Caldaia a Pellet - Riscaldamento + Produziona acqua sanitaria istantanea

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    Gia meglio..ma vale sempre se butti casa in aria.
    perche se lo fai "dopo" vanno a ramengo..zoccolini...scotelette elettriche...davanzali..mobili su misura...insomma, le spese poi salgono e la voglia di mettersi in ballo cala
    Io poi sono u pò contrario a isolare lato interno..mi piace la sensazione del muro che scambia energia col corpo..ovvio, se non è troppo freddo o tropo caldo..io avendo 45 cm di mattone pieno, ho una certa massa che da una certa sensazione...e perderla mi spiacererebbe.
    Se poi comunque la tecnologia (+ certi regolamenti amministrativi, leggi GSE) oggi ti permette di avere costi di gestione ridicoli anche su case non isolate...di certo non mi metto ad isolare.
    Certo..dovesse sparire lo SSP del GSE..dovrei rifare i conti..anche se magari avremo accumuli elettrici a buon prezzo fra 5-10 anni e dunque comuqnue un certo aiuto ad ottimizzare il fv lo potrebbero dare. Oggi però lo SSP cìè e la UE dice che i prosumer vanno incentivati e dalvaguardati..sperem..
     
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    Perchè il corpo riconosce lo scambio con il muro rispetto allo scambio con il cartongesso?
    Che io sappia non è la massa a dare certe sensazioni ma le temperature superficiali ed il cartongesso si porta in temperatura molto prima del muro. Io ho condizioni di temperatura interne stabili e quindi poco cambia ma per chi dovesse usare la climatizzazione in modo discontinuo una massa ridotta va meglio. La massa è utile sopratutto in estate per smorzare i bollenti spiriti dei muri che prendono il sole mentre per il resto è poco meno di una palla al piede.

    Ciao.
     
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    Hai ragione a dire che in equilibrio la sensazione dipende solo dalla t superficiale del muro, e il beneficio di un "accumulo" non serve...ma l'equilibrio è sempre "da raggiungere".
    E nei momenti di "disequilibrio" che la massa (accumulo) si apprezza.
    esempi...apporto positivo della vetrata, viene assorbito e smorzato da pareti pesanti che la accumulano e poi la cedono nelle ore successive...idem il livello di umidità...se non hai ventilazione forzata, apertura finestre viene riassorbita molto meglio se hai una massa elevata che irraggia rispetto a pochi cm che si "svuotano" velocemente....a volte la climatica comunque non è perfetta ( a pariatà di T esterna..se cambia UR, irraggiamento, velocita del vento) puo cambiare la t interna o la sensazione di benessere interno, ma molto meno se hai massa elevata...e se le variazioni non compensate da climatica sono po compensate da termostato, il lavoro della massa è ancora pu apprezzabile, perche apporto diventa intermittente, specie se il fabbisogno è piccolo..e chissa quanti altri casi..
    Insomma..in teoria hai ragione..in pratica a me piace averlo...ma probabilmente lo apprezzerei meno se fossi isolato, ermetico e con VMC.
     
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    Io so solo che negli ultimi tre giorni usando una climatica normale, quindi niente correttivi in base alla temperatura ambiente, dalle 11 alle 23 la temperatura dentro casa mia è rimasta entro +/-0.1°C nonostante si passi dal giorno/sole alla notte e da casa vuota a casa con 4 persone con cena, e relativi preparativi, inclusa (la temperatura esterna ha subito dei movimenti ampi passando da una media di 7°C ad una di 14°C per tornare ad una di 8°C).

    In 1,5 anni che abito nella casa ristrutturata la temperatura oscilla, dopo essersi stabilizzata dalla riaccensione della mattina, sia d'estate che in inverno è sempre molto stabile e spesso resta entro il range +/- 0.1°C.
    Parliamo di una casa di fine anni '60 con tutti i limiti dei palazzi di quel periodo. Io ho solo messo un po' di isolamento all'interno e cambiato le finestre, quindi interventi leggeri che non hanno aumentato, se non di poco, la massa.

