Se ci fossero persone VERAMENTE competenti

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  1. nectis
     
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    Salve a tutti coloro vorranno partecipare al problema che affligge tutte le persone che come me si reputano ignoranti in materia ma vorrebbero spendere bene i loro soldi.

    Vi spiego quello che mi è successo: stiamo costruendo una casa a Bologna e siamo giunti al classico problema del riscaldamento. So perfettamente che la regola più importante per consumare meno è non disperdere ciò che produci ed è per questo che ho optato per una costruzione in legno X-LAM con cappotto in fibra minerale da 16cm infissi triplo vetro (bla bla bla...non vi annoio) diciamo un classe A con "in forse" l'installazione di un dispositivo per la ventilazione con recuperatore di calore che porterebbe la classe in A+.

    Arrivo al punto: ho pagato un termotecnico prima di cominciare a leggere questo forum (che reputo veramente serio) che mi ha proposto il classico impianto "caldaia a condensazione a GPL + accumulo 1000 lt", ma dopo aver cominciato a capire un pò di potere calorifero dei combustibili e costi a W prodotto, mi sono reso conto di aver gettato via (nel termotecnoco) il primo anno di risparmio energetico.

    Se ci fosse un'anima pia che volesse darmi un parere VERAMENTE competente, questi sono i miei dati da utilizzare in qualsiasi modo per darmi QUALSIASI consiglio per realizzare un'impianto degno del 2013!!!


    1. ZONA climatica "E" tra i 2100 e 3000 Gradi Giorno (SENZA METANO)

    2. Edificio in classe energetica A/A+ - 250 mq su due livelli - 4 lati esposti al vento

    3. soggiorno con doppio volume (4 - 5 metri d'altezza) --> pannelli radianti unica soluzione?



    Ho letto tanto il forum e credo che i miei dubbi si possano riassumere così:

    PDC (pompa di calore) Aria/Aria
    PRO:
    uso dell'impianto on/off (siamo a casa solo di sera)
    costo di realizzazione relativamente basso rispetto ai pannelli radianti
    stesso impianto per il raffrescamento
    CONTRO:
    nella mia fascia climatica senza un idoneo preriscaldo dell'aria il COP va a farsi friggere
    secchezza dell'aria - clima non confortevole - polvere
    durata macchine esterne




    PDC (pompa di calore) Aria/Acqua
    PRO:
    meglio del GPL
    CONTRO:
    nella mia fascia climatica senza un idoneo preriscaldo dell'aria il COP va a farsi friggere
    durata macchine esterne
    costo realizzazione pannelli radianti e collettori




    Biomassa (pellet)
    PRO:
    costo produzione calore relativamente basso

    CONTRO:
    macchina automatizzata con costi alti (non voglia che mia moglie debba pulire il bracere ogni giorno)
    Problema dello stoccaggio del combustibile
    costo realizzazione pannelli radianti e collettori




    Sono orientato all'impianto pellet (anche se "I CONTRO" non lo direbbero) perchè sono spaventato all'idea che negli inverni rigidi (siamo arrivati anche -15) mi ritrovi con un impianto insufficiente o che consuma una follia.

    Considerando la sezione, spero che qualcuno mi possa suggerire come farebbe l'impianto con caldaia a pellet considerando che ci sono pareri discordanti (puffer si/no, boiler si/no, inerzie termiche dei radianti.....) oppure se ci fosse un termotecnico con la "T" maiuscola un consiglio a 360 gradi.

    PS: nel caso il mio vecchio termotecnico fosse iscritto, prego di non rispondere a questo post :angry:
     
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    dici di essere in classe A/A+ (e qui si potrebbe già discutere). ipotizzo per comodità che tu stia a 25 Kwh mq anno.
    con 250 mq ti servono 6250 kwh termici all'anno per riscaldarti.
    in più ti serve acs, diciamo 1000 kwh termici all'anno per persona.
    se siete o sarete in 4 (famiglia media), ti serviranno 10.000 kwh termici all'anno.

    escluderei riscaldamento ad aria (tipo UTA) e pdc aria/aria. la scelta è tra pellet e pdc. indicativamente come costi di impianto dovresti essere lì. con la possibilità per la pdc di fare anche fresco. il pellet nella tua situazione dovrebbe essere più economico nei costi di gestione.

    diciamo che con 700 euro di pellet all'anno te la dovresti cavare.

    con la pdc per cavartela con 700 euro, considerando un costo medio a kwh elettrico di 17 centesimi, dovresti avere un cop stagionale nell'intorno di 2,5 per essere alla pari con il pellet.

    secondo me, nonostante quello che si dice sul preriscaldo, potresti andare abbastanza tranquillamente sulla pdc aria-acqua, orientandosi su prodotti tipo zubadan.
     
