Scelta impianto riscaldamento

dato il fabbisogno energetico dell'involucro, vorrei scegliere un impianto efficente e dai consumi ridotti

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  1. dondavi
     
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    view post Inviato il: 18/8/2014, 01:18 Citazione






    Neofita

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    Ciao a tutti,
    sono nuovo del forum...
    sto per costruire una casa prefabbricata in legno e sto "cercando energia" ragionando sugli impianti.
    Ho chiesto al costruttore di fornirmi il fabbisogno energetico dell'involucro che risulta 40kwh/mqa. Con l'aiuto di una amica ingeniere, abbiamo inserito nel suo sw di calcolo tutti i valori U dell'involucro (tetto, pareti esterne, infissi, porta e platea) verificando effettivamente che il fabbisogno si aggira intorno a 40. Inserendo nel sw un impianto di ricircolo meccanizzato dell'aria il fabbisogno scende a 25 kwh/mqa.
    La mia idea sarebbe quella di riscaldare la casa inserendo una batteria supplementare alla macchina del ricircolo (elettrica o ad acqua). Ricapitolando vorrei generare l'energia elettrica che mi serve con il fotovoltaioco, produrre ACS con una pompa di calore, riscaldare con batteria supplementare al ricircolo dell'aria.
    Questo mi sembra essere il sistema migliore sia per comfort che per prestazioni e costi di mantenimento. Inoltre non necessiterebbe l'allaccio al metano.
    Vorrei ricevere considerazioni e valutazioni sul mio ragionamento e sui dati inseriti ed eventuali alternative.

    Ps Sto attendendo dal costruttore i risultati ottenuti con blower door test, sempre per verificare che il ricircolo dell'aria non debba spingere più del dovuto.

    Grazie a tutti
    ][/QUOTE]

    la tua idea è giusta, il problema è che dirti fai così che fai bene è una cosa disonesta, il riscaldamento ad aria lo stanno valutando quasi tutti qui sul forum, anche iris che ormai ha gia il radiante..., secondo me c'è da dire una cosa: la vmc è una cosa, la uta è tutta un'altra.
    dire che con una batteria di òpost fai tutto è sbagliato, cambiano volumi, sezioni delle tubazioni sistemi di controllo ecc.
    ci sono m,acchine sul mercato che gia fanno tutto questo (comfobox della zehnder ad es) ma costano una follia e poi è da vedere se funzionano come uno vorrebbe.
    hai sentito amicodelgiat? lui sta mettendo insieme una macchina dalle caratteristiche che stai cercando, e ti dirà che dovrai diminuire i fabbisogni, ovvero isolare e non poco.
    pensaci e leggi uta, miniutia ecc
     
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    ...vero che non era inverno ma...solo febbraio...ma mentre mettevo a punto il sistema e non riuscivo a far scendere la T dentro casa sotto i 21°, mi sono accorto che avevo tutti e due i collettori CHIUSI e solo la batteria di post aperta...
    Il dubbio...mica tanto dubbio...di aver buttato i soldi del radiante, me lo leverò solo se durante il vero freddo dovessimo tornare a -18...-20 di notte...allora lo saprò...
     
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  3. nic87
     
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    CITAZIONE (dondavi @ 21/8/2014, 22:19) 
    ah si? io credevo fosse più basso il carico estivo da risolvere..., ma sei sicuro nic87?

    Io prevederei la predisposizione di alcuni split in qualche punto strategico in modo che nn diano fastidio e poi se serve si montano
    ... Intendo split idronici da collegare alla PDC nn il classico clima a gas tanto una PDC dovrai averla quindi...
     
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    Steu se vuoi una risposta non devi ragionare in termini di energia (kwh metro quadro annuo), ma in termini di potenza, ovvero di carico termico (riscaldamento e raffrescamento), quindi i kw (non i kWh) massimi necessari nelle peggiori condizioni. E sevirebbero sia come carico totale di tutta la casa (per dimensionare il generatore), sia locale per locale (per dimensionare le portate d'aria) e per dimensionare bene il raffrescamento.
    Non puoi ragionare sul totale di tutta la casa, non hai un unico locale con la stessa esposizione, destinazione d'uso, irraggiamento ecc. ecc.

