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Posts written by Truzzman

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    Scusa ma dove abiti? devi deumidificare per forza? generatore di calore scelto?
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    1) puoi ricavare delle aperture tra collegamento cartongesso e muro, sfalsando opportunamente i giunti, basta un centimetro di apertura su una lunghezza di 1 metro su lati opposti

    2) mettere tubi ed eventualmente anche la macchina sopra il controsoffitto è molto più comodo che non sforacchiare muri (è pur sempre una ristrutturazione la tua). Ovvio che se metti anche la macchina dovrai prevedere un portello di ispezione per manutenzione

    3) Conosco Climacell, loro garantiscono che fino al 30% di assorbimento acqua non hanno problemi. La stratigrafia va comunque verificata per capire se l'eventuale umidità accumulata poi evapori durante le vaire stagioni.
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    Spiega meglio, o meglio ancora: hai un dxf - dwg del nodo, magari con i materiali e le caratteristiche? ti butto giù una simulazione ad elementi finiti delle temperature
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    4,10 - 3,80 = 0,30 potrebbe diventare una intercapedine non ventilata isolante per zona giorno e cucina, il resto no.

    Il solaio con 20 cm di Stiferite è già ben isolato, a occhio dovresti essere intorno ad una trasmittanza di 0,15, se tetto piano e pareti sono ben raccordate (no ponte termico e temperature superficiali in zona ok) non mi preoccuperei di quel volume sopra il controsoffitto. Lascerei una microventilazione (alcuni passaggi aria nascosti) per evitare ristagni d'aria.

    Leggo che stai pensando alla vmc, non c'è posto migliore che far passare i tubi nello spazio sopra il controsoffitto

    Nello spazio in controparete intendevo l'utilizzo di materiale che possa gestire un certo quantitativo di umidità senza degradare, la lana di roccia non lo fa, la fibra di cellulosa quella giusta si. E così ti eviti la menata e il costo del freno vapore
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    Come già scritto altrove la normativa (e il buon senso) impongono di considerare quel volume come uno locale a se e non riscaldato (perchè non ha impianto). Ciò non vuol dire che peggiori le cose, perchè comunque ci sarà isolamento sul tetto verso esterno e su pareti oppure sul lato superiore del controsoffitto.

    Dovendo aumentare l'isolamento del tetto e decidendo di spostarlo sul controsoffitto, ricorda di risalire con isolante sopra il controsoffitto lungo le pareti interne per un 50 cm in modo da affiancare il cappotto esterno e ridurre la trasmissione del calore lungo la muratura in direzione verso l'alto
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    A spanne (non so zona climatica e temperature medie mensili) tenuto conto dei 20 cm di stiferite che non sono pochi, quel volume lo inserirei nei calcoli senza tener conto del controsoffitto. E' troppo alto per considerare quello strato di aria come isolante, l'involucro esterno sembra essere ben isolato (da verificare pericolo muffa secondo normativa attuale e raccordo isolamento pareti esterne con copertura), dovrei considerarlo come un vano a parte, ma mi complico la vita. Tanto vale considerarlo un volume unico compreso il sotto controsoffito. A livello di calcolo finale non cambia nulla per ildimensionamento impianto non cambia nulla. A livello di uso pratico e confort dei locali ribassati nemmeno.
    E quanto sarebbe di volume totale questo spazio sopra il controsoffitto? e quanto il volume totale interno della casa?

    Domanda: perchè barriera al vapore? è proprio necessaria? barriera o freno, perché se è barrira dovrete sforacchiarla per gli mpianti e poi vi incasinate.
    Perchè non avete valutato invece della lana di roccia un materiale igroscopico idoneo che faccia da volano all'umidità?
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    ok, ma sopra il controsoffitto cosa c'è? solaio verso esterno? tetto? e come è isolato?

    Perchè se il confine verso l'esterno è isolato bene (con verifica temperature superficiali per evitare formazione di muffa, casa nuova dovrebbe aver seguito le nuove normative), è inutile isolare ancora a livello del controsoffitto, basta chiudere e non farsi troppe menate.

    Se proprio vengono i dubbi lasciare piccole aperture per non fa diventare il volume sopra totalmente stagno, ma renderlo debolmente ventilato, sempre che le verifiche a pericolo muffa siano superate per quella parte di involucro (e si spera anche per il resto)
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    La domanda dell'altro utente era posta ai fini del calcolo.

    Ai fini reali personalmente, salvo situazioni particolari, farei come se il controsoffitto non ci fosse ed includerei quello spazio nel volume isolato e riscaldato.

    L'edificio sarà isolato nel modo migliore (si spera), avrò una volta montato il controsoffito un vano d'aria di cui mi posso anche dimenticare.
    E nel caso mi servisse in futuro (soppalco per valige, vano tecnico per deumidificatore o vmc) sarà pronto all'uso
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    Dovrebbe essere quel pannello "termodinamico" che tempo fa aveva inventato una ditta spagnola e che è collegato ad una pompa di calore.

    In pratica è una pdc che ha come sorgente questo pannello nero dove avviene l'espansione del gas.

