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Posts written by overpack

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    come "risolvere" (o solo fare work around) , ovviamente te lo devono dire loro..e io penso che impianto non sia "colpevole" di nulla..visto che hai deltaT normali e carichi normali con la taglia della pdc.

    Quello che "contesto" a Daikin è che con delta T maggiore possa migliorare l'eccesso di sbrinamenti..in teoria, a parità di T mandata..se Ritorno si fredda, la T a cui lavorerà evaporatore scende, per cui sarai ancora più spesso in zona defrost. E dunque penso che "ci sia dell'altro..." che non vada..tipo modalita in cui a bassa modulazione la pdc si assesta e crea le condizioni di bassa pressione..basta una chiusura repentina della valvola per creare bassa P-T su evaporatore...un baco nel programma..una valvola troppo lenta o troppo veloce..non saprei..ci possono essere tante cause.
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    CITAZIONE (EmilianoM @ 27/2/2017, 23:40) 
    Daikin mi ha detto, senza riuscire a farmelo capire, che alzando il DeltaT lato acqua avrei ridotto gli sbrinamenti da algoritmo (perché la temperatura di evaporazione sarebbe salita).

    Premessa: con una certa T esterna, ho un certo carico termico da soddisfare..che determina una certa T media del pavimento da ottenere.
    Mettiamo che il radiante debba stare a T media 28...e che a tale T scambi Q con la casa
    Questa T la puoi ottenere con un flusso abbondante (e Mandata 29 e R 27) oppure uno debole (M 30 e R 26). Q resta constante.

    Tale situazione comporterebbe un aumento della T di evaporazione satura (da 29 a 30) con un peggioramento del cop e una sottoraffreddamento del liquido da 27 a 26 con un miglioramento del cop. Forse il bilancio sarebbe comunque negativo perche il compressore ha efficienza adiabatica inferiore alla valvola di laminazione (fine premessa)

    Quel che succede nella gestione della pdc domestica non è però quanto descritto, perche di fatto poi esiste una T obiettivo di mandata (fissata dalla climatica) che dipende dalla T esterna..e una modifica del flusso (con calo della T di Ritorno e calo della T media radiante e di Q), non richiede di solito una aumento della t di mandata (modifica della climatica) , ma andrà solo a prolungare le ore di funzionamento della macchina, che di solito non son mai pari al 100% di quelle disponibili (funzionamento di climatica + termostato di cui ti parlava Daikin, mi pare)

    In tal caso , al variare del flusso, avremo che la T mandata resta fissa..e la t Rit. cala..aumenta delta T..cala leggermente Q..aumentano leggermente le ore.
    La Temperatura (Pressione) di mandata che hai in 2 e 3, rappresenta la T-P di condensazione satura..cioè quella che esce dal compressore (alta pressione)..e come abbiamo detto, non cambia se rallenti flusso e non fai salire T mandata.

    In base alla Q da erogare e alla T esterna misurata, il compressore si posizione ad una certa frequenza e la Valvola laminatrice ad una certa chiusura, che determina una pressione-temperatura di evaporazione-obiettivo (da pochi gradi sotto T ambiente se a Q basse..sino a doppia cifra se Q elevate)
    Nel grafico che allego, tale Pressione è il valore costante P che hai nei punti 4, 4' e 1..T-P satura di evaporazione.
    Di solito poi il gas evaporato esce da evaporatore a t superiore (piu vicina alla T ambiente, proprio in funzione del passaggio dentro evaporatore lambito da aria piu calda del fluido che evapora)) ..in modo da garantire che non ci siano piu residui liquidi (il punto 1 è spostato piu a destra della campana di quello rappresentato nel grafico..si chiama surriscaldamento di evaporazione)