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  3. nectis
     
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    margiop, grazie anche solo per avermi risposto! Confermi i calcoli che ho fatto e che non ho riportato per non allungare eccessivamente il post. Perchè il pellet dovrebbe avere minor costo di gestione? E il raffrescamento con PDP aria/acqua su pannelli radianti non ha comunque bisogno di macchine per deumidificare? Perche escludi il riscaldamento ad aria?
     
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    CITAZIONE (nectis @ 28/6/2013, 17:16) 
    margiop, grazie anche solo per avermi risposto! Confermi i calcoli che ho fatto e che non ho riportato per non allungare eccessivamente il post. Perchè il pellet dovrebbe avere minor costo di gestione? E il raffrescamento con PDP aria/acqua su pannelli radianti non ha comunque bisogno di macchine per deumidificare? Perche escludi il riscaldamento ad aria?

    regoletta, dove si fa fatica, anche poca, si risparmia.

    il raffrescamento con il radiante ha bisogno del deumidificatore, ma puoi usare l'acqua fredda per alimentare una batteria di post raffrescamento nella VMC (che spero farai ...), ci sono quasi UTA dedicate (vedi RDZ, Hidew, etc).

    riscaldamento ad aria ... esige portate notevoli e comunque ti serve un generatore di calore a media temperatura. a meno che, conti alla mano, tu non riesca a riscaldarti con un Elfofresh2 della giusta taglia.
     
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  5. nectis
     
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    il raffrescamento con il radiante ha bisogno del deumidificatore, ma puoi usare l'acqua fredda per alimentare una batteria di post raffrescamento nella VMC (che spero farai ...), ci sono quasi UTA dedicate (vedi RDZ, Hidew, etc).

    credo di aver intuito il principio di funzionamento...ma qui si va sul tecnico spinto e non so se sono all'altezza! Comunque credo di aver capito che tra pellet e pdc opteresti per la seconda....anche nella mia fascia climatica? Mi spiazzi, e mi confondi <_<
     
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    CITAZIONE (nectis @ 28/6/2013, 17:28) 
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    il raffrescamento con il radiante ha bisogno del deumidificatore, ma puoi usare l'acqua fredda per alimentare una batteria di post raffrescamento nella VMC (che spero farai ...), ci sono quasi UTA dedicate (vedi RDZ, Hidew, etc).

    credo di aver intuito il principio di funzionamento...ma qui si va sul tecnico spinto e non so se sono all'altezza! Comunque credo di aver capito che tra pellet e pdc opteresti per la seconda....anche nella mia fascia climatica? Mi spiazzi, e mi confondi <_<

    tieni conto che io ho fatto esattamente il contrario. di fronte ad una scelta uguale alla tua, con gli stessi kwh annui, ho optato per caldaia a pellet. ma ... mettendo radiatori in bassa temperatura (mandata 50°).
     
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  7. nectis
     
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    Sapevo di avere dei problemi con la termotecnica ma non sull'italiano! Non ho capito perchè mi consigli la PDC quando tu hai il pellet, avendo sempre un impianto a bassa T!
     
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    Fatti questa domanda... vuoi premere un bottone per avere caldo in casa e acs senza NESSUN sbattimento... e magari poter integrare in parte il suo consumo con il FV (in estate ci fai ACS gratis, e puoi raffrescare.. e riscaldare nelle mezze stagioni)
    Oppure vuoi anche in estate caricare il pellet, farti grosse scorte, occupare spazio e comprarne in anticipo seguendo gli andamenti di mercato?...

    Se rispondi a questo.. hai già la risposta ;)

    Vero che la PDC in zona E consuma etc etc... ma dipende anche tanto da quanto deve produrre, se puoi fare un preriscaldo e a che temperatura deve portare l'acqua.
     
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  9. nectis
     
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    CITAZIONE
    Fatti questa domanda... vuoi premere un bottone per avere caldo in casa e acs senza NESSUN sbattimento...

    Magari fosse solo questo il quesito! Ripeto: leggendo molto su questo forum mi era sembrato di capire che il PDC nella mia fascia climatica era un pò una forzatura. Caricare qualche sacco di pellet a settimana (investendo su una macchia che mi pulisce il braciere automaticamente) non sarebbe un grosso problema se mi facesse risparmiare.

    Se mi accorgo che la classe A che mi hanno venduto è in realtà una B, e il PDC è strozzata 2 mesi l'anno...che faccio? spingo il bottone senza sbattimento o era meglio qualche sacchetto di pellet?


    Comunque, non sono certo qui a combattere, ma ad ascoltare in silenzio: se già due delle migliori persone (scusate la sviolinata...ma ne ho letti di post!) mi stanno dicendo la stessa cosa, forse dovrei cambiare strada e orientarmi verso un PDC. Bisogna spostare la conversazione nella sezione corretta PDC o qualcuno ribatte?