    Rendimenti da valutare, i costi mi sembrano alti, alla fine con meno di 2000 € ti compri una pdc che fa solo acqua sanitaria (Nuos ariston e simili)

    Tieni conto che al massimo in una anno spenderai 300€ per scaldare l'acqua calda per lavarti, anche azzerandone (impossibile) il costo ce ne vogliono di anni per ammortizzare 7350 €
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    Con intercapedini d'aria sotto i 30 cm si può immaginare di creare una struttura fatta da cartongesso-strato aria-solaio superiore che faccia da confine esterno. Oltre i 30 cm d'aria il calcolo della trasmittanza secondo iso 6946 non va bene perché con quelle altezze (come per la tua di 1,4 metri) si creano nel vano moti convettivi che alterano la trasmissione di calore (le intercapedini d'aria non ventilate sono definite come con aria in quiete, con 1,4 metri di altezza l'aria non sta ferma).

    Se il controsoffitto è semplice doppia lastra di cartongesso, a mio parere potresti anche trascurarlo e non considerarne la presenza nel calcolo, l'isolamento sarà sul solaio che comunica verso l'esterno (ed eventualmente sui muri verso l'esterno).
    Se invece decidi di isolare il controsoffitto allora il volume sovrastante può essere considerato come un volume a se stante non climatizzato e allora si aprono due possibilità, la prima valutarne la temperatura media mensile in base a dei coefficienti correttivi, la seconda calcolarne la temperatura tenendo conto delle sue reali caratteristiche con dispersioni ed apporti effettivi.

    Eviterei il freno a vapore che mi pare inutile, ma bisognerebbe sapere l'esatta situazione sopra e intorno il controsoffitto.
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    CITAZIONE (Lulink @ 30/11/2016, 10:35) 
    CITAZIONE (Truzzman @ 29/11/2016, 22:04) 
    I sw come tutti i sw sono sw, serve sempre un cervello, anche per scrivere su un forum

    Truzzman colgo l'occasione per farti una domanda visto che sei del settore:

    Prendiamo in cosiderazione un volume interno di un abitazione di 200mq con un altezza interna al grezzo di 4,10. Se ribassassi tutto a 2,70 con doppia lastra in cartongesso con freno vapore, ai fini del riscaldamento e raffrescamento il ribassamento va considerato, oppure si considera tutto il volume senza ribassamento???

    AI fini di che scusa? dimensionamento impianto? e che tipo di impianto?
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    Ci sono specializzazioni che possono accedere all'iscrizione all'albo professionale.

    I sw come tutti i sw sono sw, serve sempre un cervello, anche per scrivere su un forum
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    Serve diploma tecnico o laurea, più iscrizione albo professionale per poter firmare.

    Per capire basta studiare e avere il cervello mediamente funzionante.
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    Condivido, ho sempre parlato chiaro e anche in contrasto a quello detto da altri assumendomene onori ed oneri.

    A Bolzano ci sono stato ben più di 15 giorni ed un po' di anni prima anche 9 mesi a Malles.
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    Il problema è il solito, non c'è abitudine ad una progettazione seria.
    Progettazione seria che passa attraverso una serie di competenze diverse (solitamente anche persone diverse) che però devono tutte confluire in un unico risultato che dovrebbe essere quello voluto dal committente.

    Primo problema, spesso anzi quasi sempre il committente non sa quello che vuole. Tanto è vero che fino all'aultimo è capace di chiederti modifiche.....

    Quindi un serio progettista dovrebbe prima chiedere e sapere cosa vuole di preciso il suo cliente. Che significa porre degli obbiettivi precisi da raggiungere in termini di costo di realizzazione, efficienza finale, confort ecc.

    Poi, stabiliti obbiettivi certi, dovrebbe partire una progettazione seria, integrata, precisa e completa.
    Magari affidata ad una sola entità che raggruppa tutte le competenze. Oppure eseguita da soggetti diversi ma armonizzata, organizzata e supervisionata da una persona sola che può essere il committente (se è capace e se vuole richiare l'esaurimento nervoso) oppure ad uno esterno che si costerà qualcosa (5000? 10.000? 15.000? poco, tanto? dai casini che si leggono sui forum sulle case ultimate potrebbero essere oersino pochi se venisse garantita l'assenza di difetti).
    Questa entità esterna potrà essere nel caso si sia alla ricerca della massima efficienza energetica, un ente di certificazione (CC, PH ecc) ed il relativo consulente che concerti il progetto al fine di raggiungere gli obbiettivi prefissati.

    In pratica almeno un anno di progettazione integrata, con scrittura di tutti i capitolati precisi e dettagliati di operazioni (spiegando anche in che senso si avvitano le viti) e di materiali precisi, tutti i calcoli e le simulazioni necessarie, tutti i dettagli costruttivi (ma tutti!!!!), con il progetto blindato e senza possibilità di modifiche (salvo farle pagare il dovuto).
    Poi in 6 mesi potee avere la casa pronta e senza casini.
    Basta organizzarsi per bene e pagare forse qualcosa in più, ma salvarsi il fegato prima.

    Invece continuo a leggere di gente che chiede informazioni a destra e a sinistra su come fare questo o quello, se è meglio mettere la macchina A o l'impianto B. Senza sapere cosa si vuole. Chiedete cose precise avrete risposte precise.
1075 replies since 28/10/2009
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