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    Scalderesti solo la quota d'aria primaria. Ma la presa d'aria esterna preleva fino a 900 mc/h: 150 finiscono sulla mandata e 750 si miscelano ai 150 estratti e finiscono sulla batteria evaporante. Inoltre altereresti la misura della temperatura esterna e delle logiche ad essa legate.
    Da un punto di vista teorico scaldare l'aria esterna può aumentare la resa, ma non può fare i miracoli.
    Io opterei per una fonte integrativa. Sicuramente soluzione meno costosa di un radiante a bassa inerzia.
     
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    E invece se si mettesse il riscaldo elettrico in uscita dalla macchina sulla mandata? 2kW dovrebbero bastare per 900mc/h...
    Non è per essere pedante. E' solo per capire il principio di funzionamento del tutto...
     
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    Secondo me diventa di difficile gestione l'inserimento di una resistenza, a parte le complicazioni di garanzia.. poi devi anche farla accendere (tutto fattibile ma ci sono sempre di mezzo 1000 se e 1000 ma.. per garanzie, sicurezze etc etc..) quando l'accendi, come la controlli, in che casi?

    Mentre la mia soluzione (Stufetta.. costo ridicolo) e gestione manuale.. e sta nell'armadietto fino a quando non è necessaria.. e se le previsioni dicono picche.. e vedi un calo di prestazioni della macchina contribuisci a scaldare...

    La soluzione split è la stessa cosa ma più elegante.. e più funzionale, ovviamente cambia il costo, devi prevedere e fare installazione etc etc
    Però hai una gestione decisamente differente.. puoi usarlo per raffrescare (quindi aiuta anche in caso di caldo eccessivo), scalda.. con una resa maggiore della resistenza.. deumidifica.. nel caso servisse... e senza sottovalutare che puoi attivarlo da remoto, usare il telecomando.. etc etc etc
     
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    Se le macchine non prevede la gestione di una resistenza di post riscaldo (sulla mandata) diventa complicato. E da quanto ne so non lo prevede. Piuttosto dimensionando correttamente la linea elettrica potresti chiedere alla Brofer di poter sfruttare la funzione Burst e guadagnare qualche centinaio di W. Io opterei comunque per un multisplit.
     
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    crllsn1 :
    alla fine hai deciso qualcosa ?
    Multisplit? Resistenze aggiuntive?
    Altro?
     
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    Come avrai notato, leggo solo ora la domanda!
    Non ho optato per nulla. Spero di aver fatto tutto per bene e prenderò la Brofer. I canali li ho dimensionati io, assemblati e coibentati.
    A questo punto devo solo pregare di non aver fatto cagate, altrimenti nell'ordine:
    1) mia moglie mi uccide
    2) avrò freddo
    ...
     
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    Metti uno split di "emergenza", poca spesa tanta resa... così puoi integrare caldo, freddo e deumidificare all'occorrenza ;)
    Io lo tengo sempre nel taschino come jolly ;)
     
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 10/3/2021, 15:42) 
    Metti uno split di "emergenza", poca spesa tanta resa... così puoi integrare caldo, freddo e deumidificare all'occorrenza ;)
    Io lo tengo sempre nel taschino come jolly ;)

    C’è chi sceglie soluzioni ibride pompa di calore + caldaia.....(poi finiscono sui forum a dare consigli)
     
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    Mi sembra di capire che non hai fatto fare un progetto da un termotecnico. Con che criteri e con che logica hai fatto il dimensionamento?
    E la logica sul posizionamento delle bocchette?
    Relativamente all'abitazione hai una legge 10 aggiornata?
     
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    Ho dimensionato i condotti a perdita di carico costante (con qualche licenza poetica, ovvero talvolta piccole deviazioni non previste su carta ci sono state e me ne sono fregato) ed ho imposto una differenza minima tra le bocchette (mi pare 10 Pa ma non vorrei dire ca**ate sull'unità di misura) in modo che non dovessi compensare troppo con le serrande delle bocchette. Le bocchette sono posizionate a "sentimento" ed ho cercato di assicurare un buon lavaggio dei locali. Non ho tenuto conto del carico termico dei singoli locali, ma solo della globale portata d'aria ripartita tra i vari locali. La legge 10 aggiornata non ce l'ho. Appena disponibile la condivido.
    Scusa per la sintesi, ma è un periodo incasinato!

