Demolizione + ricostruzione in bioediliza:"ok il budget è giusto?"

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  1. alexander1979
     
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    E sul discorso dell'ecobonus? Si può fare solo per le abitazioni abitate?

    Per la ricostruzione della casa non c'è possibilità di fare più pratiche? :woot: :woot:

    Grazie mille
     
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    CITAZIONE (alexander1979 @ 21/1/2018, 13:55) 
    E sul discorso dell'ecobonus? Si può fare solo per le abitazioni abitate?
    Grazie mille

    Se intendi che si può demolire una abitazione disabitata (rudere) e ricostruirne con gli incentivi una nuova la risposta è: si può fare lo stesso.
    Ci sono dei vincoli riguardanti il preesistente impianto di riscaldamento ma sono facilmente e lecitamente "aggirabili".
     
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  3. alexander1979
     
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    Si effettivamente non esiste alcun impianto preesistente. Come si può aggirare? :D
    Quindi potrei beneficiare dell'ecobonus + ristrutturazione + riqualificazione energetica?
     
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    solo ristrutturazione.
     
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  5. alexander1979
     
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    sull'impianto fotovoltaico si può beneficiare del 65% per risparmio energetico. di questo sono sicuro.

    Inoltre cosa intendete per fare una pratica per X, una pratica per Y, una pratica per Z ecc..???
     
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    CITAZIONE (alexander1979 @ 21/1/2018, 14:44) 
    Si effettivamente non esiste alcun impianto preesistente. Come si può aggirare? :D
    Quindi potrei beneficiare dell'ecobonus + ristrutturazione + riqualificazione energetica?

    Puoi beneficiare del 65% per la riqualificazione globale + 50% per la ristrutturazione
    Si può "aggirare" così (faq. n.24 ENEA riqualificazione energetica):

    24. D - Sto ristrutturando un immobile rurale precedentemente non accatastato e riscaldato solo con un caminetto e una stufa a
    legna. Posso fruire delle detrazioni se metto infissi a norma e installo una caldaia a condensazione?

    R - Un edificio, per fruire delle detrazioni, deve essere esistente e avere un impianto di riscaldamento funzionante. Per edificio
    vale la definizione di cui all'art. 2 del D.Lgs. 192/05. Ancora, è “esistente”, se risulta accatastato o se almeno è stata presentata
    domanda di accatastamento e se vengono pagati i tributi dovuti. Inoltre, si ritiene che un impianto termico, per essere
    considerato tale, debba rispondere alla definizione di cui al punto l-tricies del comma 1 dell’Art.2 del D. Lgs. 192/05, come
    modificato dal decreto-legge 4 giugno 2013, n°63, coordinato con la legge di conversione 3 agosto 2013, n°90, che qui si riporta:
    "Impianto termico è un impianto tecnologico destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza
    produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di
    produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolarizzazione e controllo. Sono compresi negli impianti
    termici gli impianti individuali di riscaldamento. Non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti,
    apparecchi per il riscaldamento localizzato ad energia radiante; tali apparecchi, se fissi, sono tuttavia assimilati agli impianti
    termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unità immobiliare è
    maggiore o uguale a 5 kW . Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda
    sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate”. Infine, anche qualora le precedenti condizioni
    fossero soddisfatte, occorre ricordare che il prerequisito per accedere alle detrazioni è sempre il conseguimento di un risparmio
    energetico e che questo è difficile da raggiungere nella dismissione di impianti a biomassa in quanto questa è considerata fonte
    fossile solo al 30% (cfr. faq 27).


    Il tuo tecnico fornirà una asseverazione in cui specificherà che i locali erano riscaldati da un caminetto con una bocca X x Y che quindi forniva una energia di tot kw (superiori a 5 ovviamente)
     
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  7. alexander1979
     
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    Chiedo scusa per ecobonus intendevo sismabonus. Quella per le zone terremotate... Rientro?

    Per quanto riguarda il risparmio energetico il rudere non ha il tetto ed è sventrato. Non ci sono serramenti, pavimenti... non c'è niente! Ci sono dei muri perimetrali.
     
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    Non sei arrivato a leggere la faq. n 41 a quanto pare.......... :angry:

    Sono compresi nella ristrutturazione anche gli interventi “volti al ripristino degli edifici, o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile
    accertarne la preesistente consistenza”


    Poter dimostrare la "preesistente consistenza" del fabbricato serve ad accertarne il volume.
    Se i muri perimetrali sono ancora in piedi, non dovrebbe essere un grosso problema.
     
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  9. alexander1979
     
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    No, io intendo le detrazioni previste dal "sismabonus" per le zone terremotate che dà una detrazione fino all'85%...

