domotica btp-vimar

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    O si intende solo magnetotermico generale e tutto il resto x carichi magnetotermico differeziale?
    Può sembrare stupido ma la mia non recentissima casa ha tutti i magnetotermici distinti dai differenziali ...
     
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    Magnetotermico generale e differenziale x ogni carico sarebbe il massimo, ma bisogna poi valutare costi e spazio disponibile, non tutti hanno la possibilità di mettere quadri enormi
     
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  3. IvoP
     
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    QUOTE (21davide21 @ 5/4/2016, 07:45) 
    Ivo & co.

    Loxone al telefono mi dice che sostituire i relè, magari tra 2 anni, in una casa che sarà abitata, non è un proprio una operazione banale oltre ad avere fatto una spesa doppia: una per i rele ed una per gli accessori loxone.

    Cosa ne pensi/pensate? stiamo parlando di 200/300 euro di rele? O più? E va bene pazienza, ma sui tempi di transizione invece?

    Ciao Davide,

    alla fine devi decidere tu, se fare subito una domotica o mettere intanto i rele.
    Non conosco tutti i sistemi di domotica, forse con un altro sistema ti puoi anche tenere i rele. Con Loxone le rele dopo non ti servono più.

    Ivo

    QUOTE (21davide21 @ 5/4/2016, 13:53) 
    QUOTE
    Comunque io per andare sul sicuro farei tutto 220 usando il fror o cavi sfusi, hai sempre cavi sui quali puoi far passare sia la 12 che la 220, poi quando sarà in base alla domotica che metterai ti basterà aggiungere un rele se necessario (pochi euro) per ogni utenza da pilotare per trasformare l'impulso domotico in un segnale 220 da inviare al relè dell'utenza

    Mi sembra una cosa molto sensata e indicata per me visto le capacità del mio elettricista e del progettista e anche la mia ignoranza.
    L'unica cosa è che Loxone diceva che i sensori avrebbero bisogno, esclusivamente, di cavi cat se ho capito bene

    Probabilmente si riferica ai sensori di temperatura 1-Wire?
    Questi vengono consigliati di collegarli a un cavo UTP (Unshielded Twisted Pair) almeno categoria 5, come il CAT5.
    Per la misurazione delle temperature non esiste un sistema di qualità/prezzo migliore, almeno non lo conosco.

    Ciao Ivo
     
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  4. fabiodalla
     
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    domanda per suche.
    non discutendo l'utilità, vi è una norma che regola/obbliga numerazione in un quadro civile?
     
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    forse con un altro sistema ti puoi anche tenere i rele. Con Loxone le rele dopo non ti servono più.

    Qui non si è ancora capita l'utilità e la funzione dei relè..

    Servono per poter applicare QUALSIASI domotica in parallelo ad un impianto che se ne sbatte se la domotica salta.
    Quindi si va in paralleo con la domotica sul rele in modo che puoimaccendere e spegnere ogni cosa con un pulsante e con la domotica
     
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  6. IvoP
     
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    QUOTE (Fringui75 @ 5/4/2016, 21:32) 
    QUOTE
    forse con un altro sistema ti puoi anche tenere i rele. Con Loxone le rele dopo non ti servono più.

    Qui non si è ancora capita l'utilità e la funzione dei relè..

    Servono per poter applicare QUALSIASI domotica in parallelo ad un impianto che se ne sbatte se la domotica salta.
    Quindi si va in paralleo con la domotica sul rele in modo che puoimaccendere e spegnere ogni cosa con un pulsante e con la domotica

    Dici che serve tenere in parallelo i rele? In 4 anni non mi avrebbe mai servito. Anche i conoscenti che hanno montato un sistema di domotica non hanno progettato i rele in parallelo.
     