    Ora..venendo al nocciolo..l'energia Q che il radiante eroga alla casa arriva in parte dal compressore (far 1 e 2) e in parte dall'evaporazione del liquido (fra 4 e 1)
    Se sottoraffreddo liquido sino a 3' (che coincide con 4') aumento l'energia che estraggo dall'evaporatore..aumenta rapporto far 4'-2 (energia erogata) e 1-2 (energia compressore)
    L'energia 4-1 che serve a far evaporare il fluido che entra in una zona ad una pressione talmente bassa che fa bollire ed evaporare il fluido, arriva in parte dal fluido stesso e in parte dallo scambio con aria ambiente (piu calda della T di evaporazione)
    Se fai il vuoto in un serbatoio che contiene acqua, acqua bolle a t basse , diminuisce la parte liquida e aumenta la parte gas..e tale evaporazione raffredda (sottrae energia) sia il liquido ivi contenuto che le pareti del serbatoio.
    Quando il liquido refrigerante entra attraverso la valvola laminatrice nell'evaporatore, che si trova a bassa P, microgocce di liquido esplodono in una piu o meno violenta ebollizione...alcune evaporano prima si toccare pareti evaporatore, e quindi al 100% a spese del liquido stesso (quindi senza sottrarre energia all'ambiente esterno) , altre arrivano liquide contro le pareti dell'evaporatore ed evaporeranno lambendolo e raffreddandolo, cioè sottraendo energia all'ambiente che, grazie ai ventilatori, cercherà di tenere T evaporatore ala T esterna del flusso aria (che ne esce raffreddato).
    man mano che evaporatore si fredda, la parte liquido si sposta sempre piu avanti, verso la fine dell'evaporatore..specie se nelle prime zone il ghiaccio ha raggiunto spessori tali da rendere inferiore scambio con ambiente.

    Per assurdo...se sottoraffreddassi (su condensatore) il liquido sino alla T di -5 gradi sotto la T ambiente (impossibile visto che dal radiante abbiamo ritorni tiepidi, non gelati, e anche afs non va sotto i 12-14 gradi in ingreddo), il mio liquido entrerebbe attraverso la laminatrice nell'evaporatore gia ad una T pari a quella di evaporazione satura ...a quel punto non ci sarebbe una violenta evaporazione immediate di gocciolina di fluido caldo dentro una Pressione bassa...ma solo una blanda evaporazione sino ad un rapido equilibrio post laminatrice di fase liquida+fase gas..e tutto il lavoro di evaporazione sarebbe a spese dell'evaporatore (che poi è quello che vogliamo, visto che massimizza cop).
    Ma se richiedo piu lavoro all'evaporatore, a parita di altre condizioni, allora lui tenderà a stare molto piu vicino ala T di evaporazione e farà fatica a stare ala T ambiente..cioè sarà piu freddo..piu facilmente in zona che attiva un defrost.

    In pratica un ritorno a t piu alte fornisce energia per evaporare liquido stesso..e evaporatore (inteso come scambio con ambiente), ne deve dare meno...ma è quello che in teoria non ci serve.
    Ecco perche dico che avere T di ritorno basse ..aumenta cop..aumenta energia che occorre sottrarre all'ambiente che prima sottraevo in parte al liquido..quindi raffreddo di piu (e aumento efficienza) del'evaporatore..ma proprio perche piu freddo , scambia di piu, produce piu ghiaccio (se ve ne sono le condizioni)

    Quando fai acs, il ritorno è alto..buona parte dell'energia che serve per evaporare è gia nel liquido stesso..il cop è bassissimo..sbrinamenti piu rarefatti.
    Di nuovo..come paradosso non fattibile..ma la macchina con cop 1 potrebbe lavorare anche senza evaporatore (o con evap coperto di ghiaccio e scambio azzerato)..basterebbe far evaporare liquidi a Pressioni basse, tale da prelevare intera energia di evaporazione dal liquido stesso, che pero deve allora entrare caldo. In pratica da evaporatore trarrei zero, compressore mi darebbe 1, condensatore scambia 1, e ciclo si chiudi li, con cop1

    Di fatto quindi esiste sempre un equilibrio fra energia che prelevo da liquido stesso (che pero me la da il compressore a cop 1 e quindi meno ne uso e meglio è) ed energia che mi da evaporatore (ma piu lo spremo e piu lui deve essere relativamente più freddo dell'ambiente esterno che lo circonda).

