Dubbio eventuale installazione pompa di calore

raffrescamento pavimento??

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    Buongiorno a tutti,

    sarà che ultimamente girano tantissimi commerciali a proporre pompe di calore a tutti, sarà che la passione per tutto cio' che ruota intorno al mondo dell' abitazione spinge a fare acquisti, prove, installazioni anche senza una reale motivazione economica, ma sto pensando se installare una pompa di calore aria/aqua in futuro.

    SITUAZIONE ESISTENTE

    Casetta bifamiliare come in firma, impianto con termocamino e caldaia a pellet di supporto, puffer, bollitore con 2 pannelli solari termici e riscaldamento a pavimento gestito in climatica come da QUESTO SCHEMA

    La caldaia a pellet viene utilizzata molto poco, lo scorso anno ho bruciato 23 sacchi di pellet, quest' anno circa 10. Dovrebbe servire a gestire le emergenze: quando vado via alcuni giorni o quando la sera rincaso solo dopo cena e non accendo il termocamino. Assolve al suo scopo discretamente, principalmente perché se disgraziatamente va in blocco causa piccolo sbalzo di tensione o causa accensione fallita, necessita di riarmo manuale. Quindi non é così affidabile per il mio scopo.

    PENSIERI PER IL FUTURO

    Ho predisposto per l' installazione di un climatizzatore (split aria-aria), uno solo in posizione baricentrica. La scorsa estate ne avrei avuto l' esigenza, come già detto per 4-5 giorni la temperatura in casa rimane accettabile, ma se il caldo persiste non c' é nulla da fare, alla fine entra. Vorrei quindi installare un clima per quei 15 giorni di caldo che fa nella ns zona.
    Credo che in inverno potrebbe dare una mano per le emergenze di cui sopra, se vado via una settimana e la caldaia a pellet ha un imprevisto potrebbe mantenermi un livello di temperatura accettabile, ma in zona F lo vedo per il riscaldamento solo come un alternativa di emergenza.

    Sto inoltre valutando l' installazione di una piccola pompa di calore, la solita Carrier Acquasnap da 4 o da 6 kW in sostituzione della caldaia a pellet.
    Senz' altro in ottica di vendita futura della casa sarebbe meglio una pompa di calore, più "simpatica" a qualunque utente rispetto alla mia soluzione legna+pellet.
    Sarebbe interessante se riuscissi a fare raffrescamento tramite il pavimento, ma non so se sia una buona idea senza possibilità di deumidificare.

    Altrimenti montare uno split ad aria per l' estate e sostituire il pellet con la pompa di calore mi pare ridondante.


    Cosa ne dite??? Lascio tutto com'é e installo un clima, oppure sperimento anch'io una piccola pompa di calore e provo come va il raffrescamento a pavimento??
     
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    Vedo che chi ha letto non ha commentato, probabilmente la risposta é soggettiva.

    Per ora vado avanti così, magari questa primavera installo il climatizzatore.

    Magari il prossimo anno provo a fare 15 giorni con la sola caldaia pellet per rendermi conto meglio di consumi/affidabilità.
     
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    Io per non fare torto a nessuno ho fatto che prendere la pdc, metterla sul tetto piano e infilarla al posto del circolatore del pavimento ;)
    La uso al momento per tenere in temperatura casa se fa freddissimo (non spingo la mandata oltre i 28°) e se c'è sole o accendo la termostufa è un'ottima soluzione.
    Al momento i consumi sono esattamente come avevo previsto, ieri senza termostufa ma sole di giorno, ho avuto più di 20° alla sera, di giorno anche 25°, e ho consumato meno di 10kW in 24h.

