recensione cottura a induzione

impressioni di utilizzo, consumi ecc

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  1. bezzecca
     
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    Quanto consuma un Piano Cottura ad Induzione

    Guida realizzata dall'utente: Tyco

    data prima pubblicazione 20 Luglio 2015

    Il 2 luglio è passato 1 anno da quando ho montato il contatore dedicato ai fornelli, e posso stabilire con precisione quanto del consumo di corrente di casa è dovuto ai fornelli.
    In Italia c'è sempre una fobia verso i fornelli elettrici in generale. In ogni caso questa preoccupazione è sproporzionata, perché l'energia usata per i fornelli, sia a gas che elettrici, è una piccola percentuale del consumo energetico totale di casa (riscaldamento, acqua calda, elettricità), che raggiunge tranquillamente cifre di 2000 €/anno.
    Quello che ho misurato durante quest'anno, può aiutare a fare chiarezza su quanto i fornelli a induzione incidano sul consumo elettrico di casa.

    Anche se io cucino per uno solo mi aspettavo un consumo molto maggiore, perchè si tratta pur sempre di assorbimenti di KW, almeno nelle fasi di riscaldamento o per l'ebollizione, e di centinaia di W per la cottura. L'ordine di grandezza era già visibile dopo poche settimane, ma ora è completo su base annuale, con tutte le stagioni ed i vari periodi.

    Ebbene, per me sono solo 91KWh (90,43) consumati dai fornelli in 1 anno, su un totale di circa 1450 KWh, solo il 6%. Considerare che non ho asciugatori, condizionatori, scalda acqua, stufette elettriche e non stiro…altrimenti l'incidenza sarebbe ancora più bassa. E' molto meno di quanto consumo di frigo (240 KW/anno) e di computer (almeno 270 KWh/anno). Quindi insomma chi è in fase di decisione se passare o no all'induzione, non è del consumo dei fornelli che si deve preoccupare. In nessun caso vedrà un'impennata della bolletta della luce.

    Il mio consumo è compatibile con la stima di circa 300-350 KWh all'anno per una famiglia di 4 persone (non va moltiplicato tutto x4).

    In soldi dipende da com'è fatta la propria tariffa. In Italia il prezzo al KWh indicato nelle tariffe (sempre senza IVA…) è di solito molto basso, ma poi la bolletta è composta in gran parte da costi fissi e variabili poco calcolabili a priori e poco chiari. Il vero costo al KWh è impossibile da capire. Varia in base alla fascia oraria, sconto sulla prima parte di KWh consumati nel mese, rincaro per i KWh successivi, ecc. La parte dei costi fissi legati alla distribuzione varia anche in base al consumo. Poi c'è la distinzione assurda fra cliente residente e non residente…
    In Germania le tariffe sono molto semplici. Sono composte solo da una quota fissa (6-10€/mese a seconda della tariffa e del fornitore) che rimane invariabile rispetto al consumo, e da un costo al KWh che rimane fisso. Più KWh consumi, più paghi e stop. Praticamente nessuno usa fasce orarie e scaglioni di consumo. Non ci sono aumenti di costo in base alla potenza di contatore.

    Qui in Germania oggi il costo medio è di circa 0,22 €/KWh (con iva) e oggi è quasi identico per le tariffe con energia mista che con solo energie rinnovabili. In Italia non credo che si superino gli 0,25€/KWh di costo effettivo. Nel mio caso i costi dovuti ai fornelli sono quindi di solo:

    20 €/anno o 1,66 €/mese (a 0,22 €/KWh)

    22,75 €/anno o 1,89 €/mese (a 0,25 €/KWh)

    Per 4 persone sono circa 80-90€/anno o 7€/mese (per 350 KWh/anno)