    Su questo punto leggendo in rete a quanto pare l'agenzia delle entrate dice che non rientrano le demolizioni/ricostruzioni ma solo quegli edifici che vengono rattoppati. Che assurdità...

    Sul discorso delle pratiche come si fanno? Nel senso io faccio il progetto completo, e poi a parte faccio la pratica per l'esterno, quella per il fv, quella per la ricostruzione ecc...?
     
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    CITAZIONE (alexander1979 @ 21/1/2018, 17:44) 
    Sul discorso delle pratiche come si fanno? Nel senso io faccio il progetto completo, e poi a parte faccio la pratica per l'esterno, quella per il fv, quella per la ricostruzione ecc...?

    Sul sismbonus sono molto poco informato.... abito in zona 4 :giveup.gif:
    Non so come funziona con le pratiche. Credo che alla fine conta conta cosa porti in detrazione una volta ultimati i lavori in sede di dichiarazione dei redditi.
    Sulle guide dell'AdE trovi tutto spiegato molto chiaramente.
     
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  11. alexander1979
     
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    CITAZIONE (overpack @ 21/1/2018, 13:49) 
    Ad esempio...fainun alratica per demolire e ricostruire..poi una per fare garage...poi una per muro di cinta..poi un altro per il Fv oltre mimimo obbligatorio...e altro ancora...

    Il limite di detrazione non è fisso? Qui overpack mi suggeriva di fare più pratiche..

    Sulla guida dell'age non si capisce moltissimo.

    Grazie.
     
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    Il limite di spesa è ANNUALE.
    Aprire piu pratiche serve a SPEZZARE il "proseguimento dei lavori" che farebe scattare un CUMULO estevo a piu annualità

    Morale..se fai UNA pratica puo detrarre 96 mila (su uno o piu anni, se lavori si prolungano) e basta..ma se spezzi in piu pratiche consecutive autonome, non fai cumulo..metti che nel 2018 spendi 96 mial per ricostruire..dai fine lavori e chiedi abitabilità..poi present pratica edilizia per garage, che pure è detraibile, e puoi spendere altri 96 mila.
    Se poi il garage costa 96 e la casa costava 96..non è contestabile..e la ditta ha preso comunque 192 mila
    Idem se poi ti viene voglia del muro di cinta..oppure se trasformi un locale tecnico in un bagno... se metti impianto riscaldamento in una cantina che diventa tavernetta..insomma, tutte cose che , se sono conformi dal punto di vista edilizio, allora possono essere oggetto di pratiche successiva di Man Straordinaria (modifiche ) e dunque detraibili.
    E' un po macchinoso ma e importi sono notevoli..vale la pena studiarla a tavolino
     
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    CITAZIONE (overpack @ 22/1/2018, 12:16) 
    Il limite di spesa è ANNUALE.
    Aprire piu pratiche serve a SPEZZARE il "proseguimento dei lavori" che farebe scattare un CUMULO estevo a piu annualità

    Morale..se fai UNA pratica puo detrarre 96 mila (su uno o piu anni, se lavori si prolungano) e basta..ma se spezzi in piu pratiche consecutive autonome, non fai cumulo..metti che nel 2018 spendi 96 mial per ricostruire..dai fine lavori e chiedi abitabilità..poi present pratica edilizia per garage, che pure è detraibile, e puoi spendere altri 96 mila.
    Se poi il garage costa 96 e la casa costava 96..non è contestabile..e la ditta ha preso comunque 192 mila
    Idem se poi ti viene voglia del muro di cinta..oppure se trasformi un locale tecnico in un bagno... se metti impianto riscaldamento in una cantina che diventa tavernetta..insomma, tutte cose che , se sono conformi dal punto di vista edilizio, allora possono essere oggetto di pratiche successiva di Man Straordinaria (modifiche ) e dunque detraibili.
    E' un po macchinoso ma e importi sono notevoli..vale la pena studiarla a tavolino

    tutto dipende da quanta IRPEF paghi all'anno...se fai bonus riqualificazione energetica 100k e ristrutturazione 96k, ma, sparo hai 10k di IRPEF da detrarre, a che ti serve spezzare in più pratiche?
    l'unico vantaggio sarebbe di allungare le detrazioni facendo pratiche a distanza di qualche anno, per proseguire oltre i 10 anni.

    CITAZIONE (overpack @ 22/1/2018, 12:16) 
    Il limite di spesa è ANNUALE.

    CITAZIONE (marby @ 21/1/2018, 17:28) 
    Poter dimostrare la "preesistente consistenza" del fabbricato serve ad accertarne il volume.
    Se i muri perimetrali sono ancora in piedi, non dovrebbe essere un grosso problema.

