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Posts written by realista87

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    io alla fine mica ho capito se sia meglio entalpico o no. ho appartmento di 125mq e da come ho capito il pro del entalpico ci sarebbe in estate perche non spingo dentro casa l'aria esterna umida, quindi l'aria secca (climatizzata) me la tengo dentro. tutto bello se non fosse che in inverlo avviene l opposto quando mi farebbe COMODO avere aria esterna meno umida, invece mi tengo l'umidita interna di casa che spesso è il motivo per cui si mette la vmc o sbaglio? si ha casa umida QUINDI si ricerca ventilazione..... ma se la ventilazione non espelle l'umidita e la mantiene, è tutto un cavolo aver la vmc entalpica in inverno.
    bho..non ci ho capito nulla mi sa

    Edited by realista87 - 3/1/2024, 10:55 AM
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    grazie della risposta, posso cheiderti ma non è un po poco 2000 euro per una pdc? leggendo online costano molto di piu, quelle economiche ho scoperto esser dei condizionatori al contrario, aventi un corpo lamellare inadatti a temperature rigide e che vanno in costante sbrinamento in inverno. ho letto che una pdc costa anche 8 o 10mila euro. ( marche tipo kronoterm e altre storiche)

    ah quindi il tuo accumulo lo ha iabbinato oltre che alla pdc, anche alla classica caldaia a metano , sulla serpentina piu in basso, giusto?
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    leggendo i tuoi dati effettivamente vien da pensare....ma fammi capire come puo una pdc accendersi solo una volta al giorno due ore continuative, e l'acqua accumulata nel puffer, bastare per 4 persone? accumuli a temperature molto alte nel puffer? oltrei i 60 gradi?

    la mia idea è che comunque una pdc si usura a funzionare o sbaglio? quanti anni in piu durerebbe e quante manutenzioni in meno necessiterebbe se su 12 mesi annui restasse inattiva 6 mesi grazie al solare termico che da acs gratis? magari è una teoria stupida la mia, ma ha un senso logico sgravare per un 50xcento annuo l accensione della pdc, per farla durare meglio negli anni.
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    probabilmente non sai che se un pannello a circolazione forzata è buono, e studiato per avere una temperatura di stagnazione bassa, tra 140 e 170 gradi, la sovratemperatura NON E UN PROBLEMA esssendoci glicole studiato fino a 190 gradi. i problemi li ho letti su prodotti di scarsa qualita dove le temperature massime stagnanti arrivavano a superare I LIMITI DEL GLICOLE. allora si, che ci sono problemi.

    ps: quanti watt servono per acs col fotovoltaico? secondo me in piena estate cmq avere il solare dedito solo all'acqua, permette di avere il fotovoltaico tutto disponibile per elettricita, e climatizzatori.
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    Cerchero di esser il piu chiaro possibile anche se non so se riesco!
    In un appartamento che ritrutturero, voglio avere PDC con relativo (ovvio,serve per forza) boiler di stockaggio, ma anche avere il solare termico.

    Qui il dubbio. solare termico circolazione naturale o forzata?

    METODO a CIRC. NATURALE
    A) Se naturale dovrebbe essere in SERIE all'accumulo della PDC, ma cosi in caso di ore di inutilizzo ACS la pdc non sapendo che esiste il solare sul tetto, appena scende la temperatura del "suo" boiler, ripristinerebbe la temperatura accendendosi e consumando corrente.
    B) Se invece il solare termico su ltetto fosse in PARALLELO all accumulo pdc? cioè con una valvola deviatrice che se l'acqua è gia calda, allora va dirottata direttamente ad uso ACS, se invece NON ARRIVA ad un temperatura minima (ipotizzo 40 gradi, non so a che temperatura serve l'acs) allora va dirottata nell'accumulo, accumulo che pero rappresenta lo stesso problema di prima (pdc che non sa della presenza solare termico e spende energia per tenere accumulo caldo) ma anzi si aggiungerebbe il problema che se l'accumulo FOSSE GIA CALDO, l'acqua invece tiepida del solare sul tetto, finirebbe per "raffreddare" miscelandosi a quella dell'accumulo piu calda di essa.

    METODO a CIRC. FORZATA
    C) dovrebbero esistere die boiler con predisposizione doppia serpentina, dove la serpentina piu bassa è quella destinata ad esser collegata alla pompa relativa ai pannelli solari a tetto, mentre la serpentina piu alta è quelal destinata al circuito chiuso della PDC.
    In teoria questa è la soluzione migliore, o sbaglio? con un solo boiler, si avrebbe la concentrazione del calore da due fonti energetiche, e la PDC sarebbe "digitalmente comunicante" con il solare termico, non avviandosi mai finche quest'ultimo riesce a generare sufficiente energia termica per tenere il boiler a una temperatura ( ipotizzata) di 55 gradi. giusto?

    considerazioni finali:
    Pur sembrando migliore il metodo a circolazione forzata, per integrarsi con un impianto a PDC, continuo ad aver paura che un solare termico a circolaz forzata possa avere costi di gestione piu alti che rovinerebbero la convenienza rispetto ad una circolazione naturale ( e relativo boiler su tetto). Io da anni ho esperienza diretta su un accumulo a circolaz naturale che abbiamo montato DIY sul tetto, e ci permette da 15 anni di spegner manualmente la caldaia a metano da magglio a ottobre, rimanendo sempre con sufficiente acs per docce e tutto. E siccome so che in 15 anni non ha mai avuto rotture o manutenzioni varie, di contro non saprei se una circolaz fozata ci avesse fatto ammattire di piu con pompe o centraline guaste ecc.
    Sicuramente da come ho letto online, dicono che la circolaz naturale aiuta POCO nelle mezze stagioni come primavera autunno, infatti noi dobbiamo riaccendere la caldaia a metano in quelle stagioni (anche se son sicuro la caldaia debba scaldare solo un PICCOLO delta T, quindi consumi di meno). Pero magari un impianto "serio" a circolazione forzata permetterebbe di avere acs al 100% senza nessuna integrazione, anche nei mesi di fine ottobre, novembre, poi marzo aprile , mesi in cui il solare a circolazione naturale ARRANCA e necessita di integrazione caldaia.

    quindi probabilmente la domanda che mi devo porre è: il guadagno termico ( e quindi in bolletta) ottenuto da quei 2 o 3 mesi AGGIUNTIVI di autonomia 100% dati dalla miglior efficienza tella "forzata", valgono i contro..... di avere un impianto piu sofisticato e soggetto a rotture centraline, pompe, e cambio glicole ogni 5/7 ANNI? perche se 3 mesi i acs mi valgono tot euro, ma poi devo spendere il 130% di quei soldi nella manutenzione impianto, allora ci perdo. se invece le rotture impianto sono cosi rare ed il camio glicole posso farlo spendendo poco, MENO DI CIO CHE RISPARMIO con quei 2 o 3 mesi di autonomia acs, allora conviene.

    scusate la lungaggine ...
5 replies since 4/8/2020
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