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Posts written by Dam73

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    ok, da quello che ho capito la fase più delicata e problematica è quella della umidificazione, mentre la più onerosa è la deumidificazione
    queste due azioni non vengono fatte dagli aggregati ma della uta giusto ?

    nei documenti che ho trovato si parla di batteria di post riscaldo per regolare l'umidità relativa , è un problema solo delle uta grandi per usi commerciali ?
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    Grazie Paolo !! :thumbup.gif:
    attenderò con impazienza i tuoi dati !

    nel frattempo volevo sviscerare un paio di concetti che non mi è stato facile capire e riguardano le tipologie di macchine. Partiamo dalle uta per arrivare agli aggregati compatti.

    Per avere una macchina che faccia tutto questo serve l’ideale sarebbe una U.T.A. che generalmente è composta da:
    • una serranda di presa
    • un recuperatore
    • un filtro aria
    • una batteria di pre-riscaldamento (quando necessaria)
    • una batteria di raffreddamento e deumidificazione
    • una sezione umidificante (quando necessaria)
    • una batteria di post-riscaldamento
    • un filtro ad alta efficienza (solo in particolari utilizzazioni)
    • un ventilatore di mandata aria
    • un ventilatore di aspirazione/espulsione aria

    Nel caso d’impianto a tutta aria con ricircolo, esiste anche una zona di miscela con l’aria rincanalata nell’impianto, che può essere posta o nella parte iniziale o nella parte centrale della macchina.
    quando un U.T.A. è dotata di recuperatore, oltre al ventilatore di mandata è presente anche un ventilatore di ripresa dell’aria trattata; in questo modo si hanno due percorsi indipendenti, aria da trattare ed aria trattata.

    Durante l’inverno l’aria segue questo percorso, incontrando nell’ordine:
    serranda–>(recuperatore)–>filtro–>pre-riscaldamento–>sezione umidificante–>post-riscaldamento–>filtro–>ventilatore.
 La batteria fredda non è operativa.

    Per quanto riguarda l’estate il percorso è il seguente:

    serranda–>(recuperatore)–>filtro–>batteria fredda–>post-riscaldamento–>ventilatore. 
La batteria pre-riscaldamento e la sezione umidificante non sono operative.


    La batteria di scambio termico è uno scambiatore di calore, solitamente a tubi alettati, del tipo aria/acqua. L’acqua può essere calda o refrigerata, e le loro corrette denominazioni sono:
    ▪ batteria di pre-riscaldamento
    ▪ batteria di raffreddamento e deumidificazione (fredda)
    ▪ batteria di post-riscaldamento

    Il pre-riscaldamento è una batteria calda, e viene utilizzata soltanto nella climatizzazione invernale. Il suo scopo è di scaldare l’aria in modo da aumentarne la temperatura mantenendo l’umidità assoluta costante. In uscita si avrà aria più calda ma abbastanza secca, quindi non ancora buona da immettere in ambiente.
    La batteria fredda è utilizzata durante la climatizzazione estiva, e quest’unico elemento opera 2 trasformazioni: raffredda l’aria in ingresso e la deumidifica; infatti essa è dotata di una vasca di raccolta della condensa. In uscita dalla batteria l’aria non può essere ancora immessa poiché nonostante l’umidità assoluta sia scesa, quella relativa è elevata (attorno al 90%).
    La sezione umidificante serve a umidificare l’aria in uscita dal pre-riscaldamento, in modo da aumentare l’umidità assoluta; esistono vari modi di umidificare, sembra che il più semplice sia quello di utilizzare acqua nebulizzata (non sono in grado di giudicare).
    Alla fine l’aria ha, rispetto all’ingresso, temperatura più bassa, umidità relativa ed assoluta alte (tra il 90% ed il 100%).
    Il post-riscaldamento funziona sia d’estate sia d’inverno ed accoglie aria con una forte umidità relativa; per poterla portare a valori confortevoli (dal 40% al 50%) è necessario operare un riscaldo che possa aumentare la temperatura, mantenendo l’umidità assoluta costante.
    In uscita l’aria è nelle condizioni termo-igrometriche richieste per poter essere immessa nell’ambiente.

    questa a grandi linee è una macchina completa che si trova nei settori terziario e industria ma che è difficile trovare nel residenziale

    a breve quello che ho capito degli aggregati compatti :wacko:
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    Ciao a tutti,
    visto il continuo e crescente interesse per queste tipologie di impianti per riscaldamento e raffreddamento, applicati all’edilizia residenziale, volevo cercare di approfondire, in modo da rendere più comprensibile per chi come me non ha competenze in questo campo.