    Questa estate, se mai ce ne sarà bisogno proverò a climatizzare.. con il radiante, per capire come può lavorare, ma sicuramente non farò "freddo" in casa, solo raffrescare un po il pavimento.. secondo me già con una mandata di 25° a casa mia si potrebbe stare bene.. ma sperimenterò ;)
    La pdc che ho ha 1000 personalizzazioni, molto pratiche per chi vuole metterci mano.
    Se prendi la carrier, ricorda che ho un pannello che mi avanza, che avevo preso, poi non mi hanno mandato la macchina.. e nella riello c'era già.. ovviamente identico!!
     
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    L'unico problema di raffrescamento a pavimento è la eventuale condensa che potresti avere: ma forse a Cuneo hai poca umidità e non farebbe tempo a condensare e se tieni la mandata sopra il punto di rugiada non hai necessità di deumidificare. io il pellet lo terrei. Quale fabbisogno termico richiede la casa?
     
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    Da certificazione sono a 27 kWh/mq/anno x circa 120 mq, in realtà scaldo anche un locale magazzino di circa 30 mq a 15 gradi con le dispersioni del puffer e del bollitore.

    Il consumo reale riscontrato é di 2.500 kg di legna con un termocamino con rendimento dichiarato del 50% all' acqua, stimo intorno al 60% reale (70% dichiarato) per un totale di 2500x4x0,60= 6.000 kWh/anno totali.

    6.000/120 = 50 kWh/mq/anno consumo reale riscontrato. (l' unità immobiliare adiacente non ha ancora i serramenti, é in via di completamento. La parete divisoria é costituita da due setti in forati da 11 cm con 2 cm di isolante acustico, quindi da questa parete se ne va una grossa fetta del calore. Credo che quando il vicino verrà ad abitare avrò una sensibile diminuzione dei consumi.)

    Se in teoria avessi una pompa con COP stagionale di 3 consumerei circa 2000 kWh elettrici.

    Il problema sarebbe installare la pompa di calore in posizione favorevole: sarebbe comodo metterla a nord, al massimo ad EST, ma non riesco a metterla sulla facciata della casa a sud.
    Inoltre una monoblocco in zona F mi spaventa un po' per il gelo.
     
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    Beh.. se ti spaventa che possa "gelare" basta mettere il glicole nell'impianto e il problema non c'è.
    Se ti spaventa che impacchetti ghiaccio, c'è una funzione molto pratica, che sotto certe temperature lei molla il colpo e fa partire un generatore ausiliario, quindi chiude il contatto del pellet, e il problema è risolto.

    Io l'ho messa con la batteria a sud, sul tetto piano, rivolta con la ventola a nord... purtroppo non l'ho usata in pieno inverno, ma se c'è il sole a casa mia la T in casa si alza talmente tanto che anche con fuori -15, se c'è sole e la casa è in temperature la PDC staccherebbe perchè aiutata dal solare.
     
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    Ho circa 900 litri di acqua nell' impianto, non posso mettere 300 litri di glicole e non mi sembra saggio usare uno scambiatore per isolare idraulicamente il circuito con glicole della pdc.

    Nel caso la caldaia a pellet la toglierei, mi sembra ridicolo avere termocamino, caldaia a pellet e pompa di calore in una casetta come la mia.

    Forse aspetto che venga ad abitare il mio vicino (o almeno che installi i serramenti), e se i consumi scendono come credo installo la pompa di calore.

    Tra qualche anno (5-10 anni) vorrei cambiare casa, credo che per la vendita sarebbe meglio avere una pompa di calore, impianto più trasparente per l' utente.
     
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    toglierei il termocamino ;)
    Ps. se la usassi come circolatore le entrerebbe sempre acqua calda, con tubazioni isolate decentemente non può gelare
     
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    Considerando che adesso utilizzo con soddisfazione per il 95% il termocamino non mi sembra una soluzione applicabile. Il termocamino poi é un elemento dell'arredo, dovrei ripensare la zona giorno.
    Attualmente una accensione serale dalle 18 alle 22 mi garantisce ACS e riscaldamento fino alla sera successiva, sono soddisfatto.