    Questi valori indicano anche come avere una maggiore potenza di allacciamento (11KW trifase nel mio caso) rispetto ai 3 KW, non significa sperperare più energia, ma solo potere coprire picchi istantanei di assorbimento più alti.
    Questo mostra anche come in Italia il balzello di aumento dei costi fissi di 15€/mese (180€/anno), imposto se si hanno più di 3 KW, è già da solo molto superiore a quanto si consumi effettivamente di piano cottura, anche per 4 persone.
    Già in 2 mesi io spenderei più di costo fisso aggiuntivo, che di quanto consumi per i fornelli in tutto l'anno. Certo aumentando il contatore ne beneficia la comodità d'uso anche degli altri elettrodomestici, ma mi sembra un furto gratuito, per avere la miseria di 1,5 o 3 KW in più (rimanendo in monofase).

    Chi ha il gas solo per uso in cucina può sapere facilmente quanto spende finora per i fornelli. I costi fissi al mese mi risulta che vadano dai 5 fino ai 15€/mese, 60-180€/anno, a seconda di come sono applicati i costi di distribuzione) a cui si aggiunge il gas consumato, quindi si può spendere meno con l'induzione, se si riesce a convivere con 3KW e si toglie il gas. Se qualcuno ci può fornire i dati sui suoi costi del gas solo per uso cucina, sarebbe utile.

    Chi ha più di 3 KW e paga già il balzello aggiuntivo, vedrà aumentare di poco la bolletta elettrica e diminuire quella del gas, quasi nella stessa misura. Per 4 persone la differenza in più potrebbe essere di max.10-20€/anno. Una cifra irrisoria rispetto ai vantaggi portati dall'induzione.

    Per il consumo di gas in cucina ho trovato in rete la stima di 80-100 mc/anno per famiglie di 3-4 persone, per un costo di 64-80€ (a 0,8 €/mc con IVA). Quindi siamo nell'ordine di grandezza previsto. Altre stime danno fino a 140mc/anno.

    Chi usa le bombole di GPL paga invece molto di più. 80-100 mc di metano corrispondono a 60-75 Kg di GPL, per un costo di ben 132-165€ all'anno (a 2,2€/Kg GPL).

    Tenere presente che il costo del gas tende ad aumentare più in fretta di quello della luce, come sta già avvenendo ovunque negli ultimi anni. A medio termine il bilancio potrebbe andare a totale vantaggio dell'induzione. Questo perché il gas proviene solo da 2 fonti: depositi fossili non rinnovabili e biomassa. La biomassa è rinnovabile solo in parte, ha una resa produttiva molto bassa e può coprire solo una piccola parte del fabbisogno di gas. L'energia elettrica invece si può produrre in tanti modi e si trasporta facilmente.

    Bisognerebbe anche considerare i costi di pulizia che non ci sono con l'induzione. Per pulire i fornelli a gas nell'arco dell'anno sono necessarie varie pagliette e quantità notevoli di prodotti (Cif, VIM e simili), che alla fine dell'anno hanno un costo di svariati €. Con l'induzione basta una passata con la stessa spugna e detersivo che si usano per i piatti ed è fatto. Il tempo impiegato in meno è enorme.

    Consumi di singole cotture:

    Il mio consumo corrisponde a una media di 0,25 KWh al giorno, calcolato su 355 giorni (circa 10 giorni all'anno non ci sono).
    Per avere un'idea più generale per tutti, queste sono alcune delle cotture più dispendiose, fra quelle che faccio di solito. Le quantità sono però utilizzabili per 4-5 persone:

    - Risotto con funghi secchi con 500g. di riso: 0,54-0,6 KWh (compreso il riscaldamento dell'acqua da aggiungere).
    - 1Kg di fagiolini freschi in padella con pomodoro (compresa la scottatura in pentola a pressione e soffritto): 0,64 KWh.
    - 500g fagioli secchi in pentola a pressione, con soffritto: 0,6 KWh.

    Per raggiungere e superare la media di 1KWh al giorno bisogna quindi cucinare un bel po', e tutti giorni.