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    Serve tenere in parallelo i relè se si vuole continuare a utilizzare l'impianto anche senza domotica, la domotica attiva il relè, il pulsante attiva il relè, se salta la domotica continui ad attivare il relè da pulsante, mi sembra inoltre, ma potrei sbagliarmi, che alcuni relè da quadro abbiano un pulsante sul loro stesso involucro per attivare il relè manualmente da quadro, in un impianto senza relè la domotica è in serie, quindi se questa salta si crea una interruzione sull'impianto che non funzionerà nemmeno da pulsante, spero che sia chiara come spiegazione
     
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  8. 21davide21
     
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    In termini concreti e fisici, la domotica come fa ad attivare il rele?
     
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    Nello stesso modo in cui lo attiva il pulsante.
    Qui c'è da capire cosa si intende x domotica, se si indendono scenari, gestioni intelligenti (accendi e speni in base a determinate condizioni) allora tutto perfetto con relè, altro, fatemi capire cosa intendete x domotica...
     
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    Provo a chiarire quel che credo io :B):

    CITAZIONE (nhrialto @ 5/4/2016, 16:00)
    O si intende solo magnetotermico generale e tutto il resto x carichi magnetotermico differeziale?
    Può sembrare stupido ma la mia non recentissima casa ha tutti i magnetotermici distinti dai differenziali ...

    CITAZIONE (grafio79 @ 5/4/2016, 16:33)
    Magnetotermico generale e differenziale x ogni carico sarebbe il massimo, ma bisogna poi valutare costi e spazio disponibile, non tutti hanno la possibilità di mettere quadri enormi

    Sono 2 cose distinte, come ho già scritto, per semplificare si può pensare che il magnetotermico protegge IL CAVO, il differenziale LE PERSONE.
    Detto questo, servono entrambi! Averli come moduli separati o uniti non cambia nulla, diciamo che il differenziale puro di solito si usa quando si deve avere una sensibilità diversa dai 30mA o dei tempi di intervento "lenti" (e questi sono i differenziali selettivi) e di solito sono moduli accoppiabili, ovvero incastri il differenziale attaccato al magnetotermico così ìl modulo differenziale abbassa il magnetotermico.

    Quanti ne servono e di che taratura? Sempre riassumendo: il fine del differenziale è proteggere le persone, quindi il differenziale che protegge il ramo di impianto che arriva all'utenza deve avere una sensibilità tale da interrompere il circuito se rileva una dispersione verso terra superiore ai 30 milliampere e deve farlo al massimo in 0,3 secondi.
    Se ho più rami di impianto, ovvero se voglio proteggere sezioni differenti di impianto, non posso usare sempre lo stesso tipo di differenziale: se metto un differenziale a monte, vicino al "generale" e poi ne metto uno per le luci, uno per le prese, uno per i servizi... vorrei che se c'è una dispersione nelle prese, non mi salti "la luce". Se monto a monte un differenziale con la stessa sensibilità di quello delle prese, quando c'è la dispersione non è detto che salti PRIMA quello delle prese, potrebbe saltare anche il generale.
    Per questo A MONTE di un differenziale da 0,03A posso montare un differenziale con sensibilità minore tipo 0,05A (che ha anche tempi di intervento maggiori) e così se ho una dispersione in cucina ed è sera, non rimango "al buio".

    Spazi... un magnetotermico con differenziale integrato occupa 2 moduli, perchè interrompe sia fase che neutro, di norma ne andrebbero sempre montati almeno 3 in un impianto: uno a monte e 2 a valle che proteggano separatamente luci da FM.

    Infine, tipo di differenziale, sempre riassumendo: TIPO A, deve esser scritto sul modulo, se è scritto TIPO AB facile che salti "senza motivo" e quindi Grafio, controlla, perchè che tu sia in campagna non conta nulla, probabilmente ne hai uno tipo AC e questo con le apparecchiature elettroniche "moderne" tende a confondersi e a saltare per niente.

    CITAZIONE (fabiodalla @ 5/4/2016, 21:15)
    domanda per suche.
    non discutendo l'utilità, vi è una norma che regola/obbliga numerazione in un quadro civile?

