-
.
Comunque un ventilconvettore può essere a soffitto e se progettata bene l’aeraulica può risultare più confortevole e efficiente di un sistema radiante. . -
.
L’errore di fondo è paragonare in termini di efficienza un sistema castomizzato quale il radiante, con un prodotto finito ed industrializzato quale il ventilconvettore. . -
.
Io mi trovo proprio in quella situazione: mydatec 300 + fancoil da 3.5kw. è piuttosto rumoroso quando parte per scaldare (43 db) ma come confort non è niente male. In più qualora faccia freddo con la modalità Turbo muove 500 MC/h e scalda molto velocemente.
Onestamente una buona soluzione. -
.Io mi trovo proprio in quella situazione: mydatec 300 + fancoil da 3.5kw. è piuttosto rumoroso quando parte per scaldare (43 db) ma come confort non è niente male. In più qualora faccia freddo con la modalità Turbo muove 500 MC/h e scalda molto velocemente.
Onestamente una buona soluzione
Ad una Mydatec (pessima macchina termodinamica) hanno dovuto aggiungere un ventilconvettore canalizzato alimentato da una
Pdc?
Avresti attenuto lo stesso risultato con una VMC normale ed uno split canalizzato.
Il comfort di un ventilconvettore (se canalizzato) può essere elevato in contesti a bassa dissipazioni (quindi basse portate necessarie a veicolare energia).
Il rumore è solo una questione di realizzazione della distribuzione: usando correttamente materiali e curando la posizione in cui viene installato il ventilconvettore si possono fare grandi cose.. -
.Io mi trovo proprio in quella situazione: mydatec 300 + fancoil da 3.5kw. è piuttosto rumoroso quando parte per scaldare (43 db) ma come confort non è niente male. In più qualora faccia freddo con la modalità Turbo muove 500 MC/h e scalda molto velocemente.
Onestamente una buona soluzione
Ad una Mydatec (pessima macchina termodinamica) hanno dovuto aggiungere un ventilconvettore canalizzato alimentato da una
Pdc?
Avresti attenuto lo stesso risultato con una VMC normale ed uno split canalizzato.
C'è una discussione poco sopra di questa.
In pratica progetto originario solo con mydatec (casa di 650 mc da riscaldare). Sotto i 5°, nonostante i riscaldatori a resistenza ausiliari, la macchina andava in crisi e pian piano la casa si raffreddava. Al contempo di giorno non tornava su a sufficienza la temperatura. Da quest'anno abbiamo montato un fancoil in pdc direttamente nella sala grande principale, da lì l'eccesso dell'aria calda viene ripreso da due bocchette della mydatec e ridistribuito.. -
.Ad una Mydatec (pessima macchina termodinamica) hanno dovuto aggiungere un ventilconvettore canalizzato alimentato da una
Pdc?
Avresti attenuto lo stesso risultato con una VMC normale ed uno split canalizzato.
C'è una discussione poco sopra di questa.
In pratica progetto originario solo con mydatec (casa di 650 mc da riscaldare). Sotto i 5°, nonostante i riscaldatori a resistenza ausiliari, la macchina andava in crisi e pian piano la casa si raffreddava. Al contempo di giorno non tornava su a sufficienza la temperatura. Da quest'anno abbiamo montato un fancoil in pdc direttamente nella sala grande principale, da lì l'eccesso dell'aria calda viene ripreso da due bocchette della mydatec e ridistribuito.
Tecnicamente un ventilconvettore è una macchina alimentata ad acqua.
Da quanto ho capito ti riferisci invece ad uno split in pompa di calore, è un’altra cosa.. -
.C'è una discussione poco sopra di questa.
In pratica progetto originario solo con mydatec (casa di 650 mc da riscaldare). Sotto i 5°, nonostante i riscaldatori a resistenza ausiliari, la macchina andava in crisi e pian piano la casa si raffreddava. Al contempo di giorno non tornava su a sufficienza la temperatura. Da quest'anno abbiamo montato un fancoil in pdc direttamente nella sala grande principale, da lì l'eccesso dell'aria calda viene ripreso da due bocchette della mydatec e ridistribuito.
Tecnicamente un ventilconvettore è una macchina alimentata ad acqua.
Da quanto ho capito ti riferisci invece ad uno split in pompa di calore, è un’altra cosa.
Si questo è un classico split da 12.000 btu. In teoria funziona fino a -15°... Ho capito male io o si parlava di un fancoil? Non è questo?. -
.Avresti attenuto lo stesso risultato con una VMC normale ed uno split canalizzato.
Scusate l'OT e domanda da pivello: ma in effetti, non sarebbe addirittura "meglio" di un aggregato compatto (in termini di costi almeno)? Il problema è solo gestire la ventilazione in serie di VMC e Split canalizzato? (non basterebbe che lo split canalizzato ciucciasse un po' da VMC e un po' da ripresa ambiente nobile...?). È una soluzione che vedo "proposta" su altri forum, qui mai, e adottata da nessuno.... -
.Avresti attenuto lo stesso risultato con una VMC normale ed uno split canalizzato.
Scusate l'OT e domanda da pivello: ma in effetti, non sarebbe addirittura "meglio" di un aggregato compatto (in termini di costi almeno)? Il problema è solo gestire la ventilazione in serie di VMC e Split canalizzato? (non basterebbe che lo split canalizzato ciucciasse un po' da VMC e un po' da ripresa ambiente nobile...?). È una soluzione che vedo "proposta" su altri forum, qui mai, e adottata da nessuno...