    Ci sono però alcune regole e consigli universali che applico per non consumare inutilmente (volendo si potrebbe fare una piccola FAQ):

    Regole per consumare meno:

    - Usare sempre il coperchio, tranne che quando non espressamente richiesto dal tipo di cottura. Se si deve lasciare uscire il vapore o fare asciugare qualcosa lentamente, lasciare solo appena semiscoperto. Si nota anche come siano necessari livelli di cottura più bassi quando si usa il coperchio.

    - Usare il minimo indispensabile di acqua per la pasta. Io uso meno di 0,8 L per 90-120g di pasta in pentola da 15 cm. Per 90g. anche 0,7L. Quello che determina il consumo è la quantità di acqua, non di pasta e in parte molto minore, il tempo di cottura. Quando si fa la pasta, anche più della metà dell'energia è consumata all'inizio per fare bollire l'acqua. L'acqua richiede molta energia per aumentare di temperatura, quindi non bisogna metterne di più inutilmente, solo perché è acqua. Il tempo per bollire si allunga proporzionalmente.
    Usare sempre il coperchio per portare a ebollizione e tenerlo anche durante la cottura, lasciando che l'acqua bolla appena (livello 4-4,5 sulla piastra da 14 come indicativo). Io personalmente non trovo differenze nel risultato finale fra usare più acqua di così, o lasciare bollire più forte, ma questo può andare a gusti. Bisogna provare. Differenza c'è nel consumo e siccome in Italia la pasta si fa anche 2 volte al giorno, lo spreco alla fine si vede.

    - Se non si trovano differenze nel risultato finale, scongelare (anche non completamente al 100%) le verdure surgelate prima di cuocerle. Il ghiaccio assorbe molto calore per sciogliersi. Partendo con la verdura congelata si consuma il 40% in più, solo per scongelarla e portarla in temperatura. Anche il tempo per cucinare si allunga notevolmente. Ogni poco più di 2 cotture una viene gratis, se si parte con le verdure scongelate.

    - Anche per evaporare, l'acqua consuma molta energia, quindi usarne poca anche con le verdure in padella, se non serve per la ricetta.

    - Cucinare quantità maggiori per volta in una pentola sola, anziché porzioni più piccole cucinate in più volte. Per es. fare una padella grossa con 1Kg di verdure consuma molto meno che fare 4 padelle piccole da 250g. Io lo faccio per cucinare meno volte, ma si risparmia anche. Soprattutto i sughi al pomodoro non conviene mai farli per una volta sola, insieme alla pasta.
    - Usare sempre il livello 9 o booster per fare bollire l'acqua, ma questo si sa già.

    La pasta!

    Le misure per la pasta sono quelle che hanno dato più sorprese. Ecco i consumi misurati per circa 100g di pasta con 8 minuti di cottura, secondo diversi modi. L'acqua è sempre con sale, portata a ebollizione con coperchio, con livello 9. Il consumo è preso per il raggiungimento dell'ebollizione al gorgoglio massimo. Per comodità ho usato 0,8 litri anche dove ne avrei usata un po' meno.
    Con dosi per più persone, si avrebbero le stesse proporzioni fra i vari modi.

    Misure principali fatte (pentola con fondo da 14,5cm e alta 10, su piastra da 14,5):

    1) 0,8L acqua. Cottura a livello 4 con coperchio (ebollizione appena visibile):
    0,09 KWh ebollizione + 0,04 KWh cottura = 0,13 KWh (Solo 0,04 KWh bastano per cuocere)

    2) 0,8L acqua. Cottura a livelli fra 6-7 senza coperchio (ebollizione evidente):
    0,09 KWh ebollizione + 0,08 KWh cottura = 0,17 KWh (Si spende il doppio per la cottura, +30% sul totale rispetto al modo1)

    3) 1,2L acqua. Cottura a livello 6-7 senza coperchio (ebollizione evidente):
    0,13 KWh ebollizione + 0,08 KWh cottura = 0,21 KWh (+61% sul totale rispetto al modo1, +44% per ebollizione,+100% per la cottura).
    Se si usa il doppio dell'acqua necessaria, come molti fanno distrattamente, si consuma il doppio per l'ebollizione, che comporta poi un consumo quasi doppio per tutta la preparazione.