    CITAZIONE (irisplus cazzatone @ 28/2/2017, 08:35) 
    Il vantaggio è che il delta T sul circuito radiante è maggiore come è maggiore l'efficienza e lo scambio termico.

    se entra meno fluido alla T di mandata di prima che aprisse valvola.. la T media del radinate sara sempre la media fra M e R..quindi piu bassa di prima..e il radiante scambia con ambiente in base alla sua T media.
    Quindi scambierà a potenza leggermente inferiore a prima..avrai piu delta fra entrata e uscita dell'acqua (piu efficienza) ma meno scambio fra T radiante e T ambiente (meno efficienza)..le 2 cose teoricamente si compensano.

    poi ovvio se hai progetto con flusso previsto inferiore al flusso minimo macchina..apre la valvola...fa funzione analoga di un disgiuntore idraulico..aumenta flusso sul generatore senza dover aumentare flusso sul radiante...delta sul radiante aumenta..delta sul generatore cala.

    Pero se un delta piccolo sul radiante non cambia efficienza del sistema..un delta piccolo sulla pdc, si ...perche sottoraffreddare liquido ha un vantaggio di cop.

    vero quel che dice PID sul fatto che il condensatore ha piu liquido e meno gas e scambia peggio...ma comunque recupero energia che altrimenti (in parte) mi "rimpiazza" energia che potrei prelevare (gratis) da evaporatore.
    Poi tale effetto si ha se il flusso di refrigerante è elevato (carico termico alto)...però vedo che le vs pdc stanno spesso al minimo anche con T esterne basse..quindi di fatto condensatore sarà sovradimensionato, e non dovrebbe avere problemi di eccesso di fase liquida.
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    iris, Se la 3uvb apre, e il circolatore non cala di potenza (perché già al minimo settato), il flusso sul condensatore dovrebbe aumentare causa calo prevalenza, e a parità di potenza della pdc, cala il Delta T.
    Si ricrea effetto bypass che aveva Emiliano coi termi aperti...flusso elevato e delta inferiore...che daikin ha chiesto di eliminare...e che Emiliano misura come benefico sui cop.
    D'altra parte più Delta t significa più sottoraffreddamento e cop migliore.

    Concordo con Pid nel pensare che se apre lo fa per aumentare flusso sopra minimo da garantire...e in subordine, per evitare t di ritorno liquido troppo base.
    In ogni caso questo produce t di ritorno più alte , cop più basso e potenzialmente meno sbrinamenti ( se t liquido è più alta, a parità di t esterna, evap può stare a T più alte, perché una maggior % di evaporazione avviene a spese del liquido stesso)

    In generale però non cercherei di provocare tale apertura, per i motivi sopra indicati...salvo che gli effetti collaterali degli sbrinamenti siano così onerosi da giustificare un cop puntuale inferiore pur di evitarli ( ad esempio nei cicli acs cop è basso ma lo sbrinamento ogni 25 minuti non è la norma)

    Edited by overpack - 28/2/2017, 10:21
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    CITAZIONE (serigor @ 25/2/2017, 18:49) 
    Inoltre cosa vuol dire se BPV è fissa al 35 %?

    Questo è peggio di un qualche termoarredi aperto....forse lo fa per aumentare il flusso..magari hai pompa regolata con un massimo non molto alto?
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    CITAZIONE (EmilianoM @ 25/2/2017, 10:06) 
    Ogni produttore di tubi ha queste tabelline semplici:

    rese

    Basta confrontare col fabbisogno del proprio involucro.

    E fare in modo che alla temperatura esterna di progetto la temperatura di mandata sia sufficientemente alta.

    Una casa in classe A dovrebbe essere intorno ai 30 W/m2.

    Basso fabbisogno + passo fitto => temperatura di mandata di progetto esageratamente bassa

    Quindi normalmente infinitamente bassa.
    Quindi o vai di on off o muori.

    CITAZIONE (irisplus cazzatone @ 25/2/2017, 10:00) 
    mi mandi quel doc ... del mio amico

    Dovresti già averlo, ravana nelle mie mail. Sono fuori casa ora.

