recensione cottura a induzione

impressioni di utilizzo, consumi ecc

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  1. bezzecca
     
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 29/4/2016, 19:04) 
    Opinabile.. io ho una lavatrice miele... costata un rene.. ce l'hanno regalata, primo sbalzo di corrente saltata la scheda, che da sola costa come una lavatrice samsung.. la lavatrice aveva 2 mesi e ovviamente, con quello che era costata abbiamo cambiato la scheda.
    Ma è la prima e ultima.. la prossima cambio lavatrice!

    e pensi che se era un altra marca non saltava?
    per proteggersi dagli sbalzi di corrente ci sono strumenti appositi.

    data prima pubblicazione 02 Settembre 2014
    (alcune informazioni presenti nella guida sono state estratte dal forum di PCI Review)

    Guida: Consumo e scelta potenza contatore

    Fattori da considerare in base al tipo di contatore:

    - Contatore elettromeccanico con disco rotante: I contatori da 3 kW consentono di assorbire continuamente max. 3,3 kW, ma appena si supera questo valore il contatore scatta. A seconda delle tolleranze fisiche dei materiali, il valore può essere anche leggermente più basso.

    - I contatori elettronici da 3 kW consentono di assorbire:

    3,3 kW per un tempo indeterminato (+10%)
    3,9 kW per circa 3 ore (+30%)
    Più di 3,9 kW per 2 minuti
    Non so se le stesse soglie percentuali si applichino anche ai contatori per potenze sopra i 3 kW.

    Con un contatore a disco rotante il limite è molto stretto.
    Con un contatore elettronico, anche contando sulle tolleranze concesse, l'utilizzo di un piano cottura ad induzione con contratto da 3kW risulta sicuramente problematico se nell'abitazione nello stesso tempo si utilizzano altri elettrodomestici, soprattutto se condizionatori o boiler elettrici.

    Esempi:

    Se si desidera preparare per pranzo della pasta utilizzando la zona di cottura da 18cm, impostando il livello di potenza 9 (tralasciamo il booster) si avrà un assorbimento di 1,8 kW per i minuti necessari al raggiungimento dell'ebollizione, oppure 2,2 kW utilizzando la zona da 21 cm. Per i restanti elettrodomestici avremo pertanto a disposizione rispettivamente 1,5 kW (zona da 18 cm) o 1,1 kW (zona da 21 cm). Trascorsa la fate di pre-ebollizione l'assorbimento passerà a soli 400 W (zona 18 cm) o 500 W (zona 21 cm).

    Se però dovesse presentarsi la necessità di impiegare contemporaneamente il forno elettrico per cuoce ad esempio dell'arrosto, andremmo sicuramente incontro a dei problemi.

    Ipotizzando che il forno elettrico assorba 1400W, la potenza totale impegnata sarebbe pari a 3200 W con zona da 18 impostata a livello 9 o 3600 W con zona da 21 impostata a livello 9.

    Oltre al forno elettrico e al piano induzione va però considerato che nell'abitazione sono presenti altri elettrodomestici, come ad esempio frigorifero, congelatore, TV, PC, cappa aspirante.

    Con un profilo da 3,3 kW se i restanti elettrodomestici fossero attivi, è estremamente probabile incorrere nel distacco della corrente dopo 2 minuti, a causa del superamento di 3,9 kW.

    Quindi in sintesi, ad eccezione delle fasi per il raggiungimento dell'ebollizione o di cotture eseguite a livelli di potenza molto elevati, l'utilizzo di un piano ad induzione limitato a 3 kW creerebbe pochi problemi, in quanto capita di rado assorbire nello stesso momento 3 kW.

    E' evidente che con profili da 3,3 kW si dovrà prestare molta attenzione ad evitare di cuocere pietanze contemporaneamente, ad esempio è bene prima portare in bollire l'acqua e solo successivamente attivare le altre zone di cottura, così da contenere la potenza massima assorbita.

    In sintesi, il problema nasce sostanzialmente dal fatto che nell'abitazione durante l'uso del piano cottura ad induzione, è molto probabile che ci siano in funzione altri elettrodomestici, come TV, Computer, Lavatrice, Forno a Microonde, Aspirapolvere, ecc...
    In questo caso per evitare problemi dovremmo limitare il piano ad induzione a 2KW per garantire almeno 1,3 KW ad altri elettrodomestici in casa.

    Impostare il limitatore a 2 KW o 1,5 KW comporta sostanzialmente la seguente limitazione, ovvero l'allungano dei tempi per portare in ebollizione l'acqua.

    Ipotizziamo nuovamente di voler cuocere la pasta, utilizzando una zona di cottura da 18 cm di diametro:

    Rimanendo entro 1,5 KW potremmo selezionare al massimo il Livello 8

    Watt Tempo per ebollizione Consumo Totale
    Livello 8 1296W 8 minuti e 40 secondi 187 Wattora

    Rimanendo sotto i 2 KW potremmo impiegare il Livello 8. o il Livello 9

    Watt Tempo per ebollizione Consumo Totale
    Livello 8. 1548W 6 minuti e 30 secondi 168 Wattora
    Livello 9 1800W 4 minuti e 35 secondi 137 Wattora

    Sopra i 2KW potremmo usare la funzione Booster

    Watt Tempo per ebollizione Consumo Totale
    Booster 2500W 3 minuti e 10 secondi 132 Wattora

    Per il resto delle pietanze non vi sono problemi, in quanto difficilmente verranno impiegati livelli superiore al Livello 7 ( Livello 7 = 846W / Livello 7. = 1080W ).