    4) 2,7L acqua (simulazione per 4 persone usando però 100g di pasta, su piastra da 18cm e con pentola grossa). Cottura a circa 3.5 con coperchio (ebollizione appena visibile):
    0,28 KWh ebollizione + 0,04 KWh cottura = 0,32 KWh (+246% sul totale rispetto alle quantità per 0,8L. Come si vede praticamente tutta la differenza è data dall'ebollizione, +311%). Il consumo per la cottura rimane praticamente identico, decimali mancanti a parte)

    Portare a ebollizione senza coperchio fa consumare inutilmente di più e impiega più tempo.

    Anche qui i costi assoluti sono più bassi di quelli che mi aspettavo. Nel mio caso se usassi il metodo 3) anziché 1) per 350 volte all'anno farebbe una differenza di "solo" 28 KWh in più, per 6,2 €. In soldi può essere poco, ma 28 KWh sono come lasciare accesa una lampada da 20W per 58 giorni! Cosa che nessuno farebbe inutilmente. Applicando lo stesso metodo con l'acqua per 4 persone, lo spreco sale a circa 67 KWh, sempre che non si faccia la pasta 400 o 500 volte all'anno!

    Ovviamente, con costi leggermente diversi, vale tutto anche per il gas, ma impostare il livello giusto della fiamma non è facile come con i livelli di cottura.

    Il contatore:

    Per chi volesse divertirsi con un contatore dedicato, qui è come ho montato il mio, dentro il mobile dietro i cassetti, sotto il piano. (La foto è successiva al 2 luglio)



    Questo contatore è trifase, ma ci sono anche monofase. Sono larghi 1/3 di questo ed il display è in verticale. Se si vogliono fare confronti fra singole cotture sono necessarie almeno 2 cifre decimali.
    In monofase, attenzione che il contatore sopporti una corrente adeguata all'assorbimento effettivo del piano.
    L'ingresso di rete è il cavo bianco e il cavo del piano è quello nero. Come si vede, una fase non è utilizzata dal piano.

    Questo modello indica anche l'assorbimento istantaneo in KW.

    Foto 1: le 2 zone di destra sono al massimo. Utilizzano la fase 1


    Foto 2: Le 2 zone di sinistra sono al massimo. Utilizzano la fase 2


    In questo piano, quando le 2 piastre di sinistra (18 cm 1800W e 21cm 2300W) sono al massimo, una delle 2 viene abbassata al livello 8 dal power manager interno, per non superare il limite dei 3700W per fase, di cui si è parlato in altre parti sul forum.

    Foto: Il power manager abbassa a 8 la zona delle due che viene impostata per penultima:


    Foto 3: Tutte e 4 le zone al massimo (durante il funzionamento il valore totale varia fra 6,6 e 6,9KW a seconda dei momenti e di come stanno funzionando gli inverter):


    Il valore di etichetta (7,4KW in questo caso) è sempre riferito alla tensione nominale di 230V, mentre la tensione reale è spesso inferiore. Quando le piastre assorbono molta corrente, la tensione scende ulteriormente di diversi volt alla presa del piano, a causa della caduta nei cavi.


    http://www.recensioni-piano-cottura-ad-ind...e_topic482.html

    CITAZIONE (grafio79 @ 29/4/2016, 19:19) 
    Bezzecca il magnetotermico sarebbe l'interruttore a levetta nel quadro elettrico, dove avrai sicuramente l'impianto diviso in giorno, notte, garage, generale ecc

    ok ma perchè dovrei metterne uno per ogni elettrodomestico?
     
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47 replies since 7/1/2016, 11:53   4837 views
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