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| Ci sono stato, ma non ho avuto il tempo per i convegni. Il resto, comunque era deprimente.... da mettere nella lista nera per la prossima edizione. |
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| Ok, perfetto... pensavo che ci fosse un malinteso.... Comunque, la mia ricerca sulle pdc a gas (GHP) cominciò circa tre anni fa, in seguito alla pubblicazione su di una rivista inglese dell'introduzione sul mercato di GHP con potenze ridotte (circa 4 kW), ma non sono mai riuscito a trovare di che marca e modello. |
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| CITAZIONE Nessuna di quelle citate da livingreen scende al di sotto dei 25 kW, con costi e ingombri di conseguenza. Beh, di certo sono più ingombranti di quelle elettriche, però nel link della Aisin la linea di prodotti comprende modelli da da 8, 10, 13, 16, 20 e 25 HP. Insomma, partono da 6 kW... |
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| In teoria dovrebbe essere indifferente, la combustione avviene comunque nella "camera di combustione". Se non ci fosse combustione completa sarebbe un bel problema, e non certo per la resa! Piuttosto, si può avere il problema opposto: se le ceneri si impaccano e non lasciano miscelare bene aria e combustibile, bisogna avere un eccesso d'aria superiore al minimo consentito. Problema che però non esiste nelle stufe sprovvite di controllo del tenore di ossigeno nei fumi (sonda lambda): in questo caso, infatti, l'eccesso d'aria DEVE essere alto, per molti motivi (anche normativi) |
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| Puoi sempre avvolgere sui tubi della carta da giornale, e poi sopra ci metti la garza verniciata. In caso di smontaggio, la garza non dovrebbe aver aderito ai tubi. Fai una prova, prima. |
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| Acc.. non ci avevo pensato, eppure era la cosa più semplice... avvolgili con una garza per cartongesso e pitturali con una vernice dura, oppure repellente (fenolica? catrame?) |
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| Credo che Dotting si riferisse alla funzione "spaventapasseri" che avrebbe il nastro dondolante ... quindi, non adesivizzato. Comunque, è un bel problema trovare un retrofit per i volatili... se fosse stato durante la costruzione, potevi inguainarli.
Una soluzione potrebbe essere dotarli di una copertura a"tunnel" di rete metallica, distanziata dai tubi di tre o quattro cm... si può conformare facilmente, si possono tagliare ed unire le maglie con filo d'acciaio per seguire le curve. Il problema sarebbe fissarla ai tubi o al tetto... forse si potrebbero usare dei collari per tubi, a due bulloni, per mantenere la distanza.
Anche un nastro adesivo ad "istrice" potrebbe risolvere il problema, ma credo che si trovino solo delle piastre (niente di flessibile, insomma) |
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| Che sono molto diffuse, FUORI dall'Italia...... anche quelle che non sono ad assorbimento come le Robur.
Sono anni che la Toyota commercializza nel mercato anglosassone dei modelli con motore a scoppio alimentato a metano. Unico dubbio: non avendo un gruppo refrigerante ermetico, quante saranno quelle che hanno perso tutto il gas dalle tenute?
Comunque, il futuro pare appartenere alle PDC che usano CO2 supercritica, come i modelli ECO-Cute giapponesi: COP altissimo, funzionanti anche a -20 gradi, temperatura al condensatore che arriva a 90 gradi, etc.... |
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| Io non l'ho vista, in Italia.... ma concrdo: è MOLTO inquietante!! |
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| Ciao! Felice di ritrovarti nel nostro neonato forum! |
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| Ricordo agli utenti, che secondo QUESTO SITO, la casa "tre litri" corrisponde allo standard svizzero Minergie, con un consumo di energia peril riscaldamento di 30 kWh/m2 (tre litri di olio al m2). Lo standard Minergie-P e quello Passivhaus prevedono invece 10 kWh/m2 (pari ad un litro di olio al m2) |
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| Ricordo agli utenti, che secondo QUESTO SITO, la casa "tre litri" corrisponde allo standard svizzero Minergie, con un consumo di energia per il riscaldamento di 30 kWh/m2 (tre litri di olio al m2). Lo standard Minergie-P e quello Passivhaus prevedono invece 10 kWh/m2 (pari ad un litro di olio al m2) |
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90 replies since 6/9/2007
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