    Non so, ho la sensazione che si dia troppa importanza alla massa elevata e che si tenda ad esagerare più per nascondere l'incapacità di gestire bene l'impianto di climatizzazione che per altro.

    Ciao.
     
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    mettendo isolamento, la massa "disponibile" con immediatezza..cala..non aumenta.
    Comunque , sul nuovo, la massa si mette dentro e isolamento fuori...ha una sua logicam facilmente intuibile.
    Che poi si ossa avere confort anche facendo il contrario , se impianto è molto ben regolabile, non lo nego.
    Io ho solo detto che, non volendo isolare dentro e non potendo farlo fuori, ho perseguito altre strade di efficienza e risparmio, che ala fine si sono rivelate piu valide.
     
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    Per semplificare, io dico che la massa fa la massa che stia dentro o che stia fuori.
    L'isolamento credo sia preferibile farlo fuori non tanto per la massa quanto per eliminare più facilmente i ponti termici e perchè la condensa interstiziale appena si aumenta un po' lo spessore dell'isolamento interno diventa subito il Problema.

    Sinceramente non riesco a spiegarmi perchè se isolo dall'interno dovrei avere problemi di stabilità delle temperature. E' la dispersione quella che comanda il calo/aumento delle temperature, o mi sbaglio?

    Ciao.
     
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    CITAZIONE (chiaro_scuro @ 18/1/2018, 16:54) 
    Sinceramente non riesco a spiegarmi perchè se isolo dall'interno dovrei avere problemi di stabilità delle temperature. E' la dispersione quella che comanda il calo/aumento delle temperature, o mi sbaglio?

    Ciao.

    Prova a pensare alla perdita di energia della stanza come ad un "segnale"

    l'isolamento regola la quantità si segnale che passa...ma non la velocita con cui si propaga
    la massa invece , come ogni accumulo, regola la velocità con cui il segnale si propaga.

    Esempio scemo

    una casa ben isolata e senza massa è come una provetta con un foro piccolo sul fondo..basta un attimo e con un filo di acqua la porti a metà altezza (condizione di confort)..ma devi essere pronto a calare portata altrimenti la riempi troppo ...ma se chiudi troppo lesto, si svuota subito...e se ti cambiano la pressione di rete devi intervenire in pochi secondi...e se si intoppa il foro di uscita idem...e se cambia densità dell'acqua idem...insomma, la minima perturbazione ti allontana parecchi mm dalla riga mediana della provetta (confort) in pochi secondi

    una casa ben isolata e con la massa è come una pentola con lo stesso foro...per portarla a metà altezza devi usare molta piu acqua rispetto alla provetta..e se non vuoi metterci una vita , devi anche avere un getto piu grosso ..ma quando è a metà, basta lo steso flusso della provetta (stesso foro=stesso isolamento) per tenerla mezza piena...solo che qualsiasi cosa succeda..tu hai lo stesso tempo che hai impiegato a riempirla per reagire, prima di avere analogo effetto che hai sulla provetta in pochi secondi (mm di calo o aumento rispetto al linea di metà)

    Se nei due casi levi del tutto il flusso che le alimenta..la proveta di svuota subito la pentola dopo parecchi minuti..dunque con la provetta ti allontani piu velocemente dalla zona di confort e resti a secco prima..se acqua fosse calore, resti a freddo prima

    Ora immagine se dovessi regolare livello provetta con un rubinetto che reagisce con 10 secondi di ritardo rispetto a quando inizia a comandarlo..in pratica sbaglieresti nel 90% dei tentativi..e dunque occorre una certa coerenza fra dimensione della recipiente e rubinetto ..difficile tenere mezza piena provetta con idrante...snervante tenere mezza piena pentola con un contagocce (sebbene il fiorellino sul fondo sia sempre lo stesso nei due casi..intendiamoci)

