Tuning Rotex HPSU Compact

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    Sulle mie il consumo dichiarato è di 1 W.

    Ciao.
     
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    le mie testine sono da 3 W...peggio delle tue..staccate quasi tutte.

    Il consumo stand by dipende anche da T esterna ..perche pdc deve tenere olio caldo e compressore senza accumulo di liquido..quindi è probabile che stand by medio di una notte invernale sia molto diverso da un pomeriggio estivo..ma non so quanto possa essere..temo anche in estate piu di 10-20 W
     
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  3. massi1123
     
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    Ciao a tutti, scrivo questo messaggio per approfondire con voi il comportamento della pompa di calore HPSU Compact con funzionamento SMART GRID attivo.

    Ho cercato di approfondire la questione con i tecnici di Genova, ma ho ricevuto delle risposte contrastanti. Chiedo quindi anche il vostro parere.

    Attualmente il valore di temperatura dell'accumulo per l'acqua calda sanitaria è fissato in 48°C.
    In modo analogo a quanto fanno molti di voi ho fatto in modo che la HPSU Compact alzi il valore di accumulo al ricevimento di un segnale da parte dell'inverter fotovoltaico quando c'è abbondante produzione di energia elettrica. In questo modo (funzione SG2), l'accumulo arriva a +7°C oltre ai 48°C.

    Veniamo al dunque: in una normale giornata di sole con temperature dell'accumulo inferiori a 48°C, la HPSU compact porta il valore dell'accumulo a 55°C senza nessun problema. Ma cosa succede se la temperatura dell accumulo è a 51°C e in quel momento una nuvola passa sopra l'impianto fotovoltaico? L'inverter annulla il segnale e la HPSU si ferma. Il punto è che se poi questa nuvola se ne va e il sole ritorna con abbondante produzione di energia elettrica (e l'inverter quindi ripristina il segnale), la HPSU non finisce il lavoro per arrivare a 55°C!

    Precisazione: Quanto ho avuto modo di osservare non accade in situazioni climatiche di temperatura interna/esterna particolari, tali da arrivare ai limiti di funzionamento riportati nel manuale (figura 3.9). Ho impostato l'intervento della resistenza addizionale (1kW) a 50 minuti, come da impostazione di fabbrica.

    Ringrazio tutti quanti vorranno partecipare a questa discussione!
    A presto
    Massi
     
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    non ti so aiutare..ma a naso secondo me sarebbe bene che, una volta iniziato il ciclo di carico a 55 per abbondanza si sole, questo ciclo sia comunque concluso.
    Secondo me non fa bene alla pdc e nemmeno ai consumi immaginare che la pdc faccia ON OFF al passare di nubi e spezzi in 2-3 -4 un ciclo di carico da 60 minuti AD ALTA T..per me si consuma piu energia cosi che non a lasciar fare un ciclo completo (in piu) a 48 senza eccesso di sole o al limite anche serale (in scambio con gse per dire)
    Se scambio, il kwh costa 6 cts di euro..un carico di accumulo da 2 kwh di consumo elettrico /6 termici) costa 12 cts di euro..le vecchie 240 lire..non starei a preoccuparmi di quel costo..se in cambio devo far fare 2-3 avviamenti ala pdc e spingerla per 3 volte a fare ALTA T..secondo me è piu l'usura che il risparmio
     
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    Penso dipenda dall'isteresi acs.
    Se ha isteresi 4° e la pdc rileva 53° su un target da 55° non partirà a fare acs fino a quando la temperatura dell'accumulo non scenderà sotto i 51°.

    Probabilmente se si fermasse a 49 poi ripartirebbe a fare acs fino a 55° subito appena ritorna il sole
     
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  6. massi1123
     
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    Trovo interessante la tua osservazione. Ci ho pensato anche io ma per il momento non ho nessun riscontro.
    Secondo me, si devono tuttavia considerare 2 isteresi diverse: quella impostata da me (5°C), e quella di 7°C prevista nell'opzione SG2.
    Temo che il compressore non entri in funzione, come di ci tu, se sono all'interno dell'isteresi di 7°C (quella che appunto porterebbe la temperatura da 48 a 55°C). Ma che dire della resistenza da 1kW. Almeno quella potrebbe entrare in gioco!
     
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    A mio avviso risolvi temporizzando l'eccitazione o la diseccitazione del relè che ti comanda la PDC, se lo scambio del relè lo temporizzi(esempio: scambio da aperto a chiuso se ho potenza in esubero per 3 minuti consecutivi) filtri il grosso del problema. Oltre a questo hai almeno altre 3 cose da tenere in considerazione:
    - sul set point c'è un delta considerato dalla PDC per accendersi, che MI SEMBRA, di default sia 5 gradi, il che significa che se il tuo set è 55, la PDC si spegne a 50,5 perchè perde il consenso dell'SG e poi glielo ridai non riparte, ma dovrai arrivare ad almeno a 49,5°C per farla ripartire.
    - sui tempi di funzionamento ci sono degli off forzati in determinate condizioni, ma non ricordo la logica di questi(è una cosa del tipo: fai partire un ciclo ACS, il ciclo si conclude, ma prima di effettuare un'altro ciclo bisogna aspettare un tot di minuti)
    -attorno ai 50°C la PDC inizia a lavorare con la sola resistenza, se sei in questo campo valuta che l'assorbimento della resistenza potrebbe essere abbastanza diverso a quello della PDC, fai le tue considerazioni

    Ocio che l'SG sposta le temperature di set point, non le isteresi, che rimangono le stesse con o senza SG attivo
     
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  8. massi1123
     
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    Anche In quello che ha osservato Garlik credo ci siano degli elementi interessanti, anche se sono sicuro che la resistenza interviene solo in determinate condizioni (combinazione di temperatura esterna e temperatura dell'acqua calda sanitaria). Per le temperature che abbiamo in questo momento a Treviso, la pompa di calore dovrebbe farcela tranquillamente senza nessun problema. Temo che piuttosto il problema sia legato all'isteresi di 7°C. Ma a quel punto perché non interviene la resistenza? Forse a causa del ritardo impostato?
    Un grattacapo, ma sono determinato a uscirne!
     