Oddio...lo split non controlla la tempera di mandata ed è già un grosso limite. Unire in modo empirico due sistemi di distribuzione (split e VMC) lascia il tempo che trova soprattutto in termini di portate e rinnovi (ci si accontenta di tutto, si sa).
Le soluzioni con VMC termodinamica + split canalizzato di supporto (non faccio nomi, ma vedi Nilan...) usano due distribuzioni parallele (bocchette comprese).
Un aggregato compatto è altra cosa. C’è la produzione ACS, un controllo della mandata dell’aria, recupero termici...
Su una casa nuova ad alte prestazioni trovo un po’ ridicolo lucrare di 3/4 mila euro ed optare per soluzioni split. Ma il mondo è bello perché vario.. -
.Oddio...lo split non controlla la tempera di mandata ed è già un grosso limite.
Ah, ok questo non mi era chiaro (il GUG della Mitsubishi dice che si può impostare in controllo della temperatura... pensavo si potesse fare con qualunque split canalizzato)Unire in modo empirico due sistemi di distribuzione (split e VMC) lascia il tempo che trova soprattutto in termini di portate e rinnovi (ci si accontenta di tutto, si sa).
Ecco qua mi perdo: lo split come gestisce la velocità ventole? Con i circolatori a delta pressione costante il gioco su un circuito idraulico sarebbe abbastanza facile, è vero che negli impianti ad aria vari la portata e non la resistenza del circuito.... quindi forse casca il peroUn aggregato compatto è altra cosa. C’è la produzione ACS, un controllo della mandata dell’aria, recupero termici...
Su una casa nuova ad alte prestazioni trovo un po’ ridicolo lucrare di 3/4 mila euro ed optare per soluzioni split. Ma il mondo è bello perché vario.
Vero, ma ormai tutte le case devono essere "ad alte prestazioni" (anche quelle dove i 3-4, forse anche 5k€ di differenza un po' contano...), però spesso non si rientra comodi nella capacità degli aggregati mi pare, mentre lo split canalizzabile lo trovi della potenza che vuoi, quello a me sembrava comodo.. -
.
Impostare il controllo della temperatura di mandata dell’aria in uno split? È tecnologicamente improbabile. L’unico controllo è della temperatura ambiente e pure di basso livello: cambio velocità del ventilatore ed adeguamento dell’unita esterna. Di fatto uno split non è una macchina con controllo continuo della velocità, ma è una macchina a step (on/Off) . -
.Impostare il controllo della temperatura di mandata dell’aria in uno split? È tecnologicamente improbabile. L’unico controllo è della temperatura ambiente e pure di basso livello: cambio velocità del ventilatore ed adeguamento dell’unita esterna. Di fatto uno split non è una macchina con controllo continuo della velocità, ma è una macchina a step (on/Off)
Ok grazie! Non me ne intendo di climatizzazione (dalle mie parti c'è scarsa esigenza e soprattutto scarsa tradizione...) Capisco allora il costo maggiore del GUG: a quanto pare il ventilatore è controllato in 0-10v dalla lossnay, e deve avere una sonda temperatura in uscita, mentre la lossnay a sua volta immagino abbia sensori temperatura almeno sul ritorno.
Certo anche con quello è un problema implementare un ricircolo parziale per deumidificare... e quindi siamo daccapo.
Magari apro un topic apposito, se riesco a convincermi a non escludere di fare tutto ad aria e hai voglia di chiarire altre due cose.. -
.Solo gli ubriaconi possono avere dubbi sul fatto che un ventilconvettore sia meno efficiente di un radiante.
Ciao.
Basterebbe conoscere la definizione di efficienza. Soprattutto se è possibile definirla al radiante. Beata ignoranza tecnica ed di uso della terminologia tecnica.
A parità di superficie trasmittente il ventilconvettore è molto più efficiente.
Torna a cucinare dai ed evita di usare terminologia impropria e confronti impropri senza definirne i perimetri tecnici.
Dal punto di vista del trasferimento del calore l’irraggiamento è quello più limitato (non ha caso servono superfici notevoli), molto più limitato del conduttivo e del convettivo. Tali proprietà permetto di contenere le dimensioni degli elementi che sfruttano tali modalità di trasferimento del calore (vedi batteria ventilconvettore o radiatore).
Relativamente all’applicazione del trasferimento per irraggiamento del calore siamo andati ben oltre al tuo tubicino immerso percorso da un fluido. Esistono applicazioni che sfruttano materiali a cambio di fase (capaci di accumulare velocemente calore e rilascialo nel tempo) e sorgenti puntuali radianti. Ma temo sia fantascienza per te.
P.S. Sei così ignorante che non hai nemmeno compreso cosa stavo criticandoti: l’uso del termine efficienza, efficiente.
Ciaone!
Ora il problema è l'efficienza di trasferimento dell'energia dall'acqua calda all'ambiente fregandosene di quella usata per scaldare l'acqua stessa: sei tanto ridicolo quanto mistificatore.
Sai chi sono gli ignoranti? Quelli che pensano che un ricambio di 4 vol/h annulli i carichi termici in una stanza: #entry446208794
Ciao..