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Ascolta il consiglio di portarla al 50%.
Il 65% é più delicato, all' agenzia delle entrate non interessa cosa compri ma devi far rientrare la macchina in una delle casistiche previste dalle norme, come dice cri più sopra l' unico comma in cui rientra é riqualificazione globale.
Tuttavia credo che le scartoffie che dovrai presentare avranno un costo, ma senti il tuo tecnico, se hai già fatto pratiche per il 65% solo lui sa cosa ha presentato. -
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Io farei il 50%, il 65% é un po' una forzatura, a meno che non sia una semplice VMC ma un aggregato con pompa di calore che sostituisce un precedente impianto con caldaia. -
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Potrei essere interessato un domani.
una macchina monoblocco come questa che COP é realistico pensare che abbia con temperatura esterna 7°C e mandata di 26°C oppure esterna 0°C e mandata 30°C? -
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Forse ha ragione, credo che nell' assurdità delle leggi italiote vada registrata anche se non ha l' obbligo dell' obolo periodico.
Così quando cambieranno le norme ed entrerà la manutenzione anche per le macchine più piccole sarà più difficile evadere il balzello.
Vi lascio che vado a registrare tostapane e bistecchiera. -
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A fine lavori sai già cosa farne della 6kW??? -
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Sotto i 10 kW mi sembra non occorra nulla. Un ulteriore incentivo a contenere le dimensioni dei generatori!.
www.regione.piemonte.it/energia/dwd/impTermici_vademecum.pdf
Anche sul sito del ministero leggo:
CONTROLLI DI EFFICIENZA ENERGETICA
7. Quando e su quali impianti si eseguono i controlli di efficienza energetica?
I controlli di efficienza energetica, si eseguono, ai sensi dell’art.8, comma 1 del D.P.R. 74/2103 “in occasione degli interventi di controllo ed eventuale manutenzione di cui all’articolo 7 su impianti termici di climatizzazione invernale di potenza termica utile nominale maggiore di 10 kW e sugli impianti di climatizzazione estiva di potenza termica utile nominale maggiore di 12 kW, si effettua un controllo di efficienza energetica riguardante:
a) il sottosistema di generazione come definito nell’Allegato A del decreto legislativo;
b) la verifica della presenza e della funzionalità dei sistemi di regolazione della temperatura centrale e locale nei locali climatizzati;
c) la verifica della presenza e della funzionalità dei sistemi di trattamento dell’acqua, dove previsti.”
La cadenza da rispettare è quella dell’allegato A del D.P.R. 74/2013.
L’art. 8, comma 3 del D.P.R. 74/2103, prevede che i controlli di efficienza energetica devono essere inoltre realizzati:
a) all’atto della prima messa in esercizio dell’impianto, a cura dell’installatore;
b) nel caso di sostituzione degli apparecchi del sottosistema di generazione, come per esempio il generatore di calore;
c) nel caso di interventi che non rientrino tra quelli periodici, ma tali da poter modificare l’efficienza energetica.”
Per quanto riguarda le macchine frigorifere e/o pompe di calore, in accordo con la tabella dell’allegato A del D.P.R. 74/2013, si procede al controllo di efficienza energetica solo quando la potenza utile, in una delle modalità di utilizzo (climatizzazione invernale/estiva), è maggiore o uguale a 12 kW -
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E' l' ennesimo tentativo di generare del lavoro inutile.
ehm...non dovrei dirlo ma....
pir..la chi si registra. Nel tuo caso, poi, a breve avrai una pompa di calore, quindi il problema non sussiste. -
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E' corretto il discorso di Paolomak: il discorso va referenziato in base alla zona ed allo specifico luogo.
Per esempio il mio termocamino ha la presa dell' aria secondaria dallo sportello, quindi questa aria da qualche parte deve arrivare e costituisce una prima fonte di ricambio. Nel mio caso quest' aria sale dall' autorimessa, divisa dall' abitazione solo da una porta da interni e una porta in ferro REI, che non fanno una grande tenuta all' aria.
Se/quando costruiro' un' altra casa sicuramente la faro' da zero e curero' mooolto di più la tenuta all' aria, quindi la VMC sarà d' obbligo. Ma credo proprio che non rinuncero' al radiante a pavimento, un tipo di impianto che costa veramente poco (nell' ordine dei 17-20 euro/mq) e mi piace molto. -
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Credo che se avvertite la differenza con/senza VMC avete costruito degli ottimi involucri con la massima attenzione alla tenuta all' aria. -
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No test e non apro mai, proprio mai.
Credo che il ricambio d'aria naturale sia più che sufficiente, considerando che pur una casetta piccola come la mia ha un volume d'aria interno di 500 mc, che ci viviamo in 2 + 1 bimbo per una permanenza di circa 12 ore su 24.
Se anche fosse ermetica come un sottomarino potremmo viverci isolati dal mondo per ore, ma siccome non é isolata come un autoclave di aria pulita ne entra eccome.
Anche ospitando a cena 23 persone non ho avvertito peggioramenti della qualità dell' aria.
Una VMC aumenterebbe questo scambio senza apportare benefici rilevanti, nel mio caso sarebbe denaro buttato.