    Sotto i 400mq non serve neanche il progetto, ma decide tutto l'installatore... dubito si potrebbero spingere a richieder la numerazione dei cavi visto che non hai un progetto da seguire. Però se hai impianto a stella e ti arrivano 100 fili dai vari pulsanti avere un numero ti fa comodo se poi devi metterci le mani :P

    CITAZIONE (IvoP @ 5/4/2016, 21:58)
    CITAZIONE (Fringui75 @ 5/4/2016, 21:32) 
    Qui non si è ancora capita l'utilità e la funzione dei relè..

    Servono per poter applicare QUALSIASI domotica in parallelo ad un impianto che se ne sbatte se la domotica salta.
    Quindi si va in paralleo con la domotica sul rele in modo che puoimaccendere e spegnere ogni cosa con un pulsante e con la domotica

    Dici che serve tenere in parallelo i rele? In 4 anni non mi avrebbe mai servito. Anche i conoscenti che hanno montato un sistema di domotica non hanno progettato i rele in parallelo.

    Venerdì ti si brucia la centralina, lunedì quando riavrai la luce scrivici di nuovo questa affermazione :wink_smilie.gif:

    CITAZIONE (21davide21 @ 6/4/2016, 07:59)
    In termini concreti e fisici, la domotica come fa ad attivare il rele?

    Ancora???? :ranting2.gif: invece che accendere la luce, fa scattare il relè che accende la luce! la domotica lavora IN PARALLELO ai pulsanti a muro, premi il pulsante a muro, questo da un impulso al relè e la luce si accende. Se il pulsante lo attacchi alla domotica, premi il pulsante, la centralina domotica decide cosa accendere/spegnere e comanda il relativo relè.
     
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  11. 21davide21
     
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    Ancora???? :ranting2.gif: invece che accendere la luce, fa scattare il relè che accende la luce! la domotica lavora IN PARALLELO ai pulsanti a muro, premi il pulsante a muro, questo da un impulso al relè e la luce si accende. Se il pulsante lo attacchi alla domotica, premi il pulsante, la centralina domotica decide cosa accendere/spegnere e comanda il relativo relè.

    Scusa ho formulato male la domanda: intendevo dire domotica in senso di controllo remoto
     
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    Una centralina, collegata ad internet (se vuoi gestirla da remoto per forza di cose) comanda i vari relè, fine.

    Al relè non cambia nulla se a farlo scattare è il pulsante o la domotica. Riceve impulso e da corrente dove c'è il collegamento.

    Si complica leggermente di più l'impianto se vuoi sapere se una luce è accesa (nulla di complicato, solo qualche cm in più di filo da collegare)
     
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    Grazie per la spiegazione Suche, farò delle verifiche
     
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    Ah, per la cronaca.. in ufficio, non ci avevo pensato.. buona parte della gestione delle luci è fatta a relè, con pulsante sul relè.. in modo che puoi da postazione centrale è possibile accendere e spegnere qualsiasi luce, oltre dai vari uffici farlo con pulsante.. questa sede è aperta da 18 anni, nessun relè cambiato.
    Credo ci sia un'accensione un po più intensa che in una casa "normale".
     
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    CITAZIONE (suche @ 6/4/2016, 10:38) 
    Però se hai impianto a stella e ti arrivano 100 fili dai vari pulsanti avere un numero ti fa comodo se poi devi metterci le mani :P

    Giusto per dare un'idea delle dimensioni/complessità del quadro elettrico di un'impianto domotico moderno (nello specifico, Bticino) per una villetta singola:

    SAM_2452



    Nb: nell'immagine non è presente il quadro separato per il fotovoltaico!

    In dettaglio:
    1) Quadrò relè
    SAM_2454

    2) Quadro differenziali/magnetotermici
    SAM 2451



    3) Quadro alimentazione
    SAM 2455



    4) Dettaglio singolo relè per controllo due carichi
    SAM 2463
     
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