    Risultato: contrariamente a quanto ci si possa aspettare, la funzione booster, nonostante assorba 2500W consente di risparmiare energia elettrica. Infatti con il livello 8 per raggiungere il punto di ebollizione dell'acqua abbiamo impiegato ben 8 minuti e 40 secondi, consumando 187 Wattora, mentre con il booster abbiamo impiegato soli 3 minuti e 10 secondi, consumando 132 Wattora (risparmiando 55 Wattora).

    Livelli di cottura inferiori al numero 8 allungano i tempi sensibilmente, aumentando inoltre i costi di gestione, quindi ne sconsigliamo l'uso.

    Costi di gestione:

    Indipendentemente dalla potenza di contatore, il consumo di un piano cottura a induzione per una famiglia di 4 persone è valutato in circa 300 kWh/anno, per un costo di solo 63 €/anno di consumo in corrente (a 0,21 €/kWh). Nel mio caso (1 persona e cucino più quantità in una volta sola per mettere poi da parte in congelatore), ho misurato con un contatore separato circa 85 kWh/anno, per soli 18€/anno di corrente, quindi direi che corrisponde. Con l'aumentare delle persone il consumo non aumenta in proporzione, perché per esempio fra cuocere una pentola per 2 o per 4 persone, il calore necessario aumenta di poco, non del doppio.

    Secondo le tariffe Enel attuali (2014), i costi per aumentare la potenza sono i seguenti:

    - Si pagano 76 € (iva compresa) per ogni kW aggiunto oltre a quelli che si hanno già, come costo di operazione.
    - Si pagano 16 € in più al mese come canone fisso aggiuntivo (192 €/anno) per tutte le potenze di contatore sopra i 3 kW, anche trifase.
    - Il costo al kW dell'elettricità rimane invariato.

    Allo stato attuale i consigli sono quindi:
    -Per chi ha un contratto 3 kW: Provare ad utilizzare il piano limitandolo a 2,5-3kW e vedere come si trova.
    In caso di un utilizzo problematico, passare direttamente a 6kW di contatore.

    -Per chi ha un contratto da 4,5kW: Se già paga i 16 €/mese, passare a 6 kW. Il costo dell'operazione sarebbe minimo, i costi fissi rimarrebbero invariati ed i limiti di utilizzo diminuirebbero ulteriormente.

    -Per chi progetta una nuova abitazione o un nuovo impianto elettrico:

    Si può prendere in considerazione direttamente un impianto monofase da 6 kW o in caso di esigenze particolari, un allacciamento più moderno, trifase da 15kW. Non spaventarsi, i cavi interni sono gli stessi utilizzati per gli impianti da 6 kW monofase, solo che si fanno arrivare al quadro elettrico di casa tutte e 3 le fasi (da 5 kW l'una) dalla cabina Enel, anziché una sola (da 6kW) come per gli impianti monofase. La spesa iniziale sarebbe ingente (912€ partendo dai 3kW), ma in questo modo si avrebbe un impianto più a misura “europea”. Si userebbero le zone di cottura con la stessa libertà dei piani a gas e non si avrebbero problemi utilizzando altri elettrodomestici contemporaneamente, come avviene nelle case di quasi tutto il centro-nord Europa, dove gli allacciamenti domestici trifase sono lo standard da decenni. Per questo i piani cottura sono nativamente progettati per funzionare con alimentazione trifase. Prestare attenzione però alla suddivisione della potenza. Negli impianti trifase i vari locali della casa e le utenze di potenza (condizionatori, boiler, ecc..) vanno distribuiti sulle varie fasi in modo che si sovrappongano il meno possibile, ma a questo ci pensa l'elettricista, anche in base alle preferenze del richiedente.
    Piccola nota: La trifase in Italia è disponibile nei tagli da 10 kW (3,33 kW x3) e 15 kW (5x3), ma i contatori Enel trifase non consentono di assorbire su una singola fase più dell'80% del valore di contratto, se contemporaneamente sulle altre 2 fasi l'assorbimento è molto più basso (questo per motivi tecnici opportuni per un'officina, ma inutili in ambiente domestico). Il che significa che con un contratto da 10kW trifase (3 fasi da 3,33 kW), il contatore scatterebbe quando una fase venisse caricata con soli 2,64kW quando le altre 2 sono poco “cariche”. Inoltre, i piani cottura assorbono fino a circa 3,6 KW su una singola fase quando due fuochi alimentati dalla stessa fase sono al massimo (di solito i piani sono internamente divisi in 2 coppie di fuochi, di sinistra e di destra).
    Considerare anche che un impianto moderno, dimensionato per tenere fino a 6kW monofase, con gli ambienti già suddivisi con magnetotermici nel quadro elettrico, può essere facilmente trasformato in trifase da 15 kW modificando solo i collegamenti nel quadro e cambiando il differenziale.
     
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47 replies since 7/1/2016, 11:53   4835 views
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