Penso che la VMC sia utile per due tipi di abitazioni:
-quelle che hanno delle problematiche (ad esempio ponti termici non corretti, con pericolo di formazione muffe da condensa sulle superfici fredde se non si riesce a smaltire l' umidità prodotta in casa)
-quelle veramente spinte a livello di tenuta all' aria, per esempio le case in legno rivestite di teli nastrati (finché il nastro dura). Ma dubito dopo l' esperienza di Iris, che ha nastrato ogni orifizio e anche lui, in condizioni di bassa occupazione, non avverte necessità di vmc.
Non mi piace scrivere queste cose su questo forum, perché lo considero in simpatia "il forum del riscaldamento ad aria", e so che tante persone hanno idee molto diverse dalle mie.
Un buon involucro si puo' climatizzare in mille modi, in modo trasparente agli occupanti. (così come un buon involucro si puo' costruire con ogni tipo di tecnologia).
Se avete simpatia per una tecnologia, o per un dispositivo, adottatelo, tenendo sempre conto del quadro generale in cui si colloca.
...se posso suggerire una ricetta...tanto isolante (possibilmente economico, eps) sul lato esterno, massa quanto basta (anche qui economica, possibilmente laterizio a buon mercato, poroton ma non rettificato) sul lato interno, impianti semplici e non ridondanti. -
.Quindi propongo al mio termotecnico: cappotto del 20, poroton del 30 (rettificato?), intonacatura con malta termica. Vediamo che dati di trasmittanza termica vengono fuori.
Qualcuno in alto forse non era molto d'accordo sugli impianti? Siete d'accordo con vmc e PDC il tutto alimentato da FV? Per il raffrescamento cosa consigliate?
Ingbabs,
Così realizzata casa tua ha problemi di calore in estate o smaltisce bene? Hai la vmc?
Rettificato inutile se c' é il cappotto, intonaco malta normale.
Per gli impianti non mi esprimo, la mia preferenza personale va al pavimento radiante, poi se la casa consuma poco puoi alimentarlo come vuoi.
Casa mia 30 cm laterizio + 20 cm eps ritarda l' ingresso del caldo di 4-5 giorni in più rispetto alle case costruite dalle imprese senza accorgimenti (nella mia zona, a luglio 2015 ha fatto fottutamente caldo).
Dopo 4-5 giorni senza inversione termica di notte non c'é più niente da fare......fa caldo comunque. Magari quest' anno monto un climatizzatore da 12.000.
Io non ho la VMC, pur avendo installato le canalizzazioni per ora ho deciso di non metterla. Non ne sento la mancanza e, ad oggi, non ne comprendo l' utilità.
Amo il mio riscaldamento a pavimento con gestione climatica.
Non nego di poter cambiare idea in futuro. Come sempre, ovviamente, IMHO. -
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Sì, casa mia lastra incollata e tassellata al poroton, tracce impianti nel poroton.
Specifica solo se la casa sarà in poroton portante (personalmente lo preferisco, se strutturalmente fattibile) oppure telaio in calcestruzzo (in tal caso il punto "debole" sono proprio i pilastri, da qui la preferenza ad un cappotto da 20 cm).
Tieni presente che tra un cappotto da 12 cm e uno da 20 cm la differenza dovrebbe essere di appena un 20-25% in più di costo. I soldi meglio spesi di tutti. -
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La lana di roccia non costa niente.
Come ti hanno già consigliato, conviene avere verso l' interno il laterizio intonacato perché possa compiere al meglio la sua funzione (termo-stabilizzatrice direi!)
Poroton da 30 + cappotto da 20 rappresenta la scelta più economica e funzionale.
Potrebbe avere un senso la controparete in cartongesso interna in due casi:
-te lo fai da solo, in fai da te conviene il cartongesso all' intonaco (mia personale esperienza, ho tutto l' interno di casa così, pareti e soffitti)
-sei un purista/estremista della tenuta all' aria. Allora dovrai far intonacare il poroton all' interno, passare gli impianti in una controparete in cartongesso e lasciarla vuota (no lana) come disse il buon IDM, e come fece Fazer.
La ghiaia sul tetto la posso capire, protegge la guaina, aumenta lo sfasamento e in ultimo costa poco niente. -
Reale trasmittanza parete verticale casa di proprietà - Risparmio ed Efficienza Energetica in Edilizia.
Io credo che sia più semplice da posare e durevole un cappotto in EPS piuttosto che in fibra di legno, per questo lo spessore maggiore (e la conseguente trasmittanza più bassa) che compensa il mancato sfasamento.
Come ho già scritto, ho sperimentato che anche in zona F, con sfasamento buono (30 cm laterizio + 20 cm EPS e tetto con 20 cm fibra di legno) dopo 4-5 giorni il caldo entra (giugno 2015). Quindi a meno di raggiungere sfasamenti improponibili oppure avere murature che finiscono direttamente nel sottosuolo e pavimenti contro terra (come nelle vecchie case, il fresco d' estate é dato sì dalla massa ma anche dalla alta conducibilità verso terra) non considero più lo sfasamento utile per l' estate, ma solo per fornire inerzia termica utile a mitigare eventuali picchi. IMHO. -
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Considera 1,5 (conta che se fosse pieno sarebbe 2, essendo vuoto secondo me un po meglio é) e fai un cappotto in EPS grafitato da 16 cm di spessore a salire.
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