    Edited by nectis - 28/6/2013, 18:51
     
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  10. Yapok
     
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    Per dovere di obbiettività vorrei spezzare una lancia in favore del pellet (sul forum si ha l'impressione che la "giusta causa" delle PDC venga supportata senza la necessaria freddezza): se si ha la disponibilità di creare un deposito (che significa perdere un 5-6mq di casa al massimo), e se si prende una caldaia di fascia alta, non è più scomodo di una caldaia a gas. Due volte a stagione si svuota la cenere e bisogna fare un po' di "indagine di mercato" una volta all'anno (o ogni due anni se il deposito è sufficientemente grosso). C'è qualche costo di manutenzione in più (spazzacamino e revisione, non so se le PDC prevedano manutenzione ordinaria).

    Questo a prescindere da quella che può essere la migliore soluzione per Nectis (molto più probabilmente PDC)
     
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  11. nectis
     
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    CITAZIONE (Yapok @ 28/6/2013, 18:50) 
    Questo a prescindere da quella che può essere la migliore soluzione per Nectis (molto più probabilmente PDC)

    Vorrei solo capire il motivo tecnico, NON IMPORTA la comodità. Se qualcuno in fascia climatica E, con una casa VENDUTA in classe A (non ho modo di verificare perchè non esiste) di 250 mq con pannelli radianti è riuscito a far funzionare una PDC senza problemi allora è normale optare per questo tipo di soluzione, ma leggendo c'è che ha l'ACS separata, chi ha il solare ad integrazione....

    credo che i dubbi siano leciti.
     
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    Il modo di verificare esiste, fai fare una certificazione da un ente esterno e lo scopri...
    Il problema è tutto li, se avessi un consumo certificato potresti scegliere a colpo sicuro.. anche in zona F potresti mettere una pdc.. tutto su calcoli giusti e dimonesionamenti corretti... a scatola chiusa, se non ti spaventa minimamente la movimentazione pellet.. vai di pellet.
    Io vedo mio cognato.. e movimenta di più di qualche sacco di pellet.. ma li hanno messo l'impianto troppo grosso per una casa che consuma nulla..
     
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  13. nectis
     
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    CITAZIONE (Fringui75 @ 28/6/2013, 19:33) 
    anche in zona F potresti mettere una pdc.. tutto su calcoli giusti e dimonesionamenti corretti...

    Non vorrei abusare della vostra pazienza, ma non mi sembra che in nessun post si menzioni la fattibilità o meno dell'installazione di una PDC in base al fabbisogno energetico. Certo quest'ultimo è la cosa più importante ma tale da non considerare i fattori influenti come T esterna (siamo arrivati a -15) + T mandata (come faccio a fare ACS a Tbassa) + Fascia climatica E?

    Ma ripeto: non sono qui per contraddire nessuno, vorrei solo sapere se esiste qualcuno nelle mie medesime condizioni che ha esperienza su PDC ed eventalmente sapere le soluzioni progettuali.

    (miseria ma perchè ho postato nella sezione BIOMASSE :unsure: ) si può spostare la conversazione?
     
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    allora....una casa passiva in zona climatica G è tranquillamente riscaldabile con una PDC....nel senso che non le serve....devi partire da quel concetto....meno consuma la casa meno è l'apporto dunque poi puoi passare alla valutazione dei generatori e dei sistemi di diffusione....
    io sono in zona climatica E, addirittura parto con una uta, tutto aria...con pompa di calore....so di essere al limite se non oltre visto che il calcolo è fatto con casaclima...anche se togliendo i consumi dati da una ventilazione normale il ricalcolo non è per nulla male....

    un involucro efficiente perde un grado in un giorno ... quanti giorni puoi avere temperature di -15° ...per quante ore al giorno?
    è pur vero che in caso di bassi consumi anche una pellet consumerebbe poco....ma a quel punto ci sono i costi annuali di manutenzione, mettimoli in conto ....non so se ci sia il vincolo della pulizia delle canne fumarie ....
    poi con una pellet non fai un po di fresco che magari per pochi giorni potresti fare...se hai un fv quello non produce pellet....ne d'inverno ne d'estate....

    le discussioni le spostano solo gli admin e il titolare del forum....su richiesta o a loro discrezione....il titolo ci sta....se poi vuoi approfondire sulle pdc apri una nuova ...non è un problema...
     
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  15. nectis
     
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    CITAZIONE (Amicodelgjat @ 28/6/2013, 20:08) 
    allora....una casa passiva in zona climatica G è tranquillamente riscaldabile con una PDC....

    Non pensavo che (quasi) tutti i migliori mi rispondessero, sono commosso :crybaby.gif:

    Diciamo che dato che ormai tutti concordate sul PDC, vorrei aprire un nuovo argomento nella sezione dedicata, approfondendo il sistema di distribuzione e le soluzioni progettuali.

    Spero vogliate consigliarmi anche nella nuova discussione, in tutti i modi grazie a tutti... termotecnico a pagamento 0 - cercaenergia 1
     
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