    La tabella prevede sempre Delta 5 gradi quindi entro limiti daikin...peccato che non dica il flusso....sarà costante nelle varie ipotesi?
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    CITAZIONE (PID_Block @ 25/2/2017, 08:57) 
    CITAZIONE (overpack @ 24/2/2017, 16:12) 
    può essere ...anche se penso che il costruttore , che avrà visto analoghi dati e anche di più..se ha lasciato possibile che lavori anche piu bassa del punto di miglior cop..avrà avuto una buona ragione per farlo..altrimenti avrebbe , diciamo, "imposto" il termostato e "tagliato " la macchina al 30%.. come dici tu, non viviamo di dogmi...ma se registri cop migliori facendo fermare la macchina e alzando la mandata, cosa del tuto possibile se andavi sotto 30% ti conviene certo farlo.

    Questo però non credo abbia molta correlazione agli sbrinamenti..che avvenivano..se guardo i tuoi dati di fine gennaio..quando la pdc erogava 4 kw e il delta T era circa 4 (di solito 28-32). proprio in virtù del fatto che doveva erogare una potenza del 50% della nominale (forse 60% della massima possibile alle T di quei giorni).

    Certo..se in quei giorni non avessi avuto i "bypass" che ti abbattevano delta T alzando in modo innaturale il flusso..avresti avuto delta T maggiori..nel senso che probabilmente a parità di mandata, e a flusso inferiore, il ritorno sarebbe sceso sotto a quello che misuravi (diciamo "miscelato")..però, diciamo che rientravi gai nei parametri della "tabella" (3-7 gradi di delta)..per cui rispettavi le "loro" richieste (la pompa era fra 2 defrost di solito 40%, per cui magari comunque il flusso non era eccessivo..sto sempre guardando 28-29 gennaio)

    Abbassare la T di ritorno , a parità di mandata, migliora COP..nel senso che permette di estrarre piu energia da evaporatore, a parità di energia spesa dal compressore..per farlo, a parità di t esterna, non si può far altro che far abbassare di T l'evaporatore.
    Arrivando fluido più freddo..l'evaporazione avviene più a spese dell'evaporatore (e cioè dell'energia dell'ambiente) e meno a spese del liquido caldo ,medesimo (che entra in zona a bassa pressione evaporando)..questo è il meccanismo per il quale cop aumenta se cala T del ritorno a parità di t mandata.
    Ma far calare T evaporatore , per estrarci più energia per unita di tempo, porta ad avvicinarsi di piu alla t sbrinamento ed anche ad aumentare formazione ghiaccio...per cui in teoria, gli sbrinamenti sarebbero più necessari rispetto ad una delta T basso, che avrebbe cop peggiore e quindi a parita d potenza piu sfruttamento del compressore e meno dell'evaporatore.

    Al prossimo inverno per le conferme, mi sa...

    Quando si vuole discutere di aspetti tecnici é obbligatorio essere preparati. In fase di riscaldamento l'evaporatore é la batteria esterna, mentre lo scambiatore a piastre é il CONDENDATORE. Come in ogni scambio convettivo la potenza trasferita dipende dalla temperatura in ingresso e dalla portata dei due vettori.
    Per scendere nel tecnico dipende anche dal fatto che lo scambio avvvenga in controflusso o meno (rende di più in controflusso). Nell'inversione di ciclo le modalità di scambio si invertono: normalmente si tende a favorire la fase di riscaldamento.

    Mai parlato di condensatore...forse hai frainteso...capita.
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    Il confronto specifico era fra le giornate del 28-29 gennaio ..in particolare durante le sequenze ravvicinate di defrost..che hanno delta T fra 4 e 5 gradi..potenze erogate attorno a 4 kw..flusso attorno a 800 litri...che sono condizioni che mi sembrano rientrare appieno nella "normalità"...sebbene ci fossero i bypass aperti.
    non direi lo stesso se avesi letto flussi da 1500 e delta 2,7..

    Quando poi le T esterne sono calate, ho visto che il delta t è sceso anche sotto 3...ovvio, il cop ne era penalizzato...ma ormai i defrost erano un ricordo...
    In quel caso..si che non eri " a specifica"..