    Vorrei partire da concetti semplici e poi complicarli aggiungendo man mano, per arrivare ad avere un’informazione “semplice” per quanto possibile e completa.
    Parto da quello che ho appreso (o penso di aver appreso) e vi invito a contribuire e correggere.

    Navigando in rete ho trovato alcuni pdf di lezioni universitarie dove si parla di impianti per terziario e commerciale; per queste tipologie, la climatizzazione invernale ed estiva viene eseguita con grandi volumi e grandi ricambi, si parla di circa 5 vol/ora ! immagino che ciò sia dovuto oltre al fatto del volume da portare a temperatura anche dal fatto che si considera un ricambio pari a 30 mc/h per persona, ed essendo ambienti affollati, di conseguenza ci dovrà essere un tot di ricambio.
    Se trasferiamo al residenziale (esempio su abitazione di 600 mc e 3 persone che ci abitano), credo che il discorso cambi un bel po’. Nel senso che il numero di persone e quindi la quota di ricambio possa essere ben inferiore e che i volumi/ora di “aria in circolazione” saranno calcolati per poter apportare la condizione di temperatura desiderata.

    Partiamo dal semplice e tralasciamo per il momento umidità e perdite di carico delle condutture:
    in un vecchio post di cri avevo trovato la seguente formula
    calore specifico x densità aria x salto termico x mc aria = potenza immessa
    es. 0,34 x 15 (aria immessa a 35° in ambiente a 20°C) x 600 = 3060 W

    ora io no so se il salto termico sia corretto, nel senso immettere aria a 35° da fastidio oppure si può immettere aria anche più calda, su questo correggete voi !
    però già possiamo avere un’idea di cosa sia possibile immettere in riscaldamento, quindi più una macchina può ventilare, meglio sarà per una rapida messa in temperatura.
    Iniziamo a complicare la cosa, se devo far uscire dalle bocchette 600 mc di aria devo avere uno schema di distribuzione adeguato al numero di stanze ed al loro volume, mantenendo però una velocità di uscita dell’aria dalle bocchette non fastidiosa. Ho trovato (correggete pure se non siete d’accordo) che nel residenziale le bocchette di mandata dovrebbero dare una velocità di uscita aria di 2,5 m/s, quindi si potrà decidere quante bocchette e di che dimensione.

    La rete di distribuzione può avere singole tubazioni per ogni bocchette (come nelle normali vmc) oppure canali principale dai quali si diramano più piccoli per raggiungere le varie bocchette. In questa seconda opzione, la velocità dell’aria nei canali principale sarà maggiore (ho trovato da 5 a 8 m/s).
    Ora, per far uscire dalle bocchette 600 mc di aria a 2,5 m/s, dalla macchina si dovrà “spingere” l’aria in modo maggiore in quanto nel percorso si avranno delle perdite di carico dovute alla tortuosità del tragitto; quindi il ventilatore dovrà essere di un certo tipo. Entra in gioco il discorso della pressione dell’aria che si trova nelle schede tecniche dei macchinari , anche delle vmc, dove indicano a quanti Pa si ha un certo volume. Su questo non sono ben informato e chi vuole contribuire è ben accetto !!
    Questa era la parte facile ….
    La macchina deve perciò prendere una quota di aria esterna e portarla ad una determinata temperatura, prendere una quota più grande di aria interna e portarla a temperatura, poi spedirle in circolo ? NO ! deve anche regolare l’umidità dell’aria per immetterla correggendo quella interna.