    Vi chiedo se sapete come risolvere questo problema in ottica detrazioni: sono interessato ad un fabbricato molto grande, al momento intestato ad una decina di eredi (ci sono un sacco di subalterni), e anche un altro mini-fabbricato separato dal principale, catastalmente separato.
    Sappiamo tutti che per avere le detrazioni fiscali in caso di demolizione e ricostruzione, è vincolante ricostruire lo stesso volume, non è consentito né un aumento, né una diminuzione, altrimenti si configura come nuova costruzione.
    Se compro tutto così com'è ora, posso poi aprire una pratica per demolizione, demolire il fabbricato separato dal principale, in modo da ridurre il volume totale, e poi aprire la pratica vera e proprio di demolizione e ricostruzione del solo fabbricato principale?
    Stesso discorso vale per il fabbricato principale, che ha un subalterno attaccato solo su un lato e che potessi, sarebbe meglio demolirlo senza recuperarne il volume.
    sul progetto pricipale il titolo edilizio deve essere "ristrutturazione con demolizione e ricostruzione con stesso volume del preesistente"
    L'agenzia delle entrate si basa solamente su questo perché non sono dei tecnici, fanno affidamento sul titolo del permesso di costruire (o SCIA, DIA che sia)
    grazie
     
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    Se sono Sub separati, fai un apratica peer demolire i SUB che non usi..e poi su quelli che usi, o li unisci catastalmente e poi fai unica pratica di demolizione e ricostruzione..oppure li ristrutturi separatamente, e poi decidi se tenerli separati o fonderli.
    Se sono separati , PER OGNI SUB, hai il limite del massimale a dispozione..poi ovvio, se mi dici che Irpef libera comuqnue non ti permette di sfruttare piu massimali aggiuntivi fra loro, non ti serve..a me averne due è servito.
     
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    Per capire meglio questa è la planimetria del lotto. I SUB dell'edificio A che mi interessano credo che devo fonderli prima della pratica principale perché sono piccoli da soli, sono stanze in pratica, anche su piani dell'edificio diversi.

    schema11

    L'intera proprietà è all'interno della linea rossa, è composta dal fabbricato principale (A) e da un'altra unità attaccata aderante ad un'altro edificio di un vicino (B), ed è accatastato separatamente dall'edificio A.
    L'edificio A è quello che ha diversi subalterni.

    Non mi conviene acquistare tutti i SUB separatamente, i costi notarili aumenterebbero di brutto. Per questo si pensava ad una fusione a costo della parte venditrice PRIMA della vendita.
    L'edificio B nell'accordo andrebbe comunque demolito per eliminare una servitù di passaggio del vicino sulla proprietà per arrivare al garage, in pratica il vicino si prenderebbe una striscia di terreno dove è l'edificio B per arrivare al suo garage senza passare davanti all'edificio A.

    Quindi pensavo a queste alternative:
    1) Acquisto tutti i subalterni così come sono ora separati (costi notarili da addebitare al venditore), presento pratica x demolire edificio B e un subalterno dell'edificio A. Faccio finta di aver demolito. Presento poi pratica di fusione dei subalterni che rimangono dell'A.. Infine presento la pratica di demolizione e ricostruzione di quello che rimane e ricostruisco il volume che mi interessa.
    Ma la domanda fondamentale è questa: non è che poi l'Agenzia delle Entrate mi può contestare il fatto che ho demolito parte dell'edificio A, e che invece dovevo ricostruirlo tutto intero con lo stesso volume? E' il discorso dei subalterni che mi incasina.

    2) Fusione dei subalterni dell'edificio A, lo acquisto tutto insieme, separato dal B. Faccio pratica di demolizione dell'edificio B. Presento pratica di demolizione e ricostruzione dell'intero edificio A, cercando di ottenere lo stesso volume con pertinenze che hanno un minor costo di costruzione.
    Il problema è che non so se ci arrivo con il budget. L'edificio A è di circa 230 mq lordi totali divisi su due piani. A me basterebbero 160 mq lordi. L'eccedenza potrei usarla per fare un grande garage all'interno della casa, o pergolato, ecc., ed avrebbe un costo inferiore rispetto all'abitazione, riuscendo a mantenere il volume di 230 mq. (qua per semplicità parlo di metri quadri, in realtà si tratta di metri cubi ovviamente).
    Per la demolizione dell'edificio B non credo di avere problemi perché è catastalmente separato dall'A e quindi alla Agenzia delle Entrate non dovrebbe importare nel calcolo del volume dell'A.

    grazie
     
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