    Se proprio dovessi ripensare l' impianto per un utilizzatore meno avvezzo ad occuparsi della gestione della biomassa, toglierei termocamino, caldaia e puffer e installerei solo la PdC in diretta sul radiante + un camino normale ad aria.

    ....la mia "voglia" é un po' come la tua, non indispensabile e non dettata da ragioni economiche, ma ci piace giocare...
     
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    Quindi siamo fottuti ;)
    Io penserei, per l'eventuale vendita.. ad un sistema come dici tu alla portata di tutti e pratica... la legna sporca, spacca, accumula.. etc etc.. il pellet apri il sacchetto e hai fatto ;)
    Quindi dal punto di vista di automazione e funzionalità, il pellet può sostituire la pdc (prodotto termo intendo), il termocamino no, quindi se va in blocco la pdc, si ghiaccia, non rende.. etc etc.. devi metterci mano, e se non sei a casa è impossibile.

    Pure io sono soddisfatto della mia termostufa.. ma ho in previsione di toglierla quando isolerò, mia moglie sempre restia perchè le piace la fiamma bla bla bla...
    ma da quando ho messo la pdc e la casa è comunque calda e i consumi sono quelli previsti.. mi fa.. però la stufa fa fumo.. legna, sporco, carica....
    si dai, hai ragione.. la possiamo togliere ;)
     
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    ..ritorno su questa discussione perché ho venduto la mia piccola caldaia a pellet....

    Le soluzioni sono due, compatibilmente con il budget previsto di circa 3.000 euro

    -"nuova" caldaia a pellet a maggiore automazione (edilkamin Laguna P 129, con pulizia automatica del braciere e cassetto cenere molto più grande)
    -PDC monoblocco aria-acqua economica, (carrier o daikin o mitsubishi?),

    Vantaggio del pellet, non richiede modifiche all' impianto attuale (tolto caldaia vecchia, installo caldaia nuova), svantaggio della pompa di calore dover ripensare l' impianto per permetterle di funzionare insieme al termocamino e dover aumentare il contatore enel che al momento é da soli 3 kW.

    Vantaggio della PdC, maggior grado di automazione, possibilità raffrescamento moderato a pavimento (che mi stuzzica assai....).
     
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    Io aggiungere anche il fatto che gli anni passano.. e le automazioni sono ancora più comode.. comunque il pellet lo compri.. tantovale comprare corrente, che la puoi produrre.
    Non so com'è fatto l'impianto, ma secondo me c'è poco da modificare con la pdc, la metti, come ho fatto io, dopo la miscelatrice dell'accumulo, così se le arriva T già giusta prodotta da altro si spegne, se non basta integra, se è tutto spenta fa da sola... fine dei mal di testa.
     
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    Bravo Fringui, credo tu abbia centrato il punto e consigliato l' esatta posizione in cui inserire la macchina nell' impianto.

    Devo solo decidere tra una monoblocco (allora userei glicole per il circuito pdc e uno scambiatore dimensionato per lavorare con uno scambio termico minimo, 1°C) oppure una splittata e mi tolgo il problema del gelo, ma spendo circa il doppio.

    Poi ci vuole coraggio a prenderne una piccola, i rivenditori ti dicono tutti "solo 5kW, dottò, con 2-300 euro in più si prende una 8kW chemmeglio!". Però devo dire che la caldaina a pellet che avevo erogava 3,5 kW di potenza al minimo e non ha MAI girato a potenze superiori, e con le temperature più basse avute negli ultimi 3 inverni girava 14-15 ore al giorno quando non eravamo in casa.

    Come schema pensavo di inserirla come hai detto tu, poi mi servono due valvole a tre vie (3V1 e 3V2) per poter fare ACS.

     
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    Ma la legna la tieni nello schema?
     
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    Il termocamino a legna é il generatore principale, la PdC é solo di supporto per quando non sono a casa, serve a sostituire la caldaia a pellet.
     
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