    Mi fermo qui per ora :hmm.gif:
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    Don armati di calcolatrice !! :P
    lo sfrido sarà uguale ! il sormonto della traspirante normale e di quella riflettente è lo stesso
    guarda le schede tecniche e decidi con quelle (ed il tuo termotecnico !)
    conosco prodotti riwega e rothoblaas, le schede parlano di 80% energia incidente viene riflessa ......
    se la tua preoccupazione è il caldo forse sono 2 conti da fare e verificare :wink_smilie.gif:
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    Quello della riwega mi pare 2,20 o 2,50 ma dai un'occhiata alla scheda tecnica, forse è più leggero di quello della klober
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    CITAZIONE (maomao79 @ 5/6/2015, 13:29) 
    a chi interessa guardate il sito.....

    per un attimo non ci capivo più .... sei rientrato col vecchio nik ??
    il sito intendi il link del nik maonao79 vero ?
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    Ma umidità interna 70% non è un po' troppo alta? Quest'inverno su che valori stavi ?
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    Ciao,
    oltre alla Uta di Amico che non so se arriva fino in Liguria, conosco Nilan , My datec e Genvex
    prezzi non li conosco , o meglio, se cerchi nel forum si è parlato di Nilan sui 18 credo e MyD sugli 8 ma dovresti farti fare un preventivo completo di tutto
    e guarda anche quanto distante sarà l'installatore ed il centro assistenza
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    Dai un'occhiata anche al Riwega Usb Sil Power Fix. Penso possa fare al caso tuo. Listino 11,20 € + iva
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    vedo che con il passare del tempo aumenta sempre la tua educazione !
    se al mio posto lo avesse detto qualcun altro avresti abbassato le orecchie e i toni
    continua a progettare come 20 anni fa , fai pure
    buona serata
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    CITAZIONE (nhrialto @ 17/5/2015, 16:08) 
    se uno vuole suggerimenti per avere lo stesso comfort allora valgono i miei suggerimenti . Tutto il resto sono orpelli che creano confusione ...

    si certo lo stesso comfort ok .....
    vedo che le teste di cocco hanno un sacco di senso di responsabilità nei consigli che danno !
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    se leggevi il mio intervento ho scritto che per quanto riguarda il tetto è da capire come verrà ( sagoma pendenza ecc) per poi scegliere

    e quindi dall'alto delle tue conoscenze personaggi come IDM e altri non solo di questo forum sia chiaro, che dicono investite sull'involucro sono dei cialtroni ? :thumbup.gif:
    probabilmente tu hai un concetto di risparmio energetico differente

    .... ma per piacere .... :laughing1.gif:
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    CITAZIONE (gogeta2000 @ 16/5/2015, 15:51) 
    non vorremmo trovarci alla soglia del 2020 ed avere una casa che non rispetti le normative 2020 quindi avere di fatto una casa già "vecchia".

    così aveva iniziato gogeta .....

    @nhrialto
    ma che discorsi fai ??? allora fa un muro da 20cm e basta tanto 100k euro non li recuperi in 30 anni ..... :clapping.gif:
    ormai dalle mie parti il muro da 25cm e cappotto da 12 cm lo fanno solo i "palazzinari" che devono vendere, immobiliaristi che guardano solo ai soldi !

    se non vuole fare legno e non ha budget alto non ci sono molte strade
    e comunque muro da 25cm + cappotto eps da 12 cm danno U 0,21 e sfasamento 10,8
    muro da 30 cm + cappotto da 18 cm danno U 0,15 e sfasamento 13,5
    se per te comunque non ne vale la pena non so cosa dire ;)

    per concludere il forum si chiama cercaenergia e non cercaenergiaperrientrareappenainnormativa
    in amicizia :bye1.gif:
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    forse ti sei alzato col piede sbagiato questa mattina ..... :unsure:

    se non vuole spendere tanto ed avere prestazioni al momento, perlomeno dalle mie parti, le imprese che costruiscono in tradizionale senza andare su blocchi particolari, si scannano pur di prendere un lavoro, poi da fare un cappotto da 16 o da 18 cm la differenza di prezzo per eps è poca
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    se vuoi evitare il legno, secondo me ti conviene forato normale da 30cm + cappotto eps 18cm, tetto è da studiare bene in base alla forma che avrà ! non sempre è conveniente il tetto in legno

    discorso sughero: a me piace molto come materiale, più della fibra di legno, ma ha dei costi elevati per certi spessori
    quindi , secondo me, se fai una casa in muratura o hai un budget alto da mettere uno spessore alto oppure meglio usare eps di spessore alto
436 replies since 8/12/2009
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