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ok, il mio intervento era decisamente sbagliato (soprattutto sulle temperature )
rimango comunque convinto che il peso sia l'ultimo dei parametri di qualità, anche se non per
questo non irrilevante. -
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la lp14 è un baracchino, in due l'abbiamo sollevata all'OBI per sentire quanto pesava ... gli acciai pesano ...
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Sono d'accordo su tutto, ma questo francamente mi pare fuori luogo; non discuto che la differenza di prezzo
giustifichi una differenza di qualità, ma il peso non mi pare un parametro determinante, anche perché
qui non si lavora a temperatura altissime mi pare. -
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Anche io ho interpretato l'impianto come hai fatto tu, la pompa sta sul ritorno al tc,
il tubo alla sinistra della pompa e la mandata del tc. Per me la valvola non è solo
contraria è proprio nel posto sbagliato..ma forse è la stessa cosa che dici tu.
Scusate, ma quello scatolotto sulla sinistra della valvola anticondensa è solo
il sensore di temperatura o è una valvola? se è una valvola a cosa serve?
(se è solo il sensore di temperatura non ho capito perché è così grosso).
PS
ecco concordo con nh che mi ha preceduto, anzi no, deve ruotare in senso orario -
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grazie bellerofonte, adesso ho capito, se il ritorno e troppo freddo si ferma la pompa lato termocamino
Anche a me comunque quella valvola pare montata sbagliata, così limita a 55°C la mandata allo scambiatore
e se gia è poco efficente (in effetti mi pare piccolo) a quella T lo diventa ancora meno. Quindi se hai gia il controllo
sulla pompa capisco e condivido il consiglio di toglierla, che è la cosa più facile, visto che non è neanche in una posizione
scomoda, altrimenti secondo me andrebbe montata al posto della "T" che va sulla pompa con l'AB verso la pompa,
concordate? -
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abbi pazienza nhrialto, forse mi sfugge qualcosa, io faccio riferimento allo schema postato da fringui
prima (qui, giusto per evitare equivoci, visto che non ho capito dove l'hanno messa a fazer)) e quello che volevo
dire è lo stesso che ha detto fringui qui. Io l'unica ragione per affermare che la
valvola anticondensa non serve la vedo nell'ipotesi (che è realtà?) che lo scambiatore non scambi,
quindi non raffredda mai in modo considerevole il ritorno al termocamino, ma in tal caso significa
che va cambiato lo scambiatore, altrimenti fazer non potrà mai usare il termocamino perché questo
andrebbe in ebolizione subito non riuscendo a dissipare. -
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...tanto è vero che il termocamino è andato in ebollizione!!!!!!
...!
Io non ho capito , ma montata al contrario blocca la circolazione?
Secondo me ci va anche con il fascio tubiero, altrimenti dovete spiegarmi il perché non dovrebbe
servire. Mi pare che ci sia il rischio che allo scambiatore l'acqua si raffreddi troppo prima di
tornare al termocamino. -
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e partire intanto solo con il termocamino? (purtroppo sul problema con la PDC non so aiutarti, ma direi che per dare una scaldata
sicuramente potresti essere autonomo con il termocamino) -
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Il partito PDC+FV per scaldare continua a fare proseliti... va bene che vicino a Roma forse
sei in zona climatica favorevole per una PDC, ma valuta attentamente quello che ha
scritto Fringui con il quale io sono d'accordo. -
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Ciao,
io non me ne intendo, però mi vien da pensare che riguardo la domandaCITAZIONEIl vuoto che rimane tra i tubi ed il cavedio, va riempito con qualcosa (tipo leca) così coibento di più verso l'abitazione, oppure è meglio lasciare l'aria (pescaggio da locale centrale termica e scarico all'esterno nel comignolo) in modo che in caso d'incendio canna fumaria non vi sia troppo accumulo di calore?
secondo me è meglio riempire con qualcosa, se prende fuoco veramente la canna
secondo me si scalda veramente tanto quindi credo sia meglio non ci sia aria neanche fuori.
Poi sicuramente dicono che più isolata è meglio per il tiraggio... (non è che in caso di incendio poi è controproducente -
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è quello che pensavo anche io, proprio per questo motivo ho una vetrata a sud da 3 metri di larghezza e ho deciso di non fare il portico là davanti ma da un'altra parte.