    Il fatto che avessi bypass aperti ma co un delta t tutto sommato corretto e flusso corretto..scagiona secondo me il tuo impianto.
    Il mio contributo si arresta qui , sui defrost..non posso che commentare i dati che metti a disposizione.

    sul COP...se devi mandare a 30...devi mandare a 30..sia che fai cop 4 o 6..non capisco quel che dici.
    Pero de fai cop 6 è perche probabilmente stai facendo un delta T migliore di quanto fai se stai a 4 di cop..il che significa che il compressore ci mette meno e evaporatore di più.
    Il che significa che T evap scende di piu...penso che PID confermi..

    Se chiudi la batteria VMC, il delta T cala ancora o resta stabile?

    PS..visto i grafici..ad inizio febbraio vedo che il delta t era attorno a 3 (ma avevi pompa 65) ..quindi basso..ma io guardavo 28-29 gennaio (avevi pompa 40-45 e dunque delta t piu alto)

    Edited by overpack - 24/2/2017, 17:04
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    CITAZIONE (EmilianoM @ 23/2/2017, 21:53) 
    Una mandata esageratamente bassa può essere assolutamente contro-producente per il buon funzionamento della pompa di calore !!!

    Meglio un bel termostato che spegne se viene raggiunto il set-point di temperatura ambiente desiderata.

    può essere ...anche se penso che il costruttore , che avrà visto analoghi dati e anche di più..se ha lasciato possibile che lavori anche piu bassa del punto di miglior cop..avrà avuto una buona ragione per farlo..altrimenti avrebbe , diciamo, "imposto" il termostato e "tagliato " la macchina al 30%.. come dici tu, non viviamo di dogmi...ma se registri cop migliori facendo fermare la macchina e alzando la mandata, cosa del tuto possibile se andavi sotto 30% ti conviene certo farlo.

    Questo però non credo abbia molta correlazione agli sbrinamenti..che avvenivano..se guardo i tuoi dati di fine gennaio..quando la pdc erogava 4 kw e il delta T era circa 4 (di solito 28-32). proprio in virtù del fatto che doveva erogare una potenza del 50% della nominale (forse 60% della massima possibile alle T di quei giorni).

    Certo..se in quei giorni non avessi avuto i "bypass" che ti abbattevano delta T alzando in modo innaturale il flusso..avresti avuto delta T maggiori..nel senso che probabilmente a parità di mandata, e a flusso inferiore, il ritorno sarebbe sceso sotto a quello che misuravi (diciamo "miscelato")..però, diciamo che rientravi gai nei parametri della "tabella" (3-7 gradi di delta)..per cui rispettavi le "loro" richieste (la pompa era fra 2 defrost di solito 40%, per cui magari comunque il flusso non era eccessivo..sto sempre guardando 28-29 gennaio)

    Abbassare la T di ritorno , a parità di mandata, migliora COP..nel senso che permette di estrarre piu energia da evaporatore, a parità di energia spesa dal compressore..per farlo, a parità di t esterna, non si può far altro che far abbassare di T l'evaporatore.
    Arrivando fluido più freddo..l'evaporazione avviene più a spese dell'evaporatore (e cioè dell'energia dell'ambiente) e meno a spese del liquido caldo ,medesimo (che entra in zona a bassa pressione evaporando)..questo è il meccanismo per il quale cop aumenta se cala T del ritorno a parità di t mandata.
    Ma far calare T evaporatore , per estrarci più energia per unita di tempo, porta ad avvicinarsi di piu alla t sbrinamento ed anche ad aumentare formazione ghiaccio...per cui in teoria, gli sbrinamenti sarebbero più necessari rispetto ad una delta T basso, che avrebbe cop peggiore e quindi a parita d potenza piu sfruttamento del compressore e meno dell'evaporatore.