    Una volta che avrai la potenza necessaria per riscaldare/raffreddare la tua casa nelle peggiori condizioni, allora tenuto conto della portata d'aria che potrai avere a disposizione, capirai se puoi usare solo l'aria.

    Chiedi quindi al tuo progettisti di fornire questi dati e se possibile i valori effettivi senza inserire correzioni dovute a fattori di ripresa (riportare la temperatura dell'ambiente ad una certa temperatura partendo da un'altra).
    Per il raffrescamento serviranno valori divisi necessariamente locale per locale e suddivisi tra carico latente e sensibile per progettare in modo preciso anche la deumidificazione.

    Da certe domande che vengono poste sul forum, mi sembrerebbe di capire che qui si cercano risposte da utenti normali, che invece dovrebbero essere fornite da progettisti. Non si può chiedere se si può fare solo con l'aria, percheè come ho scritto la risposta è frutto di un preciso calcolo termotecnico e da una successiva disanima con grande apertura mentale dove committente e progettista sono disponibili anche a scelte coraggiose (tipo decidere di dimensionare gli impianti giusti giusti anche a costo di passare qualche giorno all'anno al freddo o al caldo).

    ps: Immettere aria in ambiente a 11° anche d'estate è estremamente fastidioso, non per nulla esistono le batterie di post riscaldamento.
     
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    io sono del parere che in una casa con bassi consumi (da B a scendere) qualsiasi impianto di riscaldamento tipo pavimento, termosifoni ecc, sia uno sproposito, semplicemente per in costo di installazione dell'impianto stesso, la casa consumerebbe così poco che ci metteremmo anni solo per recuperare il costo dell'impianto stesso, io credo che un buon impianto, senza fare tanti calcoli, sia mettere un paio di split che fanno sia caldo che freddo ed eventualmente una piccola stufetta a pellet o legna rigorosamente senza canalizzazione, se la casa ha una coibentazione omogenea ci penserà poi la vmc a omogeneizzare la temperatura in casa, i climatizzatori DC inverter si adeguano da soli al fabbisogno energetico dell'involucro, un climatizzatore da 9000btu dc inverter puo arrivare a consumare anche solo 200w una volta che la temperatura interna è ai valori ottimali, è chiaro che se la casa è fredda per qualsiasi motivo i climatizzatori lavoreranno alla massima potenza per portare la temperatura a 20°, ma all'occorrenza c'è sempre la stufetta che puo dare una spinta, c'è anche da prendere in considerazione che la predisposizione per questo tipo di impianti costa pochissimo, basta solo predisporre la canna fumaria e l'aspirazione dall'esterno per la stufetta, mentre la predisposizione per uno split costa mediamente 100 euro tra tubi e linea elettrica, quindi si puo sempre scegliere in un secondo momento mentre si vive la casa quale sia l'impianto più adatto, se uno, se l'altro o entrambi, l'unica cosa che sicuramente è imprescindibile è l'installazione della vmc, almeno questo è il mio punto di vista, poi magari mi sbaglierò
     
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  6. dondavi
     
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    mi sto orientando anche io su questo tipo di scelta, costa pochissimo ed è un sistema flessibile, immediato e semplice, se si rompe tutti lo sanno aggiustare e i pezzi non costano troppo.
    la uta è una cosa bellissima ma ancora un po complessa secondo me...
    resta il nodo acs, i termopompa non li regalano per niente, e costano molto rispetto a un sistema pdc split, a parità di potenza non c'è paragone...
     
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    Per quanto riguarda il nodo ACS, io preferisco un boiler con termopompa integrata senza serpentino aggiuntivo per una questione di semplicità, un boiler di questo tipo da 300lt costa circa 1500 euro, e lo si può installare da soli come un normale scaldabagno, un piccolo fotovoltaico infine completerebbe il tutto
     
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  8. dondavi
     
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    ma lo canalizzeresti all'esterno o no? nel senso l'aria la faresti circolare dentro casa o la manderesti fuori?
     