Così ho lasciato spazio al sole invernale, in estate ho un ciliegio di 50 anni che mi ombreggia nelle ore più calde la vetrata, speriamo non dovrò abbatterlo :/
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Nessuno, a parte tua moglie ti potrà mai "costringere" ad abbatere il ciliegio, però secondo me, a meno che
non sia proprio a ridosso (cioè con il tronco a non più di 4/5 m) non sarà sufficente a ombreggiare
la vetrata in estate, quando il sole è molto alto. Ciò non toglie che condivida l'idea di fare il portico da un'altra
parte...
mettiamo che imposto 20° in casa e con la stufa li copro bene al piano terra quindi non parte la caldaia, per in camera con la valvola termostatica del radiatore non arrivo a 20 perchè la stufa non riesce, si attaccherà la caldaia soltanto per scaldare quella camera?
Dipende da come configuri l'impianto, secondo me, per quello che ho capito bene del tuo impianto, ti conviene mettere
una centralina climatica con il termostato ambiente, e quella deve stare in un ambiente "campione". Se la tua casa è veramente ben isolata, non dovresti avere grosse differenze di temperatura fra una camera e l'altra, se metti il termostato
fuori dalle camere è probabile che funzioni tutto bene. Con le valvole termostatiche sui termosifoni, puoi cercare di
compensare piccole differenze, ma non è facile. In ogni caso, per rispondere alla tua domanda, se la centralina
chiede calore, la caldaia dovrà attaccare.
Io dall'inverno scorso, su una casa con consumi sulla carta ben lontani da quelli previsti per la tua (probabilmente
un po' ottimistici ma immaginao che saranno comunque buoni) uso una stufa a legna che in effetti rende
molto difficile il lavoro alla centralina climatica -
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Con 100m di cavo per allarme, 0,22, 4 fili (usandone solo 2) serve una resistenza da 820Ω
Praticamente, resistenza cavo + resistenza = 4k7Ω.. con un certo margine di errore..
Io però non ho capito, tu hai detto che facendo delle ricerche hai trovato che il cavo di allarme ha 105 ohm al Km... ma la resistenza da 820 ohm è quella di pull-up? dove l'hai messa?
Altra domanda, come colleghi i sensori? saldi i fili ho hai trovato un metodo più comodo? -
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Faccio fatica a stare dietro a questa disputa che si è aperta. Io però posso dire due cose sulla
mia piccola esperienza con Arduino, programmarlo e farci cose avvanzate è abbastanza
difficile, lo dimostra anche il problema di Fringui, io non ho testato connessioni lunghe, ma
connessioni volanti non sono riuscito a leggere più 5 sensori su un'unica linea. Siccome non
sono un elettronico ma un informatico e non volevo ne potevo spenderci mesi mi sono
accontentato e fatto una cosa abbastanza semplice. Ora appunto però l'arduino
è li da un anno e mezzo e tutto sommato per cose semplici mi pare affidabile e robusto. Su
cose più complesse rimango convinto che abbia dei limiti. Stiamo comunque parlando
di costi con un ordine di grandezza inferiori rispetto ai sistemi PLC che proponete.... -
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effettivamente li trovo bruttini, ma perché sono piccolini, se fossero nodi normali a me piacerebbero di più.
Certo mi sembra che quel prezzo per tavole di quella misura sia molto buono. -
.Non avevo abbastanza spazio poi per la zona pranzo e non avrei avuto un tiraggio ottimale con vento da sud...
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toglimi una curiosità, io ho visto sulle istruzioni di una stufa che in una situzione
simile consigliano l'uso di una "T", che in effetti risulterebbe più comoda come
installazione e per la manutenzione in futuro (ispezione e pulizia). Avevate valutato
anche quella possibilità? Rimane tutta a vista la canna? -
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@Fringui, attendo l'esito dei tuoi test, quando avrai finito spero ci darai qualche lume così io potrò prendere un nuovo arduino e seguire le tue tracce
Riguardo al PLC, non ne so praticamente nulla, quindi pongo una domanda:
cosa serve e quanto costa per fare un minimo di sistema (ad esempio
per la sola raccolta dati da una decina di sensori di temperatura) con PLC?
con Arduino, e un pc si parla di 20/30 euro....