    Alessandro
     
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    In pratica, visto che parlavi di climatizzare ad aria, non sai di quanta energia hai bisogno effettivamente (non c'è legge 10 aggiornata) , ma intanto hai tirato un pò di tubi..... Se i circuiti sono sottodimensionati non climatizzi bene. E' come dire metto dei termosifoni di dimensioni a caso sulle stanze. E se il termosifone è troppo piccolo?
     
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    In realtà ho dimensionato sulla portata massima, non ho tirato un po' di tubi. La legge 10 ce l'ho, ma non è aggiornata e definitiva. L'energia complessiva di cui ho bisogno la conosco e ho valutato che la Brofer può soddisfare la mia esigenza, anche contando che le verifiche fatte in regime stazionario valutano la peggiore delle condizioni come se durasse in eterno (cosa che non è). Ho fatto un ragionamento per cui se la casa è ben coibentata e senza particolari ponti termici, il fabbisogno delle varie stanze sarà di fatto omogeneo e dunque dimensionare sulla portata massima mi pare sensato. Poi, non ho pretesa che questo mio metodo sia né da insegnare a qualcuno, né migliore di altri. Semplicemente è come ho fatto io. Ovvio che un po' di paura ce l'ho, ma alle volte bisogna osare!-)
     
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    CITAZIONE (crllsn1 @ 18/3/2021, 08:59) 
    In realtà ho dimensionato sulla portata massima, non ho tirato un po' di tubi. La legge 10 ce l'ho, ma non è aggiornata e definitiva. L'energia complessiva di cui ho bisogno la conosco e ho valutato che la Brofer può soddisfare la mia esigenza, anche contando che le verifiche fatte in regime stazionario valutano la peggiore delle condizioni come se durasse in eterno (cosa che non è). Ho fatto un ragionamento per cui se la casa è ben coibentata e senza particolari ponti termici, il fabbisogno delle varie stanze sarà di fatto omogeneo e dunque dimensionare sulla portata massima mi pare sensato. Poi, non ho pretesa che questo mio metodo sia né da insegnare a qualcuno, né migliore di altri. Semplicemente è come ho fatto io. Ovvio che un po' di paura ce l'ho, ma alle volte bisogna osare!-)

    Una macchina a tutt’aria con una grossa quota di ricircolo ambiente tende naturalmente a rendere omogenea la temperatura nei locali appartenenti allo stesso piano.
    Una taratura di fino può essere semplicemente fatta con l’ausilio di termometro ed agendo sulla bocchetta di mandata (di solito dotata di organo di taratura). Nel locale più caldo del dovuto aumento perdita di carico (favorendo gli altri locali) nel locale più freddo del dovuto riduco perdita di carico.

    Una distribuzione sottodimensionata si traduce in un aumento dei consumi (se ventilatori a portata costante). Ovviamente nei limiti della prevalenza massima dei ventilatori.
     
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    Ho imposto velocità nei canali inferiori ai limiti (senza esagerare: diciamo che nel dubbio di casi limite, sceglievo il diametro superiore). Ho fatto in modo di non avere perdite eccessive ed ho demandato alle serrande il solo compito di tarare, non bilanciare completamente, onde evitare rumori eccessivi alla bocchetta. Nel mio caso in cui ho un ampio locale con doppia altezza in zona giorno, ho fatto la bocchetta di ricircolo posizionata al colmo (400x300 con tubo da 200mm) ed un'altra per la zona notte più piccola nel disimpegno tra le camere. Spero di evitare stratificazioni in questo modo. Poi ripeto, non voglio insegnare niente a nessuno, solo riportare ciò che ho fatto visto che mi è stato chiesto!-).
     
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    Bene, allora manca solo la macchina e provare il tutto! Quando hai previsioni di installarla?
     
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