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    Io sono convinto che la PDC abbia una temperatura massima a cui può scaldare l'acqua che dipende dal gas utilizzato, per trovarla fai una semplice prova: disabilita la resistenza e alza il set point dell'ACS, vedrai che quando arriva attorno ai 50°C non scalda più, se non ricordo male l'aveva provato anche Emiliano. Per scaldare ACS sopra a quella temperatura fa andare solo la resistenza, indipendentemente dalla temperatura esterna.
     
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    La temperatura massima è data dal campo di funzionamento. Basta guardare il manuale.

    Per il resto l'insteresi dovrebbe essere riferita al set point di riferimento.

    Se hai isteresi 5° e il set è 55° allora la pdc partirà a fare acs con t accumulo a meno di 50°. Se il set è a 48° allora partirà con t accumulo a t inferiore a 43°.

    La resistenza interviene, se previsto dalla programmazione, dopo X tempo da quando la macchina ha iniziato a fare acs.

    Per assurdo è possibile anche obbligare la pdc ad utilizzare la sola resistenza.

    Con la resistenza puoi portare l'accumulo anche a 80° se tu avessi una resistenza adeguatamente potente.
     
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  11. massi1123
     
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    1- La temperatura massima ottenibile con il ciclo in pompa di calore, è data dal campo di funzionamento: questo è fuori discussione e Lord ha ragione. E' scritto chiaramente nel manuale.
    2- La resistenza interviene dopo X tempo dall'inizio del ciclo acs. Anche questo è fuori discussione (minimo dopo 20 minuti da inizio ciclo acs). Vedi sempre manuale e impostazioni.
    3- Esistono 2 isteresi: l'isteresi impostabile e conseguenza del max valore di acs, e l'isteresi in funzionamento SG2. Questa seconda isteresi è fissata in 7°C (vedi sempre manuale).

    Per tutti questi motivi penso che siamo alla soluzione del problema. Se passa la nuvola e la produzione di acs si era interrotta a 51°C (quindi entro l'isteresi di 7°C), la macchina non ripartirà a fare acs con la pompa di calore, ma solo con la resistenza dopo il tempo di ritardo impostato. Ho provato a fare una ricerca. Il dato dei consumi elettrici (in grigio) del 11/4 di casa mia sembra dare supporto a queste ipotesi.
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    Nuovloso

     
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    Dopo l'ennesimo sollecito mi è stato comunicato che entro giovedì 20 aprile verranno inviati i resoconti riguardanti i problemi sollevati sulle unita HPSU da 6 e 8kw.
     
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    Arrivata poco fa la relazione sul sopralluogo effettuato a casa mia...

    Considerazioni generali sulla base della documentazione tecnica messa a disposizione dall’utente
    La documentazione inviata indica un fabbisogno alle condizioni di progetto di 4,5 kW e una temperatura di mandata di 35°C con temperatura esterna di +2°C. E’ stata condivisa la certificazione energetica e gli schemi con calcolo delle linee del pavimento radiante.
    Analisi dell’unità e storico
    In mancanza del progetto della dorsale idraulica si è verificato che la stessa risulta avere pari diametro in ingresso ed in ripartenza. L’assenza di progetto ha altresì impedito di avere la certezza – anche se esiste una forte convinzione dettata dall’osservazione di quanto visibile - che non sia rispettato il contenuto minimo di acqua richiesto da manuale d’installazione.
    E’ stato verificato il quantitativo di refrigerante all’interno dell’unità che risultava essere inferiroe rispetto a quanto atteso. Tuttavia la successiva ricerca delle perdite sulle cartelle ha dato esito negativo e l’impianto è stato ricaricato con refrigerante vergine nella quantità descritta sulla targa.
    Principali osservazioni condotte durante il sopraluogo.
    L’osservazione del funzionamento dell’unità ha messo in evidenza delta T di esercizio più bassi del solito. Nello specifico l’impianto risultava molto vicino alle temperature richieste o a volte soddisfatto di temperatura.
    Per scelta dell’utente alcune linee del pavimento radiante non hanno le testine installate e quindi tali linee non risultano controllate. Ad esempio, abbiamo circuiti di questo tipo nei bagni.
    CONCLUSIONI
    Ribadiamo il nostro impegno ad approfondire la problematica lamentata dei frequenti sbrinamenti sulla sua specifica unità. Avendo esteso gratuitamente la garanzia della sua unità sino al 31/3/2018, potremmo attivarci, appena le condizioni di esercizio esterne saranno significative per gli accertamenti relativi alla frequenza degli sbrinamenti. A tal fine, sarà nostra premura prendere contatto con Lei per tempo.

    Quindi in conclusione di questo intervento il problema sta nel mezzo, cioè il quantitativo di refrigerante era inferiore al dovuto senza perdite ( problema daikin ) e le linee andata e ritorno sono di uguale misura dall'unità interna fino ai collettori ( problema mio ).
     
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    Avanti il prossimo...
    cmq secondo me non sanno nemmeno leggere una relazione ex L10
     
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