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    Nel mio caso sia la VMC che il boiler verranno installati in un piccolo vano tecnico posto sul terrazzo (vedi disegno in firma) quindi ho ampio margine di configurazione, potrei anche fare un sistema di serrande e far aspirare o espellere direttamente in ambiente o all'esterno sia la VMC che il boiler, ma sono delle prove che farò per conto mio abitandoci
     
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    Condivido concettualmente le opinioni di grafio, ammetto che gli impianti mi affascinano, ma ritengo che spesso siano ridondanti e costosi.

    Ovvio che certe scelte "radicali" diventino di conseguenza anche "filosofiche", ovvero si deve essere disposti a rinunciare qualcosa di confort avendo in cambio un considerevole risparmio immediato di soldi investiti. Non tutti lo accettano, non tutti si vedono poi in quella casa a 80 anni con temperature disomogenee o ad andamento irregolare.

    Progettando un ottimo involucro rispondente al livello PassiveHouse, CasaClima Gold o poco meno, di sicuro ci si mette al riparo da molti problemi. Comunque la VMC diventa obbligatoria con certe scelte, ma a parere mio è sempre raccomandabile anche con involucro di livello inferiore a quelli menzionati sopra.

    Però se penso che quando ero bambino (metà anni 60) andavo a passare le feste di Natale da mia nonna che abitava in questo appartamento (classificato poi classe G Lombardia zona E 3000 GG) con una sola stufa catalitica a gas in corridoio su cui si affacciavano sala da pranzo, bagno e tre camere da letto ed era considerata una bella casa. E io che ero bambino, venivo mandato a dormire nel camerone al piano di sopra che nemmeno godeva del beneficio (?) della stufa al piano di sotto, bella trapuntona, 5 minuti di brividi appena infilato sotto le coperte e via a dormire.
    Eppure non sono morto congelato! quindi tanti impianti non sono poi necessari. Così come non sarebbe necessario il SUV, basta la bici (la mia vecchia Olmo amaranto....), ma non voglio allargare troppo il discorso.
     
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  11. dondavi
     
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    io sono un po più giovane, e credo che il progresso e la tecnologia sia cosa buona ( e son sicuro che tutti noi che leggiamo e scriviamo qui lo pensiamo) ma ho un'idea di tecnologia diversa da quella di molti altri.
    secondo me tecnologia = semplicità e fruibilità.
    La casa è solo un settore, non è l'unico.
    punto primo: quello che non c'è non si rompe.
    Punto due: il giorno dopo fatto l'impianto a nessuno frega più niente di cosa avrebbe dovuto fare o poter fare, conta solo quello che effetivamente fa o che gli facciamo fare.
    per dire, oggi gli smartfon sono dei pc tascabili con in più tantissima comodità e fruibilità.
    ma se uno non lo sa o non lo vuole usare, si porta a casa un telefono che ha poca durata di batteria, schermo relativamenete delicato (pensiamo ai nostriu amici carpentieri, muratori, operai in genere ecc) una serie di interfaccia che si aprono e che ostacolano le semplici chiamate, durabilità limitata ecc.
    non era poi così male il vecchio 33-10 per chiamare, la batteria durava una settimana e reggeva bene le cadute fino al terzo piano.
    tutto ciò per dire che non è necessario che tutto sia complicato, delle volte la semplicità è la cosa migliore.
    non vi sembra super tecnologico spendere 5000.00€ al posto di 40000.00€ per gli impianti??
    ogni cosa poi va in base alle necessità.
    per chi non è mai in casa, sarà difficile gestire un camino a legna, per chi è a casa potrebbe essere un piacere.
    per chi come me non ha nessuna voglia di fare manutenzioni, la caldaia a pellet, gli infissi in legno, e tutto ciò che ha bisogno di cure è da evitare assolutamente.
    e il colmo però resta spendere e rompersi la testa per fare una casa super e poi spendere una fortuna per gli impianti.
    sono sempre più convinto di mettere vmc, stufa a pellet (la più piccola che trovo ) e due split, boiler sopersemplice e finito.
    poca spesa e tutto semplice.
     
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    Torno a condividere, farei così anche io.

    Avvisavo solo gli ignari, è una scelta da ponderare bene e che non ammette ripensamenti.
     
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56 replies since 18/8/2014, 00:18   846 views
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