Consiglio collegamento Pompa di calore + serbatoio inerziale

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    Grazie della risposta,

    non ho capito bene che intendi con la frase:

    "Accumulo e separatore perdono nulla. Quello che rimane è tubazione, di diametro adeguato alla pompa primaria (quella interna alla pdc)."

    potresti spiegarmelo meglio? Nel senso che è fattibile usare sia separatore che serbatoio sul ritorno ma il diametro che li collega deve essere adeguato?
     
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    Il diametro di collegamento tra i due elementi è identico a quello delle ristanti tratti di tubazione. Devi trasportare della potenza tra la pdc ed il separatore idraulico, se ci metti in mezzo un accumulo cosa cambia in termini di perdite di carico lato acqua?
     
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    Ok scusa, ora penso di aver capito cosa vuoi dirmi. Secondo te il serbatoio di accumulo non provoca una perdita di carico e quindi in sostanza ai fini del dimensionamento della pompa non cambia niente, ovvero perdo carico solo nel tubo tra separatore e serbatoio. Ok avevo pensato a questo aspetto in effetti, nel senso che se non sbaglio nel serbatoio le perdite che ho sono quelle di imbocco e sbocco che non sono niente di che.
    Penso che mi inganni l'intuito nel senso che mi viene da pensare che se prelevo l'acqua dal sopra del serbatoio ne entra poca dalla tubazione che arriva sotto al serbatoio dal separatore idraulico..ma sicuramente è vero quello che dici. Mi chiedo allora..perchè è una soluzione che non si vede mai quella di serbatoio in serie dopo il separatore ? almeno io non l'ho mai vista...
     
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    E' idraulicamente un circuito chiuso, non aperto. La perdita dell'accumulo è nulla.
    Il concetto di elementi in serie è del tutto relativo. Un circuito chiuso si chiude sempre, tutto è in serie.
    Si, esistono accumuli che fungono da separatore idraulico (internamente sono fatti in modo particolare), ma vanno trattati caso per caso. Costa meno e rende di più separare le due cose.
     
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    Grazie mille! ne approfitto della tua limpidezza di ragionamento difficile da trovare su un forum di impianti :) in sostanza la ritieni una soluzione praticabile? sarebbe meglio porre l'accumulo a monte del separatore in serie al ritorno (come dicevo sopra) o meglio a valle, ovvero in serie al ritorno ma sul secondario? Io non ho grande esperienza nella progettazione di impianti ma non ho mai visto una soluzione di questo tipo. ci sono degli svantaggi che non sto considerando? o semplicemente la tecnica diffusa prevedere di usare il serbatoio come separatore?
     
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    CITAZIONE (shinobi9 @ 19/4/2020, 17:59) 
    Grazie mille! ne approfitto della tua limpidezza di ragionamento difficile da trovare su un forum di impianti :) in sostanza la ritieni una soluzione praticabile? sarebbe meglio porre l'accumulo a monte del separatore in serie al ritorno (come dicevo sopra) o meglio a valle, ovvero in serie al ritorno ma sul secondario? Io non ho grande esperienza nella progettazione di impianti ma non ho mai visto una soluzione di questo tipo. ci sono degli svantaggi che non sto considerando? o semplicemente la tecnica diffusa prevedere di usare il serbatoio come separatore?

    Il vaso inerziale va sul ritorno, prima di entrare nella pdc, ovviamente dopo il separatore idraulico.
    Il separatore idraulico non è nulla di che. Se fatto a regola d’arte (quindi non commerciale) è un tubo (chiuso sui due estremi) di qualche decina di cm, di diametro leggermente superiore a quello delle tubazioni (da calcolare), con due attacchi per il primario è due per il secondario (leggermente sfalsati). Lavoro che un idraulico (che sappia brasare e saldare) può fare senza grandi problemi (nulla di diverso da un collettore).
    Soluzione praticabile? Certo che sì, ne ho viste di analoghe da 15 anni. Se, e dico se, non metti testine (monozona) potresti valutare se evitare l’accumulo inerziale.
     
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    Grazie mille ancora! ne dovrò parlare con l'installatore ma credo sia in grado di costruire il collettore. In effetti cercando su vari siti di produttori mi sembrano troppo grandi per le portate che mi interessano. Per quanto riguarda la regolazione è un altro aspetto che spero di aver fatto bene.

    In pratica l'impianto ha una regolazione climatica effettuata tramite curva climatica+ una regolazione di zona dove la regolazione di zona è effettuata unendo le testine elettrotermiche posizionate sulle mandate corrispondenti agli ambienti che voglio inserire in quella zona. Ovviamente connesse a centralina, sensore di temperatura di zona e comando.
    Proprio per questo in pratica il secondario è a portata variabile ed ecco perché ho preso in considerazione di mettere il volano termico. Però in realtà mi è nato un dubbio perchè ho anche messo una valvola di bypass differenziale sul collettore che se ho ben capito va regolata la alla prevalenza nominale della pompa in modo da non spostare il punto di funzionamento. Quando si chiude una testina elettrotermica in pratica aumenta la perdita di carico del circuito e impennandosi la curva caratteristica del circuito il punto di funzionamento si sposterebbe verso portate più basse e prevalenze più alte della pompa. mettendo la valvola di bypass sul collettore il punto di funzionamento resta lo stesso quindi ho davvero questa variazione di portata che giustifica di mettere il volano termico?
     
