero ho fatto un pò di conti usando una tabella psicometrica ed i seguenti parametri:
    -casa di 600 m3 (la mia :))
    -ricambio intelligente di 1/3 per ora (200m3)
    -Inverno (22°C e 50% umidità relativa pari a 8,5 gr d’acqua per kg di aria)
    -Estate (24°C e 50% umidità relativa pari a 10gr d’acqua per kg di aria)
    -Aria in ingresso all’umidificatore completamente deumidificata e priva d'acqua (mi sembra di aver capito che la mini-uta funzioni così)
    -peso dell’aria pari a 1,2Kg/m3

    Ecco i calcoli:
    200m3/h x 1,2 Kg/m3= 240 Kg/h
    240 Kg/h x 8,5 gr/kg= 2040 gr (2,04 litri/h) Consumo invernale
    240 Kg/h x 10 gr/kg= 2400 gr (2,4 litri/h) Consumo estivo

    Sempre che i calcoli siano corretti si tratta quindi di un consumo non proprio indifferente (50-60 litri al giorno); a questo punto non vedo alternative all’uso dell’acqua di rete.

    Amico non so se sia fattibile ma bisognerebbe pensare ad un modo per non deumidificare completamente l’aria in ingresso ma farlo solo quando serve.
  8. .
    A proposito di calcare: mi ci son rotto la testa ed alla fine sono arrivato alla conclusione del tutto personale che la soluzione migliore sia un piccolo dosatore proporzionale di polifosfati dedicato alla sola linea dell'umidificatore: spesa massima di 40-50 euro per l'acquisto e una ventina di euro annui per la ricaricarica dei polifisfati.
    Qui un esempio.

    L'addolcitore a monte di tutto l'impianto avrebbe senso solo in caso di acque molto dure (>35-40° F) e comunque, a parte i costi elevati per acquisto-manutenzione-consumo di acqua, c'è tutto il tema della qualità dell'acqua che diviene priva di magnesio e calcio ma ricca di sodio e la cosa non è del tutto salutare.
    In caso di acque dure e quindi addolcitore consiglierei comunque di farlo lavorare solo sulla derivazione che distribuisce acqua agli impianti termici ed elettrodomestici.

    Edited by diotallevi - 7/11/2013, 14:01
  9. .
    CITAZIONE (Amicodelgjat @ 22/10/2013, 09:31) 
    però ragazzi...cerchiamo di fare anche bene i conti....spazi a parte....quanti e quali impianti servono per acqua distillata? quanto costano? quanto costa la loro manutenzione? se solo l'impianto di osmosi disperde 2/3 dell'acqua processata significa che per avere un litro ne servono 3, il prelievo da rete concorre, almeno da me, anche nei costi di smaltimento reflue....quindi ci sono costi...poi il decalcificatore anche avrà costi di manutenzione e acqua di scarto...tutto ciò si deve confrontare con un acumulo da 1000 litri, 200 euro di costo, ed una lampada uv....

    Mi sembra che la cosa si sia arenata..
    Ragazzi questa dell'umifificazione è una cosa importante...
    Va definita perchè con l'acqua nebulizzata non si scherza...
    Si può fare un indagine e capire quanto costa acquistare e manutentare un decalcificatore?
    Decalcificare alla fonte tornerebbe utile anche per proteggere tutti gli impianti ed elettrodomestici della casa e ci permetterebbe di gestire l'acqua dell'umidificatore con la sola implementazione della lampada ad UV.
  10. .
    Tanto per darvi un'idea qui trovate un esempio di lampada UV ad immersione..

    Efficenza elevatissima...

    Domanda: ma il problema della deposizione di calcare c'è lo stesso se la nebulizzazione avviene a freddo congli uultrasuoni?
  11. .
    Allora ai microrganismi non frega nulla del buio.. Pensate ai Coli, klebsielle, yersinie, streptococchi che popolano il nostro intestino...

    Purtroppo sono forme di vita molto adattabili..
    Esistono acidofili, basofili, anaerobi, aerobi, termofili...

    Dal punto di vista igienico o si va con acqua da rete o si pensa a come abbattere la carica batterica e virale.

    La cosa più comoda sono gli ultravioletti...
    Avete presente le lampade che i barbieri usano per i rasoi?
  12. .
    L'acqua di deumidificazione non è sterile ed avendo un valore Aw (acqua libera non legata a ioni e biodisponibile ) elevato è di sicuro un ottimo habitat di proliferazione per microrganismi.. scusate ma a volte esce la mia professione...

    Sicuramente l'accumulo è comodo ed economico ma andrebbe trattato ciclicamente con ultravioletti; la lampada non costa nulla e consuma pochissimo..

    Amico sarebbe bello capire di che aumento si parla..

    Sull'acs concordo con fringui meglio due macchine..
  13. .
    Allora diamoci dentro e decidiamo nel breve periodo...
    Comprarla da catalogo oltre a farmi girare i cosiddetti mi rovinerebbe ogni poesia del gda e della customizzazione..

    Ragazzi io sulla base di questa uta ho cambiato progetto della casa... non vorrei altre sorprese..
  14. .
    Gli accumuli non mi piacciono ( acqua ferma )..
    Stare a riempire ogni volta è fastidioso..
    Io dico acqua di rete e scarico per quella deumidificata se i costi non sono folli..

    Ps: ci avrei scommesso che i costi sarebbero lievitati.. era troppo bello averla al prezzo preventivato.
    Capisco il costruttore ma sborsare di più per le fantasie di un commerciante arrivato in seconda battuta mi rode non poco...
    Ma non è che alla fine saremo costretti a comprarla dal commerciante a catalogo al prezzo di una nilan?
  15. .
    Non ti ha suggerito di non mettere nessuna forma di riscaldamento... se leggi meglio ha parlato di mini-uta o vmc con batteria.. poi non basta dire A.. si dovrebbe capire se A spinta o A quasi B.. c'è una bella differenza.
369 replies since 2/11/2012
.