    Siccome una certa massa si ha sempre (cartongesso, infissi, mobili, serramenti, finituire, arredi, etc) non esiste mai la situazione in cui la massa sia zero...ma ad esempio, chi ha una Rotex che deve fare 3-4 carichi di acs al giorno per fare i defrost..e magari ha i fancoil come metodo di riscaldamento...di certo si gioverebbe moltissimo ad avere una parete interna che irraggia a 19 gradi anche coi fancol sopenti per 30 minuti, rispetto ad uan parete di eps che irraggia a 19 gradi per 30 secondi)
     
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    CITAZIONE (chiaro_scuro @ 18/1/2018, 16:54) 
    Sinceramente non riesco a spiegarmi perchè se isolo dall'interno dovrei avere problemi di stabilità delle temperature. E' la dispersione quella che comanda il calo/aumento delle temperature, o mi sbaglio?
    Ciao.

    Scherzi vero?
    Se tu hai la massa dentro e l'isolamento fuori, una volta a regime mantieni la T compensando solo le dispersioni, ma tutto è rallentato.. quindi se hai tanta gente a cena o ricambi tutta l'aria spalancando le finestre, come chiudi le finestre la massa ti aiuta a ripristinare subito la T.. idem se hai gente.. non muori di caldo perchè i muri assorbono e poi ridaranno con calma.
    Se tu hai isolamento dentro.. vero che scaldi in 2 secondi.. ma anche le variazioni le prendi tutte veloci.. tipo se gente a cena dovrai stare in maglietta.. perchè l'apporto di energia delle persone viene subito rilasciato interamente nella stanza.

    Non che questo sia un bene o un male.. dipende dove lo fai..
    casa di vacanza o albergo.. diciamo tutto ciò che è saltuario ottimo interno.. ma ti voglio a togliere ponti termici e fare ottime barriere al vapore interne (perchè subito dietro l'isolante avrai una superficie fredda.. e quindi alto rischio di condensa interstiziale)

    Casa abitata "normalmente" molto meglio fuori, temperature più costanti, attenuazione di carichi positivi e negativi, oltre ad avere un rischio molto minore di condensa, visto che a contatto con l'isolante ci sarà una massa calda.
     
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    Nel momento in cui ho un sistema di climatizzazione che risponde velocemente agli apporti il tutto dovrebbe giocarsi sulla dispersione.
    Per farmi capire, una PDC che non ce la fa a scaldare l'ACS in tempo reale ha bisogno di massa per accumulare ma una caldaia a metano, ad es., non ha problemi e quindi si può usare in diretta.
    Poi che la massa aiuti a smorzare gli eccessi ok, ma non che con l'isolamento interno la massa sia nulla, quindi basta semplicemente un impianto di climatizzazione sufficientemente rapido a seguire i cambi di temperatura.
    In realtà anche con l'isolamento dall'interno una massa c'è ed aiuta a stabilizzare le temperature. In pratica è come aggiungere un piccolo accumulo ad caldaia a metano per ACS per avere temperature dell'acqua in uscita stabili.
    Allo stesso tempo se la caldaia a metano ha un sistema di regolazione evoluto l'accumulo non serve perchè la temperatura dell'acqua esce già a temperatura sufficientemente costante.
    Faccio un es., nell'altra casa avevo una caldaia a metano della Bosh dedicato solo all'ACS con un sistema di regolazione della temperatura molto efficace e l'ACS usciva sempre a temperatura costante anche quando c'era un prelievo da un altro punto. Con la caldaia attuale, invece, ogni volta che chiudo l'acqua calda per poi riaprirla qualche minuto dopo (es. in doccia chiudo mentre mi insapono e poi riapro per il risciacquo) mi arriva prima l'acqua bollente, poi un po' fresca e poi si stabilizza (il tutto in 10 secondi mentre con l'altra caldaia l'acqua non aveva variazioni di temperatura apprezzabili).

    Mi sa che non capisco qualcosa :(
    Grazie per l'aiuto.

    Ciao.

    P.S.: ovviamente a poterlo fare senz'altro, ma più per altri motivi, farei l'isolamento dall'esterno
     
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