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    Il vaso inerziale va sul ritorno, prima di entrare nella pdc, ovviamente dopo il separatore idraulico.

    In questa configurazione, giusto per curiosità:
    - nel vaso inerziale il ritorno va collegato in basso e l'uscita che va alla pdc in alto
    - esattamente al contrario
    - è indifferente
    Grazie
     
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    Ciao per quello che posso dirti il collegamento del vaso inerziale nello schema del produttore che ho ha il ritorno in basso e la mandata in alto credo sia comunque indifferente.

    Nel messaggio di PID_block non so se ho intuito bene ma con la frase:

    "Il vaso inerziale va sul ritorno, prima di entrare nella pdc, ovviamente dopo il separatore idraulico."

    intende sul circuito primario? perchè a rileggerla potrebbe andare bene anche si intende il serbatoio sul secondario ma a intuito è sul primario perchè deve essere vicino alla pompa di calore.
     
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    CITAZIONE (shinobi9 @ 21/4/2020, 14:18) 
    Ciao per quello che posso dirti il collegamento del vaso inerziale nello schema del produttore che ho ha il ritorno in basso e la mandata in alto credo sia comunque indifferente.

    Nel messaggio di PID_block non so se ho intuito bene ma con la frase:

    "Il vaso inerziale va sul ritorno, prima di entrare nella pdc, ovviamente dopo il separatore idraulico."

    intende sul circuito primario? perchè a rileggerla potrebbe andare bene anche si intende il serbatoio sul secondario ma a intuito è sul primario perchè deve essere vicino alla pompa di calore.

    Ovviamente circuito primario.

    CITAZIONE (ElToto @ 21/4/2020, 13:46) 
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    Il vaso inerziale va sul ritorno, prima di entrare nella pdc, ovviamente dopo il separatore idraulico.

    In questa configurazione, giusto per curiosità:
    - nel vaso inerziale il ritorno va collegato in basso e l'uscita che va alla pdc in alto
    - esattamente al contrario
    - è indifferente
    Grazie

    Se puntiamo alla sola fase calda (riscaldamento) ritorno dall'impianto in alto ed uscita verso la pompa di calore in basso. Il suo scopo è accumulare energia ed in riscaldamento ottengo il massimo con la figurazione che ti ho indicato.
     
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    Ciao, data la competenza che ho trovato in questo forum avrei una domanda sul separatore idraulico, sempre riferita all'impianto di cui sopra.
    Ho visto molti schemi in cui si usa il separatore idraulico senza nessuna valvola di taratura a monte. Essendo collocato vicino al generatore ed essendo le perdite di carico da generatore a separatore spesso molto ridotte ( la distanza tra generatore e separatore è spesso ridottissima) mi chiedo come può lavorare bene la pompa. Non rischia di andare in "corto circuito" ovvero la curva caratteristica del circuito incontra quella della pompa fuori dalla sua area di funzionamento dato che spesso è limitata inferiormente per basse prevalenze?In questi casi non si dovrebbe mettere una valvola di taratura per spostare la curva del circuito dove voglio? e anche perchè regolando le portate posso "controllare" la miscelazione? Eppure in molti schemi non la vedo.come mai? Grazie

    spero di essermi spiegato sennò posso caricare un'immagine.
     
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    La pdc perde quanto meno 2mH2O (scambiatore a piastre). Oramai tutte le pompe interne alle pdc sono modulanti. In presenza di un separatore idraulico è sufficiente configurare la modulazione massima della pompa. Non è escluso che la pdc sia dotata di un sistema di autotaratura della portata (es. se dotata di contalitri/flussostato).
     
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    Grazie della risposta intanto! con "modulante" intendi a velocità variabile giusto?
    Infatti ho una pompa che dovrebbe essere a velocità variabile ma l'area di funzionamento nel diagramma (portata,prevalenza) è limitata inferiormente per prevalenze basse.
    Siccome nella curva della pompa di cui sto parlando il produttore ha scritto " prevalenza fornita all'impianto" immagino che quella curva ( o meglio quell'area di funzionamento) sia già decurtata dello scambiatore no? ovvero è la prevalenza "residua" escluso lo scambiatore se ho capito bene.
    quindi il punto di funzionamento del circuito in termici di portata e prevalenza non dovrebbe essere definito dall'intersezione tra la curva caratteristica del circuito ( definita considerando le perdite di carico escluso lo scambiatore) e quella della pompa che appunto è decurtata dello scambiatore? perchè se faccio questo mi viene appunto che il punto di lavoro del circuito dovrebbe essere sotto l'area concessa dal circolatore.

    per modulazione massima intendi mettere la pompa al minimo numero di giri? non capisco come posso controllare il punto di funzionamento del primario..che mi sembra fondamentale dato che poi la miscelazione e la temperatura di mandata sul secondario dipendono anche dalla portata del primario.
     
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