    Al prossimo inverno per le conferme, mi sa...
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    Però io non suggerivo un compatto ma un bel monosplit da 4-5 kW inserito dentro un sistema aeraulico.
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    diciamo anche che cosi addossata a casa e sotto finestra..ci sarà un certo "ronzio"..specie quando fa acs ..ma a volte o così o nulla..
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    Non le conosco e saranno di certo ottime..ma mi domando se su una casa tutto sommato piccola e con quei parametri, davvero non basti una VMC attiva con adeguata portata, cioè una UTA.
    Se non su una A4 da 120 mq..dove allora?
    Dovrebbe essere una casa che si scalda con un fiammifero, per cui avendo gia una canalizzazione, io userei quella per veicolare energia che serve...probabilmente energia che uno split centrale aria aria di bassissima potenza mi puo erogare..insomma, su una casa cosi ben isolata , e con buon impianto aria..credo che avere un generatore superperformante sia abbastanza inutile.
    Se andrai a consumare 500 kwk elettrici al'anno..avere una pdc che ha 0,5 di cop in piu equivale a risparmiare magari 50 kwh all'anno...ne vale la pena?
    Questo nel caso costino piu di altre piu note..se costano meno, allora ottimo.
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    di certo cosi "incastrata" in un angolo e cosi vicino al muro..comunque un po di aria se la rimangia..anche senza capotte.
    ma quando segnava 11 e poi in funzionamento andava a 8...la T dell'aria quanto era?
    Perche se aria ( misurata a Nord e lontano dal muro) era 8..non risentiva di nulla.
    Se era 11, si riaspirava un 50% della sua aria comunque..mi aspetterei che aria in uscita sia 6 gradi sotto entrata...quindi se ambiente era 11 e aspirava 8, uscita vera era magari 5.
    Se invece stava a 11 da spenta con fuori 8..è perche vicino a casa sente il tepore della casa..che svanisce quando parte e muove aria
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    ci ho pensato..ma probabilmente la copertura attuale fa da "collettore"..cioè impedisce che ci sia aspirazione in zone dove non c'è serpentino, ad esempio zona frontale e laterale dx.
    Se la levi poi la ventola trova meno prevalenza ad aspirare da zone senza serpentino e di fatto non scalda serpentino..meglio lasciarla..ma levandogli la "doppia grigli"..specie perche quella esterna ha sezione inutilmente larga..ma sigillando la parte in pressione da quella in depressione, altrimenti ricircola il 70% dell'aria che usa.
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    anche secondo me la macchina sembra troppo addossata al muro...e certo la cappottatura non migliora la situazione, perche fa aumentare la prevalenza che deve vincere il ventilatore..che ha grossa portata ma poca prevalenza..per cui basta poco per far calare di molto i mcubi di aria veicolati.

    Se la vuoi mantenere..posto che i cm di distanza minima dal muro li devi comunque rispettare..io farei queste modifiche.

    - eliminerei il grigliato davanti alla ventola (quello originale)..in modo da avere solo 1 grigliato che "impatta, e che sia quello "esterno", piu distante dalla ventola, in modo che fino a l il flusso arrivi dritto e veloce e non "perturbato", e questo facilita l'uscita.
    - il "profilo" della griglia è troppo spesso...ideale sarebbe usare del "filo" di inox saldato su delle bacchette di inox radiali..per ripetere il disegno usato dal costruttore..aveer un profilo "rotondo" e non "piatto" , fa "sbattere" meno l'aria contro un ostacolo e quindi facilita uscita e cala prevalenza da vincere. Potresti smontare l'attuale..tagliare via i profili attuali..saldarci delle bacchette radiali e poi i profili che hai tagliato rimontarli "di costa" rispetto al flusso aria.
    - aprire altri fori sia nella parte superiore..che a dx del foro.. in modo da avere superficie di ingresso 2-3 volte superiore rispetto a foro uscita
    - ma la modifica più importante è quella di collegare con un collettore il foro espulsione della capotte originale con il foro della tua, in modo che aria fredda che esce non sia aspirata dalla depressione che si crea dentro la capotte ..oggi è così, per cui buona parte dell'aria fredda viene riaspirata dalla macchina, la T dentro al capotte crolla e la macchina ghiaccia e il cop va sotto le scarpe.
    Gia da sola qeusta modifica risolve il 90% del problema, ma io farei anche le altre..perchè oggi non senti "aspirare" molta aria dai fori perchè di fatto aspira aria (che trova in pressione) dallo scarico..ma se metti collettore poi si deve aspirare aria dai fori periferici, e quindi serve che ne abbia in grande abbondanza per non creare depressione difficile da vincere

    Evita poi di "soffocarla" mettendoci vicino roba varia..che "ruba" aria vitale ..sia in aspirazione che in uscita.
    Spero poi che almeno "davanti" all'uscita non ci sian un muro...che sia cioè un terrazzo aperto...
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    Spacedani,

    la tua impostazione all'edilizia mi piace a mi sono iscritto proprio per darti il mio suggerimento.

    In primo luogo però sappi che gestire 4 appartamenti affittati con unico contatore non è proprio "a norma".
    Questo contatore a chi sarebbe intestato? sarebbe un BTA intestato ad una Persona Giuridica? a te persona fisica?
    Legge vorrebbe che ogni sub catastale non possa essere alimentato con contatore di altro sub ne con contatore condominiale.
    Si discute molto in questo periodo proprio de fatto che le attuali norme non consentono la sviluppo del FV condominiale proprio perche non si puo avere unico contatore e unico impianto FV.
    Diciamo che è tollerato che su affitti brevi , stagionali, di "usi foresteria"..si affitti compreso utenze...ma se una famiglia ci prende residenza, secondo me i rischi sono troppo elevati, per te e per affittuario.
    In una finazairia passata era addirittura stata introdotta una norma che obbligava il passaggio delle utenze all'inquilino, come norma per combattere affitto in nero..giusto per darti idea di come "stiano sul pezzo".
    Se aggiungi che avresti anche FV, e quindi saresti anche produttore di energia e venditore di energia..rischi grosso (evasione accise, iva, oneri sistema..)

    Invece un sistema di riscaldamento centralizzato , alimentato ad energia elettrica dal contatore cond.le e in parte autoprodotta, non pone problemi.
    Fai le tue verifiche sul punto precedente, perche potrebbe cambiarti un po le carte in tavola.

    Detto questo..io seguire la strada della massima efficienza che hai seguito sino ad ora e quindi farei acs con un accumulo da 1000 o 1500 lt centralizzato, però alimentato da un altro accumulo tipo PIT che resta a T del radiante.
    Infatti imposterei il riscaldamento con un accumulo centrale da cui i 4 appartamenti spillano e miscelano in climatica secondo le preferenze degli abitanti.
    mandare in diretta sarebbe piu efficiente..ma a volte alcune potrebbero non essere abitati..e comunque non avresti mai una climatica unica buona per tutti..meglio che ognuno la imposti come vuole ma spillando da accumulo centrale che va anche lui in climatica (diciamo con una climatica un po conservativa..2 gradi sopra quella del piu freddoloso).
    L'acqua sanitaria che passa in questo accumulo si riscalda attorno a 30 gradi (da 15) e poi passa nel boiler ACS dove la pdc la porta a 45 (ma ha bisogno meta tempo per farlo e meta energia).
    Questo permette di dare piu continuità al servizio riscaldamento, aumenta cop globale, aumenta scorta di acs (avresti 100 lt a 45 e un PIT dietro che eroga costantemente a 30)
    In certi frangenti potresti addirittura avere il PIT che usa un po di energia del radiante per preriscaldare acs..che dal punti di vista del rendimento complessivo, sarebbe il massimo.

    In questo modo secondo me:
    - rendi indipendenti appartamenti come T mandata e ore di funzionamento
    - riesci ad avere funzionamento decente pdc anche se solo 1 o 2 appartamenti sono abitati, perche un accumulo da 500 lt ti fa da tampone
    - fai defrost senza "pesare" sui radianti, prelevando da accumulo tampone (vedo che pensi a radianti a bassa inerzia)
    - massimizzi resa cop acs e stabilizzi servizio acs (poi nel boiler metterei comunque dentro 9 kw di resistenze, nel caso si guasti la pdc..idem in quello del riscaldamento..costano poco, le attivi a mano..dormi tranquillo anche la vigilia di Natale)
    - in estate se raffreschi col radiante, il prelievo di acs contribuisce a raffrescare accumulo tampone (in estate si usa meno acs e quindi se PIT è girato sul freddo e si trova a 19 gradi non è un problema).

    Devi pero deumidificare con la VMC (attiva)
2280 replies since 17/2/2017
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